
Un testo sui simboli nella Bibbia. Un simbolo vale diecimila parole... I simboli battesimali ricordano una volta di più la centralità del sacramento dell'Iniziazione Cristiana... La veste nuova data al battezzato evoca la vita nuova che inizia". "
Per Israele, Isaia è il profeta della consolazione… Le omelie rabbiniche su Isaia, raccolte nella Pesikta rabbati, commentano i testi di Isaia con altri passi della Scrittura, poiché, unendo i due testi, da questi scaturiscono scintille di luce che illuminano e consolano coloro che ascoltano. Infatti, in tutti i testi biblici si può cercare la consolazione della Scrittura (Rm 15,5), come fa Paolo nella sua predicazione: offrire una parola di esortazione al popolo (At 13,15).
Questo è anche il mio desiderio. Queste pagine, sulla scia del libro di Isaia, sono un invito ad una lettura personale della Scrittura, poiché in essa lo Spirito Santo ha impresso il suo sigillo, rendendola eterna. Come dice Isaia: “Veramente il popolo è come l’erba. Secca l’erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura per sempre” (40,8).
Luciano Baruch TAGLIACOZZO, nasce a Napoli nel 1950 da un’antica famiglia israelita italiana. Studia fisica all’Università di Napoli, poi sceglie di lavorare in ospedale. Si laurea in Studi ebraici presso il corso di laurea del Collegio Rabbinico Italiano, con una tesi su Samuel David Luzzatto. Apprezzato saggista e traduttore, partecipa al progetto Mishnah con il trattato Eduyot. Traduce in prima mondiale il libro del Maharal di Praga, Neza’h Israel. Recentemente pubblica Il Messia di Gerusalemme, Raziel Edizioni 2021. Traduce più trattati del Talmud Yerushalmi per il sito www.e-brei.net, col quale ha curato recentemente i commentari di Rabbi Moshe Chaim Luzzatto. Stimato pittore e conferenziere, è stato Presidente dell’Amicizia ebraico-cristiana di Napoli. Ha curato, fra gli altri, per l’università Orientale di Napoli, la serie d’incontri: Mondi Sefarditi.
La traduzione qui offerta è letterale e mira a una resa il più fedele possibile del testo siriaco. Nel confronto con il testo greco non abbiamo segnalato le varianti che possono derivare dalla diversità delle costruzioni sintattiche nelle due lingue. Allo stesso modo non abbiamo segnalato come varianti la diversa posizione delle parole all0interno della frase, l'uso delle congiunzioni, dell'articolo e dei pronomi, le espressioni idiomatiche, le proposizioni circostanziali, ecc...
Versione Pilgrim (Pellegrino) rispetto all'edizione in cofanetto, questa nuova versione ha la copertina morbida, il peso è dimezzato, il formato è ridotto. Nonostante la riduzione di formato, il testo resta comunque facilmente leggibile.
L’incarnazione di Dio hic et nunc costituisce il culmine della storia della salvezza. Nel cristianesimo, inoltre, «storia della salvezza» e «geografia della salvezza» sono entrambe essenziali e qui in Terra Santa se ne ha l’evidenza, giacché senza geografia non vi è storia e se si prescinde dal luogo svanisce l’evento.
Qui appare chiaro come il cristianesimo non sia un’ideologia, né un mito, né propriamente un messaggio, bensì innanzitutto l’incontro con una Persona Vivente che coinvolge e trasforma totalmente l’esistenza.
Venire in Terra Santa, toccare i suoi luoghi, significa dunque sperimentare «il Luogo» stesso.
Basterebbero queste parole per risaltare l’importanza di questa Guida di Terra Santa. Bibbia, archeologia, catechesi.
È necessario accogliere il mistero della Terra Santa così com’è, abbracciarla nelle sue ferite, che possono essere trasfigurate solo dall’amore di Dio e mai dalla sola giustizia umana.
Questa terra, però, non è solo luogo di conflitti, ma è anche la culla della cultura occidentale e, in gran parte, anche di quella orientale, e per noi cristiani è ancora di più: è la terra in cui è germogliata la nostra salvezza.
Se da un lato, quindi, essa sembra essere ormai senza speranza per le insanabili contese di cui è teatro, dall’altro rimane paradossalmente il centro che dà vita e speranza a molti, e specialmente a ebrei, cristiani e musulmani: «Tutti là sono nati», tutti là siamo nati.
Gli autori di questa Guida di Terra Santa, d. Germano Lori e d. Francesco Giosuè Voltaggio, che ormai da molti anni vivono in Terra Santa e servono la nostra Chiesa locale, hanno compiuto un encomiabile sforzo nel ritradurre tutte le fonti dalle lingue originali, nell’inserire le ultime acquisizioni esegetiche e archeologiche, come anche nel fornire spunti catechetici preziosi per i pellegrini che vogliano fare un’«immersione» nei luoghi santi. A tal fine si sono appoggiati sul lavoro di generazioni di archeologi e di studiosi dei luoghi santi, tra cui spiccano in primissima linea i padri francescani, verso i quali mostrano un grande debito di gratitudine, essendosi formati anche alla loro «scuola»...
La Terra Santa, infatti, lungi dall’essere un posto qualunque, è il luogo in cui ha avuto origine la nostra fede, in cui affondano le nostre radici…
La presente Guida è un validissimo aiuto per far gustare al pellegrino tutto il sapore dei luoghi santi e degli eventi accaduti in essi, facilitandogli l’incontro con il Signore e attualizzando quegli eventi per la sua vita di oggi.
Leggere la Bibbia in Terra Santa non è come leggerla altrove: qui le Scritture «si aprono» e nasce gradualmente un rapporto speciale con i luoghi menzionati in esse, finché, quasi senza accorgercene, quei nomi geografici, che spesso ci sono suonati così astrusi, si legano a un luogo preciso e a un’esperienza viva di fede, è come se acquistassero un «volto». Non si tratta più di realtà lontane, bensì concrete e familiari. I luoghi santi rimangono dunque un segno fondamentale della fede e la testimonianza di quanto Dio ha compiuto con il popolo d’Israele, come anche con la vita, morte e resurrezione di Gesù e con la prima Chiesa ai suoi primordi.
In Terra Santa si impara a guardare, ascoltare, meditare, «ruminare» il significato profondo e misterioso del passaggio di Cristo, si apprende a mettersi sulle sue tracce.
(Dalla presentazione di Pierbattista Card. Pizzaballa)
Germano LORI, presbitero della Diocesi di Medellín (Colombia), fidei donum al Patriarcato Latino di Gerusalemme, ha conseguito la licenza e il dottorato in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Vive in Terra Santa, dove è prefetto degli studi del Seminario Redemptoris Mater di Galilea e dello Studium Theologicum Galilaeae, sul Monte delle Beatitudini. È autore di varie pubblicazioni scientifiche in campo biblico ed è esperto del metodo di Analisi Retorica Biblica Semitica.
Francesco Giosuè VOLTAGGIO, presbitero della Diocesi di Roma, fidei donum al Patriarcato Latino di Gerusalemme, ha conseguito la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma e il dottorato in Scienze Bibliche e Archeologia presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Vive in Terra Santa, ove è professore stabile allo Studium Theologicum Galilaeae e professore invitato allo Studium Biblicum Franciscanum, e dirige un centro di studi sulle origini cristiane a Gerusalemme. È autore di varie pubblicazioni scientifiche in campo biblico e targumico, essendo specialista dell’aramaico targumico.
Mattia D'AMBROSI, sposato e padre di quattro figli, è laureato in Lettere e in Filologia Moderna presso l’Università degli studi di Macerata. Docente di letteratura italiana e storia nelle scuole superiori, ha collaborato negli anni a diverse pubblicazioni in campo biblico. È impegnato, insieme a sua moglie, nella catechesi di giovani e adulti.
L'autore propone in questo libro-quaderno una ricchissima scelta di esercizi (di ripetizione, completamento, sostituzione, trasformazione) per condurre il lettore al pieno possesso teorico e pratico della morfologia e della sintassi latina di base con particolare riguardo alle esigenze del giurista intento allo studio del diritto canonico latino. L'opera nasce dalla viva esperienza didattica dell'Autore e insiste principalmente su tre ambiti: nomenclatura, applicazione di regole grammaticali, esercitazioni di composizione. I test di verifica all'inizio di ogni unità consentono di controllare il grado di assimilazione degli studenti e la loro capacità di riflessione linguistica. L'uso combinato di segni verbali e iconici intende stimolare l'intelligenza e la memoria, favorendo il consolidamento di strutture e lessico. La lunga sperimentazione didattica svolta con studenti impegnati per un solo semestre e senza preconoscenza della lingua ha dato risultati molto incoraggianti.
Il volume si propone di introdurre il lettore al tema meraviglioso e difficile dell'interpretazione del testo sacro di ebrei e cristiani, la Bibbia, per quanto riguarda l'amore (eros), sotto il profilo della simbolica della parola e della parola come simbolo dei fondamenti. L'ermeneutica è un'arte antica, quasi come la scrittura. Se ne può trattare da diverse angolature: in questo caso il tentativo è quello di una comparazione tramite accostamento che scavalca oltre un millennio e mezzo, per cercare di trovare - se vi sono - dei minimi comuni denominatori nell'ars interpretandi di autori assai distanti nel tempo e nello spazio: Origene, l'esegeta alessandrino vissuto a cavallo fra il II il III secolo, e il nostro contemporaneo Paul Ricoeur, senza trascurare qualche accenno ai primordi dell'ermeneutica greca classica e alcuni dei maggiori rappresentanti della corrente omonima della filosofia moderna e contemporanea. Un "avvicinamento", una sorta di parziale "lettura in sinossi" di impostazioni distanti fra loro circa diciassette secoli, e, sotto certi profili, così reciprocamente capaci quasi di echeggiarsi, evocarsi. La grande lezione origeniana ci ha condotto, e ci conduce ancora, sulle piste insospettabili, per alcuni, di una sostanziale unità della dimensione erotica nell'umano, capace di rendere plausibile una sorta di Teologia dell'Eros, senz'altro insolita come fecalizzazione, e forse per taluni perfino scandalosa, ma certamente utile in questi tempi disarmonici e tristi, a recuperare qualche barbaglio di bellezza. La scomposizione del tema erotico nei mille rivoli della sua complessità e contraddizioni, ci ha forse permesso di trovarne l'intrinseca formidabile e possente unitarietà alla luce delle scritture antiche.
Marco, vissuto tra la prima e la seconda generazione cristiana, è stato il primo a scrivere, in una prospettiva di fede, la storia di Gesù, dall'inizio del suo ministero terreno fino alla fine: una storia breve, tre anni al massimo, essenziale, stringatissima, in cui ogni parola è soppesata e meditata, e nessuna è casuale e tanto meno superflua. Questa storia che cosa vuol dire e dice a noi, uomini e donne del terzo millennio e come interpretare un testo biblico? Paolo Ricca ci offre un esempio di come far rivivere e cogliere il significato pieno della Bibbia che da 2000 anni nutre credenti di tutto il mondo.
La potente metafora del "deserto"
Le leggi, il rituale, le feste e la purità nell'Antico Testamento
La crescente importanza teologica del quarto libro del Pentateuco
Un'interpretazione fortemente contemporanea della storia del popolo di Israele nel suo viaggio attraverso il deserto - dalla schiavitù in Egitto verso la speranza e la libertà della terra promessa - rivolta in particolare alla chiesa moderna nel suo complesso viaggio in un secolo di esilio e deserto.
Gli eventi storici come contesto dellÕattivitˆ di Dio
La profezia del nuovo esodo
Ricchezza letteraria, storica e teologica del libro di Isaia
Il commentario di Hanson sui capitoli dei cosiddetti Secondo e Terzo Isaia, successivi a quelli del Primo Isaia nell'omonimo libro biblico, fornisce preziose intuizioni sulla crisi della comunità ebraica nella seconda metà del VI secolo a.C.: un mondo che dalla cattività e dall'esilio babilonese fino al ritorno in patria mostra pesanti segni di disperazione e conflitto.
Chi era Gesù, che cosa diceva e che cosa faceva
Dibattito tra un teologo liberale e uno più tradizionalista
I punti di disaccordo come riferimento per il dibattito sul Gesù storico
In questo libro, Markus Borg e N.T. Wright ci presentano un dialogo-dibattito a capitoli alternati in cui i due eminenti teologi - uno liberale e uno più tradizionalista - riflettono e si confrontano con franchezza e vivacitù a partire dalle rispettive, e spesso divergenti, visioni di Gesù.
Sostenuti dalla lunga amicizia, dalla fede condivisa e dallo studio rigoroso delle sue origini storiche, i due teologi esplicitano le proprie posizioni e si lasciano interrogare a fondo dalle tesi dell'altro, giungendo al cuore di molte questioni chiave del cristianesimo odierno.
Un dialogo in cui - alla ricerca di un terreno comune - entrambi stimolano nuove domande e fruttuose opportunità per l'attuale dibattito sul Gesù storico.
Materiale legale e culto sacrificale
Prescrizioni sui sacrifici, per la purità, il calendario...
La normativa cultuale data a Mosè sul Sinai