
Il libro
Io credo: risorgerò!
(S.A. Panimolte)
Il «grande problema» della morte nel pensiero dei padri della Chiesa
(L. r. Pizzotato)
La risurrezione nei Padri (E. Prinzivalli)
La risurrezione della carne nelle iscrizioni latine del primo cristianesimo (A. Mastino)
Morte e risurrezione di Maria nell'insegnamento dei padri della Chiesa (L. Gambero)
II "Compiersi della vita terrena" della Madonna e la sua glorificazione nella Dormizione dello Pseudo-Giovanni e nel Transito Romano (Dormizione e assunzione della vergine Maria?) (E. Peretto)
Obiettivo di questo Dizionario Teologico degli scritti di Qumran è di illustrare la natura filologica e la valenza teologica del lessico costitutivo della letteratura rinvenuta nei pressi del Mar Morto. La grande varietà di orientamenti metodologici con cui vengono affrontate le problematiche connesse ai vari lemmi consente di esporre in termini esaurienti e articolati la ricezione, la ripresa e la continuazione o anche lo sviluppo dei diversi motivi e filoni teologici della cultura ebraica tradizionale nei secoli a cavallo dei tempi di Gesù, dal messianismo e dall'apocalittica all'ecclesiologia e alla vita comunitaria, come anche di singole figure di grande rilevanza storica e teologica, ad esempio, per limitarsi a questo volume, Melchisedek e Mosè, al quale viene dedicata una trentina quasi di colonne. Tra le voci di questo quarto volume ? racchiuse fra due lemmi d'importanza capitale per la configurazione istituzionale della comunità di Qumran, kôhên «sacerdote» e ma?kîl «istruttore» ? figurano lemmi di grande interesse sia istituzionale sia antropologico sia teologico, ad esempio mebaqqer «sorvegliante, ispettore», lêwî «Levi, levitico», mal'âk «messaggero», mamzêr «meticcio, bastardo», lêb, lêbâb «cuore» , mi?rajim «Egitto», milhâmâh «guerra», mi?wâh «precetto,comandamento», mût «morte», ecc.
Il Dizionario Teologico degli scritti di Qumran si propone come repertorio delle parole ebraiche e aramaiche che intessono e concorrono alla forma della letteratura di Qumran e anche ne costituiscono l’originalità. Il sommario della singola voce si articola in genere in quattro punti: a due prime sezioni in cui si approfondisce il significato della parola, la sua etimologia e la sua presenza o meno nella Bibbia ebraica, fanno seguito due sezioni dedicate, la prima, all’uso della parola nei diversi scritti qumranici, la seconda alla prospettiva religiosa e teologica in cui la parola si situa. Ne risulta un grande lavoro di scavo il cui non ultimo frutto è di consentire una visione più chiara del fertile terreno che andava preparando lo sviluppo del cristianesimo antico e del giudaismo rabbinico, e insieme anche di contribuire a delineare una «teologia di Qumran» con una sua fisionomia tra Bibbia ebraica, Nuovo Testamento, giudaismo rabbinico.
Il volume che inaugura l’impresa è il primo dei sette di cui l’opera si compone, la cui pubblicazione è prevista con scadenza annuale. Ogni volume è corredato di un indice analitico in lingua italiana, agevolando così l’utilizzo dell’opera anche a chi non abbia familiarità con ebraico e aramaico.
Il Dizionario Teologico degli scritti di Qumran prende in considerazione l’intero lessico dei manoscritti rinvenuti nei pressi del Mar Morto attorno alla metà del secolo scorso e ne illustra la semantica da una prospettiva primariamente teologica. Questa angolatura consente da una parte di ripercorrere la ricezione nella letteratura rinvenuta a Qumran di termini e motivi della Bibbia ebraica oltre che della cultura e della religione dell’Israele antico, dall’altra di ricostruire usanze, vita comunitaria e teologia implicita ed esplicita della comunità del Mar Morto, e per contrasto anche delle diverse correnti e scuole del giudaismo del tempo.
Il "Dizionario Teologico degli scritti di Qumran" prende in considerazione nella sua integrità il lessico dei manoscritti rinvenuti nei pressi del Mar Morto attorno alla metà del secolo scorso e ne illustra la semantica da una prospettiva primariamente teologica. Dopo la fase di ricostruzione, deciframento ed edizione del corpus integrale degli scritti qumranici, questo dizionario persegue il duplice intento di mettere a disposizione del grande pubblico i risultati raggiunti dalla ricerca più recente sulla letteratura portata alla luce nelle grotte di Qumran, e insieme di fornire allo studioso e allo specialista dati imprescindibili per qualsiasi lavoro che si concepisca saldamente radicato ai testi. Sempre più chiaramente va emergendo la grande varietà del giudaismo dei tempi di Gesù, e in questa prospettiva il Dizionario Teologico degli scritti di Qumran consente di comprendere in modo più puntuale lo sviluppo delle relazioni fra i grandi gruppi e raggruppamenti del giudaismo antico, in modo particolare il sacerdozio veterotestamentario e giudaico fino ai sadducei dell'età neotestamentaria. Da ?e?ed/???îd a k?bôd, passando per ji?r?'?l, questo terzo volume si distingue per Tutta una serie di voci di rilievo, ad esempio ??kam (sapiente), ??sab (calcolare, progettare), ??m?' (purità), ecc.
Dodici donne che seguono Gesù, lo ascoltano a cuore aperto. Dodici volti da scoprire al seguito dei Vangeli. Oltre alle più conosciute Maria, la madre di Gesù, Maria
di Magdala, e anche Marta e Maria, «le altre, chi sono?», si chiede Anne Soupa. Biblista e sensibile al ruolo della donna nella Chiesa, l’autrice va loro incontro e ne tratteggia il ritratto.
Scopriamo allora che, diversamente dai discepoli uomini che, spesso, fanno fatica a cogliere l’insegnamento di Gesù, le donne, comprendono che la Buona Novella è Gesù in stesso. Esse credono... Presenti alla croce, esse amano, costi quel che costi. Presenti davanti alla tomba aperta, esse sono le prime a vedere il Risorto. Con loro, Gesù non fa mai accezione di sesso: non vi è alcuna discriminazione. Con le donne, Gesù si rivela – già! – un difensore ardente dei Diritti dell’Uomo. Le donne hanno amato Gesù e Gesù ha ben ricambiato.
Queste discepole sono i prototipi di una Chiesa interamente volta verso il suo Signore.
L'attualità dei profeti "minori" per la missione della chiesa
La parola di Dio negli ultimi anni del regno di Giuda: Naum, Abacuc, Sofonia
La parola di Dio in epoca post-esilica: Aggeo, Zaccaria, Malachia
Troppo spesso trascurati, i libri dei cosiddetti profeti "minori" sono pieni di tesori nascosti.
Privilegiando un taglio omiletico-didattico, il commentario di Elizabeth Achtemeier intende riscoprirne l'attualità per l'annuncio e la missione della chiesa e in rapporto agli scritti neotestamentari.
La vocazione profetica: dire la verità a prescindere dalle conseguenze
I temi dei "profeti minori": pace e giustizia, Messia e missione, amore e perdono
Il messaggio dei profeti nel loro e nel nostro mondo
Un commentario ai primi sei libri dei cosiddetti "profeti minori" che ne evidenzia le tematiche principali - pace e giustizia, Messia e missione del credente, amore e perdono - e sottolinea l'attualità e la portata della Parola di Dio per il mondo contemporaneo.
Grande emblema della domanda dell'uomo sul dolore, Giobbe è anche il simbolo della disputa dell'uomo con Dio. Il suo grido non è un suono assurdo, ma una nuova dimensione del pensiero. Giobbe è l'uomo paziente, il modello del "vero credente", è il "vir sanctus", ma e anche l'impaziente, il ribelle, l'antagonista di Dio, l'uomo in bilico sull'orlo della blasfemia. Trascina Dio in giudizio, fronteggia il suo silenzio, per poi tacere, ammutolito, davanti alla sua potenza. Il "Libro di Giobbe" viene qui indagato muovendosi attraverso le letture del Novecento e oltre, incrociando esegesi religiosa, ricerca filosofica, riflessione teologica e letteratura.