
Perché nelle scuole studiamo greco e latino per leggere Platone e Tommaso d'Aquino, ma ignoriamo l'ebraico e ci accontentiamo di leggere la Bibbia in traduzione? Non studiando l'ebraico l'Occidente si preclude la piena comprensione di una delle fonti della propria vitalità, che deriva da una lingua matrice di sensi molteplici. E la lingua della Torah e dei profeti, del Talmud, della qabbalah e dei classici del pensiero ebraico, da Maimonide a Spinoza, da Rosenzweig a Buber, a Levinas. Questo "Dizionarietto" è uno strumento divulgativo ma rigoroso, dà accesso alle principali parole ed espressioni in ebraico, spiegate nel loro valore letterale ma anche nel contesto teologico e filosofico in cui sono state usate nel tempo. Da studiare o solo da consultare, illuminerà chiunque voglia conoscere una delle radici della cultura occidentale.
Il volume offre un bilancio dei risultati dell'indagine storico-critica condotta sui testi evangelici nell'ultimo quarto del Novecento.
Una ricerca storica, condotta con rigore sulle antiche fonti di informazione e capace, ancora oggi, di suscitare un fecondo confronto con Paolo di Tarso e le sue numerose immagini tratteggiate nel cristianesimo delle origini.
Una rivisitazione della teologia di Matteo attraverso la metafora nuziale messa in luce in tutta la sua ricchezza semantica. Questo libro e' importante non solo per il fascino che il tema sponsale riveste nel Primo e nel Nuovo Testamento, ma soprattutto per i molteplici risvolti e provocazioni che contiene. Meraviglia, infatti, che la prospettiva delle nozze messianiche nel Primo Vangelo sia stata presa cosi poco in considerazione quando, tra i Sinottici, Matteo e' certamente quello che piu' insiste sul simbolo delle nozze escatologiche e sui giorni messianici come giorni del banchetto nuziale. E desta ancora piu' stupore che il tema del Messia sposo, praticamente assente nella letteratura ebraica, non sia stata quasi mai fatto oggetto di ripensamento critico approfondito. L'Autore intraprende, dunque, una strada poco esplorata, e lo fa con la delicatezza e la pacatezza che gli sono proprie.
La costante attenzione che, soprattutto durante gli ultimi decenni, l'antropologia, la sociologia e la filosofia hanno concesso al corpo (fino a considerarlo un possibile paradigma epistemologico) interroga la possibilità di assumere tale prospettiva anche in ambito di esegesi e teologia biblica. Lo studio di Mario Cucca si interroga circa la pertinenza di riconoscere quale assetto proprio della dinamica comunicativa tipica della profezia il corpo del profeta, pensato, nella complessità delle vicende vissute, come "corpo comunicativo".
"Lo studio dei tre testi 'strategici', fondamentali nello sviluppo di questa Lettera pastorale (Tt 1,1-4; 2,11-14; 3,3-7), rappresenta un'illustrazione ben ragionata degli interessi soteriologici ed escatologici che sottostanno allo scritto. L'autrice mostra che il dinamismo della fede cristiana è compreso tra la grazia dell'incarnazione e la gloria della vita eterna. Questo dinamismo diviene esso stesso epifania divina sotto forma di un'etica "estetica", contrassegnata dalle belle opere, espressione di uno stile di vita che custodisce l'insegnamento apostolico, testimonia ai lontani l'appartenenza alla compagine ecclesiale, e li attrae verso il Signore".
Chi non crede si scandalizza, chi crede dubita. E Matteo, per incoraggiare il lettore, ricostruisce la figura messianica di Gesù.
Guida alla bibbia tutto quello che c’è da sapere a portata di mano di Giuliano Vigini.
Pensata soprattutto per catechisti, insegnanti di religione, gruppi biblici, ma anche per i parroci e per tutti coloro che vogliono avere notizie chiare, precise e puntuali sulla Bibbia, questa Guida vuole essere una sorta di vademecum, di prontuario, per reperire informazioni utili e veloci sulla Bibbia e il suo mondo. Essa sarà strutturata in tre parti: parte prima: introduzioni
Introduzione generale alla Bibbia
Introduzione all’Antico Testamento
Introduzioni ai singoli libri dell’Antico Testamento
Introduzione al Nuovo Testamento
Introduzioni ai singoli libri del Nuovo Testamento
parte seconda: sussidi
Cronologia dell’Antico Testamento
Cronologia del Nuovo Testamento
Storia delle principali edizioni della Bibbia
Glossario dei principali termini tecnici delle discipline bibliche
Proposte di orientamento bibliografico
parte terza: indici
Indici dei temi principali dell’Antico Testamento
Indici dei temi principali del Nuovo Testamento
Mappe e ricostruzioni a colori Dall’Antico al Nuovo Testamento un affascinante viaggio nel mondo della Bibbia, tra utilissime informazioni, descrizioni e curiosità. Tutto quello che c’è da sapere sulla Bibbia a portata di mano.
punti forti
Un indispensabile strumento per chi vuole entrare nel mondo della Bibbia.
Ricchezza e precisione delle informazioni.
Chiarezza di linguaggio e di esposizione.
Facilità di consultazione.
destinatari
Larghissimo pubblico, in modo particolare: gruppi biblici, insegnanti di religione, anima-tori e catechisti. Curatore Giuliano Vigini (Milano, 1946) è uno dei nomi più noti della cultura cattolica. Nella sua vasta attività critica e bibliografica (quasi 200 pubblicazioni in volume), assume una rilevanza particolare la «Bibbia Paoline»: testo e analitico commento a fronte di tutti i libri biblici. Fra le ultime opere in questa serie, il commento a Giobbe (2004), a Sapienza (2004), a Siracide (2007), a Vangeli e Atti degli Apostoli con la nuova versione ufficiale della CEI (20082), a Il Nuovo Testamento (2009) e, nella sezione «Guide e sussidi», il Vocabolario del Nuovo Testamento greco-italiano (2003) e il Dizionario del Nuovo Testamento, 4 volumi (2004-2006).
L'enfasi posta da Giacomo sulla necessità di mettere in pratica la Parola è importante. Le chiese del terzo mondo stanno germogliando, "l'evangelismo" americano continua ad attirare attenzione e il cristianesimo europeo sta sperimentando un rinnovamento e molti sforzi evangelistici. Eppure, le trasformazioni personali e sociali che dovrebbero accompagnare tali rinnovamenti molto spesso sono tristemente mancanti. Perché? Una delle principali ragioni è che il semplice appello di Giacomo «siate facitori della Parola» non è stato recepito.
Come fu letto il Vangelo di Matteo dagli "hoi exo" - "quelli di fuori", come li chiamavano le comunità cristiane -, greci per nascita e per cultura, che lo scoprirono nella loro lingua comune, la koiné, così chiara e naturale, nonostante il sostrato aramaico ipotizzato dagli studiosi? Ce ne fornisce un'idea la traduzione di Enzo Mandruzzato, che aderendo con assoluta fedeltà al testo greco di Matteo ne fa risaltare la purezza remota, la ruvidezza e arcaicità. Per la sua notevole diversità rispetto alle versioni canoniche, essa può sconcertare e suscitare anche obiezioni di carattere filologico, ma ha indubbiamente il merito di consentire al lettore di avvicinarsi, come per la prima volta, all'archetipo testuale del "buon messaggio" - nel quale Cristo è ancora "l'Unto", la Chiesa "comunità", il battesimo "immersione" -, di riscoprire il senso e la sonorità originari delle parole che una millenaria stratificazione di traduzioni ha arricchito di profondi significati teologici, ma ha privato nel contempo della loro freschezza sorgiva. Nell'apparato di note che completa il volume, il curatore chiarisce le scelte linguistiche del suo lavoro e fornisce, insieme a informazioni sul contesto storico-geografico, i riferimenti veterotestamentari necessari alla comprensione di quella che può essere considerata come la prima grande sistemazione narrativa, operata da Matteo sulla scorta di Marco, delle sparse testimonianze orali e scritte della vita di Gesù.
Il volume contiene scritti di: A. Bonora, P. Capelli, A. Cini, P. De Benedetti, C. Gasparo, V. Mannucci, G. Menestrina, L. Perrone, A. Rizzi, J. A. Soggin, P. Stefani.

