
Proposta di lectio divina dei testi biblici che riguardano Maria, vista come la «Figlia di Sion» modello dell'atteggiamento di ascolto, interiorizzazione e attuazione della Parola.
I dieci comandamenti ci riportano alla religione della nostra infanzia, alle lezioni di catechismo. Evocano facilmente l'obbedienza cieca, il peccato e il senso di colpa, un approccio moralista o giuridico alle realtà di Dio. Il presente libro tenta di rileggere le dieci Parole come un testo che rende attuale l'Alleanza con Dio disegnando i contorni di uno spazio di libertà e creatività. Lungi dal voler frenare il dinamismo dello Spirito, sono da leggersi come dei cartelli indicatori, delle pietre miliari che delimitano la strada che conduce verso la vera vita. Questo libro riprende alcune introduzioni bibliche proposte a Taizé nel contesto degli incontri internazionali dei giovani. Esso cerca di far scoprire la sorprendente attualità di un testo che ci arriva direttamente dalle origini.
Destinatari
Chiunque voglia riverificare l'attualità dell'alleanza con Dio nei dieci comandamenti.
Autore
Frère John è entrato nella nota comunità ecumenica di Taizé nel 1974. Una delle sue attività principali consiste nel fornire introduzioni bibliche ai giovani che si recano nella comunità in occasione dei vari incontri internazionali. Presso le Edizioni Messaggero ha già pubblicato: Soffio creatore. La Novità e lo Spirito nella Bibbia (1995); L'avventura della santità. Fondamenti biblici e prospettive attuali (1998); Alla Sorgente. Gesù e la Samaritana (2001), e altri ancora.
Attraverso le storie e i personaggi delle Scritture, la proposta di alcuni percorsi di crescita verso un'umanità piena e una fede salda. Un'opportunità per riflettere sulla ricerca di Dio e per sostenere il proprio cammino quotidiano.
Adamo ed Eva, Abramo e Sara, Giacobbe e Rachele... sono tante le storie d'amore e di matrimoni celebri che la Bibbia ci racconta. I Libri dell'Antico Testamento parlano spesso dell'amore tra l'uomo e la donna. Come dell'amore di Dio per l'uomo. Usando a volte l'uno come termine di paragone per l'altro. È un amore che, come il fuoco, scalda, illumina, rallegra. Ma che può anche bruciare, distruggere, ustionare. Genisio ha raccolto queste storie proponendole al lettore di oggi con rara maestria narrativa, offrendo così una riflessione sul più eterno e universale dei sentimenti umani. Uno strumento utile soprattutto per avvicinare le nuove generazioni alla lettura del Libro più letto di tutti i tempi.
Tredici lectio sui testi della prima lettura che la liturgia dell'anno C offre ai fedeli nelle domeniche di Avvento e di Quaresima; due tempi forti che preparano alla contemplazione dei due misteri che fondano la nostra fede cristiana: l'incarnazione di Gesù e la sua gloriosa passione, morte e risurrezione. Il volume indica un percorso non comune, offrendo una metodologia interessante: per ogni lectio T. Lorenzin propone una lettura del testo, una lettura intertestuale e un annunzio per il lettore di oggi.
Il volume di I. Gargano si struttura seguendo alcuni fatti emblematici del vangelo di Giovanni, quali, ad esempio, la chiamata dei primi discepoli, l'incontro con Nicodemo, quello con il cieco nato, l'apparizione ai discepoli, la guarigione di Lazzaro e la vita nuova (Chi crede in me avrà la vita eterna, Gv 11,1-45).Una caratteristica dell'evangelista Giovanni è quella di proporre quasi sempre un itinerario del credente alla ricerca della verità. Ricerca di verità che conduce all'incontro con il Vivente.Il contatto e l'incontro con il Dio vivo - nella Scrittura, nella liturgia, nella comunità ecclesiale - coinvolge, in modo sorprendentemente nuovo, tutto, ridonando un senso diverso agli eventi, anche quando sembra che continuino a parlare di morte.
Che cosa significa celebrare la cena del Signore? La prima comunità cristiana ha da subito fatto i conti con la fragilità e la debolezza e Paolo ha dovuto da subito ricordare l'evento fondativo dell'Eucaristia: la Cena del Signore, in cui Cristo si dona e indica la strada, faticosa ma inevitabile, della sua radicalità. Si tratta di un percorso di lectio divina su un testo importante e non facile di Paolo, il quale affronta un tema, quello della cena eucaristica, che a Corinto aveva registrato contrasti e divisioni. Benché sia cambiato il contesto, resta sempre possibile il rischio di una celebrazione solo rituale, che non trasforma chi la celebra.
Il volume raccoglie cinque letture bibliche - seguendo le più intense pagine della Sacra Scrittura - sulla figura dello straniero. Gli interventi sono nati all'interno di un ciclo di incontri organizzato dalla Corsia dei Servi, centro culturale milanese, in collaborazione con: Duomo di Milano, Centro Culturale San Fedele, Fondazione Ambrosianeum e con varie parrocchie del centro storico, nella Quaresima 2006. In "Gesù e le donne straniere", E. Bianchi si sofferma soprattutto sull'esperienza paradigmatica della Samaritana, una donna straniera e segnata dal peccato, condizione in cui siamo tutti noi: stranieri verso Dio e cercatori della vera acqua che disseta per una novità di vita, per una vita autenticamente cristiana. R. Virgili, in "Rut la moabita", sottolinea come la terra sia di Dio: tutti vi passano, vi faticano, vi migrano, vi dimorano, vi mangiano, vi riposano, senza mai poter avere delle esclusive. Soprattutto senza mai poter pensare di viverci da soli. Prendendo lo spunto dal libro dell'Esodo, C. Di Sante, in "Lo straniero ospitato e lo straniero ospitante", mostra come per la Bibbia si è stranieri nel mondo in quanto ospiti, cioè ospitati e ospitanti. Noi siamo tutti stranieri, dunque, perché tutti ugualmente ospitati da Dio. E tutti siamo chiamati a co-ospitarci come Dio. In "Dio vicino e straniero. Prossimità ed estraneità: volti di Dio", E. Salmann aiuta a incontrare il Dio che si fa ospite per poi ospitare l'altro (Gen 18)...
Come hanno parlato e continuano a parlarci le mani di Gesù? Ripercorrendo le pagine dei Vangeli, questa ci fa contemplare anzitutto le mani del bambino nato da Maria e cresciuto nell'umile casa del carpentiere, manine che si aggrappano al seno materno e che giocano con i truccioli di legno o con i sassolini insieme ai ragazzi delle contrade di Nazaret. Ed eccolo addestrarsi al mestiere del padre Giuseppe fino all'età adulta: mani di lavoratore. E poi lungo le vie della Palestina insieme ai suoi discepoli lo vediamo sempre con le sue sante mani al servizio degli altri: mani che pregano e benedicono, mani che carezzano i piccoli e toccano i malati per guarirli; mani che sostengono e strappano dal sonno della morte, mani che lavano i piedi ai discepoli, che spezzano il pane e lo offrono, mani che scrivono nei cuori patti di alleanza; mani che, dopo aver servito e tutto donato, si lasciano inchiodare alla croce. E proprio là dove esse divengono impotenti, la missione del Verbo Incarnato si compie.
Questa lectio ci offre una lettura sapienziale del Magnificat. Il suo scopo è di educare a leggere la propria esistenza e la storia universale alla luce della parola di Dio, con il cuore di Maria, ossia con un cuore umile e orante, capace di stupore e di attesa, di "compassione" e di gratitudine. Il capitolo iniziale è dedicato alle principali figure di donne presenti nella Bibbia. Il Magnificat, infatti, è in certo modo preparato da loro, nasce dalle loro trepidazioni e dalle loro speranze, dai loro canti e dalle loro suppliche, dalla forza della loro debolezza, dalla tenacia del loro amore oblativo che supera tutte le prove. Commentando ogni singolo versetto del "Cantico di Maria", il volume spazia con semplicità e naturalezza sull'intera Sacra Scrittura, all'insegna di un'unica eterna Alleanza d'amore tra Dio e l'umanità. Ogni parola del Cantico è ricca della fede di tutti i credenti che, di generazione in generazione, lo hanno pregato, cantato e vissuto. Per questo meditare il Magnificat significa trasformare la propria esistenza in preghiera, sentendosi coinvolti in prima persona nell'universale storia della salvezza.