
Non voleva, a sua volta, forzare la sorte, e pensava ch'era peccato cercare di opporsi ai voleri della Provvidenza. Bisogna abbandonarsi a lei, come il seme al vento. Dio sa quello che si fa. In questo convincimento di Efix, l'anziano e fedele servo delle dame Pintor in Canne al vento, si fondono il fatalismo e il profondo senso cristiano della vita che i personaggi di Grazia Deledda attingono dalle radici della cultura sarda, caratterizzata da un forte sincretismo pagano-religioso: immerse in un mondo in cui superstizione, magia e mito impregnano la quotidianità, le figure deleddiane incarnano una concezione della vita che non separa la dimensione terrena da quella ultraterrena. Così la protezione dei poderi può essere affidata a un rituale in cui il segno di croce assume la connotazione di gesto scaramantico; così i preti riescono, con la potenza nascosta nei loro libri sacri, a "disperdere le cavallette, i bruchi, gli insetti e tutte le pestilenze naturali e soprannaturali". Neria De Giovanni vive ad Alghero, ove dirige il periodico di cultura Salpare. Editor della rivista di letteratura comparata Inter-Context, professore a contratto presso la Facoltà di lettere dell'Università di Sassari, è vicepresidente dell'Associazione Internazionale dei Critici Letterari con sede a Parigi.
Piccole perle di saggezza per una riflessione profonda incentrata sul “Regno di Dio”. Brevi riflessioni del fondatore del CVS, mons. Luigi Novarese.
L’impegno da cogliere è quello di essere dinamici costruttori di uno scenario in cui la passione per il Regno di Dio spinga verso mete nuove, verso nuovi traguardi esistenziali.
La presenza del Regno di Dio è una storia di alleanze, di presenze che stanno insieme ed insieme apprendono ad agire. Il Regno è là (come ci ricorda il tema formativo del Centro Volontari della Sofferenza per il 2012) dove ci sono presenze capaci di incontrarsi senza orgoglio né prevaricazione, ma con verità, svestendo le ipocrisie e riconoscendosi poveri e bisognosi del bene altrui.
Rennes-le-Château è un paesino situato nel sud della Francia. Arroccato su una collina sullo sfondo dei Pirenei francesi, custodisce un mistero fitto di enigmi irrisolti. Nel 1781 il curato di Rennes ricevette in confessionale dalla marchesa di Hautpoul un segreto di famiglia che avrebbe dovuto essere tramandato. La marchesa morì poco tempo dopo e gradualmente si fece strada l’ipotesi che nella falsa tomba della marchesa di Houtpoul fosse sepolta, nascosta, Maria Maddalena… È questo il Segreto di Rennes-le-Château?
Il volume presentato è un fedele resoconto delle fasi di restauro, ad opera dei monaci di Praglia, di tredici codici della tradizione francescana, custoditi nel Sacro Convento di Assisi. La notizia potrebbe passare inosservata se non si trattasse di un restauro di codici di importanza eccezionale per la conservazione di testi che si collegano, nel tempo, ai primi discepoli di s. Francesco. Basti pensare alla versione più antica del Cantico delle Creature, prima testimonianza scritta in volgare; i fondamenti più antichi e veri del francescanesimo come la Legenda maior e la minor di Bonaventura di Bagnoregio; il frammento della Vita prima di Tommaso da Celano, per citarne alcuni. Il volume ne dà puntuale cronaca illustrando le varie fasi di restauro. Si è venuto così realizzando un testo che ci fa conoscere l'attraente mondo dei restauratori di libri antichi, che riportano a vita nuova, per le generazioni future, valori che sono vivi e perenni.
La Replica a Giuliano imperatore è il primo testo composto da un autore cristiano, intorno al 380 d.C., in risposta all'opera Contro i Galilei, scritta dall'imperatore poco prima di morire nel 363. Autore della Replica è il più importante teologo della scuola esegetica di Antiochia, Teodoro di Mopsuestia. Dell'opera sono rimasti solo ampi frammenti, pubblicati da Augusto Guida nel 1994 nella collana di Biblioteca patristica. Solo in seguito è emerso un nuovo ampio passo che arricchisce notevolmente l'opera, al quale si aggiungono le ricerche condotte negli ultimi decenni sull'opera di Teodoro e sul testo della Replica. La nuova edizione critica si compone di: introduzione, testo critico dei frammenti greci con traduzione italiana; commento filologico e storico; appendice su altri testi di Teodoro riguardanti obiezioni pagane ai Vangeli; indice completo del testo greco. L'opera si presenta quindi non solo arricchita di nuovi passi e testimonianze, ma completamente rivista e aggiornata in base agli studi più recenti riguardanti sia Teodoro e il suo metodo esegetico sia le controversie fra pagani e cristiani nel IV secolo, uno degli argomenti divenuti centrali in questi ultimi anni negli studi storici sul Tardo antico.
E’ possibile affrontare in modo costruttivo un trauma, una perdita, una sofferenza?
L’autrice Franca Sartori, a causa di un suo personale dramma, ha potuto scoprire come in ogni individuo vi sia la forza di superare i momenti dolorosi dell’esistenza e di evolvere, nonostante le avversità. Questo concetto in ambito scientifico ha un nome: resilienza, che Platone chiamava “forza d’animo”. In questa pubblicazione l’autrice riesce ad esprime con saggezza, equilibrio e maturità concetti profondi e coloriti da un’autentica passione per la vita.
Riscoprire questa parte profonda di se stessi, iscritta ontologicamente nel DNA del nostro essere spirituale e psichico, rappresenta una delle scoperte più importanti e significative per l’intera umanità. Una lettura da vivere con passione pagina dopo pagina da donarsi e da donare a chi vive momenti di difficoltà.
Dedicato a tutte le persone in crescita.
Il libro affronta una questione di attualità pastorale, il tema delle resistenze alla vocazione, raccogliendo i contributi dei quattro autori alla tradizionale giornata di studio interdisciplinare tenutasi presso il Seminario di San Pietro Martire a Seveso (Mi).
Franco Manzi riporta una ricca casistica di resistenze vocazionali nel Vangelo
Stefano Guarinelli approfondisce l’aspetto dell’autenticità di un’esperienza vocazionale dal punto di vista psicologico.
Giuseppe Como affronta la questione della libertà dell’uomo di fronte a Dio
Alfonso Valsecchi riprende la stessa tematica analizzando il pensiero di teologi contemporanei come: Karl Barth, Hans Urs von Balthasar, Eugen Drewemann, Karl Rahner.
Una serie di sette volumetti scritti da Enzo Bianchi sotto forma di lettere a un amico. Sette lettere sulla vita spirituale per intraprendere un cammino personale e comunitario sotto la guida di una grande maestro.
L’avventura interiore, la preghiera, l’ascolto, il tempo, il discernimento, la fraternità e la speranza: ecco i temi, uno per ogni volumetto, affrontati da Enzo Bianchi. Ciascuna lettera può essere letta singolarmente o come tappa di un percorso.
Enzo Bianchi (1943) è fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose. È autore di numerosi testi, tradotti in molte lingue, sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della Chiesa, scritti tenendo sempre conto del vasto e multiforme mondo di oggi. Collabora con «La Stampa», «Avvenire», e, in Francia, con «La Croix», «Panorama» e «La Vie». Autore di diversi libri come Il pane di ieri (Einaudi, 2008), Ogni cosa alla sua stagione (Einaudi, 2011), per le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri: Il Padre nostro. Compendio di tutto il Vangelo (20082), L’amore vince la morte (20082), Ascoltate il figlio amato! (2008), Perché pregare, come pregare (2009), Il Padre Nostro spiegato da Enzo Bianchi (2010), Una lotta per la vita. Conoscere e combattere i peccati capitali (20112) e Le tentazioni di Gesù Cristo (2012).
Un libro che parla dello Spirito Santo e delle sue opere. L'autore descrive in che modo ciascuno di noi può ricevere nuova forza ed entusiasmo dalla vicinanza quotidiana e costante di Dio.
Questo libro si colloca tra il manuale d'uso e il racconto. L'autrice cammina sul filo del respiro - a volte più resistente, a volte quasi impercettibile - con la consapevolezza che ogni esperienza è un cammino che dà senso al Cammino più ampio su questa terra. Il respiro è il collante che tiene insieme il panorama interiore con il paesaggio: il cammino a piedi dà la misura e la coscienza di dove si è, orientando il passo successivo mentre il respiro scandisce il tempo, lento, nuovamente umano. La Vita si compie giorno dopo giorno, la direzione si svela passo dopo passo. Il testo è un contributo al respiro, amico fedele e troppo spesso trascurato, e a ciò che incontra lungo la via, che sempre insegna. Il respiro rende fluido il camminare, e il camminare ci rende consapevoli del respiro. Esplorando le risorse e le potenzialità del respiro nelle varie esperienze e cammini che l'autrice ha percorso, emerge la traccia di un sentiero di conoscenza in cui accade naturalmente un processo alchemico: dall'ombra alla luce, dalla notte al giorno, dal pieno al vuoto, dall'affanno alla quiete. Madre Terra dona sempre i suoi frutti a chi la ama.