
Ogni giorno nel nostro cammino provochiamo numerose ferite a coloro che incontriamo ricevendone da questi ultimi altrettante. Queste ferite diventano come una pressione dentro noi tessi che tende ad uscire fuori dal nostro corpo. La maggioranza delle volte questa strana pressione provoca deli squilibri fisici in noi manifestandosi in gravi malattie come ulcera, ernia al disco, asma, cancro ecc. In questo libro Blanca Ruiz ci insegna, attraverso la preghiera del bagno di luce, a scoprire la radice dei nostri problemi ottenendo non solo la guarigione interiore ma anche la guarigione della malattia che è stata causata da queste ferite.
I territori della mistica si presentano talmente ampi e indeterminati da apparire a prima vista refrattari a qualunque tentativo di ricostruzione sistematica. Con la storia della mistica occidentale Kurt Ruh offre la prima sintesi complessiva di questo ambito di conoscenza del divino, strettamente correlato alla teologia e alla spiritualità. L'esperienza di Dio propria dei mistici avviene nel rapimento, nella visione, nell'estasi d'amore; posto in tal modo dinanzi ai "misteri che - afferma san Paolo - non è dato all'uomo di proferire", il mistico avverte tuttavia l'urgenza di comunicare ciò che ha provato, consegnandolo a un testo scritto. Nasce così una tradizione di straordinaria ricchezza, anche letteraria: "Ci sono lingue della mistica cristiana occidentale, c'è la lingua dei mistici, e c'è il linguaggio mistico". A questo riguardo la svolta decisiva si compie nel Medioevo centrale, quando, grazie soprattutto alla mistica femminile, avviene il passaggio dal latino ai volgari. La lingua e il linguaggio si forgiano invece nei secoli precedenti: sforzandosi di dire l'indicibile, i grandi "fondatori" creano categorie, una terminologia e uno stile destinati a durare nella storia religiosa dell'Occidente cristiano. In questo primo volume viene appunto ricostruito il percorso che da Dionigi Aeropagita a Agostino giunge, attraverso Gregorio Magno e Giovanni Eriugena, sino alle grandi scuole del XII secolo: i certosini; i cistercensi, con Bernardo di Clairvaux...
Il libro rende accessibili le ricchezze che le Scritture e i commenti dei Padri contengono in riferimento al Padre Nostro.
Questo sussidio, rivolto direttamente ai giovani e ai loro animatori, e un prezioso strumento per riflettere e discutere su temi di grande importanza per la crescita e la maturazione personale. Uno strumento utile anche per il lavoro di animazione e di guida. I tre verbi all'infinito del titolo chiariscono bene la natura del libro, e il sottotitolo ne precisa meglio i protagonisti, ossia i giovani, in un'eta nella quale le tre operazioni" che sono a tema del libro sembrano piu delicate e decisivie che non in altre stagioni della vita di una persona. Il libro alterna il registro esistenziale tratto dalle vive impressioni dei giovani, con la riflessione che consolida le emozioni e indica e propone la meta del valore cristiano. Si riflette, cosi, sulla scelta giusta da fare da parte del giovane, e sulle difficolta di tale scelta; su come aiutare i giovani nelle loro scelte di vita, uno dei problemi piu urgenti della pastorale di oggi; e poi ancora il libro parla di educazione dei giovani alla fede, di Eucaristia, di fidanzamento, di annuncio e di testimonianza. "
Stadera: bilancia. È quanto Ignazio chiede a chi dà gli Esercizi spirituali «stando nel mezzo» (15esima Annotazione) e a chi accompagna in un percorso ordinario. La guida sta in mezzo, tra la creatura e il Creatore. Il taglio proposto in questo testo è secondo la pedagogia e la spiritualità di Sant'Ignazio di Loyola che, a distanza di 500 anni, la Compagnia di Gesù cerca di incarnare e di declinare in diversi apostolati nel tempo attuale. Uno di essi ha la sua fonte nel libretto degli Esercizi spirituali. Questo libro è pensato come ponte tra il testo scritto da Ignazio, che ovviamente costituisce il punto di riferimento ultimo ed ineliminabile, e le condizioni e le questioni che oggi una guida deve considerare se è chiamata ad accompagnare un gruppo o un singolo.
Per conoscere la spiritualità francescana a partire dalla Lettera ai fedeli scritta da san Francesco verso la fine della sua vita. Un testo di formazione (Presentazione di Luca Piras).
Crescere nelle virtù, cioè intraprendere un percorso di crescita umana e cristiana, è affascinante ma molto difficile da realizzare. Meglio affidarci a un maestro - Francesco di Assisi - che nel corso della sua esistenza ha cercato con tutte le forze di vivere una profonda esperienza di vita "virtuosa", seguendo la parola e l'esempio di Gesù Cristo. Il suo componimento noto come "Saluto alle Virtù" - la cui analisi e commento sono il tema portante di queste pagine -, si propone di indicare ad ogni uomo un autentico itinerario verso la gioia.
«Sono nato a Calosso, in provincia di Asti, nel 1937. Terminate le elementari sono andato a studiare nel collegio dei Domenicani a Carmagnola: volevo diventare sacerdote. A quindici anni ho ricevuto l'abito di frate... Ma l'anno 1955... Ero abituato che a metà settembre i miei genitori venivano a trovarmi... una piccola festa. Ma quell'anno, anziché la loro visita, arrivò verso fine settembre una lettera di mio padre, con due parole sibilline terribili: è destino che la mamma non possa venire. Più tardi venne lui, da solo, a portarmi la realtà, tremenda: la mamma ha un cancro allo stomaco. Aveva quarantacinque anni. Di mia madre mi rimanevano le lettere, poche: quelle di quell'anno, e le successive. Il contenuto delle pagine che seguono è costituito principalmente da queste lettere e dalla vicenda che esse scandiscono. Vicenda che a sua volta racconta come è possibile e cosa significa soffrire con amore». (dalla presentazione di Pier Paolo Ruffinengo) «Parole sussurrate. Parole di pianto urlate, oppure taciute; pronunciate o scritte, contro le quali nessun transito estremo nulla potrà. Forse ancora segrete; o smarrite. Esse custodiscono: sempre. Ritrovarle. Donarle a mani aperte. Conobbero. Hanno il sapore della terra. La nudità della terra che le nutriva le rivestì della sua forza. Questa terra dai colori dell'uva moscato, bella, che sembra un mezzogiorno d'agosto». (dall'Invito di Fernardo Bibollet)
Molti confondono i miracoli con le "grazie". Esperienze che nascono da invocazioni rivolte per chiedere aiuto in situazioni particolari. Tante sono le "grazie". Quando si parla di miracolo, invece, ci si trova dinanzi a qualcosa di immediato, unico e straordinario che è detto inspiegabile. Anche per il venerabile don Tonino Bello, le grazie concesse a chi lo ha invocato, hanno dei veri e propri ris-volti. Non sono "ex-voto" da appendere in qualche corridoio di santuario o in qualche stanza debitamente preparata per raccogliere immagini per la venerazione. Nel caso in oggetto si vuole far riflettere su quanto lo stesso Vescovo ha pronunziato invitando a vivere il cristianesimo da credenti che siano al tempo stesso credibili e creduti.
In occasione del centenario della morte del Beato Michele Rua (1910-2010), l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice presenta ad un più vasto pubblico le lettere e le circolari che egli indirizzò alle educatrici salesiane.
Intende così rievocare alcuni aspetti del contributo dato dal primo Successore di don Bosco allo sviluppo della Congregazione, in un tempo di cambiamenti sociali e istituzionali.
Si tratta di una documentazione in gran parte inedita che rivela, con tocchi sobri e discreti, l’affetto di un padre, la saggezza di una guida, il realismo di un educatore, la spiritualità di una persona appassionata di Dio e dell’estensione del suo Regno.
L’intento della corrispondenza è quello di favorire la fedeltà allo spirito di don Bosco, rafforzare l’unità dell’Istituto e il senso di appartenenza ad una grande Famiglia, in un tempo in cui era forte la spinta di espansione nelle varie nazioni e continenti. Era dunque necessario potenziare i vincoli di comunione e soprattutto mantenere salda la convergenza sui principi fondamentali che avrebbero garantito l’unità dell’Istituto nella molteplicità delle sue espressioni.
Nei suoi scritti don Rua si mostra tempestivo nelle risposte, concreto e saggio nei riscontri. Suggerisce con discrezione le scelte che gli paiono più opportune, ma in genere si rimette al parere dell’interlocutrice facendo appello alla sua conoscenza delle persone e delle situazioni.
Il tono, sempre improntato a deferenza ed umiltà, anche quando invita a pagare i debiti, crea immediata simpatia e autentica comunicazione interpersonale, tanto più quando la serietà del messaggio è intersecata da battute di vivo colore e di autentico humor.
Una ricca meditazione sui messaggi spirituali che si colgono nell'immensita' del deserto, quando lo si sa ascoltare. Hai bisogno per te o per i tuoi amici di riflessioni sull'essenzialità, la spiritualità, l'osare partire lasciando tutto, la povertà, la strada, l'hike, il camminare, il deserto, la bellezza, il silenzio, la preghiera, la meditazione, il servizio, l'attenzione all'altro, la fede vissuta, la comunità, la testimonianza, la responsabilità, la libertà e tanti altri temi..., allora questo libro è per te! E' esattamente quello che ti serve. Cosa cerchi? Te stesso? Allora l'avventura dei Raid Goum dovrebbe interessarti!
Questo libretto e' il frutto di numerosi incontri condivisi con tantissimi giovani in ricerca di fede, di luce, di un senso per andare avanti! La fede...ecco l'enigma! Quante volte ci ritroviamo con tanti dubbi davanti alle provocazioni della fede! Non si sa da dove cominciare e per dove passare per cogliere una risposta che possa dare luce e gioia. Lo scoraggiamento rischia di avere l'ultima parola. Alla fine, ci si arrende, tristi! Questo libretto è il frutto di numerosi incontri condivisi con tantissi giovani in ricerca di fede, di luce, di un senso per andare avanti!