
Un testo per la preghiera scritto da don Yoannis Lahzi Gaid, segretario personale del Santo Padre e speaker per la lingua araba nelle Udienze del mercoledì, scritto in occasione dell'ostensione della Sindone. L'intento dell'autore è quello di unire ciò che la scienza e la storia dicono sulla Sindone a quanto la Bibbia afferma sulla passione di Gesù! Questo libro si avvale di una preghiera autografa di papa Francesco, anch'egli pellegrino a Torino davanti alla Sindone a giugno 2015.
Programma dell'esistenza cristiana nella catechesi originaria della Chiesa, il Discorso della Montagna ha conosciuto una lenta ma innegabile erosione interpretativa, tanto che ancora in epoca recente la teologia morale, intenta a definire norme e obblighi, riserva le esigenze di perfezione espresse nel Discorso a esigue élites dello spirito. La vocazione universale alla santità, affermata dai pronunciamenti del Magistero a partire dal Vaticano II, reintegra in un certo modo il Discorso a fonte principale della catechesi nella sua parte morale e spirituale: esso è la magna charta dell'agire cristiano e le sue parole configurano i tratti autentici del discepolo di Gesù.
Gli avvenimenti dell'infanzia di Gesù, narrati dai Vangeli di Matteo e Luca, sono una scuola ricca di insegnamenti per la vita spirituale. Questo volume li ripropone secondo uno schema rinnovato, in un itinerario di 12 "misteri" fedele all'ordine cronologico e aderente alle letture adottate dalla liturgia della novena di Natale. Ogni singolo episodio è commentato dalla parola profonda e semplice del cardinal Ballestrero e concluso con un'orazione tratta dalla liturgia.
Questo volume parla di S.Paolo della Croce grande mistico del sec. XVIII.
Una disamina completa e puntuale che mette a confronto le modalità della flagellazione e della crocifissione romana, gli usi funerari giudaici, fino ad arrivare alle più recenti ricerche scientifiche, attraverso gli apporti di due grandi sindonologi: il dott. Carlo Goldoni, ematologo, i cui studi si concentrano sugli aspetti medico-legali, e il prof. Gino Zaninotto, storico, latinista e grecista, sull'analisi delle fonti. Nella seconda parte, un raffronto fra quanto riscontrato nella Sindone e ciò che è raccontato dai quattro Vangeli, per provare a rispondere alla domanda che tutti, anche se in modi diversi, si pongono: l'Uomo della Sindone è Gesù? Tutti gli indizi raccolti propendono verso una risposta positiva e portano una riflessione sull'importanza di far conoscere la Sindone come documento della Passione di Cristo. Il testo è corredato da appendici e da immagini inedite della Via Crucis secondo la Sindone.
Un viaggio, all'interno dei Salmi, con la guida discreta e sapiente di un profondo conoscitore. Dopo una breve sosta per uno sguardo d'insieme (Introduzione), si penetra nella regione poetica e spirituale dei salmi. Paesaggi noti lasciano spazio ad angoli segreti e scorci sorprendenti, colori accesi si alternano a colori smorzati: sono i ''colori'' dell'animo umano. Scrive Agostino: «non c'è sentimento dell'uomo che non sia rappresentato nei salmi come in uno specchio. Lo spirito santo ha messo qui, al vivo, tutti i dolori, i dubbi, le speranze, fino alle più confuse emozioni da cui l'animo degli uomini è agitato». Un viaggio appassionante. Umanissimo. GIANFRANCO RAVASI, arcivescovo, è Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. esperto biblista ed ebraista, è stato Prefetto della Biblioteca ambrosiana di Milano e docente di esegesi dell'antico testamento alla Facoltà teologica dell'Italia settentrionale.
L'autore
AGNES LINDER, nata a Budapest nel 1961, ha conseguito la laurea in Teologia biblica nel 2001, completando poi la propria formazione presso la Hebrew University di Gerusalemme. È Professore di Sacra Scrittura presso la Pontificia Università «Antonianum» dal 2003. Membro dell'Associazione Biblica Italiana, è autrice di numerosi articoli per varie riviste bibliche, ed ha tenuto conferenze di esegesi biblica in diversi centri religiosi italiani e tedeschi.
Il libro
II libro propone un percorso esegetico e geografico fra luoghi fisici, legati ad eventi biblici, in cui acque, monti, animali e piante sono protagonisti insieme a patriarchi, re e profeti di Israele. Seguendo le tracce del tour divino, queste pagine, oltre ad offrire nuovi spunti di riflessione, intendono, ove possibile, condividere con il lettore una nuova chiave di lettura, attraverso una singolare e personale interpretazione qabbalistica...
I segreti della lingua ebraica sono numerosi e profondi, e di essi si occupa la qabbalà, l'ermeneutica mistica della Torah (i primi cinque libri della Bibbia)...Tra i vari strumenti interpretativi del testo biblico c'è la ghematria...L'alfabeto ebraico consta di sole consonanti ed ha una particolarità tutta sua: è alfanumerico. La ghematria si basa sull'equivalenza tra le ventidue lettere dell'alfabeto ebraico e determinati numeri interi...L'uso più frequente della ghematria consiste nel porre in relazione parole che possiedono un identico valore numerico. Si scopre che, sovente, esse condividono un significato comune, o mostrano aspetti diversi della medesima realtà... La ghematria, insieme ad altri procedimenti tipici della qabbalà, può mostrare l'incredibile esattezza matematica nascosta nella Torah, e l'importanza e rilevanza del suo messaggio anche nel mondo di oggi...La qabbalà, infatti, si occupa in profondità di numeri e di rapporti simmetrici e qualitativi fra quantità numeriche e concetti filosofici; specula e indaga i risvolti e le implicazioni metafisiche della matematica, trovando nella Bibbia i loro corrispettivi. La scienza attuale pone grande enfasi sullo studio della cosmogonia, cioè della nascita dell'universo, e la qabbalà ha delle risposte a tutto ciò, a volte corroborate dagli stessi risultati scientifici in modo incredibilmente preciso...
La ghematria è logica, ed è semplicemente uno strumento di cui la qabbalà, ossia la conoscenza, se così possiamo chiamarla, si serve per avvicinarsi alla verità più alta...Quello che si deve intendere è che le lettere ebraiche, anche nella loro veste ideografica, sono in realtà porte che si aprono verso mondi superiori; esse costituiscono un ponte tra la realtà virtuale e quella spirituale. Le ghematrie possono essere utili strumenti di indagine, perché stimolano le funzioni intuitive dell'anima, la incuriosiscono e la fanno progredire nella sua ricerca di Dio» (dalla Prefazione).
«Prima di venire in Terra Santa, avrei giurato di possedere una fede concreta, secondo l'insegnamento che i miei maestri mi hanno trasmesso. Eppure, senza accorgermene, avevo relegato le vicende di Gesù al di fuori della storia, nella sfera dell'inconoscibile. La visita ai luoghi del Vangelo mi ha riempito di gioia e di stupore. Ho potuto dire: "È andata proprio così, è successo esattamente ciò che dicono i Vangeli!". Oggi, dopo tanti anni, sto ancora scoprendo le conseguenze di quella bellissima sorpresa». Don Vincent Nagle «Al cuore di questo libro sta il dramma della vera scoperta di sé. Vincent Nagle vuole portarci a dire con verità: "Salvami, Signore, non ho speranza se non perché ci sei tu! Tu non sei, o Cristo, l'abbellimento religioso di un'esistenza che trova in se stessa le energie della riuscita, non sei la causa più nobile a cui dedicarsi. La tua presenza è, per me, questione di vita o di morte"». (Dalla Postfazione di don Paolo Sottopietra)
Il viaggio irrinunciabile di cui si parla in queste pagine è quello indicato nella parola di Dio: dal disordine del peccato all'armonia dell'incontro con Dio; da una visione egocentrata della vita a una visione di interdipendenza; dalla divisione all'unità; in definitiva, come dice il sottotitolo, dalla dispersione all'essenzialità. L'obiettivo è quello di far scoprire con gioia le strade della semplificazione, come radice di un modo d'essere decisamente nuovo ed evangelico, dove si gestisce la vita fuori dagli imperativi dell'ipermercato odierno e dal dominio dell'ego. Il libro guida a pregare la Parola per quello che essa offre di terapeutico, di veramente liberante per le donne e gli uomini del nostro tempo che cercano una guarigione dalle lacerazioni provocate dagli imperativi del consumo, della superficialità, del tutto e subito. L'autrice raccoglie in queste pagine la sua esperienza di contemplazione e di condivisione della Parola e indica nel metodo della lectio divina un percorso di silenzio, di ascolto e di pace.
Il libro propone una meditazione a due voci, a partire dalla Parola di Dio e da quattro icone tratte dalla Collezione Intesa Sanpaolo di palazzo Leoni Montanari in Vicenza. Lidia Maggi accosta il testo biblico con sensibilità femminile, attenta all'alterità di una Parola che spiazza, non lascia indifferenti ma aiuta a comprendere chi siamo. È una lettura con i piedi per terra e lo sguardo levato in alto. Dario Vivian guida a una lettura non classica dell'icona, tuttavia attenta ad aprire gli occhi sul mistero nascosto nell'immagine. Il percorso che ne nasce, pur nei differenti linguaggi, è unitario. L'ascolto diventa visione e il vedere profondo approda al credere: Vide e credette.