
Un testo di spiritualita' sul Verbo di Dio fatto carne. Ho messo in questo libro quanto fa parte ormai del mio mondo mentale, ripetendo forse cose gia' scritte... Mi e' sembrato comunque che, alla fine, "il Verbo fatto carne" mi fosse piu' vicino, piu' presente, e mi sollecitasse, mi accompagnasse e mi sostenesse nella mia diuturna missione di pace. Dovendo dare un titolo, avevo pensato a "carne di uomo, carne di Dio"; ma... Si parla anche di "carne di donna"! Alla fine sono giunto al titolo attuale che mette in evidenza come Dio, creando il mondo in vista di Gesu' Cristo, abbia pensato alla nostra "carne", ma vivificata dallo Spirito e orientata alla pace tra gli uomini" (dalla Prefazione). "
L'intento principale del libro è mostrare tutto il fascino della vocazione in una personalità "cristiana" bene integrata nella quale l'io viene espresso pienamente proprio dall'amore che si dona. In questo senso il Plus-amore del sottotitolo è la via della piena maturità affettiva, ciò che dona un cuore sempre giovane alla persona che si sente chiamata. Il libro mostra le dinamiche della vocazione, soprattutto dal punto di vista della risposta vocazionale da parte della persona che coltiva in sé un'attitudine al dono. In quest'ottica la vocazione è intesa come il plus-valore di senso di ogni esistenza. Dodici agili capitoli per proporre in modo moderno e accattivante la realtà della vocazione.
Nel vicino oriente il VII secolo è un tempo di radicali mutamenti. Si apre con una lunga guerra che oppone la Persia a Bisanzio per il controllo delle terre che si estendono dal Mediterraneo all'altipiano iranico, fino ai confini della Cina, e si chiude con l'affermarsi del califfato omayyade che pone fine al regno sasanide e respinge i bizantini entro i confini dell'Asia Minore. In questo contesto di profondi rivolgimenti la chiesa siro-orientale, separata da quella d'occidente, si trova a dover ripensare la propria posizione. Minacciata nella compattezza delle sue comunità dalla vivace propaganda di chiese rivali, deve affrontare anche i problemi posti dalla nuova dominazione arabo-islamica. Deve ripensare i sedimentati benché precari rapporti con il potere - un potere sempre «pagano» -, e questo riattiva al suo interno sensibilità e tradizioni pastorali, teologiche e spirituali diverse e contrapposte. I saggi qui raccolti esplorano queste tensioni facendo perno su quell'ala del monachesimo siro-orientale, che proponeva alla comunità cristiana la mera testimonianza dell'eschaton e della carità. La figura più rappresentativa è Isacco di Ninive, vescovo e solitario, nato negli ultimi anni della stagione sasanide e attivo soprattutto nei primi decenni dell'affermazione del potere omayyade, nel periodo di massima fioritura della testimonianza e scrittura mistica in area siriaca. Una testimonianza e scrittura che manterranno una forte rilevanza nei secoli successivi e fino a oggi, grazie alle numerose traduzioni che ne hanno resi disponibili i testi sia nell'oriente sia nell'occidente cristiano.
È ancora possibile essere cristiani oggi? Una risposta franca a una realtà che nasconde mutazioni profonde e opportunità mai apparse prima.
Don Biancalani racconta l'intensa esperienza di accoglienza sua e dei tanti volontari che lo seguono. È uno dei primi sacerdoti che ha accolto l'appello di Papa Francesco ad "aprire le porte ai nostri fratelli migranti", e l'ha fatto in modo radicale. La sua è una chiesa dalle porte spalancate, una comunità dove tanti migranti trovano ricovero, sostegno e assistenza. Il cammino del sacerdote e del suo gruppo è lastricato di difficoltà, ostacoli, rischi, impedimenti burocratici e gestionali, ma anche di recriminazioni, insulti e minacce. La scelta di don Biancalani, inoltre, è stata messa in discussione da una parte della Chiesa e non è stata compresa da una parte dei parrocchiani, che si sono allontanati silenziosamente. Nonostante tutto questo, l'esperienza di Vicofaro non si è mai interrotta. Si continua a combattere per la giustizia sociale e contro leggi non giuste. Anche mettendo in atto una disobbedienza civile che oggi è diventata un'"arma" importante per difendere l'umanità e il Vangelo. Con la Prefazioni di Diego "Zoro" Bianchi.
La festa di san Valentino si celebra a tutte le latitudini e a tutte le età. Ma quanti di noi sanno perché proprio Valentino sia stato scelto come patrono dell'amore? Questo volume, oltre a riportare la storia del «santo dell'amore», propone un ricco corredo di poesie, canzoni, citazioni, aforismi. Infine una sezione è destinata ad annotazioni, riflessioni e dediche personali per poter aggiungere le proprie parole a quelle con cui tanti hanno cantato e celebrato questo sentimento meraviglioso.
Maschi e femmine, donne e uomini... L'umanità è fatta di differenze. Quella tra i sessi dice come funzionano tutte le altre: parlare di sé, del proprio essere sessuati/e, chiama un altro o un'altra a notare la propria posizione. D'altronde il cristianesimo custodisce da sempre il principio di incarnazione, cioè la convinzione, fondata in Gesù Cristo, che solo il riconoscersi parziali rende possibile le relazioni. Quel «maschio e femmina li creò» (Gen 1,27) di Genesi già chiama l'essere umano a fare i conti con la propria parzialità, condizione pesante e insieme sollevante. Su come possano essere le due cose contemporaneamente, su come maschi e femmine esprimano «la differenza che tiene in sospeso il mondo», la teologia s'interroga da sempre e dentro l'esperienza delle chiese. Questo si propone di fare anche l'autrice, facendosi accompagnare dalla metafora della danza: studiare i primi passi della questione di genere, cogliere alcuni movimenti partendo dalla Scrittura, mostrare modelli di relazione maschi/femmine messi in pratica dalla chiesa.
Questo volume presenta una raccolta di testi per la lettura e la meditazione personale per tutto l'anno. Sono testi che tengono presente l'autorità dei Padri orientali e occidentali della Chiesa indivisa, ma anche di autori spirituali successivi, dal primo millennio ai giorni nostri. I messaggi che i testi trasmettono testimoniano sempre la ricerca di Dio, la sete di vedere il suo volto. La raccolta ha un carattere ecumenico in cui cristiani cattolici, ortodossi, evangelici e anche ebrei, nella molteplicità delle voci, proclamano l'unicità del Signore. I testi sono suddivisi secondo i tempi dell'anno liturgico. La Comunità monastica di Bose, fondata da Enzo Bianchi negli anni '60 del secolo scorso sulle alture nei pressi di Biella, è formata da uomini e donne provenienti da chiese cristiane diverse, che vivono nel celibato, nella comunione fraterna e nell'obbedienza al Vangelo.
«In questo libro, Enzo Bianchi, con la sua abituale profondità umana e intelligenza spirituale, mostra che la fraternità è la vocazione dell'umanità. Siamo tutti fratelli e sorelle in umanità, mortali ma con la consapevolezza di essere viventi per stare in relazione gli uni con gli altri. Il grande dono che possiamo accogliere è l'altro: vicino o lontano, conosciuto o sconosciuto, amico o nemico. Se ci mettiamo accanto, abbiamo sempre di fronte un fratello, una sorella, e sentiamo di avere un'unica vocazione: passare dal dire "io" al dire "noi", per vivere insieme» (Dalla prefazione di Papa Francesco).

