
Una vita di Gesù scritta come pura biografia, ricorrendo anche a citazioni tratte dai Vangeli, evidenziate dal virgolettato, ma senza l’indicazione degli autori e dei relativi versetti, per rendere più scorrevole e avvincente la lettura. Tutti i risvolti teologici, filosofici e morali sono lasciati alle parole dirette di Gesù. Chi meglio di lui riesce a caricarli di profondi significati, visto che ne è l’autore e il testimone diretto?
Il tema della scelta dell’«ultimo» nel Nuovo Testamento è di viva attualità, per la Chiesa e per il singolo credente. La via scelta da Cristo per la sua venuta nel mondo, che affonda le radici nel mistero di Dio, non può che essere l’itinerario, duro ma affascinante, anche per i cristiani del nuovo millennio.
Dio è dalla parte del nulla, della debolezza, della piccolezza. Non solo nel senso che si rivolge prima di tutto a quell’enorme fetta di umanità che vive in condizioni disumane, ma più profondamente perché questa direzione riguarda in qualche misterioso modo la sua stessa natura.
destinatari
Un ampio pubblico di religiosi e laici credenti.
Autore Giancarlo taverna patron, sacerdote, vive in Piemonte e opera a servizio della diocesi di Biella. Dottore in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, con una tesi dal titolo Antropologia e religione in Rosmini, ha già pubblicato con le Edizioni San Paolo il volumetto Il Paradiso. Pensieri verosimili.
Narrazione della vita di Gesù con gli occhi di Maria.
Un testo che ripercorre il questo vangelo in forma narrativa, immaginando che il "discepolo che Gesù amava" lasci scorrere nella memoria i ricordi incancellabili degli splendidi anni vissuti nella sequela e nella compagnia quotidiana del Maestro di Nazaret.
Realizzata con lo scopo di accompagnare il tempo ordinario e di approfondire il significato della comunità cristiana e soprattutto dei luoghi di culto, dal Tempio antico per arrivare alle nostre chiese, è una delle mappe della serie “Mappe bibliche per la catechesi” che si propongono di illustrare i temi biblici fondamentali dell’anno liturgico, attraverso testi curiosi, immagini,mappe e ricostruzioni.Contenuti:La casa di Dio;Gesù al tempio; I primi cristiani e il tempio; I simboli della Chiesa; Luoghi santi ieri e oggi; Curiosità;Lavorando insieme, oltre ovviamente alla grande mappa sul tempio di Gerusalemme.
Scuola è il luogo dove si impara a leggere e a scrivere, condizioni essenziali per orientarsi nel mondo. Così, la scuola della parola vuole essere un luogo in cui si incontra con la Parola che la abita, dove si vuole ascoltare proprio quella parola, per orientarsi, per comprendersi e comprendere il mondo e gli altri. per vivere con l'unica speranza che sia solo quella parola ad illuminare i nostri passi, facendo nostra la preghiera del Profeta: "Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema?" (Is 63, 17)
Nella Domenica della Parola di Dio del 21 gennaio 2024 Papa Francesco affermava che non possiamo fare a meno della Parola di Dio, della sua forza mite che, come in un dialogo, tocca il cuore. Alle soglie del Giubileo della Speranza non possiamo rimanere sordi alla parola di Dio: cos'altro può dare speranza al nostro vivere se non ascoltare, custodire e pregare quel che Lui, domenica dopo domenica, ci racconta? Questo libro presenta non un semplice commento ai Vangeli delle domeniche e delle solennità dell'Anno C, ma una preghiera per ogni brano evangelico: una riflessione costante di quello che siamo, davanti alla grandezza dell'amore universale di Dio, nella nostra fragilità di essere umani.
Le belle riflessioni che l’autore offre in questo libro in forma di racconto spaziano per l’intero arco della vita di Pietro. Cercano di cogliere la sua capacita di seguire il Maestro, coniugando la debolezza della sua vita con l’entusiasmo e la generosita di cui era capace.
Don Massimo Tellan é geniale nel descrivere i vari momenti dell’esistenza travagliata del primo degli apostoli. D’altronde, la sua polivalente attivita artistica gli ha consentito di scrivere queste pagine di spiritualita come se stesse dipingendo un’icona
Dalla prefazione di mons. Rino Fisichella
A metà tra meditazione e narrazione, questo libro nasce dalle suggestioni che l'autore ha ricavato nel vivere il Vangelo nei luoghi che ne hanno fatto da scenario storico e geografico. Le storie bibliche, dalle antiche profezie agli eventi della nascita di Gesù, vengono ripercorse attraverso gli occhi di Serafino, un asinello cocciuto ma angelico, che diventa testimone della nascita del Re dei Re e la offre al lettore in maniera personale, ma profondamente ancorata alla verità storica e alla realtà geografica. È attraverso la curiosità di questo ciuchino che la vicenda di salvezza si arricchisce di spiegazioni su aspetti della cultura ebraica, piccole leggende, quotidianità del mondo antico. Perché Gesù è, oltre che Vero Dio, un Uomo Vero immerso nel Suo tempo. Serafino, insieme al lettore, compie un vero e proprio cammino spirituale, nel quale si rispecchia la riflessione dell'autore sulla vita credente, prima, e poi sul ruolo di "pastore di gregge", in questi tempi che chiedono, a gran voce, risposte e misericordia. Serafino sa porsi domande per cercare risposte; quelle risposte che chiede, con animo grato, alla stella che illuminerà la notte di Betlemme, custodendo la vita di quel bambino fino all'epilogo, più di trentatré anni dopo, a Gerusalemme.
Vescovo dell’importante diocesi di Cirro (all’epoca contava più di 800 chiese), Teodoreto (393-458) è considerato l’ultimo grande della tradizione antiochena: protagonista della storia teologica del V secolo, fu amico di Nestorio - del cui pensiero, però, non condivise gli esiti più estremi - e strenue avversario di Cirillo di Alessandria.
Il “Commento alle lettere di Paolo”, che qui viene per la prima volta offerto integralmente al pubblico italiano, è un’opera imponente - un’esegesi analitica di tutto l’epistolario paolino-: si tratta di una testimonianza assai rilevante di una tradizione esegetica, di stampo tipologico, di origine antichissima e dagli esiti originali rispetto a quelli della scuola alessandrina (Clemente e Origene) e a quelli della tradizione latina (Agostino e Girolamo).