
Descrizione dell'opera
Il volume, che si fa leggere d’un fiato, costituisce un’appassionata chiamata del parroco di Bozzolo al rinnovamento e alla coerenza evangelica dei cristiani e della Chiesa. Pur pubblicato oltre sessant’anni fa, quando il fascismo stava entrando negli ultimi mesi di vita, contiene in sé una forza sempre attuale e sono davvero tanti gli spunti e le frasi che evocano questioni dell’oggi.
Attraverso l’accavallarsi di temi, suggestioni, squarci di pensiero che si rincorrono, la pagine di don Mazzolari tracciano un percorso ben riconoscibile, che prende avvio dal disinteresse di molti verso la figura di Cristo e dalla necessità di fare i conti con la sua proposta. L’autore suggerisce quindi un’originale rilettura del Vangelo e in particolare delle beatitudini e fissa una serie di riflessioni sulla necessità di superare tutte le forme di ingiustizia. Don Primo prosegue poi segnalando la necessità di avere una Chiesa slegata dal potere politico e liberata da ogni tentazione di fariseismo, e ribadisce la responsabilità del singolo cristiano che, sul modello dei grandi santi del passato, deve saper prendere iniziative personali senza attendere il comando dell’autorità ecclesiastica.
Con questo quarto volume, che segue Il compagno Cristo, i Discorsi e I preti sanno morire, la Fondazione Don Primo Mazzolari e le EDB proseguono nell’edizione critica delle opere di Mazzolari. I criteri della revisione vengono di volta in volta illustrati dal curatore, nella nota introduttiva di apertura.
Sommario
Introduzione (G. Vecchio). Impegno con Cristo. Prima parte. 1. Il nostro impegno. 2. Impegno con Cristo. 3. Preliminari dell’impegno. Seconda parte. 1. Oggi leggo il Vangelo. 2. Oggi leggo le beatitudini. 3. Il tempo del cristiano. 4. Dove va il prodigo? 5. Avventurieri del nuovo o uomini nuovi? 6. Testimoni e profeti. 7. Mercenari e pastori. 8. O idolatri o cristiani. 9. Guai a me. 10. Ciò che non sarà perdonato. 11. Chiesa senza martiri o “martirio della moderazione”. Terza parte. 1. Impegno col Vivente. 2. Impegno di opere. 3. Impegno dell’intelligenza. 4. Un impegno d’amore. Appendice: Cristo in concreto.
Note sull'autore
Primo Mazzolari (Boschetto CR, 1890 - Cremona 1959) viene ordinato sacerdote nel 1912. Nel 1932 è nominato parroco di Bozzolo, luogo definitivamente legato al suo nome. Pacifista sensibile alla causa degli oppressi e alla prospettiva ecumenica, anticipò molte posizioni del Vaticano II dalle pagine del suo giornale Adesso e nei suoi libri. Agli scritti di don Primo Mazzolari le EDB hanno dedicato la ristampa integrale delle annate di Adesso e un’intera collana ormai esaurita, di cui sono stati da poco ristampati: Rivoluzione cristiana; Della fede - Della tolleranza - Della speranza; La parola che non passa; Lettere al mio parroco; La Via crucis del povero; Lettere ai familiari. Sono inoltre già state pubblicate le nuove edizioni ampliate e con inediti di Diario. I (1905-1915); Diario. II (1916-1926); Diario III/A (1927-1933); Diario III/B (1934-1937), Diario IV (1938-25 aprile 1945), nonché l’edizione critica de Il compagno Cristo (2003), dei Discorsi (2006) e de I preti sanno morire (2007).
Note sul curatore
Giorgio Vecchio insegna storia contemporanea all’Università degli studi di Parma. È presidente del comitato scientifico della Fondazione Don Primo Mazzolari.
Piccolo libretto per ricordarci, a partire dal Vangelo, che Dio sta dalla parte dei poveri, Dio ha fatto una scelta. E questa è la scelta che dobbiamo fare anche noi: amare, condividere, essere solidali, in modo tale da preparare qui sulla terra la nostra vita eterna in Paradiso.
Un libro di spiritualita, alla luce della Lettera Apostolica Novo millennio ineunte". Un valido aiuto per chi vuole approfondire la Lettera Pontificia che si avvicina alla spiritualita e al messaggio spirituale del Carmelo. "
Contro i mali del mondo Dio crea l'essere umano. Lo educa attraverso la bellezza. Non gli risparmia la sofferenza, perché «nulla di fronte agli uomini sfigura il corpo più della sofferenza, ma nulla davanti a Dio abbellisce l'anima più dell'aver sofferto» (Meister Eckhart). Cristo "apprende dal dolore che cosa significhi essere uomo". Non viene sulla terra a dare una spiegazione alla sofferenza, ma a prenderla su di sé, a darle un senso, a trasformarla in grandezza, in opportunità, in un tentativo di squarciare il Cielo con un urlo. E il Cielo non rimane muto. Risponde. Fa comprendere al credente che l'ultima parola non è mai la morte. L'ultima parola è sempre: Amore. Questi i messaggi del teologo Valentino Salvoldi che - alternando, con parole semplici e profonde allo stesso tempo, l'esegesi alla teologia narrativa - ci aiuta ad amare quel Dio che si nasconde e tace perché l'essere umano si manifesti, possa parlare ed entrare nel Mistero. E imparare che la croce non si spiega, si adora.
La meditazione, che è alla base della mindfulness, svolge un ruolo fondamentale nell'assicurarci un benessere psicofisico globale ed è priva di effetti collaterali, anzi! Le più recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che meditare con regolarità ha effetti incredibili sul nostro cervello e sulla nostra mente, portando, tra l'altro, a rilassamento fisico, tranquillità mentale, umore migliore, più gioia, più presenza mentale, una maggiore attenzione e focalizzazione, un'elevata capacità di gestire le situazioni difficili e il dolore e, infine, meritati sonni ristoratori. Nel libro, dopo una parte introduttiva ed esplicativa, sono presentate diverse meditazioni guidate, appositamente studiate per "principianti" e non, ciascuna in grado di apportare un beneficio particolare, oltre a quelli comuni a ogni pratica meditativa. Provare a meditare è un regalo che facciamo a noi stessi, perché la meditazione non ci fa essere qualcuno, ma semplicemente - e finalmente - ci fa essere chi siamo.
Cos'è la meditazione e come possiamo integrarla nella nostra vita? La meditazione è un fenomeno trasversale a tutte le esperienze spirituali e religiose, sempre più diffusa e praticata anche in ambienti e contesti inaspettati come scuole, carceri, ospedali, aziende. La meditazione non può essere ridotta a una forma di rilassamento, a un modo per calmare l'ansia e la fatica di vivere, bensì è un modo di vivere con consapevolezza ogni attimo e aprirsi alla dimensione spirituale che permette di dare un significato alla vita e di riprovare nostalgia per l'infinito, un desiderio mai appagato che orienta ogni vera ricerca spirituale. Affascinante e variegato viaggio, attraverso saggezze e vie mistiche orientali e occidentali dalle sorprendenti affinità, per riscoprire il sapore della conoscenza di sé.
Partendo dall'equilibrio e dalla conoscenza dell'uomo che vengono espressi nella Regola di san Benedetto, l'autore propone delle "riflessioni di vita", raccolte attorno a tre grandi temi antropologici: Io (dimorare in se stessi); Noi (stare insieme); Noi e Voi (una presenza per il mondo). L'impostazione è positiva e serena, costruita sulla convinzione che ogni persona è un valore, da accogliere, rispettare, accompagnare e sviluppare. Il passaggio della riflessione dal singolare (Io) al plurale (Noi) e alla società (Noi e Voi) è un modo per articolare una spiritualità dell'uomo e del mondo; una spiritualità del presente, con le sue radici nell'identità delle persone e dei gruppi sociali e con la sua novità resa fatto di vita dall'incontro tra gli uomini.
La capacità di ascoltare va preservata e accresciuta perché è fondamentale per la vita. L'ascolto di noi stessi è essenziale tanto quanto quello che riserviamo agli altri. Senza, siamo impermeabili a tutto, corpi inerti e insensibili, e possiamo fare del male non dando spazio né alla nostra voce interiore, né a chi, prossimo a noi, sente il bisogno di qualcuno che gli presti orecchio. Papa Francesco l'ha chiamata «sordità del cuore», ed è l'anticamera di ogni cattiva relazione. Ma c'è un altro pericolo. Se lo spirito si nutre dell'ascolto della Parola di Dio, la nostra sordità interiore è tra i peggiori rischi per la donna e per l'uomo di fede: per questo l'ascolto è indispensabile alla ricerca spirituale. Questo libro è una riflessione sull'ascoltare ispirata da Gesù e, in particolare, dagli episodi dei Vangeli in cui le sue parole e le sue azioni sanano chi ha perso la capacità di ascoltare.
Al centro della vita e del destino dell’uomo c’è l’amore. Solo amando ed essendo amati, infatti, cioè percependo la nostra unità profonda con altre persone, noi sperimentiamo la nostra vera identità, aderiamo al nostro vero essere e siamo perciò noi stessi.
Tutte le grandi tradizioni spirituali affermano che soltanto amando ci si libera dai confini angusti del proprio Io e si entra in contatto con il mistero del divino e dell’eterno. Le ricerche psicologiche dell’ultimo secolo, inoltre, confermano che tutte le ferite che ci portiamo dentro nella nostra vita, e fin dall’infanzia, sono in definitiva sempre ferite inferte al nostro innato bisogno di amore. Sappiamo che è sempre da una mancanza di amore che sgorgano le nostre distorsioni interiori, le nostre difese, le nostre paure e tutti i nostri blocchi evolutivi. Per correggere tali distorsioni, risanare le ferite interiori e realizzare così pienamente la propria umanità, l’Autore propone un percorso che chiama «La Scala dell’Amore», formata da dieci «gradini», cioè dieci tappe progressive. Lungo tale percorso, esercizi psicologici di autoconoscimento si alternano con riflessioni concettuali e con momenti spirituali di meditazione e di preghiera, in modo da coinvolgere contemporaneamente il livello razionale, quello emozionale e quello spirituale, e aprire così la strada alla realizzazione di tutto il proprio essere.
Come imparare ad amare se stessi, gli altri, Dio attraverso il risanamento delle proprie ferite interiori.
Il testo è il naturale complemento dei due precedenti volumi dello stesso autore: Darsi pace e Per donarsi, con i quali costituisce una sorta di trilogia: dopo un manuale di liberazione interiore e un manuale di guarigione profonda, ecco un manuale di realizzazione umana.
L’AUTORE
Marco Guzzi (1955), poeta e filosofo, nel 1999 ha fondato i gruppi di liberazione interiore «Darsi pace». Tra il 1985 e il 2002 ha diretto i seminari poetici e filosofici del Centro Internazionale Eugenio Montale di Roma. Docente presso il Claretianum, Istituto di teologia della vita consacrata dell’Università Lateranense, è professore invitato della facoltà di scienze dell’educazione dell’Università Pontificia Salesiana. Dal 2009 è membro della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. Con Paoline ha pubblicato, tra l’altro: Darsi pace (20124), La nuova umanità (2005), Per donarsi (20112, con cd), Yoga e preghiera cristiana (2009), Dalla fine all’inizio (2011), Il cuore a nudo (2012).
Ci sono persone
che non si sarebbero mai innamorate
se non avessero sentito
parlare d’amore.
(François de La Rochefoucauld)
Non si può affrontare l'avventura più esaltante, ma anche più rischiosa dell’esistenza umana, quella dell’amore, senza la disponibilità a imparare sempre e di nuovo ad amare. Il vero incontro nell’amore, per una coppia ma anche per chiunque viva in relazione con altri, non può costruirsi solo su un istinto naturale o sulla buona volontà. Il presente testo vuole offrire delle prospettive concrete per vivere l’amore, presentando le declinazioni che può assumere l’imparare ad amare: imparare chi è l’altro, ascoltare le sue attese, essere fedele, non scoraggiarsi davanti ai conflitti, e indicando l’autentica scuola dell’amore nell’evangelo: rivelazione di un Dio-amore che invita i cristiani a vivere nell’amore.
Michel-Robert Bous (1909-2000), domenicano di Lille, ha lavorato per lunghi anni nella pastorale per i fidanzati e le giovani coppie. La sua sapienza evangelica e la sua esperienza ne hanno fatto una guida affidabile per quanti desiderano fare del proprio amore umano un segno credibile dell’amore di Dio per l’umanità.

