
Il profeta è una figura ben definita nelle sue capacità e nel suo ruolo sociale in molte civiltà antiche e permane nel suo significato attraverso le religioni. In senso traslato il linguaggio ordinario, e con un senso positivo, lo riferisce a chi solleva lo sguardo oltre il presente ed è capace di vedere ciò che i più non colgono. Questo è sintomo del possibile valore permanente di questa figura, non nel senso più noto di prevedere e predire il futuro, ma di coscienza vigile e critica di una comunità, partecipe della sua storia anche se non in una posizione di potere. Attraverso una ricognizione della figura del profeta nelle civiltà antiche, con lo sguardo soprattutto al contesto ebraico, e una riflessione sul possibile significato attuale di questa figura, ispirata da interpretazioni filosofiche del Novecento, soprattutto Martin Buber, questo volume vuole mettere a fuoco il valore che la figura del profeta ha all'incrocio di religione e politica. Figura non riconducibile all'una o all'altra sfera, ma che, in quanto voce che parla in nome di Dio, si costituisce misura di entrambe. E modello di una presenza pubblica che sollecita la propria comunità ad operare responsabilmente nella storia piuttosto che attendere un destino predetto ed ineluttabile.
Il volume contiene la versione italiana del libro di Rut tradotto dalle principali edizioni antiche: il testo ebraico (Testo Masoretico), la traduzione siriaca (Pešiṭtā), la parafrasi aramaica (Targum), la versione greca (LXX) e la versione latina di Girolamo (Vulgata). Lo scopo è quello di rendere semplice ed accessibile, per quanto possibile, il libro biblico notando quanto le traduzioni siano più o meno letterali e affidabili rispetto al supposto originale ebraico. Insieme alle versioni antiche sono state proposte anche le traduzioni della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) 1974 e 2008 per mostrare le diverse scelte fatte all’atto della loro traduzione.
Massimo PAZZINI è nato a Verucchio nel 1955. È licenziato in Teologia dogmatica (STAB di Bologna 1982) e in Teologia biblica (SBF di Gerusalemme 1985). Ha conseguito il BA in Lingua ebraica e Lingue semitiche antiche all’Università Ebraica di Gerusalemme (1990) e la laurea in Lingue e civiltà orientali all’Istituto Universitario Orientale di Napoli (1998). Insegna ebraico, aramaico e siriaco allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, Facoltà di Scienze bibliche e Archeologia, dal 1991. È stato professore invitato di siriaco e di ebraico all’Ècole Biblique di Gerusalemme.
Il Libro di Giona è l'unico libro umoristico della Bibbia. Intendiamoci - scrive Alessandro Pronzato, sacerdote, scrittore, famoso autore del best-seller Vangeli scomodi, venticinque edizioni, tradotto in 20 lingue - si tratta di un messaggio serio, ma espresso in forma umoristica venata di ironia e persino di sarcasmo. L'intento pedagogico è preciso, ma evita la noia e suscita il sorriso".
La relazione fra la parola di Dio e la Terra Santa è espressa in modo sapiente e appassionato. L’autore conduce il pellegrino nei luoghi che hanno visto Gesù protagonista, da Betlemme a Gerusalemme, passando per Cafarnao e Emmaus.
Le pagine scelte dall’Antico e dal Nuovo Testamento, accompagnate da informazioni geografiche, storiche e archeologiche, ci permettono di accostarci alla straordinaria persona di Gesù e di comprenderla nella sua novità per gli uomini del suo tempo, come per quelli di oggi.
Con la presentazione del Card. Angelo Scola
La "lectio divina" è una "lettura spirituale", una "lettura orante" della Parola di Dio, che vuole "riaprire all'uomo l'accesso al Dio che parla nella Bibbia e ci comunica il suo amore perché abbiamo la vita in abbondanza" (Verbum Domini 2). È una pratica antica, che affonda le sue radici nella tradizione monastica. Come può essere però compatibile con le esigenze dell'esegesi moderna e dell'attuale vita cristiana? Dom Bernardo Olivera, già abate generale dell'Ordine dei Cistercensi, la ripropone in questo piccolo ma appassionato libro non come un metodo scientifico, ma come uno strumento che lui stesso ha appreso dall'esperienza e affinato nel corso del tempo: una lettura delle Scritture che mira non all'informazione ma alla formazione, non alla conoscenza ma alla libertà della persona e alla sua trasformazione. Don Bernardo ci guida in una profonda e coinvolgente immersione nella Parola rivelata così com'è stata compresa dalla tradizione: da essa il lettore ritornerà al presente arricchito della sapienza del passato e saprà orientare al meglio il proprio futuro.
L’azione dello Spirito Santo si manifesta nella storia dell’umanità e all’interno della Chiesa in forme e modi che spesso trascendono – o addirittura contraddicono – gli schematismi e le aspettative dei fedeli e delle istituzioni ecclesiali: da sempre il progetto di Dio si realizza in modo libero ed efficace, lontano da pregiudizi, da esclusioni e da calcoli ben più umani che divini.
Per questo siamo chiamati a riconoscere e a valorizzare i molti segni profetici che il Signore pone sul nostro cammino anche là dove non ci saremmo mai aspettati o dove ci saremmo perfino rifiutati di trovarli.
Grazie a un’attenta lettura della Parola di Dio e all’esempio concreto di diversi fratelli e sorelle (anche del nostro tempo) possiamo affinare la nostra capacità di discernimento per raggiungere quella docilità del cuore e quella libertà di pensiero che, sole, ci consentono di leggere la nostra vita e la storia della Chiesa secondo il disegno di Dio.
Pur senza trascurare il dibattito sulle principali questioni esegetiche, Fred B. Craddock incentra questo commentario sul testo dell'epistola di Paolo alla comunità da lui fondata a Filippi, un testo particolarmente ricco di elementi biografici e personali. "Filippesi è una lettera nel senso comunemente accettato del termine. In quanto tale, apre una finestra sul rapporto tra l'autore e i lettori; un rapporto che, attraverso la lettera, viene ricordato, assaporato, alimentato e plasmato. Una lettera era la migliore alternativa al ritrovarsi là di persona, e noi dobbiamo tentare di trasformarne la lettura nella migliore alternativa all'udirla quando veniva letta nella chiesa di Filippi". (Fred B. Craddock)
Sapevate che esistono tracce nell'archeologia e nei testi biblici, di una controparte femminile del Dio chiamato YHWH? Conoscete il contesto politico della transizione dal poli-teismo al monoteismo? Römer utilizza i tesori della scienza biblica per fornire una lettura intelligente dei testi che hanno contribuito a fondare la nostra civiltà e ci mette in guardia dalla tentazione di «negare il lato inspiegabile di Dio». In un momento in cui i fondamentalisti stanno estendendo la loro influenza, questo è un libro essenziale.
Come le vetrate delle cattedrali e i chiostri delle abbazie, le miniature dei manoscritti testimoniano le meraviglie del Medioevo cristiano. Ecco 72 miniature inedite da colorare, ispirate alle più belle realizzazioni dei copisti e dei miniaturisti che, nell'arco di mille anni, hanno copiato la Bibbia e meditato con i libri santi. Le pagine iniziali tracciano la storia della miniatura, presentano i differenti stili e guidano il lettore a un metodo di lavoro e nella scelta dei colori. Un itinerario di Lectio divina propone di entrare nella meditazione della Sacra Scrittura fino alla contemplazione del mistero divino. 72 miniature da colorare, Breve storia della miniatura, Guida al metodo, Itinerario di Lectio divina.
Scrivere un commento a un vangelo non è certo un'opera originale: ce ne sono di tutti i gusti, di tutte le taglie e di tutti i prezzi. Quelli davvero buoni spesso sono anche assai voluminosi. Ma chi ha il tempo di leggerli? Da qui l'idea di provare a concentrare l'ampiezza di vedute dei grandi commentari su Matteo in un libro di proporzioni modeste che evitasse le discussioni degli specialisti ma offrisse i risultati a cui sono giunti. Cioè offrire la polpa e non la buccia o i semi delle discussioni. Queste pagine si propongono di accompagnare il lettore all'approfondimento del vangelo di Matteo, avanzando delle questioni e suggerendo delle risposte. Un testo, infatti, ci apre le sue ricchezze solo se siamo in grado di fare delle buone domande e la Bibbia non fa eccezione.
Queste pagine invitano a tornare ai fondamentali dell'esperienza umana, per scoprire chi siamo noi, chi è l'essere umano. Alla luce dell'Alleanza di Dio con l'umanità, cercare la descrizione di noi stessi significa anche ritrovare le condizioni prime per cui possiamo ricevere e dare misericordia. Quest'ultima chiama in causa la nostra ferita, il nostro negativo. Per ricevere misericordia e per accorgersi di averla ricevuta, occorre sapere qualcosa del proprio male. Queste meditazioni sono il tentativo di interpellare le Scritture per tornare a dirci chi siamo, anche e soprattutto dal nostro lato «oscuro». Perché solo a partire da lì possiamo riconoscere la misericordia.
In quarant'anni di carriera, Robert Bresson ha affrontato i temi chiave del cinema moderno europeo: la sofferenza, la solitudine, il male, ma anche la speranza, la redenzione e la grazia. Delle opere di questo grande maestro, che di fatto ha inventato un linguaggio cinematografico personale e alieno da ogni concessione allo spettacolo, Alberto Corsani propone in queste pagine un'interpretazione che cerca di sottrarsi a due rischi ricorrenti nella letteratura critica su Bresson: da un lato, il compiacimento per il dolore inteso come via per la salvezza e, dall'altro, la radicale negazione della presenza di Dio nel mondo.