
Lo studio presenta una breve esposizione sistematica e antologica delle idee teologiche più importanti, che emergono dagli antichissimi manoscritti di Qumran. Con il termine "teologia" il titolo fa quindi riferimento a ciò che è stato prodotto dal pensiero ebraico del tempo in cui furono redatti i testi esaminati. Il concetto non va perciò confuso con quanto è stato elaborato riguardo a Dio e alla sua essenza nella riflessione cristiana, poiché in questa sede sta semplicemente a indicare il pensiero giudaico circa ll’esperienza che il popolo eletto fa di Dio. Il Dio di Qumran ha infatti prescelto una piccola schiera di "Figli della Luce", che tuttavia vive in continua lotta contro le tentazioni del principe delle tenebre. La religiosità che ne deriva appare quindi come perennemente in ricerca del difficile equilibrio fra il massimo rigorismo conturbante e la massima fiducia rasserenante.
"Il libro si presenta come un’antologia di passi, che l’autore commenta. In questo modo Ibba ottiene di introdurre il lettore nell’atmosfera antica di Qumran in maniera diretta, lasciando all’autore antico il sapore delle sue parole. […] Con questo libro di facile lettura, anche se così preciso, compie un atto di giustizia verso questa antica comunità ebraica che, nonostante tutte le sue stranezze e durezze, resta un esempio di fede in Dio vissuta coerentemente" (dalla Presentazione).
I testi, per lo più in ebraico e qualcuno in aramaico, sono stati interamente tradotti e interpretati dall’autore.
Note sull’autore
Giovanni Ibba, dottore di ricerca in Ebraistica e socio dell’Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo, è docente incaricato Ad Annum per l’insegnamento di lingua ebraica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale. Esperto dei manoscritti qumranici, ha pubblicato numerosi lavori sull’argomento, fra i quali Il Rotolo della Guerra. Edizione critica, Torino 1998 e La sapienza di Qumran, Roma 2000.
Tutto sembra obbedire a leggi che imitano l'amore umano. Su questa che sembra essere la più universale delle leggi della natura si inserisce il comando cristiano dell'amore - in latino caritas, in greco agàpe. Le pagine di questo libro passano in rassegna i più importanti testi neotestamentari che ne parlano, dicendo da dove la carità viene e dove torna, che cosa crea nelle diverse categorie di credenti, qual è il suo rapporto con la libertà e la verità. È un elogio dell'agàpe che cerca di illustrare quello che Paolo scrisse in 1Cor 13,13: "Fede, speranza e carità restano, ma più grande è la carità". L'autore è sacerdote della diocesi di Cesena-Sarsina ed è docente di Nuovo Testamento presso l'Università Urbaniana di Roma.
La cucina della Bibbia propone una chiave di lettura dell'Antico Testamento e le ricette per sperimentare emozioni che hanno migliaia di anni. Dal giardino dell'Eden al Paradiso, dall'Egitto alla terra promessa, dal Mar Rosso a Gerusalemme.
Dio Creatore, Dio Padre, Dio Giudice, Dio amico dei poveri, Dio della guerra e Dio della pace, Dio del perdono, Dio nella sofferenza. Non c'è pagina dell'Antico Testamento che non riguardi da vicino la vita dell'uomo e della donna. In questi brevi capitoli le nostre immagini di Dio si misurano con quello che le Scritture ci raccontano direttamente.
Come Luca progettò la sua storia raccontata nel Vangelo e negli Atti? Come identificare le unità letterarie e teologiche? Uno studio critico di alto livello che affronta le problematiche connesse alla stesura del testo degli Atti degli Apostoli in parallelo al Vangelo di Luca, identifica le ambivalenze e le questioni teologiche della Chiesa primitiva, delinea la fisionomia dei protagonisti (Paolo, Barnaba, Pietro, Timoteo e gli altri) concentrando l’attenzione in modo particolare su At 5,1-11 e At 9; 22 e 26 come passaggi critici e illuminanti.
Daniel Marguerat, nato in Svizzera nel 1943, è professore ordinario di Nuovo Testamento alla Facoltà teologica dell’Università di Losanna, nonché professore invitato al Pontificio Istituto Biblico di Roma dal 1993. Ha esercitato il ministero pastorale in alcune parrocchie della Chiesa evangelica riformata del cantone di Vaud. È autore di una quindicina di libri, di cui due in italiano: Il Mistero degli apocrifi (Massimo, Milano 1996), Per leggere i racconti biblici (Borla, Roma 2000).
Giorgio Jossa
insegna Storia della Chiesa antica all'Università Federico II di Na­poli. Il suo interesse è rivolto soprattutto ai rapporti tra i primi cristiani e l'im­pero romano, alla figura di Gesù nel contesto dei gruppi giudaici contem­po­ra­nei e alle origini della fede in Gesù di Nazaret come signore e messia. Per i ti­pi Paideia ha edito Gesù e i movimenti di liberazione della Palestina (1980), Dal Messia al Cristo (2000), I gruppi giu­dai­ci ai tempi di Gesù (2001) e Il pro­ces­so di Gesù (2002).
Primo di otto volumi per riflettere su Dio, con suggerimenti per la preghiera personale o familiare.
Secondo di otto volumi per riflettere su Dio, con suggerimenti per la preghiera personale e familiare.