
I quattro anni di «detenzione» nel campo di lavoro costituiscono l'«inferno», contraddistinto da condizioni disumane: fame, povertà, malattie, privazione di qualsiasi proprietà, sfruttamento del lavoro, indottrinamento dei bambini e loro reclutamento come sorveglianti o soldati, persecuzione dei borghesi e degli intellettuali, esecuzioni sommarie, violenze, vendette, corruzione, delazioni.
Cosa fare della nostra libertà? Come ricercarla, come nutrirla, come liberarla da ciò che la opprime? Questo libro è un percorso meditato e inaspettato, che attinge a piene mani dall'episodio evangelico di Maria Maddalena, donna liberata dalla possessione di sette demoni, e interroga il bisogno di libertà presente in ciascuno di noi. Attraverso riflessioni e semplici esercizi, capaci di interrogare l'esperienza quotidiana di ciascuno, l'autore aiuta a distinguere la libertà "malata" da quella "sana", arrivando a prevenire l'illusione di una libertà assoluta e la paura delle responsabilità che l'essere liberi porta con sé. Una sollecitazione preziosa, perché riappropriarsi della propria libertà significa prendere in mano, davvero, ciò che siamo nel profondo.
Dopo "Una fede in due. La mia vita con Vittorio", Rosanna Brichetti Messori narra la sua avventura di credente che si è svolta tra due poli entrambi importanti. Tra la cristianità plasmata dal Concilio di Trento, nella quale si è formata, ha vissuto i suoi primi vent'anni e che ora si sta sgretolando, e la cristianità che, tra non poche difficoltà, si sta faticosamente delineando a partire dal Concilio Vaticano II. Un trapasso lungo, spesso doloroso che si sta tuttora compiendo sullo sfondo di una modernità che, proponendo valori e stili di vita opposti a quelli cristiani, sta inducendo, anche in molti credenti, una crisi morale e di fede forse senza precedenti. Coinvolta in queste vicissitudini ecclesiali, di cui ha conosciuto insieme con gli aspetti positivi i rischi e i pericoli, l'Autrice condivide non solo gli eventi che negli anni l'hanno riguardata personalmente, ma anche le riflessioni più generali che tali eventi le hanno suggerito. Per concludere nella speranza che la crisi attuale si trasformi in occasione per la rinascita interiore di ogni credente, affinché la fede di ciascuno e dell'intera Chiesa, passata al vaglio del travaglio in corso, sappia ritrovare pace e unità attorno al suo centro - Gesù Cristo - riscoprendo così quella profondità, quello slancio umile ma vigoroso che renda nuovamente il cristianesimo «Luce per illuminare le genti» (Lc 2,32).
Ciascuno di noi ha bisogno di compiere un viaggio verso la parte più profonda di sé: l’interiorità o il cuore di biblica memoria. Proprio lì Dio ci aspetta per incontrarci e far festa con noi.
Tornando a casa è un cammino in sette capitoli, ognuno dei quali affronta una tematica ben precisa, pensato af nché questo viaggio interiore sia possibile per tutti, anche per chi non ha particolare dimestichezza con tematiche spirituali o con esperienze di preghiera particolari.
Le ri essioni sono accompagnate da esercizi di preghiera che tutti possono mettere in pratica e che possono aiutare a capire e interiorizzare quanto descritto nelle pagine.
Il cristianesimo raccontato dall’interno: facendosi compagno di viaggio dei due discepoli che, dopo la morte di Gesù di Nazaret, se ne vanno sconsolati da Gerusalemme verso le loro antiche case, Campoleoni propone una vera e propria introduzione all’essenziale del cristianesimo.
Un percorso alla ricerca di Cristo, vivo e capace di parlare a coloro che non smettono di essere in cammino nella loro vita.
destinatari
Un libro destinato a un ampio pubblico di credenti e soprattuto a chi desidera accostarsi nuovamente alla fede.
autore
Alberto Campoleoni è nato nel 1959, è giornalista professionista e si occupa in particolare di temi religiosi, educativi e scolastici. È autore di saggi di argomento pedagogico e religioso e di numerosi libri di testo per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole.
Gabriele è un bambino autistico. La prima ad accorgersene è la mamma. Comincia la sequela di visite da pediatri e logopedisti, ma all'inizio il disorientamento e lo sconforto sono grandi. Grazie anche all'aiuto di un figlio spirituale di Padre Pio, mamma Valentina (l'Autrice) intuisce però che in ogni situazione dolorosa è racchiusa un'opportunità: si tratta di non arrendersi e di affidarsi a Dio. Parallelamente si intensifica il suo rapporto con la madre, morta in realtà già da anni, ma che Valentina inizia a sentire particolarmente presente. Ed è a lei che l'Autrice scrive idealmente le sessantacinque lettere in cui si articola il libro: scriverle è al tempo stesso un modo per dare libero sfogo alle proprie speranze e paure e per chiedere un aiuto a far tornare Gabriele da quell'oblio in cui sembra prigioniero. Il bimbo riuscirà a vincere la sua battaglia grazie alla tenacia e alla preghiera della mamma e all'affetto del fratellino e del papà.
In occasione della Settimana Santa 2022, il frate cappuccino brasiliano fra Carlos Acácio, noto per le sue "prediche in pillole" sul Vangelo e sui misteri della fede, ampiamente diffusi su Internet e sui social network, propone delle sue riflessioni partecipate e calorose, attraversate dall'afflato francescano per i piccoli, i poveri e gli abbandonati, ma anche ricche di spunti spirituali per il cristiano che vive una vita meno difficile, inserita nella vita sociale quotidiana. Le sue parole schiudono la necessità, come Lazzaro, di alzarsi, di risorgere e continuare con più lena la propria vita di evangelizzazione e di amore evangelico.
Come in un vaso di argilla portiamo in noi la fonte della nostra felicita: un grande insegnamento di Simone Pacot.
Breve biografia e antologia di brani dei numerosi scritti di Tonino Bello (1935-1993), vescovo di Molfetta, pastore noto e amato per le attenzioni ai semplici, ai poveri e agli emarginati della sua terra. Si tratta di testi straordinari per l'originale e incisiva concretezza delle immagini, la forza delle esortazioni e la poesia della spiritualità palpitante d'amore per Dio e per l'uomo. Tonino Bello, innamorato della Chiesa pugliese, la servì con instancabile dedizione per tutta la vita, donandole anche nella fatica della malattia il suo «ti voglio bene». Si batté perennemente contro ogni forma d'ingiustizia ai danni dei più deboli e seppe riconoscere anche negli ultimi la preziosa dimora di Dio, riempiendo di senso profondo il dolore e sostenendo i sofferenti con ineguagliabili parole di speranza.
L'autore sceglie San Tommaso come guida in questa sua ampia riflessione su religione e vita civile.
Cammino di fede incontro a Gesu, con San Tommaso e San Francesco. Ogni cammino di fede incontro a Gesu ha bisogno di una guida esperta, affidabile, sicura. Ti proponiamo la compagnia di san Tommaso apostolo prima incredulo e poi credente e quella di San Francesco d'Assisi, vero pellegrino della sequela di Cristo.