
Tenendo conto di recenti studi di settore, questa pubblicazione propone una interessante rilettura di alcuni luoghi comuni e introduce una particolare riflessione su Gesù e il suo ambiente, a partire dalle seguenti tematiche: l'ambiente geografico, quello politico, quello economico, quello culturale e, infine, quello religioso. Quando si pensa al Gesù storico balenano in mente alcune idee particolari che rispecchiano l'immaginario comune e vengono spesso confermate dai divulgatori mediatici. Non sempre però, queste idee tradizionali o largamente condivise corrispondono alla realtà storica conosciuta a partire dalle fonti e dall'archeologia.
Un atto d'amore per il fratello è sempre anche un atto di fede: fermandosi a soccorrere l'uomo che giace abbandonato sul ciglio della strada, il buon samaritano della parabola evangelica "vede" ciò che del mistero della vita gli occhi da soli non possono vedere. E senza quel suo gesto concreto di interrompere i propri affari per curarsi dell' altro, "facendosene prossimo", quell'uomo sarebbe restato lì senza volto né dignità, al pari di un animale ferito e destinato a morire. Nelle braccia del soccorritore torna invece a essere se stesso, riconoscendo il proprio volto in quello del suo benefattore. Per questo, il "prossimo" non è qualcuno da riconoscere al di fuori di noi stessi, ma colui che si deve diventare, come figli dello stesso Padre, ogni volta che si presenta il bisogno dell'altro. Una rilettura originale e illuminante della parabola del Buon Samaritano e sui suoi molteplici significati.
Perché Elia è un profeta attuale? Perché tutte le sue vicende richiamano le tematiche fondamentali del credere oggi: la formazione alla laicità; il rapporto con il potere e con i non credenti; l'incontro con il vero volto di Dio e la scoperta dell'altro come luogo di fede. Nel suo itinerario spirituale possiamo comprendere cosa significhi oggi vivere in un mondo sentito spesso come "nemico di Dio": Elia, uomo del suo tempo, è anche uomo del presente che sa dare speranza nel futuro.
È uno dei libri più piccoli della Scrittura, ma contiene un potenziale di vita e di libertà che apre a orizzonti di luce e di speranza. Il libro offre l'opportunità per una riflessione sulla storia e sui fili invisibili e sorprendenti che la conducono. La speranza può venire anche dallo straniero, dal povero, come straniera e povera è Rut che, per la sua fedeltà, entrerà nella storia d'Israele e alimenterà la speranza del popolo.
Le storie che contano di cui si parla in questo libro sono, come specificato nel sottotitolo, le parabole di Gesù. Il libro, rivolto ai giovani, è una catechesi sulle parabole con l'obiettivo di far emergere da esse tutta la forza e l'attualità che contengono. I personaggi e le situazioni presentate nelle parabole esaminate dal libro sono le più famose, ma anche quelle che permettono una riflessione ampia su alcune importanti verità: la preghiera, il rapporto con il Padre, il perdono, la solidarietà, la vera ricchezza. Il libro rappresenta un sussidio di catechesi, adatto agli operatori di pastorale giovanile, oltre che un percorso molto interessante per la formazione personale.
Il passo evangelico delle Beatitudini è uno dei più celebri del Vangelo e con esso Gesù apre l'altrettanto famoso Discorso della montagna, discorso definito dall'autore come "il più rivoluzionario della storia, l'eterna inquietudine di tutta l'etica cristiana". E prosegue: "Nelle Beatitudini Gesù non solo ci fa sentire la sua voce, ma ci rivela anche il suo volto, il suo autoritratto. Egli non ha voluto essere ritratto da pittori o da scultori del suo tempo. Ma ci ha lasciato nelle Beatitudini il suo ritratto, la sua fotografia. Gli evangelisti Matteo e Luca, in due bozzetti, ci hanno lasciato i tratti del suo volto nel Vangelo.
Il volume prende in esame alcune dimensioni esistenziali in cui si affaccia la figura cristiana del potere, che riceve la sua più alta definizione dall'evento pasquale di Gesù Cristo. La visione cristiana del potere evoca continuamente la responsabilità dialogica e relazionale che l'uomo ha nei confronti di chi glielo affida, sia che venga dall'alto sia venga che dal basso, poiché, in realtà, è sempre dono e compito che gli è affidato per il bene proprio e di tutti (testo: Giudici 9,7-15; commenti di: Gianfranco Ravasi, Giulio Andreotti, Massimo Cacciari, Vannino Chiti, Stefano Folli, Pio Laghi...).
Oggi, alle generazioni dallo smartphone sempre in mano, si può ancora parlare di Vangelo? Si può proporre una preghiera digitale? Si può comunicare in modo efficace la fede? La risposta dell'Autore è decisamente: «Sì!». Ed è da questa certezza che nasce la proposta di una serie di laboratori digitali da attivare negli ordinari percorsi di catechesi. Non si tratta, in realtà, semplicemente di un modo per rendere più vivace e accattivante l'incontro. Il punto è un altro: occorre imparare a comunicare la fede con i linguaggi nuovi, offerti dai media digitali. Su questo primo volumetto - agile e concreto - don Marco mette al centro il Vangelo e la preghiera. Facciamo scorrere una serie di titoletti dei diversi laboratori per avere almeno un'idea di ciò che si avrà tra le mani: Ti «posto» il Vangelo; Short message: sei il mio Signore!; Il videoproiettore: risorsa ancora inesplorata; «Blended»: l'approccio misto; La preghiera digitale; La Bibbia dei tablet.
Il testo presenta 31 brevi meditazioni a partire da versetti biblici, scelti seguendo l'ordine dei libri dalla Genesi all'Apocalisse. Si tratta di meditazioni a carattere spirituale e non esegetico, per accompagnare la meditazione lungo l'arco di un mese. I nuclei tematici considerano l'Eucaristia sotto vari aspetti: come umile presenza di Dio tra noi, come dono di Amore, come nutrimento, come comunione e carità fraterna, come viatico, come Dio in noi e noi in Dio (vita interiore), come pregustazione del cielo.
Il libro propone numerose brevi meditazioni che seguono l'ultimo viaggio di Gesù, come viene descritto nel Vangelo di Marco: Gesù da Gerico si incammina sulla strada, in salita, che lo porterà a Gerusalemme, dove vivrà la sua passione, morte e risurrezione. Le meditazioni portano a immedesimarsi in ciò che egli ha vissuto lungo questo viaggio: incontrare le persone che lui ha incontrato (il cieco di Gerico, la vedova povera nel tempio, la donna di Betania con il profumo...); ascoltare le sue parole (annuncio del comandamento più grande, condanna dei farisei, annuncio delle persecuzioni...); riflettere sui suoi gesti (cacciata dei mercanti dal tempio, ultima cena...) fino alla sua passione, morte e risurrezione. Le meditazioni sollecitano a "mettersi nei panni di Gesù" e stabiliscono un dialogo faccia a faccia con l'Uomo della croce che, per chi crede, è il vero volto di Dio. Esse sono introdotte dai relativi brani del Vangelo di Marco e corredate da immagini a colori. Il libro è un agile strumento per accostare la passione di Gesù seguendo le tappe finali del suo cammino.
A Efeso prosperavano culti che usavano il linguaggio del vangelo e si appellavano a Gesù. Essi mettevano a tal punto in pericolo la chiesa che Paolo inviò Timoteo ad affrontarli. In queste Lettere vediamo come Paolo rivesta il ruolo di “preparatore” (coach) nei confronti di questo giovane conduttore.
In questo processo affronta però argomenti che riguardano tutti noi e non solo i conduttori.
Pete Sommer è responsabile dell’insegnamento e dei corsi di discepolato in una chiesa evangelica presbiteriana della California.
Al contrario della maggior parte dei libri del Nuovo Testamento, la Lettera di Giacomo è maggiormente conosciuta in ragione delle persone a cui non piace. Tra tutte le persone a cui Giacomo non piaceva, il più famoso fu probabilmente, Martin Lutero. In confronto agli altri, solidi scritti del Nuovo Testamento, Giacomo, secondo lui, era ripieno di paglia. Eppure, la prima chiesa lo vedeva come un libro dotato dell'autorità di Dio. Giacomo rivolse una parola necessaria e potente alle chiese. Che cosa ha da dirci? Giacomo è pratico. Prendiamo, per esempio, i problemi che affronta. Giacomo sa che nessuno vive una vita perfetta. Così non ci spiega come vivere senza problemi, ma come vivere quando i problemi si presentano. Lo scopo di questa guida è di aiutarvi ad affrontare apertamente l'appello di Giacomo a una vita cristiana costante, a una fede pratica.