
Il Libro dei Proverbi sembra avere una chiara destinazione pedagogica, formare i giovani a un vero umanesimo che potremmo definire «religioso», che consiste nel comprendere il senso della vita umana, nell'acquistare buon senso, prudenza, cautela, penetrazione, affabilità e pazienza, autocontrollo e ottimismo, fino ad arrivare attraverso una riflessione sull'esperienza a capire che «il principio della vera sapienza è il timore di Dio». Nei «Proverbi di Salomone» il sapiente appare come un vero educatore del popolo di Dio, specie dei giovani. È interessante però notare come nei libri biblici vi sia un'interferenza tra la pedagogia umana e la pedagogia divina: le forme e le istituzioni dell'insegnamento umano vengono trasferite a livello divino, per cui non solo Dio diventa il grande educatore del popolo ma la Sapienza stessa appare già «maestra di vita», «educatrice». La versione greca dei Proverbi è molto diversa dal Testo masoretico e presenta notevoli aggiunte anche molto belle. La maggior parte delle varianti sono intenzionali, ossia frutto di un'interpretazione di tendenza haggadica, cioè narrativa. Il traduttore ebreo accetta di considerare come sua l'eredità greca non soltanto in confronto con la sua più preziosa eredità ebraica, il tesoro delle Scritture, ma mescolato alla stessa pasta del testo che offre ai lettori di lingua greca. La sapienza biblica è il tema del libro dei Proverbi tradotto in greco.
La Passione di Gesù Cristo raccontata e meditata come un dramma in quattro atti e un epilogo. Non è una rappresentazione scenica, ma un testo per la meditazione basato sui Vangeli, sulla riflessione teologica e sull'esperienza di vita dei cristiani. Ogni "scena" è scandita da tre momenti: "Rifletti": è il riassunto del fatto con elementi esegetici e teologici che ne aiutano la piena comprensione; "Prega": un breve spunto di preghiera che si può ampliare personalmente; "Prometti": la proposta di un impegno pratico per calare nel quotidiano quanto meditato.
Ecco tutto ciò che il Nuovo Testamento ha fatto nascere: biblioteche di saperi,di esperienze,di metodi,di scoperte,nella scienza e nella cultura. Con oltre mille voci relative alla grande testimonianza letteraria, legata a un unico testo, il Nuovo Testamento, il Dizionario di critica testuale del Nuovo Testamento è un’opera utile e pratica che mette a disposizione in modo sintetico, pur fornendo tutti i dati essenziali, le nozioni fondamentali per leggere i testi canonici e non canonici cristiani,in particolare per quanto riguarda la critica testuale del Nuovo Testamento. La ricostruzione della forma più antica del testo del Nuovo Testamento appartiene agli studi del critico testuale e del filologo biblico,in un continuo gioco di rimandi a molte altre discipline (condizione del testo,storia,apporti della paleografia,condizionamento letterario,testimonianze apocrife,formazione del canone). Il presente dizionario,primo nel suo genere,pur mantenendo un carattere divulgativo,non fa sconti al rigore di una disciplina coltivata da un ristretto numero di specialisti.
AUTORE
Sergio Cingolani,nato a Milano nel 1957,si è laureato in Fisica all’Università degli Studi di Milano.Si è occupato professionalmente di acustica musicale e architettonica,producendo diverse pubblicazioni e saggi.È docente di Acustica Musicale e Architettonica all’Università di Milano e Pavia (sede di Cremona).Si è interessato alle questioni inerenti il silenzio monastico e l’acustica nei luoghi di culto,tenendo su questi temi una serie di conferenze in diverse università.I suoi interessi,oltre all’attività professionale,sono rivolti alla storia del cristianesimo delle origini,alla storia delle eresie e alle metodologie delle scienze bibliche in generale.È impegnato nella divulgazione delle tematiche riguardanti la formazione del testo biblico,la critica testuale,le origini delle antiche scritture,le scoperte papirologiche di Nag Hammadi e di Qumran,la storia dei Padri del deserto.
Frutto di una ricerca tra biblisti e teologi speculativi, questo volume si propone di fare emergere la rilevanza per la fede di alcuni argomenti della ricerca storica. Il rapporto tra gesuologia e cristologia viene qui affrontato con la convinzione che la fede di chi è stato testimone consegni il Gesù appartenuto alla storia. L'indagine privilegia alcuni temi: il messianismo del tutto particolare di Gesù; la giudaicità «sui generis» della sua Persona e della sua Causa; la peculiarità del suo metodo parabolico; il destino assolutamente paradossale nel contesto del suo popolo; l'idea che la confessione di fede in lui non sia solo il frutto di un'interpreazione cristiana posteriore, ma già interiore al personaggio e alla sua vicenda terrena.
«Raramente, nella mia lunga carriera di professore, la direzione di una tesi di dottorato mi è risultata così facile e gratificante»: così si esprime il card. Vanhoye a proposito del giovane Romano Penna, che lo aveva scelto come relatore della propria tesi, ove, per cimentarsi sul non facile tema di «Cristologia e pneumatologia secondo una originale formulazione paolina», finì col superare i 350 autori citati...
Quale fortuna abbia poi avuto l’attività di insegnamento e la produzione scientifica di Penna, è sotto gli occhi di tutti: pubblicazioni sulla teologia di Paolo e commenti alle sue lettere, ma anche illuminanti ricerche sull’ambiente storico-culturale delle origini cristiane e studi approfonditi di cristologia neotestamentaria. Le sue capacità intellettuali fuori del comune e il suo ammirevole impegno gli hanno procurato larga fama internazionale. E non è quindi un caso che all’iniziativa di omaggiare questo grande esegeta con un volume, abbiano risposto insigni colleghi non soltanto italiani, ma francesi, tedeschi, belgi, spagnoli, svizzeri, israeliani e statunitensi, a testimonianza della speciale stima per la sua opera e la sua persona.
Sommario
Prefazione (card. A. Vanhoye sj). Gli itinerari di ricerca di Romano Penna: le origini cristiane, l’esegesi paolina e la cristologia del Nuovo Testamento (N. Ciola). Bibliografia di Romano Penna (P. Sguazzardo). I. Dall’Antico al Nuovo Testamento (contributi di G. Ghiberti, G.L. Prato, I. Cardellini, P. Merlo, L. Troiani). II. Gesù nei Vangeli (contributi di G. Jossa, Y. Redalié, F. Manns, G. Odasso, M.-L. Rigato, G. Rossé, A. Serra, G. Biguzzi). III. Paolo e la tradizione paolina (contributi di R. Fabris, R. Filippini, S. Romanello, E. Lohse, J.J. Fernández Sangrador, E. Norelli, R. Vignolo, P. Sacchi, A. Pitta, C. Reynier, J. Lambrecht, J.-N. Aletti, M. Perroni, S. Légasse). IV. Lettere cattoliche (contributi di J. Schlosser, E. Bosetti, A. Puig i Tàrrech, C. Wolff, C.G. Bottini). V. Ambienti ed epigoni (contributi di J.H. Elliott, C. Termini, M. Bachmann, C. Marcheselli-Casale, C. Gianotto, G. Visonà, P. Coda). Elenco dei collaboratori. Indici.
Note sui curatori
Nicola Ciola è professore ordinario di cristologia alla Pontificia Università Lateranense.
Giuseppe Pulcinelli è docente di Sacra Scrittura e lingue bibliche alla Pontificia Università Lateranense.
Per credere ai miracoli bisogna rinunciare alla ragione? I Vangeli ci raccontano diversi miracoli compiuti da Gesù e la storia della comunità cristiana, fino ai nostri giorni, è costellata di fatti prodigiosi. Tra tutti questi miracoli l'autore ne sceglie alcuni che analizza per spiegare il loro significato nella vita di Gesù e quali siano i criteri (molto stretti) in base ai quali la chiesa riconosce l'autenticità di un miracolo. Da ultimo, vengono proposte alcune riflessioni per comprendere che senso hanno i miracoli per noi, uomini di oggi, e quale messaggio ci recano da parte di Dio.
L’Autore:
Giuseppe Cionchi laureato in Teologia, giornalista, autore di varie opere di largo successo per il mondo catechistico e scolastico. È docente di Catechetica e Didattica della religione presso l’Università di Urbino.
Argomento:
Il testo evangelico sinottico e progressivo è posto nella pagina sinistra; il commento dell’Autore è inserito nella pagina destra.
• Il colonnino a margine, nella pagina sinistra e in quella destra, è in uso per le note dell’Autore e gli approfondimenti del Curatore.
• Nel corso del libro sono presenti brevi sezioni intitolate A proposito di…, nelle quali il Curatore analizza ed esamina alcuni argomenti ritenuti interessanti e utili per un migliore utilizzo del commento.
• La narrazione procede con numerazione propria.
• Con cfr. si indicano i passi paralleli per un confronto con i Sinottici.
• Il libro è illustrato con immagini tratte anche dalla pietà popolare.
Da una ricerca fatta in modo approfondito sui cataloghi delle Case Editrici Cattoliche, allo stato attuale non risulta una pubblicazione con le caratteristiche di questa proposta editoriale.
L’impaginazione e la cura editoriale suggerite facilitano un uso semplice e immediato e una lettura alla portata di tutti.
Infatti, il libro è programmato con:
• il testo biblico e il commento paralleli;
• una numerazione unica per il testo e i commenti;
• una successione sinottica graduale;
• una ricchezza di note esplicative, con rimandi per informazioni similari, e abbondanti approfondimenti della materia trattata;
• una disposizione grafica chiara, semplice e comprensibile anche per Lettori non abituati ai testi evangelici;
• un indice tematico essenziale e un indice generale.
Indice:
• Gesù: la vita e la storia nei Vangeli
• Gesù: l’ambiente geografico, politico, sociale e religioso ebraico
• Gesù: la vita privata e la vita pubblica
• Passione, morte, risurrezione, ascensione di Gesù
• Conclusioni:
L’avventura umana di Gesù
La rivoluzione sociale di Gesù cambia globalmente i rapporti umani
Il “volto” umano di Gesù
Il “volto” divino di Gesù
I miracoli
Le parabole
Inno a Cristo di san Paolo
Inno a Cristo di Paolo VI
Postfazione: vivere il Vangelo oggi
Un testo di commenti biblici frutto del lavoro realizzato con gli studenti e le comunità del rabbino Haim Fabrizio Cipriani. Un lavoro che nasce da situazioni di vita vissuta e di spiritualità condivisa. I saggi insegnano che la Torà ha settanta volti e fu proclamata sul Sinai in settanta lingue, perché settanta era considerato il numero delle lingue e delle culture esistenti al mondo. Ecco perché la Torà, oltre al messaggio specifico rivolto al popolo ebraico, riconosce a ogni nazione, cultura e individuo la possibilità di compiere il proprio cammino particolare di accesso alla Parola. Ognuno di questi cammini, nella sua differenza e complementarità, contribuisce alla comprensione del messaggio. Un glossario dei termini ebraici e un indice dei commentatori della Torà citati concludono il testo. L’opera è suddivisa in cinque capitoli: - Bereshit / Genesi - Shemot / Esodo - Vayikrà / Levitico - Bemidbar / Numeri - Devarim / Deuteronomio.Z
Don Michele Cipriani è arciprete e parroco della Concattedrale di Terlizzi. Attivamente impegnato nell'opera educativa delle giovani generazioni, ha insegnato presso i Seminari Vescovili e Regionale di Molfetta, oltre che presso gli Istituti medio-superiori di Terlizzi.
Commento alle Lettere Paoline; un libro di esegesi, accurato, informato e rigoroso, utile a studenti e biblisti, ma anche aperto alle esigenze del respiro dell'anima". " Da questo libro di esegesi emerge tutto il fascino del personaggio" Paolo e soprattutto il contenuto sempre moderno e stimolante del suo insegnamento teologico. Questa nona edizione, arricchita da essenziali aggiornamenti bibliografici, viene pubblicata nell'"anno paolino" indetto da Benedetto XVI per ricordare i duemila anni dalla nascita del grande Apostolo. "