
L'urgente bisogno di dialogo e di senso dell'uomo moderno spiega il crescente e molteplice interesse per i libri sapienziali (Proverbi, Giobbe, Qohelet, Siracide e Sapienza) un tempo "cenerentola" degli studi biblici, ritenuti letteratura inferiore. La sapienza biblica è "un'offerta di senso" all'esistenza dell'uomo, alla sua storia e al mondo in cui vive, un'offerta fatta soprattutto attraverso il dialogo. La sapienza biblica, ben lungi dall'essere erudizione, è dunque indagine e comprensione profonda e "saporosa" dell'esistenza.
Nelle Scritture il pasto più semplice è già un grande atto umano, segno di cortesia (cf. Gen 1S.1-5; Le 24,29) o di riconoscenza (cf, Mt 9,11): segno di gioia per l'arrivo di un parente (cf. Tb 7,9) o per il ritorno di un figlio scapestrato (cf. Le 15,22-32), oppure motivo di ringraziamento a Dio salvatore (cf. At 16,34). È arcinoto come anche i culti dell'Oriente antico comportassero banchetti sacri di carattere misterico, in cui si riteneva che mangiare parte delle vittime assicurasse un'assimilazione delle potenze divine a cui erano dedicate.
Ogni atto religioso solenne esigeva, secondo le Scritture, un pasto sacrificale (cf, 1Sam 1,4-18; 9,12s.), per confermare un'alleanza (cf. Gn 26,26-31; 31,53s.), per celebrare la Pasqua (cf. Es 12-13), ecc. Gesù non si sottrae al mangiare e al bere: lo si incontra a tavola non sempre con gente raccomandabile (cf. Lc 10,38-42), è presente al banchetto nuziale di Cana (cf. Gv. 2,1-11), accoglie l'invito a pranzo del fariseo (cf. Lc 7,36-50).
È così spesso a tavola da essere definire con l'appellativo dispregiativo: «È un mangione e un beone» (Mt 11,19). Ma la realtà più elevata di cui il banchetto è un segno, di cui l'Eucaristia è preludio, è la gioia del Regno di Dio.
Tutti coloro che hanno risposto all'invito del re prenderanno posto al suo banchetto (cl: Lc 22,30), per bere il ,alno nuovo (cf. Mt 26,29) con Abramo, Isacco e Giacobbe. Allora il padrone «passera a servirli. (Lc 12,37).
Accanto a Ercole e Maciste, Sansone è stato nel ’900 l’eroe di decine di film popolari incentrati sulla sua imponente forza, ma anche l’ispiratore di grandi opere d’arte, dai dipinti di Rubens e Rembrandt ai brani del compositore Saint-Saëns. Smisurato nella forza e nell’amore, protagonista di episodi che sfiorano il grottesco – come il trasporto delle porte di Gaza fino a Hebron – Sansone è una singolare figura biblica che merita di essere approfondita. Il volume, che si sofferma su quattro capitoli del libro dei Giudici, consente di intrecciare due tipi di lettura: la prima è sincronica e privilegia l’analisi del racconto, mentre la seconda è diacronica e propone una radiografia del testo nella sua densità storica.
La Bibbia "in parole povere" è la Bibbia del primo incontro, dei pastori, dei semplici che, privi di speciali bagagli culturali, incontrano il Signore e contemplano la sua "gloria": la Bibbia nello spirito di Betlemme. A Betlemme non c'è da capire, c'è piuttosto da inginocchiarsi e adorare. Così fanno anche i Magi: essi arrivano da lontano, sono degli stranieri, degli extracomunitari che non sanno a quale porta bussare e vanno persino da Erode. Ma sono attratti da una luce, da una stella. Cercano un bambino e anch'essi incontrano il Signore Gesù. La Bibbia di Betlemme nasce dal progetto del Concilio Vaticano II di offrire almeno le pagine bibliche di maggior rilievo a tutta la comunità dei cristiani nel mondo. Per annunciare al mondo questi testi, si è scelta come sede privilegiata la santa Messa domenicale e feriale. Risulta quindi una antologia biblica distribuita nell'arco dei tre anni liturgici A B C. La Bibbia di Betlemme presenta la stessa antologia di testi che quella Commissione ha scelto, ma non in un contesto liturgico, bensì nell'ordine biblico, come si trova nella Bibbia integrale ufficiale. "Questa Bibbia è per noi, adolescenti nella fede, che vogliamo solo vedere un Bambino: il testo 'in parole povere' ci può accompagnare a trovarlo."
"In Gesù Cristo il nuovo umanesimo", questo l'argomento del quinto Convegno ecclesiale nazionale della chiesa italiana (Firenze, 9-15 novembre 2015) oggetto di questo libro. Che cosa significa, oggi, parlare di "umanesimo" e, soprattutto, di "nuovo umanesimo"? In che modo il messaggio cristiano può permettere di realizzarci pienamente come esseri umani? Una risposta a più voci suggerisce di lasciarsi provocare dalle parole del Vangelo, da ciò che rende davvero beati. Un approccio e un percorso nuovi per scoprire chi si è e, magari, essere più felici.
In una società dove c'è chi dispone di troppo cibo e chi di troppo poco, dove i disturbi alimentari sono all'ordine del giorno, la Bibbia ci provoca sul tema.
"La Bibbia insegna come si va in cielo e non come va il cielo". Muovendo da questa frase di Galileo il volume affronta la questione della verità della Sacra Scrittura, offrendo alcune piste di lettura di due testi molto problematici: Giosuè 10, in cui compare la famosa frase "Fermati o sole!", e Genesi 6 in cui si parla dei giganti e della loro unione con le donne. Con un linguaggio semplice e accessibile, rivolto soprattutto ai non addetti ai lavori, si intende chiarire quando la Bibbia sbaglia e cosa si intenda per errore. Lo scopo è fugare il campo da alcune letture fondamentalistiche che violentano il senso e offuscano la bellezza delle Scritture.
Qual è la legge fondamentale a cui un cristiano deve rapportarsi per valutare il senso di giustizia? È la legge dell'Amore, amore agape che presuppone l'apertura all'altro, al prossimo, preludio della "Chiesa in uscita" di Papa Francesco. Ma l'inclusività e la carità sono concetti validi anche per i non credenti come ci spiega San Paolo che da tutore della legge diventa portavoce della Legge dell'Amore. La sua dottrina è valida per tutti, infatti la vita di San Paolo è una vita missionaria, una vita sempre rivolta ad annunziare il messaggio cristiano anche a chi non crede.
Fin dai primi giorni del suo pontificato, papa Francesco ha scosso e interrogato la coscienza di una Chiesa spesso paralizzata dalle paure e distante dai problemi concreti delle persone. In gioco non c'è solo un aggiornamento o un adattamento della vita ecclesiale ai tempi di oggi, ma una conversione più radicale che richiede di «tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Vangelo». Come ha scritto il pontefice nell'esortazione apostolica Evangelii gaudium, Gesù Cristo può infatti «rompere gli schemi noiosi nei quali pretendiamo di imprigionarlo e ci sorprende con la sua costante creatività».
Questo libro, che si propone di aiutare le comunità cristiane a rispondere in modo nuovo e responsabile all'invito del papa, formula la concreta proposta dei «Gruppi di Gesù», che intendono recuperare l'essenziale del Vangelo al fine di rigenerare la vita delle parrocchie.
Negli ultimi cinquant'anni è stata condotta una ricerca appassionata per ritrovare la figura storica di Gesù, il suo messaggio e il suo modo di vita, un'indagine che si è estesa a quasi tutte le Chiese cristiane, agli ebrei, ma anche agli storici e agli esegeti privi di appartenenza religiosa. Nel quadro di una cultura europea spesso banalmente divisa tra clericalismo e anticlericalismo, si è trattato di tornare alle basi del cristianesimo, di restituire a Gesù il suo primato e di sciogliere le tensioni tra Scrittura e tradizione. Tuttavia, nonostante gli sforzi del concilio Vaticano II, il problema irrisolto del ritorno alle fonti ripropone ancora oggi l'interrogativo di pensare il cristianesimo all'interno della cultura umanistica e scientifica moderna.
Nel breve libro biblico di Tobia è custodita tanta sapienza e sono nascoste molte chiavi per entrare nel mistero della vita e comprendere la realtà del matrimonio e delle relazioni familiari. In questo volume i coniugi Gilberto Gillini e Mariateresa Zattoni offrono una riflessione sapienziale sul testo biblico, evidenziandone tutta la profondità e l'attualità. Il commento, fortemente arricchito dalla competenza psicologica degli autori, si sofferma sul cammino dei giovani Tobia e Sara, che diventano coppia sullo sfondo di una lotta continua tra il demone Asmodeo e l'angelo Raffaele. Il libro è introdotto da Padre Giulio Michelini che, con competenza e precisione, presenta i temi chiave che percorrono il testo biblico, aiutando a collocarlo nel tempo e nel luogo in cui è stato redatto.