
Il DVD con lo "Speciale" video a cura della vaticanista del TG5, Marina Ricci, ci accompagna alla scoperta del mistero che lega l'abitazione della Madonna a Efeso e la Santa Casa di Loreto alle rivelazioni di Anna Katharina Emmerick, la mistica tedesca le cui visioni hanno gettato una nuova luce sulla vita terrena della Vergine Maria e di suo figlio Gesù... Il libro scritto e curato da Riccardo Piol, documentarista e scrittore, con introduzione di Padre Caesar Atuire, è un viaggio alla scoperta dei luoghi che hanno ospitato la vita della Madonna seguendo il racconto del Nuovo Testamento, gli indizi dei Vangeli apocrifi e le rivelazioni della mistica tedesca Anna Katharina Emmerick, sino alle incredibili scoperte archeologiche di Efeso e Loreto. Il prodotto, realizzato in collaborazione con Opera Romana Pellegrinaggi, si compone di libro e DVD.
La memoria biblica di Maria si apre con una casa, dove è un angelo a parlare, e si chiude con una casa, dove a parlare sono il vento e il fuoco. Dalla casa di Nazaret alla casa di Gerusalemme: così potrebbe sintetizzarsi la vita di Maria, a partire dalla casa, intesa non solo come abitazione, ma come luogo dove accadono gli eventi decisivi della vita. La metafora della casa, squisitamente femminile, ci aiuta a passare dall'edificio all'interiorità di chi vi abita. La casa in realtà è Maria stessa. Raccolta e ospitale, Maria sarà casa di Dio. Creatrice di relazioni, Maria nelle sue case, trasmette ed elabora un'arte di vivere e ci insegna a non smarrire la polifonia dell'esistenza e degli affetti.
Il poeta Eugenio Montale ha un bel paragone sulla vita. Scrive che essa è come chi esce durante l'estate nel sole abbagliante e costeggia un muro "che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia". Il muro lo deve e lo vuole superare. Teme di ferirsi. Ma nel suo cuore nutre una speranza: di trovare una porta. Perché la vita cristiana è così. Lo ha detto Gesù: Io sono la porta (Gv 10, 7). E se lui è la porta, essa si aprirà perché lui è misericordia.
La preghiera è, per il cristiano, come il soffio vitale: l soffio dello spirito, verrebbe da dire, anzi dello Spirito, senza il quale - seguendo San Paolo - neppure possiamo dire: "Abbà", "Padre". La tradizione orante della storia cristiana è, da questo punto di vista, un serbatoio di emozioni, di crisi messe in versi (talvolta nobilissimi anche dal punto di vista linguistico), di risoluzioni delle crisi stesse, di risalite dagli abissi, di ringraziamenti. Buona preghiera.
Si propongono gli ultimi quattro volumi di un percorso in otto tappe alla scoperta del Vangelo, della Buona Notizia di Gesù, accompagnati da colei che è Sua e nostra Madre: Maria.
Otto libretti che portano la preziosa firma del Card. Angelo Comastri, autore di numerosi volumi di spiritualità e meditazione, predicatore profondo e ispirato che sa trasmettere il messaggio cristiano con
passione e semplicità. Questi ultimi quattro volumi narrano la concreta realizzazione dell’amore e della vita attraverso l’insegnamento, la passione, la morte e la Risurrezione di Cristo. la passione, sopportata nell’abbandono totale, è la porta alla comprensione del mistero dell’esistenza divina.
Lo fu per i discepoli e Maria, lo è anche per noi. Il lettore è inviato a ricomporre questo mistero, così da giungere a comprendere la profonda unità della risurrezione del Figlio con l’elevazione al cielo della Madre, nell’attesa che Egli ritorni e ci conduca con sé. In questo modo, il percorso iniziato meditando la nascita, troverà compimento e realizzazione.
IN QUESTO VOLUME
• Le scelte di Dio
• Il discorso della montagna
• Purezza di cuore • Maria immacolata, donna delle
beatitudini
• Cinque beatitudini “mondane”
• I santi, modello delle beatitudini
realizzate
• L’inizio della vita pubblica... visto con gli occhi di Maria
• Vergine madre.
Le beatitudini evangeliche hanno conosciuto, all'interno stesso del Nuovo Testamento, uno sviluppo e delle applicazioni diverse, a seconda della teologia del singolo evangelista e dei bisogni della comunità per cui scriveva. Padre Cantalamessa riflette su ciascuna beatitudine cercando di illuminare la vita a partire dalla beatitudine e la beatitudine a partire dalla vita. Così come Gesù, per pronunciare le beatitudini, salì sulla montagna, anche noi uomini moderni siamo invitati a farlo idealmente per meditarle. Ogni meditazione sarà come avanzare di un gradino, nel tentativo di scalare questa montagna "dalle otto balze". È vero che "la verità delle beatitudini non ha trovato ancora posto in terra", almeno non come noi vorremmo, ma Gesù non le ha pronunciate invano se esse ci aiutano a tener desto l'anelito ai "cieli nuovi e terra nuova in cui avrà stabile dimora la giustizia".
Al centro delle riflessioni di mons. Forte vi è il profondo rapporto che per il credente cristiano esiste tra legge e grazia, che in Matteo emerge in particolare proprio dal discorso della Montagna. Da una parte, le beatitudini rappresentano la biografia del Figlio di Dio venuto nella carne, perché soltanto in Lui ognuna di esse trova la sua piena realizzazione; dall'altra, proponendo Gesù come il modello cui guardare, esse descrivono le caratteristiche del discepolo che segue il suo Signore lasciandosi abitare e guidare da Lui. L'"imitazione di Cristo" è infatti il farsi presente del Risorto in noi: «Non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato sé stesso per me» (Gal 2,19s). Il discepolo è invitato, pertanto, ad avvicinarsi alle beatitudini per imparare da esse a divenire nuova creatura con la grazia che gli viene dal Signore Gesù: in esse riconosce il progetto e il percorso della santità secondo il Vangelo, perché il santo è chi vive la vita nuova in Cristo, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria di Dio Padre.
«Le beatitudini del marciapiede è un libro sconvolgente perché ci conduce, poco a poco, a concludere che la vita, almeno quella finora consumata, è un fallimento. E si avverte il desiderio, impossibile, di rifarla. [...] Non c’è altro da suggerire che leggere riga per riga e sperare di non entrare in una profonda crisi depressiva. [...] Lo dico con la semplicità e l’efficacia che don Antonio ha usato nello scrivere il suo libro: don Antonio Mazzi è “matto”! [...] Credo che Le beatitudini del marciapiede rimarranno la testimonianza di quanto don Mazzi sia prete e sia innamorato di Cristo».
Dalla prefazione di Vittorino Andreoli.
A ventisette anni dall’inizio della Fondazione Exodus, a ottantadue anni di età (ma non li dimostra!), il prete più famoso d’Italia traccia un bilancio della sua vita e della sua attività che ha il suo fulcro all’interno del Parco Lambro di Milano. E lo fa, come si dice, “con il cuore in mano”. Si confessa senza reticenze, innanzi tutto rivolgendosi ai “suoi” giovani, ragazzi e ragazze che in tutti questi anni ha incontrato nelle situazioni più difficili, e ai quali, nella maggior parte dei casi, è riuscito a dare nuova speranza e nuovi motivi per vivere. Un libro inedito che ancora mancava tra le pubblicazioni di don Mazzi. Una sorta di testamento spirituale che tocca numerosi argomenti, traducendo in modo originale e quasi irriverente l’evangelico “discorso della montagna”: Beati quelli del secondo albero; Beata la società di mia nonna; Beati quelli che scrivono sui muri; Beati gli educabili; Beati i miei ragazzi; Beate le donne; Beati quelli che non contano niente; Beati quelli che cantano “improperi”!
Se Dio ci ama tanto, perché permette tante sofferenze e prove nella vita? Perché esiste il dolore? E perché la morte e il suo silenzio senza ritorno? Provo a rispondere a queste domande ricordando un episodio accadutomi nella vita di pastore. Ero in vivaista ad una comunità e il parroco mi stava accompagnando dagli ammalati a uscire di casa. Arrivammo all'abitazione di una donna, che ci accolse al letto, in una piccola stanza. In quel letto, mi disse, stava paralizzata da 35 anni! La sorpresa fu che me lo disse con il sorriso sulle labbra, e aggiunse: "Padre, il fatto che Papa Benedetto abbia rinunciato al papato per ritirarsi nel silenzio e nel nascondimento a pregare per tutti, mi ha fatto capire che anche una vita come la mia può essere utile!". Quella donna aveva risposto alle domande appena fatte.
Le Beatitudini sono come cartelli stradali che ci indicano la via da percorrere per raggiungere la pienezza della vita. Questo libretto illustrato, semplice ed essenziale, offre per ogni Beatitudine una breve riflessione, un brano evangelico, domande per esaminare la propria vita alla luce della parola di Gesù, la proposta di un impegno concreto da vivere nella quotidianità.
È il primo libro in lingua italiana sulle apparizioni nella nota località turistica di Lussinpiccolo (nell’isola croata di Lussino) iniziate il 16 febbraio 1990 e tuttora in corso ogni 16 del mese (se il 16 cade di domenica l’apparizione avviene il sabato precedente).
La redazione del libro è stata possibile previa traduzione, da parte dell’autore, dei fatti e dei messaggi riportati negli unici quattro libri in lingua croata attualmente esistenti sull’argomento, editi dalla Comunità di preghiera Regina dell’Amore di Lussinpiccolo, costituitasi dopo le prime apparizioni.
Nella prima parte sono narrati gli avvenimenti iniziali con informazioni sulla vita della veggente e sulla Comunità di preghiera. La seconda parte, più estesa, è una rassegna senza commenti, per singoli temi, delle espressioni più significative tratte dai messaggi della Madonna; solo per alcuni argomenti sono state inserite brevi citazioni delle rivelazioni a Maria Valtorta, a don Stefano Gobbi ed a Maria Simma, che confermano il contenuto dei messaggi.
In una appassionante intervista, padre Gianni Sgreva dialoga con Alphonsine Mumureke, la prima veggente di Kibeho, che apre il suo cuore per raccontare aspetti inediti della sua famiglia e della sua vita personale. I suoi ricordi offrono una nuova prospettiva sugli straordinari eventi che hanno segnato le apparizioni di Maria Santissima. Dalla quiete della sua vita monastica claustrale, Alphonsine condivide una profonda lettura spirituale, personale e attualizzata dei messaggi ricevuti, rivelando la ricchezza del loro significato e l'urgenza per il mondo di oggi. Chi, meglio di lei, può essere testimone e interprete delle parole della Madre del Verbo?