
È ancora viva, in alcuni luoghi, la tradizione di predicare, il giorno del 'Venerdì Santo', prima della processione di 'Gesù morto', le Sette Parole pronunciate dal Signore in Croce prima di morire. L'opportunità di comporre il presente scritto è stata data proprio da questa circostanza. Dalla Croce Gesù ancora insegna, non preoccupandosi di sé ma di quanti lascia, di quanti dovranno continuare, sul suo esempio, la sua missione di annuncio della pace, e così avverrà. Guardando al nuovo 'albero della vita', i discepoli impareranno dal loro Maestro a perdonare, garantendo all'umanità il futuro. Già, perché, senza misericordia, nel mondo è solo guerra e morte. Si è così realizzato lo scopo della Sua incarnazione: offrire al cuore solitario e angosciato dell'uomo, la grazia ed il perdono.
La vita, a volte, ci riserva strane sorprese. Non tutte piacevoli, non tutte desiderabili. Eppure, anche dalle situazioni più oscure e misteriose può fiorire qualcosa di inatteso e straordinariamente bello. Sembrava una sera di aprile come tante quella in cui don Gianni si è ritrovato, da un momento all'altro, con la vita appesa a un filo. Non sapeva se si sarebbe salvato ma sapeva che, qualunque fosse stata la sua sorte, l'avrebbe accettata con serenità, senza paura. Quella notte ha segnato per lui un prima e un dopo: quando tutto sembrava sul punto di svanire, a tre centimetri dalla vita eterna, un miracolo ha fatto sì che qualcosa di nuovo nascesse. Certo, quella non era la prima volta che il destino lo coglieva di sorpresa: Gianni Castorani era un semplice impiegato di banca quando, folgorato dall'incontro con padre Daniel Ange, fondatore della scuola di evangelizzazione Jeunesse Lumière, aveva deciso di lasciare tutto per seguire una chiamata che non poteva più attendere. Da allora, dopo aver dato vita a Jeunesse Lumière Italia e aver preso gli ordini sacerdotali, non ha mai smesso di portare la Chiesa tra la gente e, soprattutto, tra i più giovani, attraverso un'instancabile opera di evangelizzazione nelle piazze, sulle spiagge e nelle discoteche. In questo libro, insieme alla penna di Gaia Corrao, don Gianni racconta la straordinaria bellezza di una vita segnata da tanti sì, intrisa di incontri decisivi, episodi sconvolgenti e coincidenze che hanno dell'incredibile, se non vengono lette con gli occhi della fede. Un racconto autentico che parla al cuore di tutti: di chi quella fede l'ha trovata e di chi, forse, la sta ancora cercando. Con uno scritto inedito di padre Daniel Ange, fondatore di Jeunesse Lumière.
Questo libro è nato da diverse esperienze ecclesiali e percorre le tappe del cammino di fede di Abramo e Sara. Nella loro storia, a tratti affascinante e a volte tortuosa, il lettore credente visita la sua storia, la interpreta alla luce della fede e apprende che, nel pellegrinaggio terreno, fede e dubbio camminano insieme.
Ogni capitolo presenta una tappa della vita dei personaggi, con alcun approfondimenti che mirano a farci comprendere meglio il testo biblico e a proiettarci nel cammino di fede.A questo seguono alcuni spunti per una sintesi e una riflessione personale.Vi è quindi una meditazione islamica dove l’esperienza di fede meditata risuona come preghiera di contemplazione, riflessione sapienziale o supplica.
La conclusione presenta l’apostolo Paolo, come modello esemplare: dopo aver incontrato il risorto, Paolo comprese che vivere è camminare nella fede di Gesù.
Filippa Castronovo, Figlia di san Paolo, Licenziata in teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana. Ha insegnato Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Superiore di Scienze Religiose «Regina Mundi» Roma. Ha lavorato nel settore catechistico Paolino, attraverso la redazione di testi catechistici e articoli e nell’animazione catechistica. Tiene corsi di approfondimento biblico, spiritualità, lectio divina. Tra i libri pubblicati presso le Paoline, La gioia di comunicare con Dio Padre, la preghiera (1999); Una missione che cambia il mondo (2005); Gesù Maestro, l’arte dell’amore (2005). Cura la rubrica Conoscere la Bibbia per il sito: www. paoline.it. Ha curato la voce “Adamo ed Eva” per il Dizionario Biblico sulla vocazione, Rogate 2009.
Don Paolo ha la capacità di porgere con semplicità (ed anche con un buon senso dell'humor) alcuni concetti fondamentali del nostro "credo", unendo la profondità alla chiarezza, la teologia alla concretezza. E suscitando il desiderio non solo di conoscere meglio Gesù Cristo, ma di diventarGli amico, di gustare la gioia di essere amati da Lui, con tutti i nostri limiti e le nostre fragilità. Credendo in questo Amico, abbiamo Vita nel suo Nome. Ed il suo Nome - Gesù - ci dice che Dio ci ha salvati, ci salva. In un tempo in cui abbiamo ascoltato, letto e scritto che "tutto andrà bene", questo libro che avete tra le mani ci ricorda, con un sorriso fraterno, che "tutto è già andato bene", da quando Dio si è fatto uomo e Cristo è morto e risorto per noi.
Dobbiamo porre a noi stessi e agli altri domande che implichino una richiesta di speranza, anziché di certezze. Dobbiamo dare a noi stessi, e agli altri con la nostra condotta, "ragione della speranza" (1 Pt 3,15). Questo ci aiuterà a vivere nella santa tensione tra memoria crucis e spes resurrectionis. È il tempo di fare di Cristo il cuore del mondo. È il tempo di innescare processi, più che occupare spazi, dilatare la speranza e non pretendere di dilatare il potere. È il tempo di far sentire forte il grido non del potere con le sue continue sconfitte, ma il potere di quei segni che la speranza attiva in ognuno nel farsi dono d'amore agli altri, nessuno escluso. Per vivere meglio questo tempo. Per riscoprire che c'è una Speranza affidabile. Non possiamo più andare avanti ciascuno per conto suo, ma insieme.
I flussi migratori, nel loro procedere inarrestabile, continuano a ridisegnare la geografa sociale del globo, facendo sembrare il mondo sempre più piccolo, sempre più villaggio globale. Chi emigra porta sempre più piccolo, sempre più villaggio globale. Chi emigra porta uno stile di vita, una lingua, un suo modo di essere: tutti aspetti che affondano le radici nella cultura dei popoli e anche nelle loro religiosi, parti integranti e imprenscindibili delle culture stesse.
"Le 'Armi' sono un opera singolare da considerarsi insieme diario, confessione, autobiografia e trattato. A ogni pagina traspare la partecipazione intensa dell'autrice che unisce saldamente la teoria con l'esperienza del cammino di fede. Il punto di partenza non è Caterina stessa ma è Dio, che già si è fatto vicino, Amico, Compagno della sua vita. Le tappe più significative nello sviluppo del trattato sono: prologo, presentazioni delle Armi principali; le tentazioni diaboliche nelle quali fu invischiata per cinque anni. Nel corpo centrale dell'opera si evince la dottrina cateriniana della perfezione; la via dell'obbedienza, la via della croce e la via della santa religione; le visioni e i doni straordinari che Caterina descrive con sapienti riflessioni per l'ammaestramento e il cammino del lettore." (Sorelle Clarisse del Corpus Domini di Bologna)
Il libro è un ricco "campionario" di storie di fede. Personaggi famosi, professionisti nei più vari campi e uomini e donne "normali" si raccontano e testimoniano il loro rapporto con Dio e la Chiesa. Il libro è diviso in due parti. Nella prima parte ("Così la fede mi ha scovato") vengono raccolte storie di conversione molto diverse, come diverse sono le persone e le circostanze della vita di ognuno. Claudia Koll, Gianni Morandi, Carlo Nesti ma anche Leonardo Mondadori, André Frossard, Maurice Caillet... testimoniano la forza dirompente dell'agire di Dio nella vita di chi sa aprirsi alla sua voce. Le testimonianze raccolte nella seconda parte ("Così la fede mi rinnova") mostrano l'incidenza della fede nella vita quotidiana e nella professione di ciascuno. Le persone interpellate raccontano cosa significhi per loro "vivere di fede" nella vita di ogni giorno e descrivono in che modo la luce della fede rinnovi profondamente il rapporto con se stessi e con gli altri.