
Da un passato ormai remoto, è giunto a noi il discorso di un saggio d'Israele, in grado di illuminare, almeno in parte, la nostra scena contemporanea. Parole che irrompono proprio nel momento in cui sentiamo sul collo il fiato della fine e nell'anima quello della rassegnazione e della depressione. Il discorso di Qoelet riesce a illuminare la nostra scena contemporanea senza esserne assorbito. È specchio ma anche finestra, capace di restituirci la fragilità dell'esperienza sotto il cielo e di farlo in modo spiazzante, creando voragini nei nostri terreni consolidati e aprendo brecce nelle nostre strade senza uscita. Il pensatore della precarietà dell'esperienza umana, il testimone del venir meno di ogni sicurezza, il teorico di uno scenario "gassoso", ancor più fuggevole di quello "liquido", è allo stesso tempo il cantore della gioia di vivere. Dopo aver osservato a lungo, la sua mano configura con abilità artistica un dipinto pieno di ironia e insieme di empatia. Uno scenario in cui gli attori di sempre - il mondo, gli esseri umani e Dio - si muovono diversamente, fuori dagli schemi prestabiliti nel copione religioso noto.
Lidia Maggi e Angelo Reginato mettono a tema il "leggere insieme" la Scrittura nella comunità ecclesiale, riflettendo sulla natura relazionale e comunitaria della fede e della lettura biblica nel contesto, individualistico, della contemporaneità. Da sempre le Scritture ebraico-cristiane sono lette in comunità. Ancora oggi, nelle sinagoghe come nelle chiese, si costituiscono assemblee di lettrici e lettori del testo biblico. Leggere la Bibbia è un atto relazionale, che domanda una comunità, così come un atto performativo, che vi dà vita. Tuttavia, il tempo in cui viviamo è segnato da una radicale messa in questione di ogni forma comunitaria. Intorno a questo nodo - la natura comunitaria della fede biblica e quella individualistica della società contemporanea - si articola il testo di Lidia Maggi e Angelo Reginato che, a partire dalle narrazioni dei quattro vangeli, evidenzia le diverse figure di comunità in essi contenute - le diverse chiese-lettrici implicite -, mettendole a confronto con le sfide del presente.
Che cosa accade quando un uomo e una donna - una coppia - entrano nel giardino del Cantico dei Cantici e, ascoltando la voce dei due giovani amanti, osano dialogare con loro e tra loro? Lidia Maggi e Angelo Reginato provano a percorrere in queste pagine la strada di una lettura dialogata del testo biblico intrecciando - in sintonia col Cantico - le loro due voci e il loro amore con quello delle Scritture.
Gesù che cammina sulle acque: un'immagine che fa da stella polare nel pensare la fede per questa generazione. Invece di togliere le acque, Gesù ci cammina sopra. Invece di neutralizzare il negativo, lo percorre, mostrando che è possibile camminare anche in una situazione che fa acqua da tutte le parti, anche mentre si è in un mare di guai. Che cosa possono dirci le Scritture ebraicocristiane sulle situazioni di crisi che attraversiamo, come singoli e come collettività? Ha ancora senso riesumare quella parola antica? Non bastano le parole di medici, pensatori, economisti e politici, parole che, almeno sulla carta, si presentano come concrete, dette in situazione e con cognizione di causa? Noi umani abbiamo bisogno di molti linguaggi per dire il mondo. Anche di quella parola antica, la cui distanza può rivelarsi preziosa per accendere altri sguardi sul nostro presente. Abbiamo bisogno di immagini che sappiano illuminare con luci inedite la situazione in cui ci troviamo e, insieme, ne mostrino le possibilità. Immagini che ci strappino dalla paralisi della situazione di fatto.
Oltre un orizzonte biblico ristretto entro i confini del sacro e dell’anima
Per una lettura della Bibbia che faccia i conti con l’orizzonte storico
Le Scritture e i paradigmi teologico-politici per leggere il proprio tempo
Leggere la storia con la Bibbia, leggere la Bibbia con la storia, che compito! È già difficile leggere (bene) la Bibbia e la storia separatamente, capire (bene) l’una e l’altra, ciascuna per sé. Ma quanto più difficile è tentare di abbinare le due letture intrecciandole e al tempo stesso rispettandole entrambe!
Impresa ardita, la lettura intrecciata qui proposta, per non dire temeraria, eppure quanto necessaria! Chi sarà all’altezza di un compito così arduo? E d’altra parte chi vorrà sottrarsi a quest’opera che è, a ben guardare, l’essenza stessa della vocazione cristiana?
Paolo Ricca
Questo libro accosta il commento del testo evangelico a una lettura teologica dei mosaici di Monreale, che illustrano il racconto dei due discepoli di Emmaus. Gli autori propongono così un percorso di meditazione e di introduzione alla fede cristiana, proprio a partire da un episodio evangelico che ha al suo cuore, quale centro propulsore, la duplice dinamica dell'ascolto e del vedere/non vedere, nella quale si danno incontro con Gesù e riconoscimento.
Il libro propone una meditazione a due voci, a partire dalla Parola di Dio e da quattro icone tratte dalla Collezione Intesa Sanpaolo di palazzo Leoni Montanari in Vicenza. Lidia Maggi accosta il testo biblico con sensibilità femminile, attenta all'alterità di una Parola che spiazza, non lascia indifferenti ma aiuta a comprendere chi siamo. È una lettura con i piedi per terra e lo sguardo levato in alto. Dario Vivian guida a una lettura non classica dell'icona, tuttavia attenta ad aprire gli occhi sul mistero nascosto nell'immagine. Il percorso che ne nasce, pur nei differenti linguaggi, è unitario. L'ascolto diventa visione e il vedere profondo approda al credere: Vide e credette.
Fin dall'inizio la comunità cristiana si è preoccupata di fare eco al vangelo non solo attivando l'ascolto, ma anche la visione, perché quanto veniva detto all'orecchio fosse scrutato con l'occhio interiore, cioè con un vedere profondo e meditato. Questo libro, scritto a due mani da Lidia Maggi e Dario Vivian, vuole rispondere a tale esigenza accostando il commento biblico del testo evangelico ad una lettura teologica dei mosaici di Monreale, che illustrano il racconto dei due discepoli di Emmaus.
Anche agli occhi disincantati dell’uomo d’oggi le parabole evangeliche continuano ad apparire con fascino immutato: è come se questi racconti, pur legati al contesto in cui furono detti e scritti, siano senza età. Nelle parabole si è infatti sedimentata una sapienza universale sorta dall’attenta osservazione di situazioni umane tipiche e degli eventi naturali. Ma Gesù amava parlare in parabole non soltanto perché attraverso il patrimonio comune della saggezza popolare poteva insegnare in modo chiaro e suggestivo. Piuttosto, voleva così aprire gli occhi alle folle, che «pur vedendo, non vedono».
E per ridare la vista a chi è ‘cieco’ e si ostina a non riconoscerlo, propone racconti in cui appaiono situazioni, personaggi e comportamenti strani. Questa discontinuità rispetto alla trama ordinaria del vivere è lo strumento narrativo utilizzato da Gesù per annunciare ciò che nessuna parola o immagine può adeguatamente esprimere: il mistero del regno di Dio.
Le parabole evangeliche, in forza dei loro tratti anomali, provocano, costringono a pensare, sollecitano ad accogliere la radicale novità del volto di Dio manifestatosi nella storia di Gesù. L’esegesi delle parabole offerta da questo libro ha costantemente di mira tale anima teologica: lette in questa luce, esse rivelano la loro perenne bellezza e capacità di stupire.
Bruno Maggioni è nato nel 1932 a Rovellasca (Como) e dal 1955 è sacerdote della diocesi di Como. Ha studiato teologia e scienze bibliche all’Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico di Roma. È docente di Esegesi del Nuovo Testamento alla Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale di Milano e di Introduzione alla teologia presso l’Università Cattolica. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui: Il vangelo di Giovanni (Assisi 1985); Il racconto di Marco (Assisi 1985); Il racconto di Matteo (Assisi 1986); Uomo e società nella Bibbia (Milano 1991); La vita nelle prime comunità cristiane (Roma 1991); Le parabole evangeliche (Vita e Pensiero, Milano 1992); I racconti evangelici della Passione (Assisi 1994); Padre nostro (Vita e Pensiero, Milano 1995); La pazienza del contadino (Vita e Pensiero, Milano 1996); La brocca dimenticata (Vita e Pensiero, Milano 1999); Davanti a Dio. I salmi 1-75 (Vita e Pensiero, Milano 2001); Davanti a Dio. I salmi 76-150 (Vita e Pensiero, Milano 2002); Il seme e la terra (Vita e Pensiero, Milano 2003).
Una Bibbia UNICA nel panorama editoriale italiano. Adatta a tutti e soprattutto a chi è alle prime armi con la Sacra Scrittura , a chi cerca una guida facile e attraente al testo biblico, a chi vuole finalmente imparare a tradurre la Parola di Dio nel concreto della vita. Allo stile giovane e fresco, a colori e con molteplici disegni, si accompagna una grande ricchezza di contenuti, in grado di venire incontro a tutte le esigenze di una lettura personale e di preparazione di incontri e catechesi. Può, da sola, costituire un vero e proprio “compendio” per i sempre più numerosi laici che si devono occupare di catechesi.
TESTO INTEGRALE NELLA TRADUZIONE CEI
Contiene infatti:
– spiegazioni su come si citano i testi della Bibbia
– domande e risposte su come studiare, capire e interpretare la Bibbia
– riferimenti alle preghiere bibliche e alle basi bibliche dei sacramenti
– introduzioni per più di 100 pagine
– 900 box di commento
– post-it biblici per mettere in rilievo le frasi che “parlano da sé”
– dizionario biblico
– riferimenti al ricco bagaglio della tradizione cristiana
– simboli biblici illustrati e commentati
– presentazione dei personaggi principali, collocati nel loro tempo e nella loro cultura
– suggerimenti per pregare e riflettere con la Sacra Scrittura
– riferimenti paralleli ad altri orizzonti culturali nei quali la fede cristiana si è incarnata
– la testimonianza di santi, modelli per la vita cristiana di oggi
– schema dei Lezionari romano e ambrosiano
– 11 piani tematici di lettura, di cui 4 specifici per la pastorale giovanile
– 8 indici tematici
– 22 mappe geografiche
Con custodia e bottone.