
La riflessione sul tema della "narrazione" si articola in tre momenti: 1) dapprima ne scopre la matrice profonda che è la "parola" quale evento archetipo dell'essere, logos per mezzo del quale tutte le cose sono state create. La riflessione passa dunque a considerare; 2) il racconto nel quale la parola vive come evento fonetico, grafico e simbolico, mettendo insieme l'eterno e lo storico, l'assoluto e il relativo, la trascendenza e l'immanenza, la divinità e l'umanità. Il terzo momento della riflessione introduce un altro protagonista della vicenda della narrazione e cioè 3) colui che ascolta, perché il racconto suppone un elemento dialogico, suppone un'altra persona: siamo noi che ascoltiamo il Suo racconto e Lui che ascolta i nostri racconti.
I proverbi e gli aforismi sono la migliore sintesi di quella scienza della vita, costituita dalla saggezza e dall'arguzia popolare. Una scienza che tutti possono avere a portata di mano per esprimere un'opinione, per formulare un giudizio, per ammirare una realtà degna di nota, per individuare una soluzione... in una parola, per cavarsela in fretta e con onore. Sì, perché il proverbio è sempre di altri, quasi sempre di un autore sconosciuto, e tuttavia per la verità della sua affermazione è diventato patrimonio di chiunque lo usi. Percorrere e rilanciare i proverbi del Natale e della stagione invernale è un'occasione per scoprire o per riappropriarsi di sentimenti talora sopiti o dimenticati, e cogliere una lezione di vita per rileggere in profondità personaggi, situazioni, avvenimenti che fanno della vita un'avventura continuamente da scoprire e da affrontare anche con arguzia.
Il Nazareno, pubblicato per la prima volta nel 1938, rappresentava una significativa novità culturale per l’Italia tra le due guerre. Interrompeva il silenzio degli ebrei italiani su Gesù,che durava da lungo tempo.Riproponeva alla Chiesa cattolica l’esigenza di adottare i criteri della ricerca scientifica per accostarsi alla figura del Fondatore. Applicando il metodo storico critico dell’esegesi e quello comparativo delle religioni, Zolli trasportava il lettore nella Palestina del I secolo, gli lasciava ascoltare le parole di Gesù,cercava di spiegare il suo pensiero all’interno della tradizione ebraica e della lingua aramaica. Nel frattempo i postulati scientifici di Zolli sono stati ampiamente accolti e il dialogo ebraico-cristiano ha fatto grandi progressi.Il Nazareno,tuttavia, resta una guida alla ricerca delle orme e delle tracce lasciate da Gesù nella storia,e una testimonianza di onestà intellettuale che merita di essere letta e studiata.
AUTORE
Israel Zolli nacque a Brody (oggi in Ucraina) il 17 settembre 1881,il più giovane di numerosi fratelli. Dopo un breve soggiorno di studi a Leopoli si trasferì a Firenze e si iscrisse all’Istituto di Studi Superiori (Università pubblica) e al Collegio Rabbinico Italiano di Firenze seguendo un’antica tradizione familiare. Si laureò in filosofia e dimostrò interesse per la nascente disciplina della psicoanalisi.Nel 1911 fu nominato vice rabbino a Trieste e successivamente rabbino capo.All’attività rabbinica affiancò l’insegnamento universitario di Lingua e Letteratura Ebraica presso l’Università di Padova. Dal 1911 scrisse diversi articoli e monografie. Nel 1935 pubblicò Israele, nel 1938 Il Nazareno, due dei suoi libri più famosi. Nel 1939 fu nominato rabbino capo e direttore del Collegio Rabbinico a Roma.A liberazione avvenuta,nel febbraio del 1945, chiese il battesimo, scegliendo di prendere il nome di Eugenio. Morì a Roma il 2 marzo 1956.Le Edizioni San Paolo hanno pubblicato la sua autobiografia, Prima dell’Alba (2004),e Antisemitismo(2005).
Ambientato nella Polonia degli anni Trenta, questo sorprendente romanzo narra l'incontro tra un giovane ebreo e uno storico antisemita, Pan Viadomsky, il quale afferma di essere la reincarnazione di un ufficiale di Ponzio Pilato. Prende cosi il via un'insolita ricostruzione della vita di Gesù, compiuta attraverso la voce dello storico Viadomsky, quella del giovane ebreo, nel quale si sarebbe reincarnato Giovanni, allievo di Nicodemo, e un frammento del perduto Vangelo di Giuda Iscariota. Alternando con grande abilità due diversi piani temporali - la Palestina antica e la Varsavia su cui si allungano le ombre cupe dell'antisemitismo - Sholem Asch riuscì a creare un'opera tanto ambiziosa quanto rischiosa. Lui, ebreo praticante, pubblico il romanzo nel 1939 alle soglie della Seconda guerra mondiale, come richiamo alla riconciliazione religiosa di fronte all'intolleranza e alle persecuzioni dilaganti in Europa. "Il Nazareno", accolto con favore da parte del pubblico ma anche con molte opposizioni, tra cui quella della comunità ebraica che lo accusò di fare propaganda al Cristianesimo, fu seguito da altri due romanzi, in un'ideale "trilogia cristiana": nel 1943 "L'apostolo" (Castelvecchi, 2013) e nel 1949 "Maria".
Il no di Giobbe è tra i più coraggiosi e ostinati che la storia ricordi. Giobbe, personaggio biblico anticonformista e ribelle, spesso citato ma poco conosciuto, cerca appassionatamente l'incontro con Dio; offeso dal silenzio del suo Signore Lo interroga ponendo domande al limite della dissacrazione. Uno scontro critico, polemico e duro, ma carico d'amore che, come ogni rapporto di valore, supera lo schema disubbidire obbedire. Confrontarsi e discutere vivacemente, su temi struggenti e vitali, vale molto di più che essere obbedienti o disobbedienti. La trama del Libro di Giobbe ci coinvolge e ci riguarda.
Tra le pieghe dei Vangeli canonici, nelle parole non dette e taciute, persa nella nebbia del tempo, riposa la storia - mai raccontata ma non per questo meno vera - di Maria la Maddalena. Donna in un'epoca la cui cultura era esplicitamente ed orgogliosamente misogina e maschilista. Certo Maria è una donna, ma la sua non è una battaglia di genere, non è ancora tempo per le rivendicazioni di genere. La sua è un'epoca in cui vige il diritto di discendenza e nemmeno la ricchezza può comprare la posizione sociale. Nella società israelita, più che nelle altre, a definire la dignità umana sono la purezza del sangue e l'incondizionata fede in Dio, alle cui prescrizioni il credente deve conformare tutta la propria vita. In quell'epoca e in quella cultura la donna vale poco più del bambino e dello schiavo. Maria, grazie all'incontro con Gesù, prende consapevolezza di sé e impara a determinare autonomamente la sua vita compiendo scelte dettate solo dal più nobile dei sentimenti: l'amore incondizionato per il Cristo Redentore.
La misericordia di Dio non è un concetto astratto e inafferrabile. Nel libro dell'Esodo la Bibbia ci mostra come essa si inscriva all'interno di un racconto, toccando la vita degli uomini e del popolo. La rivelazione del Sinai è la rivelazione del Nome divino, che vuol dire presenza di Dio nella storia e nel futuro del popolo. Il Signore è il Dio che è con me, che dai cieli si china per camminare al mio fianco.
Si vuole individuare nella Bibbia la portata del valore del nome, cioè che cosa implica nel testo sacro il significato e la portata della denominazione data alle realtà umane, da parte dall'uomo, e, in qualche modo, da dio stesso.
Una sintesi e una preziosa guida di lettura del Nuovo Testamento. Il Nuovo Testamento ha influenzato nel corso dei secoli la cultura occidentale e ancora oggi la impregna di se. Il libro, seguendo la cronologia della loro redazione, presenta il contenuto dei diversi scritti che compongono il Nuovo Testamento, li ricolloca nel contesto storico della chiesa nascente, espone i loro orientamenti teologici, ripercorre le tappe della formazione del canone e la storia delle traduzioni. Una sintesi e una preziosa guida di lettura.
Una edizione pregiata del Nuovo Testamento. Versione CEI con commento-guida di padre Tarcisio Stramare osj.
Tutti gli scritti del Nuovo Testamento in formato pratico e maneggevole, comodo da usare in tutte le circostanze.
Una dozzina di donne e uomini "normali" - giovani e meno giovani, vicini alla chiesa e non, cattolici e protestanti - hanno letto il Nuovo Testamento insieme al noto studioso svizzero Ulrich Luz e hanno posto le loro domande e obiezioni critiche alle bozze del suo libro. Il risultato è un libretto originale, «testato dai lettori», che, con un linguaggio comprensibile, in-forma su Gesù, il cristianesimo primitivo e gli scritti del Nuovo Testamento un pubblico non specialistico.