
Dopo aver contestualizzato storicamente la figura di Ricoldo, viene esaminato il suo Itinerarium: relazione in cui descrisse in maniera abbastanza particolareggiata il suo viaggio in Terra Santa, dando invece informazioni più succinte per la Siria e la Mesopotamia sino a Baghdad, ma descrivendo i caratteri delle popolazioni di cui attraversò i paesi e puntualizzando le loro credenze religiose.
"Per chi vuole capire il libro della Genesi, non vi è ostacolo maggiore della fede religiosa così come la si intende in Occidente. Nell'ebraismo e nel cristianesimo si crede che molte cose scritte nella Genesi siano incomprensibili e che vada bene così. Ma si crede che vada bene così solo perché in questo libro sacro appare incomprensibile ciò che contrasta con le grandi religioni occidentali; e se lo si capisse, porrebbe troppi problemi ai fedeli." Per comprendere il prezioso messaggio della Bibbia occorre ampliare i nostri orizzonti. E quello che fa Igor Sibaldi che in questo libro traduce e narra in modo nuovo, e con estrema precisione, la storia della Genesi: le dinamiche della Creazione, come Mosè scoprì il suo Dio, i potenti rituali iniziatici che furono la costruzione dell'arca e il Diluvio. Ci svela così una sapienza antichissima che contiene intuizioni sorprendenti sulla psiche, sulla materia e sull'energetica, confermate dalla scienza più attuale.
Questo trattato è «il più sudato e meditato, il più fragile e trepido» dei numerosi scritti di Luis de Granada, il celebre domenicano spagnolo (1504-1588) autore della Guida dei peccatori (pp. 344).
Versione integrale del Libro di Cielo 4 della Serva di Dio Luisa Piccarreta.
Nessuno può evitare il deserto, spazio geografico e simbolo della solitudine dell'uomo. La vita di tutti attraversa sempre tre deserti: il deserto di sabbia, immagine del desiderio umano dell'infinito; il deserto sociale, segno dell'ingiustizia, della povertà, del potere dei ricchi sui poveri; il deserto intimo, simbolo di chi vive senza una relazione d'amore. Questo bellissimo e avvincente libretto insegna a cercare oasi pulsanti di vita, di rapporti, di giustizia nella vita di ogni giorno. Il lettore, ben oltre le banali formule New Age, imparerà a riconoscere i segnali che conducono all'acqua della vita. Un libro per tutti, per chi cerca, per chi vuole riscoprire il deserto come momento positivo di riflessione. Georges Haldas, nato nel 1917, vive e lavora in Francia. Poeta, saggista, memorialista e traduttore di classici, ha pubblicato decine di volumi
366 RIFLESSIONI TRATTE DALLA BIBBIA PER DARE AD OGNI GIORNO DELL ANNO UN MOMENTO DI PREGHIERA E DI CONTEMPLAZIONE DELLE SACRE SCRITTURE. I credenti considerano la bibbia come parola di dio. Essa h, tuttavia, anche parola degli uomini. E' stata scritta in u na regione precisa (nel vicino oriente e nel bacino mediterraneo), in un'epoca determina ta (dal 1000 a.c. Al 100 d.c.), in lingue conosciute (l'ebr aico e il greco). Gli scritit biblici sono ta lmente radicati cha alcuni di essi non possono essere compresi se vengono strappati dal terreno che li ha visti nascere. Per questo non e`possibile dare un'interpre tazione letterale del testo biblico senza correre il rischio di ricadere in errori gravisissimi di mal interpretazione. Uno dei grandi insegnamenti della bibbia h, in realta, il senso del progresso umano, del suo agire e del suo pensare. Tuttavia, percorrendo i 45 libri della prima alleanza (antico testamento) e i 27 libri della nuova alleanza (nuovo testamento) si possono spigolare numerose perle, che come diamanti, sono passate attraverso le eta e hanno raggiunto gli uomini d oggi. Si tratta di formule di sapienza, di interrogativi vitali posti all umanita, di porte aperte su realta invisibili.
Testi scaturiti durante la meditazione silenziosa in cui, certe volte, è possibile percepire di attraversare delle soglie. Il silenzio apre uno spazio interiore, conduce verso la parte profonda dell'anima sempre radicata nella sorgente da cui fluisce la vita. Nello stato di resa e di annichilimento della volontà, in cui tutto tace, il nostro essere spirituale si svela a se stesso, ci apre alla vita delle creature spirituali. In aggiunta, passi del testo biblico, di opere apocrife del Vecchio Testamento e dei vangeli apocrifi, in cui si riscontrano occorrenze degli arcangeli Michele, Raffaele, Gabriele, Uriele. Riguardo a Me?a?ron, sono riportate occorrenze riscontrate in alcune opere della tradizione rabbinica. Gli arcangeli giungono quando si sentono chiamati. Si risvegliano nell'anima di chi li ama lasciando tracce della loro presenza. Facendo trovare le loro immagini in ambiti inconsueti. Rispondendo con segni quando si sentono invocati. Attirando verso i luoghi dove più sono pregati. Finché cominciano a parlare nel cuore durante i risvegli notturni e mattutini rivelando i misteri della vita degli spiriti. L'anima li riconosce attraverso l'angelo custode, che è la sua propria natura spirituale, e si pacifica ristorandosi nella luce da cui proviene e alla quale sempre e soltanto aspira. Quando gli arcangeli parlano risvegliano memorie antiche che riemergono dall'oblio come velami che si aprono su sfondi sempre più luminosi in cui la verità appare viva in se stessa e come familiare e sempre più nuda. Più si svela più si fa intensa d'amore libero di amare. Cosicché niente più si nasconde, ma è nel suo essere. Amen.
Nuova traduzione dell'opera di Enrico Suso, uno dei più affascinanti mistici del secolo XIV. Egli desidera che il lettore riviva e sperimenti con la sua stessa intensità la passione di Cristo e della Vergine, per questo si serve di uno stile rubato alla letteratura del suo tempo: il linguaggio poetico e simbolico dell'amor cortese. Finezza e profondità di sentimento, slancio e commozione poetica fanno di quest'opera il testo di meditazione più popolare e diffuso della sua epoca, e ancora affascinante per il lettore contemporaneo.
Il mondo, il nostro mondo, ha bisogno di sogni, di progetti su cui costruire un futuro che sembra sfuggirci di mano. I sogni si fondano su idee e parole forti, radicate nella nostra storia e vita vissuta nell'oggi. Il sogno non sarà allora evasione irresponsabile né fuga dalle fatiche quotidiane, ma apertura di orizzonti, luogo di nuova creatività, fonte di accoglienza e di dialogo. Ecco dunque l'idea di offrire alla comunità civile e religiosa alcune parole che fanno parte integrante dell'esperienza quotidiana di chi vive la città e possono rappresentare prezioso punto di partenza per immaginare, sognare appunto, un futuro più amico.

