
Un volume illustrato a colori: riporta il testo integrale degli Atti degli Apostoli nella versione ufficiale della Cei, un ricco corredo di note e commenti per la comprensione, e spunti per la riflessione e l'attualizzazione. Un contributo scientificamente documento a guidare alla conoscenza della Parola di Dio.
I vangeli sono opere letterarie singolari. Testimoniamo un fatto unico nella storia: la presenza di Dio stesso nell'umanità di Gesù di Nazaret, un ebreo che visse in Palestina nei primi anni della nostra era. Nella storia umana non troviamo un altro fatto simile a questo: un uomo che dice di essere Dio.
Il testo dei vangeli è giunto fino a noi in greco, anche se il modo di pensare e di esprimersi che vi si percepisce è in grande misura semitico. E' già stato fatto notare da autorevoli studiosi che la lingua dei vangeli appare "una lingua non greca espressa in termini greci".
Non è quindi improprio ipotizzare una traduzione greca di un originale aramaico. Partendo da queste considerazioni l'autore ci guida il lettore attraverso una rilettura dei vangeli, con proposte di nuove traduzioni e interpretazioni dei passaggi più enigmatici.
La sua serrata indagine storica e linguistica conduce a importanti e rivoluzionarie proposte di datazione e reca un contributo fondamentale al dibattito sulla storicità dei testi evangelici e sul fondamento della fede cristiana.
Descrizione dell'opera
Dopo una breve introduzione sul vangelo in generale, e qualche nota sul Vangelo di Marco in particolare, nel volume vengono presentati di ogni brano cinque livelli di approfondimento, nati dalla meditazione comunitaria e stesi singolarmente da ciascuno degli autori secondo un proprio taglio e stile. Di ogni brano, concretamente, dopo una presentazione del testo e alcune note di spiegazione, si espone il significato teologico o messaggio, si dà una attualizzazione e applicazione alla vita, si sviluppa una riflessione di fede, come spunto offerto al singolo o alla comunità per un’esperienza di preghiera sul brano stesso.
La presente riedizione di Una comunità legge il Vangelo di Marco è una risposta alla diffusa richiesta di potere disporre in un unico volume dei preziosi contenuti di un’opera che ha conosciuto a partire dal 1975 diverse ristampe e grande successo tra i lettori.
Sommario. Premessa. Introduzione ( I. Il Vangelo. II. Vangelo di Marco). Parte prima. (I. Prologo. II. Inizio del ministero di Galilea. III. Il culmine del ministero di Gesù in Galilea e dintorni. IV. Sezione dei pani). Parte seconda. (V. Viaggio a Gerusalemme. VI. Il ministero a Gerusalemme. VII. Passione, morte e risurrezione).
Pregare non equivale a compiere una meccanica e tediosa ripetizione di formule, ma significa entrare in un rapporto di familiarità e fiducia con il Signore, immergersi nei pensieri e nei disegni di amore che Dio ha per noi.
Per costruire e mantenere questa intima comunione di vita con YHWH, gli israeliti si servivano della preghiera dei salmi. Anche Gesù, come ogni ebreo osservante del suo tempo, li recitava e meditava quotidianamente.
In essi si parla di nemici e guerre, ma anche delle gioie di chi vive in armonia con Dio, di chi è felice nella certezza che il Signore veglia su di lui. Per ogni mattina, ogni sera e ogni notte della settimana il volume propone un salmo “della gioia”, anticipato da una breve introduzione e seguito da alcune invocazioni.
«Pregare con i salmi della gioia quando siamo delusi e amareggiati è il modo migliore per disintossicarci dalle nostre angosce. Il dialogo con Dio è sempre fonte di serenità e di pace» (dalla Presentazione).
Sommario
Presentazione. Sal 1 - domenica mattina: Vale la pena essere giusti? Sal 8 - domenica sera: Viandanti nel mondo contempliamo il cielo. Sal 112 - domenica notte: Da che parte sta Dio? Sal 15 - lunedì mattina: Fa’ questo e vivrai. Sal 19 - lunedì sera: Canto delle stelle del mattino. Sal 119 - lunedì notte: «Signore, come renderti felice?». Sal 23 - martedì mattina: Non un miraggio, ma l’oasi del Signore. Sal 29 - martedì sera: Forte come l’uragano la voce del Signore. Sal 128 - martedì notte: Una famiglia benedetta dal Signore. Sal 113 - mercoledì mattina: Chi è grande come te, Signore?. Sal 46 - mercoledì sera: Romperà gli archi, spezzerà le lance. Sal 131 - mercoledì notte: Se non diventerete come bambini. Sal 63 - giovedì mattina: Dall’alba io ti cerco. Sal 65 - giovedì sera: Ringraziare Dio è condividere i suoi doni. Sal 139 - giovedì notte: Uno sguardo d’amore. Sal 104 - venerdì mattina: Le meraviglie del creato. Sal 103 - venerdì sera: Quale speranza per chi ha sbagliato? Sal 148 - venerdì notte: L’uomo voce di tutte le creature. Sal 92 - sabato mattina: Alla sorgente della gioia. Sal 111 - sabato sera: Per dire a Dio: «Siamo contenti di te…». Sal 130 - sabato notte: Se tu squarciassi i cieli e scendessi!
Note sull'autore
Fernando Armellini ha conseguito la licenza in teologia presso la Pontificia Università Urbaniana e in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma. Per alcuni anni è stato missionario in Mozambico. Attualmente insegna ed è accreditato conferenziere in Italia e all’estero. È inoltre animatore per il settore biblico presso il centro di spiritualità Siloe (Albino - BG).
Ricordiamo le più note tra le sue opere: Ascoltarti è una festa, le letture domenicali spiegate alla comunità (3 volumi, ristampati e tradotti in cinque lingue), Ed. Messaggero, Padova 2000-2002; in collaborazione con G. Moretti I Salmi: Canti della vita, EDB, Bologna 1995, Aveva volto e parole d’uomo. Un ritratto di Gesù, Ed. Paoline, Milano 1998; in collaborazione con A. Usubelli Vi affido alla Parola. Gli Atti degli Apostoli, EDB, Bologna 1997, ristampato e tradotto in quattro lingue, Lo seguirono lungo la Via, il Vangelo secondo Marco, EDB, Bologna 1998.
Nel vangelo di Matteo, in cinque occorrenze (6,30; 8,26; 14,31; 16,8; 17,20) compare l' espressione "poca o piccola fede". È una particolarità di questo vangelo che si applica, di fatto, ai discepoli: in una sequenza del discorso della montagna (6,25-34), durante la tempesta (8,23-27), nel cammino di Pietro sulle acque (14,22-23), durante la discussione dei lieviti (16,5-12) e, infine nel caso della mancata guarigione del ragazzo epilettico (17,14-20). Il presente studio si propone di analizzare i cinque brani con un'attenzione particolare allo sviluppo del tema della "poca fede" nello svolgimento del vangelo; a questi testi, inoltre, sarà accostato anche l'episodio conclusivo dell'opera di Matteo (28,16-20) che ci consegna l'ultima azione dei discepoli (28,17) in bilico tra adorazione dubbio-esperienza, questa, che richiama implicitamente la "poca fede". una veloce sintesi finale raccoglierà i dati più significati emersi dal commento. La ricerca si presenta, dunque, come una sorta di "affondo" sia nella più vasta e articolata tematica del discepolato che nella tematica della fede tout-court. I cinque testi sulla "poca fede", come luminosi punti prospettici, uniti all'accenno del finale (28,17), sono in grado di offrirci un suggestive ritratto - per un verso da completare con altri dati sparsi nel vangelo, e per un altro verso sufficientemente compatto - di colui che liberamente e chiamato ad accogliere il dio-con-noi nella persona di Gesù (1,23, 28,20).
Il libro è costituito da una serie di 23 meditazioni progressive sulla prima Lettera di Giovanni, un testo del primo secolo, epoca che presenta molte analogie con la nostra. L'intento dell'autore è cercare di riportare il pensiero del lettore verso la meditazione della "realtà" della vita cristiana, che non è fatta solo di riti, di obblighi e di divieti, ma è costituita dalla stessa vita di Cristo, "realmente" presente non solo nell'Eucaristia, ma nella Chiesa che è il suo "Corpo".
Giovanni (c. 100 d.C.), figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo fu, secondo il quarto Vangelo a lui attribuito, il discepolo prediletto di Cristo. Secondo Eusebio, a Patmo, dove fu relegato, scrisse l'Apocalisse. La data di composizione dell'opera risale all'incirca al 97 d.C. Nell'Apocalisse, unico libro profetico del Nuovo Testamento, Giovanni elabora con molta originalità le tematiche del profetismo antico-testamentario: nasce così un testo che seduce i lettori per la ricchezza e la varietà delle invenzioni fantastiche e affascina gli esegeti per la complessità dei simboli e l'oscurità del linguaggio.
Il Nuovo Testamento dà per scontato che i suoi lettori siano al corrente dell'ambiente geografico e umano in cui si muove Gesù. Ma non sempre è così. Usanze sociali e religiose, il clima e la geografia condizionano i fatti e il comportamento dei contemporanei di Gesù. Questo studio ci consente di "vedere" lo sfondo della storia di Gesù e di comprendere meglio la sua persona e il suo insegnamento.
Calimani prende in esame la figura di Paolo di Tarso, fariseo per nascita e apostolo di Cristo per vocazione, protagonista di un percorso biografico sofferto e ricco di colpi di scena. L'autore ricostruisce così il complesso profilo di questa personalità, tramite essenziale fra le tradizioni giudaiche, le filosofie misteriche e la religione cristiana.