
"Un chiostro è il mio cuore ove tu scendi a sera io e te soli a prolungare il colloquio". (David Maria Turoldo)
"Dio crea la bellezza a piene mani; per ricordarci che lo scopo delle cose belle è di portarci ad amare la vita, ma anche per ricordarci che, se Dio ha cura dei fiori che appassiscono in poche ore, e sono splendidi e irripetibili, a maggior ragione si curerà di noi, dell'uomo, che ha fatto a sua immagine e somiglianza". (Massimo Camisasca)
In un unico volumetto 100 meditazioni dell'Abbé Pierre, capaci di illuminare altrettanti passi biblici. Un'occasione per pregare insieme al fondatore delle Comunità Emmaus, per meditare insieme a lui il Vangelo, per raccogliersi in se stessi e trascorrere, in semplicità, cinque minuti in compagnia di Dio.
Lasciarsi guidare quotidianamente dal Vangelo del giorno equivale ad assicurare "un'anima" alle proprie giornate, un "punto di riferimento" nella frammentazione delle attività, un "colore" a quell'intreccio di sensazioni, incontri, pensieri che ci attraversano durante lo scorrere delle ore. A tutto ciò ci invita, attraverso questo libro, il cardinale Gianfranco Ravasi con 365 brevi pensieri ispirati al Vangelo del giorno da leggere e meditare, un brano al dì per tutto l'anno. Si tratta di pagine di grande bellezza e semplicità che guidano il lettore a riscoprire il piacere dell'incontro con la Parola.
Il pontificato di Papa Francesco ha proiettato la Chiesa in avanti, in uscita verso le periferie geografiche ed esistenziali, un ospedale da campo pronto ad accogliere le domande di coloro che sono più lontani. E le risposte? Perché tardano ad arrivare? Quanto la Chiesa, nonostante gli sforzi, è lontana dalla realtà? I giovani, le famiglie, le donne, i lavoratori, gli anziani: perché la Chiesa parla solo ad alcuni di essi? In alcune aree geografiche (Europa, Nord America) la pratica religiosa continua a scendere, in altre (America Latina, Africa) è insidiata da nuove chiese e confessioni. Chi si fa carico di questa emergenza? L'apertura ai laici e alle donne è reale o solo "di facciata"? L'inizio e la fine della vita, la cura della vecchiaia e le nuove frontiere della medicina. La Chiesa oggi è in grado di dare risposte ai nuovi interrogativi? Ingrao risponde a queste domande con l'aiuto di esperti e di personalità, espressione di varie sensibilità, vicine e lontane dalla Chiesa, perché il silenzio è la peggiore risposta agli interrogativi che salgono dal presente e ipotecano il futuro della cristianità. Prefazione di Alessandro Zaccuri.
Piccoli libri per tutti in cui brevi pensieri di Autori di ogni tempo e Paese si alternano a immagini significative e simboliche. Adatti ad ogni occasione speciale, ne fanno un momento di riflessione e meditazione sul tema prescelto.
«Più invecchio, più vedo nel camminare l'immagine del mio percorso di uomo. In questo libro vorrei meditare sulle escursioni in montagna come immagine del nostro itinerario di vita. Per me il camminare è diventato una parabola, la metafora della vita. Sia nel camminare, sia nella vita, ciò che conta, a più riprese, è mettere alla prova se stessi e le proprie forze, è crescere superando i compiti che ci si presentano davanti» (Anselm Grün). Nelle escursioni in montagna, così come nel percorso della vita, ci si ritrova regolarmente ad affrontare sfide nuove. Quando ci si prefigge una meta, ci si deve attrezzare e preparare; si devono superare delle salite, arrampicandosi; una volta raggiunta la vetta, si può godere di grandiosi panorami; e alla fine occorre anche scendere a valle, ritornare a casa. In tutto ciò possiamo provare un senso di comunità camminando con gli altri oppure, all'opposto, possiamo assaporare la solitudine e confrontarci con noi stessi... In questo libro del tutto personale, Anselm Grün incoraggia a rimettersi in marcia e a prendere commiato da ciò che abbiamo vissuto fino a questo momento, per avvicinarci alla meta del nostro anelito più profondo. «La vita la attraversiamo a piedi: non ci muoviamo in macchina o in bicicletta. Perciò occorre vagliare attentamente quello che mettiamo nello zaino. Non possiamo portarci dietro tutto, ma solo ciò di cui avremo davvero bisogno per fare strada. Quali provviste ci servono assolutamente? E a che cosa possiamo rinunciare?» (Anselm Grün)
Un viaggio attraverso immagini e parole in sei «piccoli confini» d’Italia:
Topolò (Udine), dove l’oblio imposto dalla guerra fredda ha quasi annullato il minuscolo borgo e la sua storia, rinati grazie a un particolarissimo festival di frontiera;
Gorgona (Livorno), la prigione senza mura;
Bagni di Craveggia (Verbano-Cusio-Ossola), sconosciuta enclave italiana in terra svizzera, ricca di storia e curiosità;
Mazara delVallo (Trapani),dove due civiltà del Mediterraneo si incontrano e scontrano, con le storie dei suoi pescherecci ostaggio;
Monte Forno (Udine), triplice confine d’Europa (tra Italia, Austria e Slovenia), dove si svolge una delle più grandi feste di fratellanza tra i popoli confinanti;
Materima (Novara), la «cittadella europea della scultura» immersa nelle risaie, dove ci si adopera per recuperare i mestieri della tradizione italiana che rischiano di scomparire. Dal viaggio emerge soprattutto che l’idea di confine non ha mai trovato veramente spazio nella mente delle persone, abituate a superarlo sempre e comunque per necessità, per il desiderio di ricongiungersi ai propri affetti o semplicemente per abbattere le
barriere imposte.
Punti forti
La singolarità delle storie narrate.
Le sei storie narrate nel libro sono accompagnate da foto in bianco e nero di Franco Paron, fotografo triestino di origini ferraresi.
Destinatari
In particolare le cittadine e le zone dove sono ambientate le storie.
Studenti, insegnanti, organizzatori di manifestazioni culturali nelle zone segnalate.
autore Marco Girardo è un giornalista di Avvenire. Con Paoline ha già pubblicato Sopravvissuti e dimenticati. Il dramma delle foibe e l’esodo dei giuliano-dalmati (2006).
Niceforo il Solitario è un monaco vissuto nel XIII secolo negli anni tormentati del lento decadere dell’impero bizantino. È autore di un breve, ma prezioso e ormai classico testo della spiritualità, il Discorso sulla sobrietà e la custodia del cuore, entrato nella Filocalia. È proprio attraverso questo testo che si viene introdotti nella Filocalia, raccolta tanto famosa quanto poco studiata e conosciuta. Il testo di Niceforo diviene in questo libro come una finestra attraverso la quale guardare all’ambiente filocalico nelle sue varie dimensioni spirituali, teologiche, storiche. Si viene introdotti nel mondo esicasta sia nel senso storico delle persone, degli avvenimenti, sia nel senso di “mondo interiore” carico di un profondo significato esistenziale anche per l’oggi.