
Il Padrenostro è la preghiera più conosciuta e maggiormente diffusa della cultura cristiana. Ancor oggi molti milioni di persone in ogni parte del mondo pregano con queste parole. L'importanza e la peculiarità di questa che è la preghiera dei cristiani consistono soprattutto nel fatto che essa riprende direttamente le parole con cui Gesù ha insegnato ai suoi discepoli a pregare. Il saggio di Eduard Lohse spiega la preghiera, la sua tradizione e il suo valore teologico. Qual è il testo originario della preghiera? in quale rapporto sta il Padrenostro con altre preghiere dello stesso periodo? in che modo è stato tramandato? quale interpretazione teologica si può dare delle singole richieste? Questi ed altri interrogativi trovano risposta in un'agile operetta che senza mai cadere nel gergo specialistico consente a chiunque di rileggere in modo nuovo un testo molto familiare.
Che Cristo possa ridere e ridere sulla croce, come qualche testo apocrifo afferma, ha certo del sorprendente - ma di che cosa riderebbe e perché? Fin dai primi secoli cristiani le interpretazioni della passione furono molteplici e diverse, tutte fra loro in competizione e qualcuna anche contraria a vedere nel racconto della passione gli ultimi momenti di un uomo che sulla croce realmente patì e morì. L'esame di questo conflitto delle interpretazioni può fungere da via per affrontare la storia della costituzione del cristianesimo che mira ad affrancarsi dal giudaismo ma al tempo stesso anche da posizioni gnostiche come quelle che negavano l'umanità di Cristo. E questa è la via che Guy Stroumsa percorre per mostrare la ricchezza spirituale dei primi secoli cristiani e insieme anche quanto intricata e interessante possa essere la storia che ha visto la formazione del cristianesimo e la sua affermazione per vie inedite e anche rivoluzionarie.
Quella di ellenizzazione è una categoria capitale della storia antica, in particolare della storia religiosa del giudaismo e del cristianesimo antichi, e di conseguenza anche della storia del cristianesimo, della chiesa e della teologia. Questa categoria funge al tempo stesso da paradigma di ricerca, sulla base del quale si narra la storia dei tempi passati. Ma la nozione di ellenizzazione è altamente problematica e il modello di ricerca che vi corrisponde è assai complesso. Nel suo breve saggio Christoph Markschies ripercorre la storia della nozione di ellenizzazione dagli inizi fino a tutto il XIX secolo, facendone emergere ed enucleandone le criticità e le aporie lasciate in eredità al XX e XXI secolo, e al tempo stesso mostrando come si sia davanti a una categoria e a un modello tutt'oggi irrinunciabili.
I cristiani del terzo millennio riconoscono senza difficoltà che fra i primi cristiani c?erano schiavi, ma non altrettanto facilmente prendono atto che nel movimento di Gesù c?erano anche schiavisti che schiavizzavano altri cristiani. Tutti uniti in Cristo, fatto salvo che qualcuno resta proprietario di donne e uomini di cui può servirsi nella libertà più totale? Nell?antichità molti capifila delle varie chiese erano schiavisti, e la politica ecclesiale poi ecclesiastica sosteneva anche i diritti degli schiavisti. È con questa problematica che si confronta Jennifer Glancy, in un?ottica sia storica sia cristiana, mostrando come per le chiese dei primordi come per quelle moderne e odierne quella della schiavitù sia ben più che una questione di antichistica.
Un esegeta puntualizza la sua scienza.
I saggi di commento a Giovanni vogliono accompagnare e aiutare il lettore a sentirsi destinatario protagonista del racconto evangelico.
LA BIBBIA PER TUTTI (36 volumi) Ogni volume comprende: l'edizione completa del testo biblico (traduzione CEI); – breve introduzione letteraria e teologica ai singoli libri; – commento articolato sul senso teologico delle varie pericopi; – esesegi condotta su solida base scientifica ma in linguaggio accessibile a tutti; – proposta di quesiti e argomenti per la discussione.