
Prezioso sussidio per gli incontri di gruppo nel cammino attraverso la preghiera, l'ascolto e la condivisione della Parola di Dio. Un utile accompagnamento per la riflessione e la preghiera personale.
Il testo biblico offerto alla riflessione è quello dell’Apocalisse e si presenta, sin dall’inizio, come "dono molteplice" per l’esuberante ricchezza, di immagini e simboli, che presenta.
Ricevendo un’offerta così generosa di elementi visivi, non bisogna certo comporre mosaici improbabili, tra spade, candelabri, corni e trombe. Le realtà descritte raggiungano e depositino nel lettore “tesoro” che contengono, espresso dalle immagini.
I contenuti di questo sussidio offrono abbondanti spunti di riflessione, propongono celebrazioni sulla Parola e piste per la meditazione personale e la condivisione nei gruppi di risonanza.
L'abbraccio è un tema ricorrente nel Cantico, che celebra un amore intenso e vero, nella bellezza dei corpi che si esprimono limpidamente.
Il libro è una vita di Paolo che ci fa conoscere, amare ed imitare questo Santo Apostolo. Il testo innanzitutto ci propone la figura del giovane fariseo, poi la sua conversione, le tre missioni apostoliche, ed infine le prigionie, gli ultimi viaggi e la condanna a morte. Il contenuto è assolutamente fedele ai documenti storici e biblici.
Le origini, la vita da ebreo osservante, la conversione e la predicazione di San Paolo sono descritte in questo monologo teatrale con lo stile divertente che sempre caratterizza gli scritti di Giampiero Pizzol.
Con abile padronanza della lingua l’autore coinvolge il lettore con un testo che scorre sempre con grande equilibrio tra sottile ironia e significato più profondo di ogni episodio narrato così che al lettore, come allo spettatore della recita teatrale, sembra proprio di essere li presente di persona al centro dello svolgersi dei fatti, di fronte a San Paolo che parla.
Lo spettacolo è andato in scena in anteprima al Meeting di Rimini a fine agosto 2016 e sarà poi recitato in molte città italiane.
Un'occasione preziosa per scoprire alcune grandi figure di donne nella Bibbia.
A quaranta anni dalla Dei Verbum (il documento del Vaticano Il sulla Parola di Dio) è bene tornare a riflettere sulla centralità della Bibbia nella vita dei credenti. Essa narra la storia di Dio che per amore scende sulla terra e si pone alla ricerca dell'uomo. Nello stesso tempo mostra anche la ricerca di Dio da parte dell'uomo: Dio e l'uomo si cercano, si incontrano, si parlano. Leggendo la Bibbia si apprende a conoscere il cuore di Dio: il creatore che non può fare a meno dell'uomo. Ma si apprende anche il proprio cuore scoprendosi dentro una storia più grande, quella del Signore con il suo popolo. Queste pagine, con semplicità e modestia, vogliono suscitare l'amore per la Bibbia perché sia letta con frequenza.
Questo piccolo testo, inserito nella collana "Spiritualità e politica", vuole essere un contributo per la riflessione sulle Lettere dell'Apostolo Pietro. Il volumetto, legato all'esperienza della Chiesa diocesana di Terni, Narni, Amelia, nella prima parte riporta il testo delle due Lettere di Pietro commentate. Nella seconda vi sono due interventi centrati sulla Prima Lettera. È anzitutto riportata una conferenza del cardinale Attilio Nicora ove si sottolinea l'impegno dei cristiani nella vita politica e civile. La seconda riflessione è di Mons. Gianfranco Ravasi. Egli, a partire dal motto scelto dal Convegno di Verona "Testimoni del Gesù risorto, speranza del mondo", illustra il cuore ideale e spirituale della Prima Lettera declinato in tre temi dominanti: Cristo risorto, "pietra viva e angolare"; la Chiesa "stirpe eletta, sacerdozio regale e nazione santa"; il mondo a cui testimoniare la fede cristiana.
L'Autrice fa l'esegesi dello scritto di Paolo per rispondere agli interrogativi che esso pone e offrirli ai lettori con maestria e semplicità.
Leggere e interpretare i grandi testi e temi dell'umanità - soprattutto quelli ebraicocristiani, patristici, dogmatici, agiografici, teologici, filosofici, poetici e letterari - significa scavarli come pozzi, perforarli come roccia, per portare allo scoperto 'il non detto' che celano, il loro 'dire' ancora oggi.La Bibbia è il più grande manifesto etico e rivoluzionario di cui l'umanità abbia mai disposto e disponga. Per questo va letta, con passione, da tutti, credenti e non credenti, oggi più che mai.
La bibbia, comprensiva per i cristiani delle scritture profetiche del popolo d'Israele e di quelle apostoliche delle prime comunità, mostra la presenza massiccia di un Dio Bifronte, che offre la vita ma anche la morte, che addirittura crea vita dando morte: un Dio che non ricusa la violenza per raggiungere i suoi fini legittimando così la violenza giusta degli uomini, esercitata per una pretesa esigenza di giustizia. D'altra parte pochi passi, ma assai interessanti, testimoniano un'immagine controcorrente di un Dio unifronte, privo di violenza nella sua azione nella storia; in breve un Dio di puro amore. Ora il Dio bifronte è il risultato di una percezione religiosa di carattere culturale universalmente diffusa nei popoli antichi, mentre il Dio unifronte di puro amore è l'effetto di una comprensione profetica, frutto dell'azione dello Spirito; e naturalmente a questa immagine controcorrente va l'adesione del lettore credente della bibbia.