
Vivere nel benessere fisico e nel benessere spirituale è l’aspirazione di molte persone. Le pagine di questo libro aiutano a compiere un passo in questa direzione.
Presentano le erbe più note e più ricorrenti del testo biblico, riportando le citazioni della Sacra Scrittura e indicando il loro possibile utilizzo terapeutico. Ogni erba è riprodotta in disegno, per facilitarne il riconoscimento.
Un invito originale e concreto a fermarsi e meditare, un modo piacevole e utile per imparare i primi rudimenti nel campo affascinante e sterminato dell’erboristeria.
Il corpo, in verità, è il vestito dell’anima
Santa Ildegarda di Bingen
Dopo aver conquistato i lettori con i tre capitoli della serie dedicati al Vangelo, alla Bibbia e alla storia della Chiesa, le vignette di don Giovanni Berti, in arte Gioba, con i commenti di Lorenzo Galliani, tornano in libreria con la trilogia raccolta in un cofanetto. Una collezione completa delle vignette (oltre 200) che hanno spopolato anche in Rete condivise da decine di migliaia di follower che sui social seguono Gioba. Ogni vignetta è accompagnata da un breve testo di Lorenzo Galliani che aiuta a riflettere. Ma sempre con il sorriso!
Gabriele Bertin rilegge in chiave critica alcuni testi biblici salienti su Mosè – particolare identità maschile posta come norma per le successive, nonché emblema di un rapporto esclusivo con Dio e, al tempo stesso, mediatore con il popolo di Israele – mettendoli in dialogo con i gender, men’s e queer studies nel contesto della violenza contro le donne e degli episodi di omo-transfobia di questi nostri tempi.
La visione binaria dell’identità che traspare dai testi biblici, e che presenta un complesso di atteggiamenti attesi e propri di un uomo e non di una donna, e viceversa, è un elemento caratteristico della cultura redazionale da cui provengono e con cui anche la figura di Mosè dovrebbe fare i conti. Gabriele Bertin ne propone quindi un’analisi e una rilettura con categorie di nuova matrice, in particolare dei men’s studies, che guardano con occhio critico al concetto di maschilità, specialmente di fronte al dilagare della violenza uomo-donna e uomo-uomo e all’impoverimento che ne deriva per la costruzione dell’identità maschile.
«Intenderei porre il mio lavoro come inizio di una riflessione che porti a riconoscere la criticità, determinata sessualmente, dei testi biblici e, di conseguenza, dei tratti delle maschilità che vi sono rappresentate, come rottura di una visione monolitica e superiore della maschilità, non solo rispetto al femminile ma anche a possibili identità maschili».
Gabriele Bertin
L'interpretazione del Vangelo di Giovanni avanzata da Bultmann ambisce a essere una interpretazione complessiva dell'essenza teologica del cristianesimo. Punto di approdo delle varie linee di elaborazione speculativa delle primitive comunità cristiane, la teologia della parola giovannea opererebbe, secondo Bultmann, una demitizzazione radicale dell'annuncio evangelico originario. Spogliato di ogni aspetto mistico e soprannaturale, il cristianesimo non sarebbe altro che la condivisione, nella vita ecclesiale della comunità dei fedeli, della decisione di stare dalla parte di Dio nella denuncia contro la mondanità della dimensione creaturale. Un confronto con la tesi del teologo della demitizzazione offre quindi la possibilità di interrogarsi su cosa significhi essere cristiani.
L'autore racconta «a modo suo» alcuni famosi episodi biblici, dal punto di vista di uno dei personaggi (spesso un personaggio "minore") di ciascuna storia . Riletti con la lente dell'umorismo e della provocazione, anche i testi più noti della scrittura mostrano la loro perenne attualità e si prestano a meditazioni non superficiali. Bertolino - attore ed esperto in comunicazione - propone anche alcuni consigli pratici per parlare in pubblico con scioltezza e senza farsi prendere dal panico; suddivisi per temi, sono arricchiti da simpatici aneddoti raccolti dall'autore in quasi trent'anni di esperienza. I disegni incisivi e pungenti di Gianni Chiostri fanno da perfetto contrappunto all'ironia di Bertolino. La prefazione è di don Alessio Albertini, consulente ecclesiastico nazionale del Centro Sportivo Italiano.
Gli ultimi trent’anni hanno visto il rifiorire dell’interesse sulla figura storica di Gesù, con la partecipazione di grandi personalità di livello internazionale, di provenienza prevalentemente americana e inglese, e l’utilizzo di nuove metodologie di ricerca. Il riconoscimento della giudaicità di Gesù ha rappresentato il principio ispiratore della cosiddetta Third Quest, sebbene questo dato abbia poi condotto a risultati divergenti, talvolta tra loro assolutamente inconciliabili. Nel libro si presenta un quadro sintetico degli sviluppi più recenti sull’argomento, ponendo in evidenza le variabili interpretative che hanno determinato le diverse ricostruzioni storiche e come esse siano collegate ai vari contesti accademici e culturali nei quali hanno avuto origine. Si propongono inoltre alcune nuove prospettive di indagine, legate soprattutto alla migliore definizione della particolare forma di giudaismo alla quale sia Gesù che i suoi primi seguaci appartenevano.
Quello di Ernest Best è un approfondito commentario critico alla Seconda lettera ai Corinzi, testo ricco e complesso, ormai comunemente considerato un insieme di epistole composte da Paolo di Tarso in periodi diversi.
Difendendo il proprio operato, le proprie intenzioni e il proprio ruolo all’interno della comunità cristiana da lui stesso fondata, Paolo vi distingue polemicamente i veri apostoli dai falsi: i primi sono semplici annunciatori del Vangelo e predicatori di Gesù Cristo laddove i secondi mettono in luce la propria personalità fino a suscitare nei fedeli forme di acritica venerazione che fanno della chiesa un gregge retto da capi autoritari e tirannici.
In questo, così come in altri elementi, il testo paolino continua a rivelare per Best la sua attualità.
«Le numerose occasioni di incontro pastorale con i sacerdoti e con le comunità della diocesi - parrocchie, associazioni e movimenti - mi hanno condotto a presentare alcuni aspetti delle origini cristiane, con particolare riferimento all'opera di evangelizzazione dei primi tempi e al suo rapporto con le istanze dell'oggi, in vista di trarre da essi opportune indicazioni pastorali» (dalla Presentazione).
I testi proposti dell'arcivescovo di Firenze si trovano tra loro legati da questa duplice ottica: da una parte quella dei tempi fondanti ed esemplari delle origini e dall'altra quella della missione evangelizzatrice in quanto elemento costitutivo della natura della Chiesa, ieri e oggi. L'insieme costituisce un utile contributo per quanti vogliano misurare il proprio slancio missionario con i caratteri irrinunciabili che esso deve sempre conservare per porsi in continuità coi tempi che la Scrittura consegna come normativi per la fede di sempre.
Sommario
Prefazione. I. ATTI DEGLI APOSTOLI: ELEMENTI PER UNA INTRODUZIONE. 1. Il posto di Paolo negli Atti degli Apostoli. 2. Autore, data e luogo di composizione di Luca e Atti. 3. Tema e scopo di Luca-Atti. 4. La struttura degli Atti nel complesso dell'opera lucana. 5. Per concludere. II. ANNUNCIO DEL VANGELO E INCULTURAZIONE DELLA FEDE SECONDO GLI ATTI DEGLI APOSTOLI. 1. La scelta missionaria come "conversione pastorale" della Chiesa italiana: motivazioni e modalità. Il contenuto dell'annuncio: Gesù, la sua vicenda storica e il valore salvifico della sua persona. 3. Le forme dell'annuncio. 4. Le modalità della missione. 5. Prospettive per l'oggi. III. LA FIGURA DI SAN PAOLO NEL LIBRO DEGLI ATTI: IL CONVERTITO CHIAMATO, L?EVANGELIZZATORE FONDATORE DI CHIESE, IL TESTIMONE PERSEGUITATO. 0. Premessa. 1. Paolo, il convertito-chiamato. 2. Paolo, il missionario fondatore di Chiese. 3. Paolo, il testimone perseguitato. IV. SAN PAOLO MISSIONARIO E LA MISSIONE DELLA CHIESA OGGI. UNA LETTURA DI 1Ts 1,2-3,13. 1. Protagonisti della missione. 2. Il ringraziamento per l'opera di Dio. 3. Le modalità dell'evangelizzazione. 4. La predicazione del Vangelo nei suoi annunciatori. 5. L'accoglienza del Vangelo nei destinatari dell'annuncio. 6. Preoccupazioni attuali. V. AQUILA E PRISCILLA: LA FAMIGLIA EVANGELIZZA QUANDO APRE IL CUORE E LA CASA. VI. "NESSUNO TRA LORO ERA BISOGNOSO" (At 4,34). 1. I sommari nella narrazione degli Atti. 2. La catena dei sommari e le loro connessioni. 3. I quattro pilastri della vita dei credenti: il sommario di At 2,42-27. 4. L'insegnamento degli apostoli. 5. La comunione. 6. La frazione del pane e le preghiere. 7. La dinamica della vita cristiana, il ruolo degli apostoli, il rapporto con l'ambiente, la proiezione missionaria. 8. «Nessuno infatti tra loro era bisognoso» (At 4,34).
Note sull'autore
GIUSEPPE BETORI, arcivescovo di Firenze dal 2008, è nato a Foligno nel 1947. Ordinato sacerdote nel 1970, dopo il dottorato al Pontificio Istituto Biblico si è dedicato alla catechesi. Nominato vescovo nel 2001, è stato segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana dal 2001 al 2008. Presso le EDB ha pubblicato Affidati alla parola. Ricerche sull'Opera di Luca - Supplementi alla Rivista Biblica n. 41 (2003), Nati col sole. Meditazioni per i giovani (2009) e L'annuncio della fede ai giovani (2009).
Il volume raccoglie una serie di studi elaborati nel periodo 1984-2002, che presentano una diversità di approcci (rassegna, introduzioni, saggi teologici ed esegetici) e una molteplice attenzione alle dimensioni (storiografica, letteraria e teologica) dell’opera dell’apostolo Luca. La pubblicazione non costituisce soltanto un doveroso omaggio al lavoro, alla competenza e alla passione dell’autore e un riconoscimento del contributo da lui dato all’esegesi italiana, ma anche l’occasione per una significativa rivisitazione e un approfondimento dell’opera lucana.
Note sull’autore
Giuseppe Betori (Foligno PG 1947) ha studiato alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico, dove ha conseguito il dottorato in Sacra Scrittura. È autore di numerosi saggi sull’opera lucana e su temi di ermeneutica biblica, catechetica e pastorale. È stato docente di introduzione biblica e di esegesi neotestamentaria all’Istituto Teologico di Assisi, direttore dell’Ufficio catechistico nazionale e quindi sottosegretario della Conferenza episcopale italiana (CEI). Ha curato la pubblicazione di vari volumi del catechismo della CEI, l’organizzazione del Convegno ecclesiale di Palermo (1995), l’avvio del “Progetto culturale”, la preparazione della XV Giornata mondiale della gioventù a Roma (2000). Dal 2001 è vescovo titolare di Falerone e segretario generale della CEI.
In queste riflessioni spirituali sui racconti di passione l'arcivescovo di Firenze scandisce le varie tappe dei racconti di passione inserendo in filigrana al testo evangelico il contributo dell'esegesi storico-critica. In questa trama appaiono spunti essenziali di taglio teologico e spirituale, perché quelle pagine sono destinate a proporre significati che coinvolgono il lettore provocando una sua scelta esistenziale. Gli scritti evangelici sono un «grande codice» della nostra cultura occidentale. Senza di essi sarebbe indecifrabile un'immensa porzione delle opere artistiche letterarie, musicali. Per questo conoscere quelle pagine è necessario anche a chi ha lasciato alle spalle la sua matrice cristiana.