
La vita familiare si manifesta come luogo e condizione propria della realizzazione dell'annuncio evangelico.
La grazia presuppone la... famiglia.
Come nessun altro libro, ci dice George Steiner, uno degli ultimi grandi spiriti europei, le Scritture ebraico-cristiane hanno plasmato la nostra concezione del mondo, di Dio, dell’uomo, della creazione. Capace di un singolare effetto generativo anche a livello linguistico generale, la Bibbia è il ‘grande codice’ che sta al cuore della cultura occidentale. In questa sua ‘introduzione’, Steiner ci invita a riflettere sul senso della Scrittura, ma anche sul senso della sua lettura, su cosa ci dice e come ci cambia l’incontro con il ‘libro dei libri’. Come scrive Gianfranco Ravasi nella sua Prefazione, la Bibbia è «una realtà vivente trasmessa nei secoli dalla selce al silicio e simile al “mormorio di una fonte lontana” echeggiante in un oceano di altre pagine. Un testo che è talmente oltre se stesso da essere causa degli effetti più disparati, dalla mistica alla guerra, generati dalla sua straordinaria energia performativa».
George Steiner, nato in Francia nel 1929 da genitori viennesi ed esiliato negli Stati Uniti durante l’occupazione nazista, è uno dei più grandi critici letterari, non assimilabile a scuole definite, attento alle connessioni tra testo, storia delle idee e coinvolgimento, anche etico, del critico e del lettore. Tra i suoi molti scritti, tradotti in italiano, ricordiamo soprattutto: Tolstoj o Dostoevskij, La morte della tragedia, Nel castello di Barbablù, Dopo Babele, Vere presenze, Nessuna passione spenta, Linguaggio e silenzio, l’autobiografia Errata e le opere di narrativa Anno Domini, Il processo di San Cristobal, Il correttore.
Il libro raccoglie un ciclo di conferenze sui misteri della storia biblica della Creazione e può essere inserito tra gli studi che Rudolf Steiner dedicò all'interpretazione dei testi sacri seguendo le linee di ricerca che aveva esposto nel suo libro "La Scienza Occulta", nello stesso filone possiamo collocare gli incontri divulgativi che egli tenne sull'Apocalisse, sulle Lettere di san Paolo e sui Vangeli. I testi sacri ci vengono rivelati sotto una luce nuova: una forza, un impulso evolutivo, costituisce la legge che governa l'Esistenza. Attraverso questa ciò che comunemente si chiama il Creato, ossia l'universo manifesto com'è provenuto da Dio, tende laboriosamente e penosamente a vincere le illusioni di una realtà concreta per ritornare a Dio. Viene qui riproposta la traduzione che del testo fece Emmelina de Renzis, in quanto sicuramente la più fedele al pensiero steineriano data la continua, costante e sinergica frequentazione tra lei e Steiner.
Nella maneggevole collana «Economica EDB» viene riproposta a prezzo contenuto l’opera sul midrash di un grande studioso della storia e della cultura ebraica.
Nel pensiero e nella vita degli ebrei, «popolo del libro», l’assimilazione della Bibbia è stata ed è tuttora centrale, secondo una tradizione che risale al periodo rabbinico. Sulla base dell’assunto cardinale dell’ebraismo, per il quale la Bibbia contiene tutto quello che Dio ha voluto rivelare al suo popolo e realizzare con esso, il midrash indaga il testo sacro producendone interpretazione senza passare attraverso l’esegesi scientifica. I testi midrashici girano attorno alla Bibbia, entrano in dialogo con essa, ne svolgono il pensiero affidandosi anche ai minimi dettagli linguistici. Attraverso il midrash il credente cerca di entrare in profonda comunione con Dio, di sperimentare la sua continua presenza e la solidità delle sue promesse.
L’accostamento al mondo del midrash può mettere il lettore moderno in contatto con una esperienza spirituale della Bibbia quanto mai significativa, nata da una sua profonda assimilazione avvenuta, per generazioni, soprattutto nell’ambito della predicazione sinagogale.
Sommario
Prefazione all’edizione italiana. Introduzione. Nota bibliografica all’edizione italiana. Parte I: Formazione, natura e sviluppo del midrash. 1. Origini della spiegazione ebraica della Scrittura. 2. Che cos’è il midrash? 3. La lettura della Bibbia nella sinagoga. 4. Le principali opere midrashiche. Parte II: Testi scelti. 1. Midrashim halakici. 2. Midrash Rabbah a Genesi e Megillot. 3. Midrashim omiletici. 4. La Bibbia raccontata. Parte III: La fortuna del midrash nella storia. 1. Nella tradizione ebraica. 2. Il midrash nel mondo cristiano. 3. La moderna ricerca sul midrash. 4. Il midrash oggi? Bibliografia.
Note sull'autore
Günter Stemberger (Innsbruck 1940) si è formato presso istituzioni universitarie in Austria, Gran Bretagna, Francia e Italia. Giudaista di fama internazionale, visiting professor presso università tedesche e statunitensi, membro corrispondente della Accademia delle Scienze Austriaca, dal 1977 è titolare dell’insegnamento di giudaistica presso l’Università di Vienna. La sua indagine scientifica si è concentrata sulla storia, la letteratura e la religione del giudaismo tardoantico e altomedievale. Autore di numerosi libri e articoli sulla storia e la cultura ebraica, in italiano è stato fra gli altri tradotto il suo libro Il Talmud. Introduzione, testi, commenti, EDB, Bologna 41999.
Un viaggio negli abissi del mare permette al profeta Giona di conoscere le fondamenta del cosmo e l'imminente fine dei tempi. Un miracoloso ringiovanimento di Abramo e Sara accompagna la storia della vocazione del patriarca in chiave etica. La vita di Mosè, ripresa dal libro dell'Esodo, viene narrata in una forma molto vicina al puro intrattenimento. Nella "Bibbia raccontata", i rabbi cercano di offrire al lettore del proprio tempo risposte a problemi che il testo biblico lascia irrisolti, ma la cui soluzione si rende necessaria per una coerente visione d'insieme. Tale tradizione, che si è affermata già con il Secondo Tempio ma che raggiunge una nuova fioritura solo in epoca araba, rielabora in forma più attraente il grande patrimonio della tradizione per metterlo a disposizione di un vasto pubblico.
Descrizione
Salvatore bambino, condottiero durante l’esodo, colui che riceve la rivelazione del Sinai, guida nel deserto, maestro la cui funzione è passata ai rabbini: queste sono le forme principali in cui si è manifestata la figura di Mosè nella tradizione rabbinica e a cui l’autore dà rilievo. Il libro presenta alcuni testi rabbinici essenziali per questi ambiti tematici particolarmente significativi, inseriti nel quadro più ampio della storia del rabbinato, mantenendo un confronto costante, benché non sistematico, con testi cristiani paralleli. Si è scelto un approccio per così dire «biografico», che accompagna il percorso del testo biblico. Per i singoli temi, le unità testuali di maggiore estensione si trovano generalmente solo nei testi di epoca più tarda, che sono scelti come punto di partenza: non per ricercare antiche tradizioni all’interno dei testi stessi, ma per esaminare elaborazioni letterarie passate, o anche semplicemente non convenzionali, di filoni narrativi o di singoli temi.
Note sull'autore
Günter Stemberger, professore emerito di Giudaistica all’Università di Vienna e visiting professor in Germania e Stati Uniti, è membro corrispondente dell’Accademia delle scienze austriaca. EDB ha tradotto La religione ebraica (21998), Il Talmud. Introduzione, testi, commenti (22012) e Il Midrash. Uso rabbinico della Bibbia. Introduzione, testi, commenti (22013).
La designazione «farisei» non è attestata prima di Paolo, così come prima del vangelo di Marco non si trova traccia di «sadducei», e un'equiparazione diretta tra Qumran ed esseni resta tuttora incerta. Lo studio di Günter Stemberger cerca di ricostruire, anche comparativamente, la storia e le dottrine di farisei, sadducei ed esseni, fondandosi su un esame delle fonti - Flavio Giuseppe, Nuovo Testamento, scritti rabbinici, letteratura qumranica - sempre approfondito e rigoroso. Ne deriva una ricostruzione che non solo porta a mettere in dubbio, per i tempi di Gesù, la nozione di «partito religioso», ma anche mostra quanto sia problematico voler ridurre alle sole correnti a noi note l'intero giudaismo dei quasi tre secoli compresi tra i Maccabei e la distruzione del tempio nel 70 d.C.
Che cosa si intende per "ebraistica" o "giudaistica", in tedesco Judaistik? Se la disciplina va sempre più diffondendosi, questo testo è uno dei pochi strumenti in grado di offrire una sintesi complessiva: se ne illustrano le linee essenziali, così da orientare il lettore fra la poliedrica storia e i molti temi, presentando i testi fondativi del giudaismo - Bibbia ebraica, Talmud, midraim, senza dimenticare i rotoli di Qumran - e il contesto storico nel quale sono stati redatti. Si propone qui una moderna introduzione che mette a disposizione, dei più e meno esperti, i presupposti fondamentali per accostare la multiforme identità del giudaismo, attraverso gli eventi e le svolte delle diverse epoche della storia ebraica, le sue principali tendenze spirituali e gli sviluppi letterari. Un manuale di riferimento.
Il volume offre una introduzione ai metodi dell'esegesi biblica.

