
Seguendo un percorso che si snoda tra le pagine dall'Antico e del Nuovo Testamento, l'autore prende come criterio di lettura della vita e della storia umana il mangiare.
Il Vangelo di Marco può essere letto come una iniziazione al mistero cristiano. Una iniziazione ricca di risvolti attuali, intelligente e generativa che si delinea come un progressivo viaggio verso il centro. Due domande affiorano in questo cammino: la prima, fondamentale, porta a chiedersi chi è Gesù. Ma ce n'è una seconda, a ruota, che si interroga su chi è il discepolo. Sono due facce del medesimo mistero: la via di Gesù è la via del discepolo. Venticinque brevi meditazioni che accompagnano il lettore a capire il Vangelo di Marco, ad assaporarne il messaggio nella concretezza della propria vita e libertà.
Saggio che raccoglie le offese rivolte a Gesù riportate nei quattro Vangeli. Ogni accusa infamante rivela, sub contraria specie, qualcosa di vero su Gesù. L'autore si addentra in campi inesplorati per ritrarre un Gesù dal "basso". (Prefazione di Antonio Pitta).
Avvincente provocazione sulla possibilità che il cristianesimo abbia una parola da dire di fronte alle vicende «apocalittiche» di questi ultimi anni: pandemia da Covid-19, disastri e cambiamenti climatici, guerra in Europa... Analizzando i passi dei Vangeli dove Gesù preconizza la fine dei tempi, l'autore svela che il cristiano vive nell'attesa del Regno di Dio che egli è chiamato a scorgere dentro le vicende quotidiane della propria vita e della società in cui è immerso, rifuggendo letture catastrofiche della Bibbia e al contempo evitando letture spiritualizzanti che svuotano dall'interno il messaggio integrale della Scrittura.
Questo libro e stato realizzato trascrivendo le cassette registrate durante gli incontri in un convento di Recife di Roger Bouegeon, giornalista francese, con Dom Helder Camara.
Le principali piste esplorate dagli esegeti per capire l'importanza di una delle pagine piu sublimi dell'Antico Testamento. La legatura" di Isacco in Genesi, 22 rappresenta senza dubbio il culmine della storia di Abramo. Ad una lettura superficiale, l'ordine iniziale di Dio appare scandaloso, incoerente ed inumano. Ma e proprio la morte di di Isacco che Dio esige per mettere alla prova Abramo? E se la prima prova di Abramo consistesse nel dover interpretare una parola ambigua, e nello svelare in tal modo la vera natura della relazione che egli ha con Dio e con il proprio figlio? L'approccio narrativo di questa pagina difficile permette di apprezzare il valore dell'arte della messa in scena, di cui i narratori biblici sono maestri, e consente di entrare piu in profondita nello spessore della verita del testo. "
Scriba della misericordia di Dio, Luca è tutt’altro che sdolcinato; anzi, tra i quattro evangelisti è forse il più esigente. A chi legge il suo Vangelo, egli non concede il lusso di essere subito sazio. Luca ha un messaggio che è sempre “oltre” rispetto a quello che sappiamo già, perché così è stato Gesù: un salvatore più grande rispetto alle attese e alle capacità di chi lo incontrava. È questo il filo rosso che emerge dalla lettura del Vangelo, di cui vengono qui presentati sei brani particolarmente significativi.
Carlo Broccardo, prete della Diocesi di Padova, ha conseguito il dottorato in Scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma. Attual- mente insegna Sacra Scrittura alla Facoltà Teologica del Triveneto ed è coordinatore dell’Apostolato Biblico diocesano. Con Cittadella Editrice ha pubblicato La fede emarginata. Analisi narrativa di Luca 4–9 (2006).
Uno schema semplice per contenuti interessanti e sempre attuali: il viaggio dal Sinai al monte delle Beatitudini. È il viaggio che Valentino Salvoldi propone ai giovani per invitarli a un cristianesimo senza compromessi. Nella prima parte, Le antiche dieci parole per il nuovo millennio (sul monte Sinai ), è Maria Rosa Lorini, a porre domande sull'attualità del Decalogo. Nella seconda, La nuova legge, l'amore (sul monte delle beatitudini) è Daniele Salvoldi ad approfondire le beatitudini.
Basandosi sul Nuovo Testamento, l'Autore offre alcune proposte di meditazione per sacerdoti; i diversi aspetti del ministero sacerdotale vengono focalizzati a partire dalla quotidianità in cui si esprime la missione del prete a servizio della comunità ecclesiale.
L'autore si propone di accostare il lettore a uno dei testi più misteriosi e affascinanti della Bibbia offrendo alcune chiavi di lettura per comprenderlo e gustarlo. Come ogni parola di Dio, il Cantico dei cantici è anche parola profondamente umana e, come tale, ancorata a uno spazio e a un tempo precisi. Esso si colloca nella Palestina dell'epoca tolemaica (III secolo a.C.), e nasce come un confronto tra la concezione ebraica dell'amore e quella greca, sullo sfondo della cultura orientale, soprattutto egiziana. Il Cantico dei cantici si presenta così come un libro programmatico, con un messaggio ben chiaro. Esso si pone in dialogo e spesso in contrasto non solo con la letteratura del tempo, ma anche con la società ebraica e la sua concezione patriarcale dell'amore. Il libro si basa su uno studio approfondito dello sfondo storico e letterario del Cantico dei cantici; non si rivolge a specialisti, ma al lettore medio, portando a un pubblico più vasto il frutto della recente indagine esegetica sulla materia. È pensato per laici impegnati, per giovani che si preparano al matrimonio e per coppie di sposi, per sacerdoti e religiose, per catechisti, educatori e insegnanti di religione.
I miracoli sono un argomento delicato. Lo sapevano bene gli evangelisti, quando mostrano la riservatezza di Gesù sulla questione.Nonostante la loro ambiguità,perché Gesù compiva i miracoli? E,facendo un passo indietro,Gesù ha veramente compiuto dei miracoli? Il volume cerca di rispondere a queste domande,innanzitutto analizzando la posizione di una precisa letteratura teologica che, con la scusa dei miracoli come segni (non fatti veramente accaduti),ha proposto negli anni passati una specie di Gesù “light”, cioè un Gesù senza miracoli. Le attuali ricerche sulle fonti bibliche ed extrabibliche confermano invece che un Gesù senza miracoli non solo non è storico,ma non è neppure concepibile. Se Gesù ha compiuto dei miracoli avrà avuto allora un buon motivo.Quale? Attraverso l’analisi del racconto di alcuni miracoli,il testo cerca di risalire alla natura,alla funzione e alla finalità che essi hanno nei Vangeli,ma anche,oggi,nella vita dei cristiani,visto che i miracoli avvengono ancora.È vero,la fede non può nascere che da un atto libero,ma può anche essere accesa da un’opera di Dio inattesa. Come direbbe von Balthasar, il sorriso della mamma provoca quello del suo bambino. “Nelle guarigioni miracolose del Signore e dei Dodici, Dio si rivela nel suo potere benigno sul mondo. Sono,secondo la loro essenza,“segni” che rimandono a Dio stesso e tendono a mettere in movimento l’uomo verso Dio” (Benedetto XVI,Gesù di Nazaret)
Per essere viva e trasformarsi in esperienza, la fede ha bisogno di un continuo aggiornamento. E la risurrezione, snodo centrale della fede, può dispiegare la sua forza di speranza solo se ripensata e vissuta in ogni momento storico.Lo scopo dei tre saggi di lettura biblica raccolti nel presente volume è appunto questo: ripensare la risurrezione, aderendo con forza ai testi scritturistici. I contributi dei biblisti (originariamente pensati per gli incontri del centro culturale della Corsia dei Servi, a Milano) seguono la scansione degli eventi:- la mattina del primo giorno dopo il sabato, quando le donne si recano al sepolcro di Gesù e lo trovano vuoto (Le donne al sepolcro, di Bruno Maggioni); - il tempo che trascorre da quella mattina fino all'Ascensione, vissuto attraverso l'esperienza dei discepoli (Egli si mostrò ad essi vivo dopo la sua passione, di Roberto Vignolo); - il tempo proiettato nel futuro con il ritorno di Cristo e la fede nella risurrezione dei morti ai primi tempi della cristianità, in particolare nella Prima lettera di san Paolo ai Tessalonicesi, la prima opera, in senso cronologico, del Nuovo Testamento (Credo nella risurrezione. La fede della Chiesa di Tessalonica, di Franco Manzi). Chiude il volume un quarto contributo, quello di Ermes Ronchi (Il passo del sole), nel quale si cerca di indicare quale dinamismo vitale, quale forza di speranza la risurrezione possa effondere nella vita del credente.

