
La famosa edizione dei Settanta di Alfred Rahlfs, che è stata provata e testata per decenni, ora appare in una nuova edizione, migliorata e aggiornata. Dalla sua pubblicazione nel 1935, l'edizione dei Settanta di Alfred Rahlfs è stata una base importante per la ricerca dei Settanta in tutto il mondo. Per garantire che ciò rimanga così in futuro, il ricercatore dei Settanta di fama internazionale Robert Hanhart ha ora riesaminato l'edizione manuale della Settanta Rahlfs ottenuta dalla Società biblica tedesca. Il testo biblico greco e l'apparato critico furono corretti e integrati in ben più di mille singoli passaggi. La risultante "Editio altera" è ora la nuova edizione del manuale autorevole ed economica dei Settanta.
"La letteratura, per il solo fatto che dice la realtà umana, mostra che l'uomo è già segnato dal mistero e dalla grazia: se l'uomo è stato creato e salvato dal Verbo fatto carne, tutto ciò che esprime in profondità questa realtà umana come tale dice il mistero di Cristo e l'esperienza di Dio che l'uomo fa, anche quando la ignora o la rifiuta" (K. Rahner). In pagine vibranti e sempre attuali, Rahner continua ad esortarci a un'iniziazione alla parola che presuppone una pedagogia della scrittura e della lettura. L'ambito di lavoro e di riflessione dello scrittore ha pieno diritto di cittadinanza nel discorso sulla rivelazione. Da qui la serietà della questione letteraria, giocata sullo sfondo di un'"antropologia testuale" (A. Spadaro) efficacemente dischiusa e disponibile all'approfondimento della fede. Pagine scelte di Karl Rahner sul tema del rapporto tra letteratura e cristianesimo. Con un "Invito dalla lettura" di Antonio Spadaro.
Interventi di K. Rahner, A. Deissler, R. Schnackenburg, A. Voegtle, H. Schlier, K. H. Schelkle.
Un dialogo incalzante tra due amici sulla povertà li porta al cuore del messaggio cristiano. "Scrittori di Scrittura" è un progetto che presenta al pubblico le opere di alcuni autori che si sono cimentati nella riscrittura di un brano biblico secondo la propria sensibilità. Ogni volume è corredato della breve introduzione esegetica di un biblista e della traduzione del testo originale dall'ebraico o dal greco. "E poi, dai, basta, cos'è quest'estetica del pauperismo! Si vive male da poveri, si puzza, ci si ammala, ci si veste di merda, è tutto complicato, si va in depressione, non si può azzardare mai un progetto... Posso essere né povero né ricco? Posso essere ceto medio?".
"L’amore per la Bibbia e la convinzione che solo con essa si può giungere a una fede matura che sia ancorata alla vita, purificata da accentuazioni devozionistiche, e rispondere davvero alla sete di verità che c’è in ogni uomo mi hanno portato a tentare di proporre uno studio serio delle Scritture ai miei parrocchiani". Dall’esperienza favorevole di questo "corso" è nato un volume che ha il pregio di offrire in modo chiaro, semplice e sintetico, una traccia per coloro che da soli o in gruppo intendono accostare il libro dell’Esodo e farne uno studio sufficientemente compiuto. Il testo risulta volutamente schematico e privo di un riferimento puntuale alle fonti, ed è volto ad accompagnare un uditorio di fedeli giovani e adulti.
Note sull’autore
Enzo Raimondi, sacerdote della diocesi di Lodi, è stato ordinato nel 1996 ed è attualmente vicario parrocchiale di Paullo; sta completando gli studi presso la Facoltà Teologica di Milano per la licenza in teologia dogmatica. Non è un esperto, ma un appassionato di Sacra Scrittura ed è riuscito a coinvolgere un folto gruppo di adulti nella lettura e nello studio di alcuni libri biblici.
La traduzione greca della Bibbia ebraica è, com'è noto, la prima e più importante traduzione apparsa nella cultura occidentale, il cui significato difficilmente potrebbe essere sottovalutato: senza Bibbia greca la storia europea sarebbe stata totalmente diversa, per non dire che nessun cristianesimo sarebbe mai stato possibile. Una delle novità dello studio di Tessa Rajak consiste nel mostrare come le traduzioni bibliche greche siano servite per secoli da dispositivi di sopravvivenza culturale delle comunità giudaiche, e come ciò implichi un profondo cambiamento di prospettiva che comporta di riscrivere tutto un periodo di storia culturale ebraica non di rado presentato come racconto cristiano. Ne emerge un'immagine del giudaismo della diaspora che spesso si trovò a dover cambiare atteggiamento nei confronti della cultura dominante e dei poteri imperialistici in cui via via venne a trovarsi, come del resto mostrano sia la lingua della traduzione greca della Bibbia, sia i testi che vennero a costituire la nuova raccolta biblica...
Comincia il nuovo ciclo di commenti alle letture della domenica, delle Solennità e di alcuni momenti-forti dell'anno liturgico, per accompagnare il cammino di fede dei credenti attraverso la liturgia. Un discorso immediato, ma incisivo e provocatorio - che esprime la cordialità del rapporto che l'Autore riesce a stabilire con i suoi interlocutori (studenti, parrocchiani o amici) dà alla sua esperienza fascino nella semplicità, aiutando così il lettore ad accogliere la Sacra Scrittura nella propria vita come lo specchio su cui ci si deve riflettere se ci si vuole dire cristiani. Utile per uso personale di ogni credente, è altresì adatto per sacerdoti o per i gruppi liturgici che vogliano approfondire la Parola.