
L’uomo contemporaneo, così altamente tecnologico e scientificamente avanzato, è in realtà frammentato e lacerato da mille divisioni e solitudini interiori; vive in una nebbia di relativismo nella quale le risposte alle domande hanno tutte lo stesso valore. Quando l’uomo si nasconde a Dio si nasconde anche a se stesso. Occorre quindi percorrere la strada dell’interiorità per ritrovare il senso dell’esistenza. Il volume ricorre alla sapienza antica dei monaci del deserto dei primi secoli i quali, da profondi conoscitori dell’animo umano, possono fornire interessanti risposte anche all’uomo contemporaneo.
La forza della preghiera per uscire da un lutto improvviso. Il miracolo di un bassorilievo di Cristo che inspiegabilmente suda lacrime e sangue. Un malato di Sla che ricomincia a camminare a Medjugorje. Una neonata che guarisce dalla spina bifida. Un bambino in coma che si risveglia dopo aver sognato Padre Pio.
Una mamma che muore felice.
Sono storie semplici di mamme e di papà, di nonni e di bambini, di famiglie colpite dalla notte del dolore, che – per una misteriosa trama soprannaturale – ritrovano la luce.
Con speciale garbo e delicatezza Safiria Leccese ha avvicinato uno per uno tutti i protagonisti che hanno deciso di aprirle il cuore. Le incredibili vicende narrate lasciano infatti grande spazio alla viva voce di chi le ha vissute e sono state riscontrate con cura raccogliendo documenti, testimonianze e un ampio dossier fotografico.
Quando si parte per un cammino a piedi è inevitabile ritornare all'essenziale: si impara a spogliarsi delle cose che non sono davvero necessarie e ci si rende conto che in fin dei conti basta veramente poco per stare bene. Questo è il diario di un viaggio che ha segnato nel profondo una ragazza. È la testimonianza di un itinerario che, attraversando la metà settentrionale del Portogallo e una parte della Galizia, giunge alla famosa cattedrale di Santiago di Compostela, mèta e sogno di tantissimi pellegrini che ogni anno decidono di intraprendere un'esperienza mistica, religiosa e d'introspezione. È il racconto di un Cammino che già dalle prime tappe si rivela un grande insegnamento di vita. Un viaggio che è anche un'esperienza di crescita personale che porta non solo al raggiungimento della mèta prefissata, ma soprattutto alla comprensione e accettazione di sé stessi, alla scoperta di un profondo senso di gratitudine nei confronti della vita e ad una maggiore consapevolezza. La strada, pertanto, non termina alla cattedrale, ma va oltre e prosegue dritta al cuore. Nelle ultime pagine si trovano pochi ma utili consigli per chi decide di intraprendere il Cammino; una mini guida pratica che l'autrice avrebbe voluto leggere ma non ha mai trovato.
Nel panorama così vivo e vario del mondo monastico italiano, Madre Cristiana Piccardo, fino al 1988 badessa del monastero di Vitorchiano, è un modello per molte generazioni di monache. Chiusa l'esperienza a Vitorchiano, ha assunto il Superiorato nella Fondazione di Nostra Signora di Coromoto, a Humocaro, in Venezuela, da dove il calore del suo amore per Cristo continua a illuminare le giovani monache che affollano nel mondo i monasteri nati da Vitorchiano a partire dall'umilissima radice di San Vito (sulla collina di Torino) e Grottaferrata. In questo libro Madre Cristiana ripercorre la sua esperienza personale e pedagogica, analizza il "metodo" della propria sapienza monastica, in cui la parola "sapienza" è il punto di congiunzione con la grande teologia dei Padri monastici del XII secolo, e l'accettazione umile del dolore ne rappresenta il segno distintivo, e riflette su quale fu la risposta monastica al Concilio Vaticano II, una risposta che si può riassumere nell'espressione conversione del cuore. Il lettore troverà in queste pagine i più significativi insegnamenti di Madre Cristiana alle giovani delle Fondazioni nate dalla comunità di Vitorchiano, una testimonianza preziosa di come la fede possa illuminare l'esistenza di ognuno e, passo dopo passo, trasformarci in persone consapevoli della propria identità e capaci di costituire un popolo unito e dedito al bene comune.
I fatti storici esposti in questo libro si svolgono in un paese marittimo del Sud Italia, ove una madre di famiglia guidata direttamente da Dio mediante sogni premonitori, in comunione con il marito, inizia un cammino spirituale con la Chiesa madre. Il 2 febbraio 1999, durante la celebrazione eucaristica, presso la chiesa parrocchiale di appartenenza, si verifica un particolare episodio, che porterà la coppia ad un progressivo approfondimento spirituale, con la collaborazione di alcuni sacerdoti. Durante questo percorso, attraverso le corde vocali della donna, inizia la rivelazione di una serie di messaggi inerenti gli interrogativi sostanziali della vita: chi è l'uomo, da dove viene e dove va.
Dopo tanti anni dalla pubblicazione del libro "Nel segno del dolore" (1992), si è pensato ad una ristampa più sintetica, citando solo alcuni brani del diario di Rina Covre, testimone diretta degli straordinari fatti mistici che avvenivano in Raffaella Lionetti, un'umile donna di origini pugliesi, che ha vissuto gran parte della sua vita a Udine e che ora è sepolta nel cimitero di Cussignacco. Raffaella sosteneva di avere avuto una missione mondiale. Eppure desiderava essere nascosta. A distanza di tempo si intuisce quale fosse questa missione speciale: la sensibilizzazione delle anime verso l'Eucaristia.
Il libro strenna per il Natale, un cammino tra arte e fede alla ricerca di noi stessi. Ma cosa serve per mettersi in cammino? Un cielo a cui innalzare lo sguardo per vedere la stella che ci guida. Un cammino, perché il solo modo per trovare qualcosa dentro di noi è camminare verso una meta. E questa meta è il Bambino, attesa di vita. Vita che non è per forza un figlio, ma è sicuramente qualcuno che c’è affidato da Dio affinché noi ce ne prendiamo cura. Vita che è sicuramente Gesù. Le riflessioni di don Luigi Maria Epicoco sono affiancate da stupende immagini che disegnano un percorso nell’arte – dal Medioevo ai giorni nostri – ispirata dalla natività e accompagnano il lettore nel suo cammino di ricerca interiore sulla strada del Natale.
Maria, oggi come ieri, è una stella che precede Cristo “sole di giustizia”, è la sorgente nascosta di ogni rinnovamento della Chiesa. Maria ci ricorda, senza sosta, la nostra felicità di essere figli di Dio, scelti, amati, salvati da lui. Questo libro, scritto con una lingua semplice e accessibile, è un invito a guardare a Maria come modello per arrivare a Gesù. Nella convinzione che più amiamo Maria più ci lasciamo educare da lei, le permettiamo, cioè, di realizzare l’opera dello Spirito Santo in noi. Marie-Dominique Philippe tenta, attraverso questo libro, di accostarsi al mistero di Maria, di seguirla nelle sfide imposte dalla nostra epoca, di approfondire alcuni aspetti del suo pellegrinaggio, in particolare il mistero della Croce e l’Assunzione.
Perché incamminarsi? Perché abbiamo tutti bisogno di un viaggio, non per "vacanza" (cioè per fare vuoto intorno a noi) ma per trovare noi stessi. Tutti bisognosi di un cielo sulla testa e forse di uno dentro, magari pure stellato. Di una strada sotto i piedi e di una che ci faccia varcare il cuore al di là delle facili emozioni. Di qualcuno che ci aspetti alla fine dell'orizzonte e di qualcuno che ci aspetti adesso, proprio ora, proprio qui. Abbiamo tutti bisogno di una stella, di un cammino e di un bambino e di ricordare che tutte le volte che contempliamo il mistero di un Dio che si fa bambino, dovremmo contemplare quel grande mistero che siamo noi.
Una suggestiva poesia dello scrittore russo Boris Pasternak descrive tutto l'incanto della notte di Natale.
Questo romanzo inusuale e accattivante è l’invito a un cammino del cuore, il luogo in cui cielo e terra, infinito e finito, si incontrano. Protagonista è Myriam, che compie il proprio viaggio in compagnia della sua stella e dei poeti.
«Il credente e l’artista sono fratelli. Sono entrambi in bilico tra finito e infinito, tra temporale ed eterno, tra limitato e assoluto. Si affacciano sugli abissi della vita per carpirne i segreti, per esprimere l’ineffabile. Sono divorati entrambi dalla fame di assoluto e arsi dalla sete della distanza. L’arte, come la fede, si nutre di stupore, di gratuità, di contemplazione».
La preghiera è un bisogno dell'essere umano, paragonabile al mangiare e respirare. La preghiera nasce dal desiderio di superare i limiti umani e di entrare in contatto con l'infinito. Il Dottor Aceti, con il suo inconfondibile stile semplice e schietto, sottolinea l'importanza di riconoscere i propri limiti non come debolezze, ma come opportunità per avvicinarsi a Dio. Il libro si propone di guidare il lettore nell'imparare a pregare, seguendo i versetti del Vangelo di Matteo, per sperimentare la presenza di Dio nella propria vita.