
Filo conduttore di questo corso di "lectio divina" tenuto a Camaldoli nel luglio 1999, ora trasformato in un libro, è una lettura attenta del personaggio di Paolo, presentato dall'autore degli Atti alla luce del personaggio Mosè. Il testo prosegue dal capitolo 9 la lettura del libro degli Atti avviata nel primo e secondo volume. Sono i brani dedicati alla conversione di Paolo sula via di Damasco, al discepolo Anania, alla persecuzone delll'Apostolo, ai sui sogni e alla sua estasi nel tempio di Gerusalemme.
Descrizione dell'opera
A Filemone e Ai Colossesi possono essere definite come due «lettere brevi», tali perché determinate da una situazione molto particolare: uno schiavo fuggito dal padrone, nella prima; troppi nomi attorno a Gesù, nella seconda.
Ne consegue una delimitazione netta del tema, una concentrazione efficace sull'essenziale. Nella Lettera a Filemone Paolo esprime il proprio pensiero sulla schiavit√π in casa di un cristiano. Nella Lettera ai Colossesi dice che in Ges√π abita la pienezza del divino e che non occorre mettergli accanto nulla di complementare.
Il testo è frutto di un corso di lectio divina tenuto dall'autore a Camaldoli.
Sommario
Introduzione. Lettera a Filemone. Lettera ai Colossesi.
Note sull'autore
Innocenzo Gargano, monaco camaldolese, è maestro dello studentato generale camaldolese. Risiede a Roma nel monastero di San Gregorio al Celio, del quale è vicepriore. Professore straordinario di patrologia al Pontificio Istituto Orientale, insegna storia dell'esegesi dei Padri presso il Pontificio Istituto Biblico. È impegnato da decenni nella lettura della Bibbia in prospettiva patristica e assieme al popolo credente. Ha pubblicato: La teoria di Gregorio di Nissa sul Cantico dei Cantici. Indagine su alcune indicazioni di metodo esegetico (OCA, Roma 1981); con Tomáš Špidlík, La spiritualità dei Padri greci e orientali (Borla, Roma 1983). Dirige l'edizione latino-italiana delle Opere di Pier Damiani (Città Nuova, Roma). Ha collaborato a diverse opere collettive e dizionari di teologia e spiritualità. È direttore del trimestrale Vita Monastica. Ha fondato i Colloqui ebraico-cristiani di Camaldoli, di cui cura la pubblicazione annuale degli atti con Pazzini Editore. Presso le EDB ha pubblicato una ventina di volumi di Iniziazione alla «Lectio Divina» (1988-2008), la trilogia Camaldolesi nella spiritualità italiana del Novecento (2000-2002) e cinque volumi di letture semplici delle Lettere di Paolo.
Descrizione dell'opera
L'autore prosegue la lettura del Vangelo di Matteo. Con stile profetico e linguaggio da denuncia, l'evangelista mette in guardia la comunità dai rischi di un calo della tensione spirituale. I brani introducono il discorso escatologico, dedicato ai tempi ultimi.
Sommario
INTRODUZIONE. Una contestualizzazione biblica. Né maestri né padri ma discepoli. MT 23,1-12. Gli antecedenti storici di Matteo. Il «nuovo» e la tradizione. Un testo duro e assai difficile. In stile profetico ma con amarezza. Un capitolo anti-farisaico. Il riferimento a «questa generazione». Una lamentazione profetica. Un doppio riferimento. Due prospettive diverse. La cattedra di Mosè. La Chiesa non è fatta di eroi. La strada «matteana». L'importanza del discernimento. La parte dell'«opinione pubblica». Il rispetto e la pari dignità. La prospettiva cristiana. Una pagina che mette paura. MT 23,13-22. I «guai» e le beatitudini. Il rischio della manipolazione. Il senso della prima invettiva. I rischi del proselitismo. Le guide cieche e il labirinto. Come regolarsi con i giuramenti? Il rispetto della gerarchia dei valori. MT 23,23-32. La «caritas ordinata». Le cose più importanti. Determinante è l'interiorità. I figli dei profeti. Una minaccia severa. MT 23,33-39. Il pianto su Gerusalemme. Nella desolazione la speranza. Il discorso escatologico. Le ultime parole pubbliche di Gesù. L'articolazione del discorso. Il Regno è vicino. Il profeta Daniele come sottofondo. «Vi tratteranno nello stesso modo». La metafora del fiume e quella dell'albero. Il mistero di tante sofferenze. La «parusia - giorno del Signore». Gli ultimi gesti - parole di Gesù. MT 24,1-14. Ma il futuro è avvolto nel mistero. La quinta nota della Chiesa. La perseveranza e il dono del martirio. I segni dell'imminenza della parusia. MT 24,15-19. Un tempo da non perdere. La grande tribolazione. MT 24,20-28. Necessità del discernimento. Le ipotesi apocalittiche supposte dal discorso. MT 24,29-31. Il segno del Figlio dell'uomo. Il nome al di sopra di ogni altro nome. Il fiore del mandorlo e il germoglio del fico. MT 24,32-44. Il rischio di un fraintendimento. La «lectio difficilior». L'essenziale nel messaggio di Matteo. Ritornerà in modo repentino e impensato. Come comportarsi nel «frattempo»? La prima parabola. MT 24,45-51. Una responsabilità «pericolosa». Il primato della vita è il discernimento. Il servitore fedele e quello malvagio. Le dieci vergini. MT 25,1-13. L'olio di riserva e la lucerna. L'olio non è condivisibile. Il fuoco la luce e la Parola. La parabola dei talenti. MT 25,14-30. Matteo che sviluppa Marco. Si dà a ciascuno «secundum mensuram suam». Il messaggio di Matteo. Il problema non è la quantità. Un suggerimento più profondo. La sorte del servo malizioso. Il giudizio finale? MT 25,31-46. Gesù e i suoi discepoli. Il Figlio dell'uomo nella gloria. Uno spettacolo paradossale. Uno spettacolo che lascia sgomenti. Le tante possibili interpretazioni. È volontà di Dio la salvezza di tutti. Gli orizzonti sconfinati della grazia. «Lo avete fatto a me». La tragedia della perdizione.
Note sull'autore
INNOCENZO GARGANO, monaco camaldolese, è stato maestro dello studentato generale camaldolese fino al 2005. Risiede a Roma nel monastero di San Gregorio al Celio, del quale è priore amministratore. Professore straordinario di patrologia al Pontificio Istituto Orientale, insegna storia dell'esegesi dei Padri presso il Pontificio Istituto Biblico. È impegnato da decenni nella lettura della Bibbia in prospettiva patristica e assieme al popolo credente. Ha pubblicato: La teoria di Gregorio di Nissa sul Cantico dei Cantici. Indagine su alcune indicazioni di metodo esegetico (OCA, Roma 1981); con Tomáš Špidlík, La spiritualità dei Padri greci e orientali (Borla, Roma 1983). Dirige l'edizione latino-italiana delle Opere di Pier Damiani (Città Nuova, Roma). Ha collaborato a varie opere collettive e dizionari di teologia e spiritualità. È stato direttore di Vita Monastica fino al 2006. Ha fondato i Colloqui ebraico-cristiani di Camaldoli. Presso le EDB ha pubblicato una trentina di volumi di Iniziazione alla «Lectio Divina» (1988-2011), la trilogia Camaldolesi nella spiritualità italiana del Novecento (2000-2002) e la serie delle letture semplici delle lettere di Paolo (2006-2009).
L’autore prosegue la lettura del Vangelo di Matteo e affronta con il metodo della lectio i capitoli dall’ottavo al decimo. Sono le pagine sul Gesù rifiutato da «questa generazione» e delle sette parabole sul Regno dei cieli.
˛ˇ L a u t o r e a f f r o n t a c o n i l m e t o d o d e l l a l e c t i o n u m e r o s i b r a n i t r a t t i d a i p r i m i s e t t e c a p i t o l i d e l V a n g e l o d i M a t t e o . S o n o q u e l l i r e l a t i v i a G i u s e p p e , a l b a t t e s i m o d i G e s ˘ , a l l e t e n t a z i o n i n e l d e s e r t o , a l l a c h i a m a t a d e i d i s c e p o l i e , s o p r a t t u t t o , a l d i s c o r s o d e l l a m o n t a g n a , c h e c o m p r e n d e a n c h e l e b e a t i t u d i n i .
S o m m a r i o
I n t r o d u z i o n e . M t 1 , 1 8 - 2 5 . L a h i s t o r i k Ë t h e M r i a d i G i u s e p p e . M t 3 , 1 3 - 1 7 . G e s ˘ , l e S c r i t t u r e e l a P a r o l a . I l b a t t e s i m o d i G e s ˘ : e v e n t o t e o l o g i c o . L a c o l o m b a e l a v o c e . M t 4 , 1 - 1 1 . L i d e n t i f i c a z i o n e d e l F i g l i o . L e a m b i v a l e n z e d e l d e s e r t o . L e g r a n d i t e n t a z i o n i . G e s ˘ , n u o v o M o s Ë . M t 4 , 1 2 - 2 5 . L a r r e s t o d i G i o v a n n i . G i o v a n n i i l p u r o . L a G a l i l e a r e g i o n e d e l l i m p u r i t ‡ . I l m e t o d o a l t e r n a t i v o d i G e s ˘ . I n s e g n a r e , p r e d i c a r e , g u a r i r e . L a C h i e s a p r e s e n z a d i G e s ˘ . L a c a d u t a d e l l e b a r r i e r e . I l v o l t o v e l a t o e d i s v e l a t o . M t 5 , 1 - 1 6 . L a m o n t a g n a d i M o s Ë e d i M a t t e o . L e b e a t i t u d i n i . ´ B e a t i i p o v e r i i n s p i r i t o ª . U n a p a r o l a p e r t u t t i o s o l o p e r a l c u n i ? I l s a l e d e l l a t e r r a . L a l u c e d e l m o n d o . I n t e r p r e t a z i o n i d e l l e b e a t i t u d i n i . P r e c e t t i o c o n s i g l i ? L i c o n a d i G e s ˘ . P e r d a r e c o m p i m e n t o . M t 5 , 1 7 - 1 9 . I l p i ˘ p i c c o l o e i l p i ˘ g r a n d e . G e s ˘ Ë i l c e n t r o e l a n o v i t ‡ . A l c u n e b r e v i n o t a z i o n i . M t 5 , 2 0 - 4 8 . L a g i u s t i z i a s o v r a b b o n d a n t e . I l c o m a n d a m e n t o ´ n o n u c c i d e r e ª . L ´ a d v e r s a r i u s ª . ´ N o n c o m m e t t e r e a d u l t e r i o . ´ N o n s p e r g i u r a r e ª . L a l e g g e d e l t a g l i o n e . L a p r e s e n z a d e l m a l v a g i o . I m i t a t o r i d i D i o . P r i m e c o n c l u s i o n i d i M a t t e o . L a c a r i t a s o r d i n a t a d i O r i g e n e . M t 6 , 1 - 6 . 1 6 - 1 8 . I l r i s c h i o d e l l a t e a t r a l i t ‡ . L a r i c o m p e n s a e l a g r a t u i t ‡ . I q u a d r e t t i d e s c r i t t i d a M a t t e o . L a c e l l a e i s u o i s e g r e t i . I l d i g i u n o . L i n s e g n a m e n t o d i M a t t e o . I l P a d r e n o s t r o . M t 6 , 7 - 1 5 . L a p r e g h i e r a c r i s t i a n a d o n o d e l R i s o r t o . U n a p r e g h i e r a n u o v a . I l n o m e d i D i o e i l s u o p r o g e t t o . L a p r e g h i e r a d i G e s ˘ . I l s i g i l l o d i M a t t e o . M t 6 , 1 9 - 3 4 . P r o p o s t e s a p i e n z i a l i . ´ D i t u t t e q u e s t e c o s e s i p r e o c c u p a n o i p a g a n i ª . M t 7 , 1 - 1 2 . L o z e l o b u o n o e l o z e l o a m a r o . L a d i s c i p l i n a d e l l a r c a n o . ´ C h i e d e t e e v i s a r ‡ d a t o ª . I l d o n o d e l l o S p i r i t o . M t 7 , 1 3 - 2 9 . L a s t r a d a c h e g a r a n t i s c e l a v i t a . L a c a s a c o s t r u i t a s u l l a r o c c i a .
N o t e s u l l ' a u t o r e
I n n o c e n z o G a r g a n o , m o n a c o c a m a l d o l e s e , Ë m a e s t r o d e l l o s t u d e n t a t o g e n e r a l e c a m a l d o l e s e . R i s i e d e a R o m a n e l m o n a s t e r o d i S a n G r e g o r i o a l C e l i o , d e l q u a l e Ë v i c e p r i o r e . P r o f e s s o r e s t r a o r d i n a r i o d i p a t r o l o g i a a l P o n t i f i c i o I s t i t u t o O r i e n t a l e , i n s e g n a s t o r i a d e l l e s e g e s i d e i P a d r i p r e s s o i l P o n t i f i c i o I s t i t u t o B i b l i c o . H a p u b b l i c a t o : L a t e o r i a d i G r e g o r i o d i N i s s a s u l C a n t i c o d e i C a n t i c i . I n d a g i n e s u a l c u n e i n d i c a z i o n i d i m e t o d o e s e g e t i c o , O C A , R o m a 1 9 8 1 ; c o n T o m · a ` p i d l Ì k , L a s p i r i t u a l i t ‡ d e i P a d r i g r e c i e o r i e n t a l i , B o r l a , R o m a 1 9 8 3 . D i r i g e l e d i z i o n e l a t i n o - i t a l i a n a d e l l e O p e r e d i P i e r D a m i a n i ( C i t t ‡ N u o v a , R o m a ) . H a c o l l a b o r a t o a d i v e r s e o p e r e c o l l e t t i v e e d i z i o n a r i d i t e o l o g i a e s p i r i t u a l i t ‡ . » d i r e t t o r e d e l t r i m e s t r a l e V i t a M o n a s t i c a . H a f o n d a t o i C o l l o q u i e b r a i c o - c r i s t i a n i d i C a m a l d o l i , d i c u i c u r a l a p u b b l i c a z i o n e a n n u a l e d e g l i a t t i c o n P a z z i n i E d i t o r e . P r e s s o l e E D B h a p u b b l i c a t o u n a v e n t i n a d i v o l u m i d i I n i z i a z i o n e a l l a ´ L e c t i o D i v i n a ª ( 1 9 8 8 - 2 0 0 7 ) , l a t r i l o g i a C a m a l d o l e s i n e l l a s p i r i t u a l i t ‡ i t a l i a n a d e l N o v e c e n t o ( 2 0 0 0 - 2 0 0 2 ) e , t r a l e l e t t u r e s e m p l i c i d e l l e l e t t e r e d i P a o l o , P r i m a T e s s a l o n i c e s i ( 2 0 0 6 ) , L e t t e r a a i F i l i p p e s i ( 2 0 0 6 ) , P r i m a l e t t e r a a i C o r i n t i . A m o p e r p o t e r c o n o s c e r e ( c c . 1 - 8 ) ( 2 0 0 7 ) e P r i m a l e t t e r a a i C o r i n t i . L a C e n a e r e d i t ‡ d e l S i g n o r e ( c c . 9 1 6 ) ( 2 0 0 8 ) .
L'autore ha scelto di dedicare cinque giornate alla lettura del Vangelo di Matteo, limitandosi però, ad alcuni brani scelti tra i più significativi. Il volume inizia con alcune indicazioni generali sulla struttura del Vangelo di Matteo, in modo da avere almeno un quadro d'insieme di come l'evangelista ha raccolto, ha messo insieme delle tradizioni a lui precedenti, e quali sono, grosso modo, le grandi parti di questo Vangelo, per poter situare poi al loro giusto posto i singoli brani analizzati.
Il viaggio di Gesù verso Gerusalemme inizia con la guarigione della figlia della donna siro-fenicia e si conclude con una dichiarazione straordinaria di Gesù: "Per questa tua parola, va': il demonio è uscito da tua figlia". La guarigione del cieco di Gerico, da dove incomincia la salita verso la città santa, si conclude in modo analogo: "Va', la tua fede ti ha salvato". Là c'era la fede della cananea, qui c'è la fede di Bartimeo, figlio di Timeo, un giudeo. Siamo di fronte a una grande, eloquente inclusione: da una parte la forza della fede di una pagana e dall'altra la forza della fede di un giudeo.
L'autore prosegue la lettura del Vangelo di Marco. Dopo che fu arrestato Giovanni Battista, Gesù decise di dare inizio alla sua evangelizzazione. Convinto che il regno di Dio si debba rendere manifesto nell'accoglienza della Parola da parte del popolo di Israele, è a quest'ultimo che in primis egli si rivolge con segni efficaci di guarigione, di liberazione dagli spiriti impuri e soprattutto con la totale disponibilità del cuore, accumulando frequenti rifiuti.
Le prime parole che aprono il Vangelo di Marco dicono immediatamente al lettore che egli si trova di fronte a un personaggio identificato come vangelo, cioè come una bella notizia. Si può esplicitare: con bella notizia che è Gesù Cristo, Figlio di Dio.
L'autore precisa molto presto, nella sua narrazione, che questa sua personale convinzione relativa all'identità di Gesù di Nazaret viene confermata da Dio stesso. De conseguenza, nel leggere il testo di Marco, non possiamo dimenticare mai che non solo è un credente colui che l'ha scritto, ma che sono credenti anche i destinatari di questo libro particolarissimo.
Questo libro propone la lectio divina sugli ultimi tre capitoli della vita pubblica di Gesù. Sono pagine che terminano con il discorso escatologico-apocalittico e anticipano il racconto della Passione, che nel Vangelo di Marco segue nei capitoli 14-16, già trattati dall'autore in singoli volumi.
E arriva il gesto. Cinquemila persone pendono dalla bocca di Gesù e osservano con trepidazione il movimento dei suoi occhi e delle sue mani. Attendono qualcosa di straordinario. Con cinque pani e due pesci tutti si saziano. E forse il messaggio sta qui: solo la condivisione produce sazietà, ma il presupposto è che i pani vengano spezzati e i pesci vengano distribuiti. La condivisione, paradossalmente, sazia chi offre il pane, ma anche chi lo riceve, non provoca umiliazione, ma stabilisce la pace nella fraternità ritrovata.
Sommario
INTRODUZIONE. Il rapporto testo-lettore. La progressione di Marco. La donna e il suo profumo. Lo stacco di Mc 6,6b. MC 6,6b-13. Un richiamo sintetico alle pagine precedenti. La missione condivisa con i dodici. Li inviò «a due a due». Avvisi ai naviganti. Il bastone e i sandali. Il consiglio della stabilità. Conversione o «ritorno»? MC 6,14-29. L'efficacia del «nome» di Gesù. Interrogativi sull'identità di Gesù. Il potere di Gesù e quello di Erode. La denuncia di Giovanni Battista. Erode e il suo combattimento interiore. L'insegnamento di Gregorio di Nissa. Il giorno del rendiconto inevitabile. L'amo della passione e la bellezza. Un giuramento improprio da non fare mai. E morirono insieme Erode e Giovanni Battista. Siracide e la sua morale. MC 6,30-44. La missione e i rischi del proselitismo. Una preparazione compiuta nel deserto. «Vide una grande folla». Un pastore che favorisce la vita. «Su pascoli erbosi mi fa riposare...». Come per un simposio. Il dono di una forza «altra». Un messaggio nascosto. MC 6,45-56. Uno strappo necessario. I luoghi del confronto-verifica. «Voleva oltrepassarli». In preda all'angoscia. «Io sono». Non a Betsàida ma a Gennèsaret. Un insegnamento di Gregorio di Nissa. MC 7,1-23. Parole rivoluzionarie. La caduta faticosa delle barriere. Uno scontro durissimo. Gesù un osservante non ipocrita. Il discernimento necessario. Interrogativi molto attuali. Come distinguere tra puro e impuro. Lo scrupolo superato dall'amore. MC 7,24-37. L'attraversamento del confine. «Non poté restare nascosto». Un seme disposto a marcire. L'umiliazione accettata con serenità. Lontano dalla folla. Un'esperienza indicibile di «intimità». Profondità inaudite e indicibili. L'azione dello Spirito nei sacramenti. MC 8,1-13. «In illo tempore». Una commozione divina. Frantumare il grano è ragionare. L'accoglienza del dono rende generosi. Due gesti simultanei e distinti. I doni sono per «tutti». «E li lasciò perdere». MC 8,14-26. «Anche voi avete il cuore indurito?». L'importanza di una seconda lettura. Il gesto del «mystis». La nascita dei «sensi spirituali».
Note sull'autore
INNOCENZO GARGANO, monaco camaldolese, è stato maestro dello studentato generale camaldolese fino al 2005. Risiede a Roma nel monastero di San Gregorio al Celio, del quale è priore amministratore. Professore straordinario di patrologia al Pontificio Istituto Orientale, insegna storia dell'esegesi dei Padri presso il Pontificio Istituto Biblico. È impegnato da decenni nella lettura della Bibbia in prospettiva patristica e assieme al popolo credente. Ha pubblicato: La teoria di Gregorio di Nissa sul Cantico dei Cantici. Indagine su alcune indicazioni di metodo esegetico, OCA, Roma 1981; con Tomás Spidlík, La spiritualità dei Padri greci e orientali, Borla, Roma 1983. Dirige l'edizione latino-italiana delle Opere di Pier Damiani, Città Nuova, Roma. Ha collaborato a varie opere collettive e dizionari di teologia e spiritualità. È stato direttore di Vita Monastica fino al 2006. Ha fondato i Colloqui ebraico-cristiani di Camaldoli. Presso le EDB ha pubblicato una trentina di volumi di Iniziazione alla «Lectio divina» (1988-2012), una serie di «Lectio divina»sia in volumetti che su audiocassette/CD, la trilogia Camaldolesi nella spiritualità italiana del Novecento (2000-2002) e la serie delle Letture semplici delle lettere di Paolo (2006-2009).
Il volume raccoglie la lectio divina su il Vangelo di Marco tenuta a Camaldoli dal 4 al 9 luglio 1988 da d. Innocenzo Gargano. La lectio riguarda i seguenti brani evangelici di Marco. 1. Inizio del Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio (Mc 1,1-13) 2. Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino, convertitevi e credete al Vangelo (Mc 1,14-20) 3. Chiamò a sé quelli che egli volle (Mc 3,7-21) 4. Niente è impossibile a Dio (Mc 10,17-31) 5. Gesù al Getsèmani (Mc 14,26-46); risurrezione (Mc 16,9-20)