
San Paolo non è stato meno protetto dagli angeli degli altri apostoli.
Nelle sue Lettere si fa riferimento a un essere o a esseri soprannaturali, buoni o cattivi. Egli infatti è pienamente convinto non solo dell’esistenza degli angeli, ma anche dell’esistenza e dell’efficacia di satana.
Marcello Stanzione, autore di numerosi libri dedicati agli angeli, approfondisce in questo libro – nell’anno paolino – il rapporto tra l’apostolo dei Gentili e le figure angeliche.
Partendo dalle lettere di Paolo, numerosissime citazioni, commenti esegetici e approfondimenti, esposti in maniera semplice, chiara e accessibile a tutti.
Breve commento alle due lettere di S.Paolo a Timoteo.
Questo volume apre la nuova collana «Parole di Vita» con lo studio del Vangelo secondo Marco. Il testo raccoglie i contributi esegetici e teologici di numerosi biblisti, pubblicati sulla rivista dell’Associazione biblica italiana «Parole di Vita». Gli autori, utilizzando un’esegesi accurata si pongono l’obiettivo di far emergere la bellezza e il fascino del testo di Marco attraverso un «linguaggio nuovo», diverso da quello accademico. Il tentativo è quello di coinvolgere il lettore portandolo a condividere l’esperienza che il testo comunica. Allo stesso scopo sono presentate «finestre» di approfondimento, commenti patristici, spirituali e schede che propongono una metodologia attiva di lavoro di gruppo per animatori biblici.
Destinatari
Studenti, teologi, formatori e animatori biblici.
Autore
RITA PELLEGRINI insegna teologia biblica nei corsi di introduzione alla teologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Sacra Scrittura (Nuovo Testamento) all’Istituto superiore di scienze religiose di Milano. È impegnata nella pastorale biblica della sua diocesi.
Queste «gocce di Vangelo», piccoli pensieri nati sui versetti dell’evangelista Giovanni, provengono da una lunga serie di brevi trasmissioni radiofoniche quotidiane. Sono stati pazientemente trascritti e poi rivisitati dall’autore. Conservano il sapore e il tenore di quelle conversazioni spontanee e quasi improvvisate, ma Gennari le completa, con il suo stile inconfondibile. In questo secondo volume vengono presentate le pagine di Giovanni 13-21: il libro della gloria
Destinatari
Il libro è per tutti.
Autore
GIANNI GENNARI teologo e giornalista. Autore di vari volumi di teologia e spiritualità. Lavora a «Paese sera» negli anni ’80 e in Rai dal 1977. Apprezzato sia come vaticanista del Gr-1 della Rai che come curatore della rubrica quotidiana di apologetica «Lupus in pagina» sul quotidiano Avvenire.
L'Apocalisse appare a prima vista come un libro misterioso, evocante mondi fantastici, ma in realtà tramanda un messaggio che è in presa diretta con i fatti della storia del suo e del nostro tempo. L'autore, uno dei massimi esperti viventi in materia, accosta il testo dell'Apocalisse con approccio accademico, globale e sistematico, salvaguardando in maniera esemplare uno stile semplice e accessibile anche ai non specialisti. La sua indagine riguarda dapprima la struttura letteraria, l'uso del simbolismo, gli schemi interpretativi indispensabili per entrare in contatto con il messaggio; segue poi puntualmente e sistematicamente lo svolgimento del testo, ne fa emergere le idee teologiche e indica le implicazioni pastorali che ne derivano.
Il Nuovo Testamento si apre con i Vangeli e gli Atti degli apostoli e solo dopo compaiono le Lettere di Paolo. Tale disposizione può suggerire l'idea che i Vangeli siano i primi scritti su Gesù, mentre in realtà, dal punto di vista cronologico, i primi testi sono dell'Apostolo. Una ventina d'anni dopo la morte di Gesù, Paolo comincia infatti a scrivere alle comunità. Nelle sue lettere autentiche, per 28 volte viene usato il termine "evangelo"; il vocabolo ricorre 60 volte nell'epistolario paolino e 76 volte in tutto il Nuovo Testamento.
In quel momento sorgivo degli scritti su Gesù, il vocabolo "evangelo" significa alla lettera "buona notizia" ed è vincolato in modo preciso alla persona di Gesù di Nazaret. Al centro degli scritti di Paolo c'è quindi Gesù in quanto notizia benefica. Soltanto nel II secolo, con Giustino, il termine "vangelo" rimanderà a un libro scritto.
Il volume aiuta a riscoprire il senso originario e sorprendente con cui le comunità di Paolo hanno sentito parlare per la prima volta di Gesù di Nazaret.
Sommario
1.Le lettere paoline in rapporto ai quattro vangeli. Un annuncio che è una persona. 2. Apostolo o apostata? Collocazione ecclesiale e teologica di Paolo nel quadro delle origini cristiane. 3. Paolo scrittore. 4. Un'epistola e il suo linguaggio. 5. I pagani e la ricerca di Dio (nella Lettera ai Romani). 6. Prospettiva evangelica su idolatria e degrado umano (Rm 1,18-32). 7. «Non uno spirito da schiavi per ricadere nella paura» (Rm 8,15). 8. Vivere con Cristo dopo la morte (2Cor 5,1-10; Fil 1,23). 9. «Voi non siete più stranieri né ospiti» (Ef 2,19; cf. Col 1,21). 10. «La speranza alla quale siete stati chiamati» (Ef 4,4). 11. Ciascuno per la sua parte secondo Efesini 4,7.11-12. La ministerialità nella Chiesa. 12. «Tradidit semet ipsum» (Gal 2,20). Il linguaggio sacerdotale in san Paolo. 13. Lo Spirito di Gesù Cristo. 14. Un solo Spirito, diversi doni, un solo Corpo (1Cor 12,3b-13). 15. Aspetti originali della pneumatologia di san Paolo. 16. Le collette di Paolo per la Chiesa di Gerusalemme. 17. Casi di violenza nella biografia di Paolo. 18. La forza della pazienza (hypomonē) in Paolo. 19. La sapienza della croce in Paolo.
Note sull'autore
Romano Penna, professore emerito di Nuovo Testamento nelle Università Pontificie, è studioso di scienze bibliche con autorevolezza internazionale. Le sue pubblicazioni gravitano attorno a due poli maggiori: la complessa figura di Paolo di Tarso e il rapporto tra il cristianesimo delle origini e i suoi interlocutori giudaici ed ellenistici. Presso le EDB ha pubblicato L'ambiente storico-culturale delle origini cristiane, 1984, 52006; Lettera agli Efesini. Introduzione, versione e commento, 1988, 22001; Lettera ai Romani. Introduzione, versione e commento (3 voll.), 2004-2008; ha curato i volumi Antipaolinismo: reazioni a Paolo tra il I e il II secolo, 1989; Il Giovannismo alle origini cristiane, 1991; Il profetismo da Gesù di Nazaret al montanismo, 1993; Apocalittica e origini cristiane, 1995; Qumran e le origini cristiane, 1997; Fariseismo e origini cristiane, 1999.
Descrizione dell'opera
Affrontare uno dei libri più complessi e interessanti della Sacra Scrittura, qual è appunto l'Apocalisse, è un'impresa ardua e impegnativa. Il volume traccia un itinerario semplice e stimolante, inoltrandosi in sentieri interpretativi e viottoli di riflessione poco esplorati, attraverso una serie di domande e risposte, raggruppate per temi, soggetti e/o figure attualizzate, che emergono dal testo e dal suo contenuto simbolico.
Gli interrogativi sono quelli comuni che investono la maggioranza delle persone di fronte a questo misterioso libro. Le spiegazioni sono altrettanto semplici e brevi, date con l'ottica di agevolare un contatto più diretto con il testo e aiutare a comprenderne, per quanto possibile, il messaggio più autentico e profondo.
In questo modo Apocalisse può diventare un compagno di viaggio per la vita, con cui confrontarsi e intrecciare un dialogo sereno e costruttivo.
Disponibile anche in edizione con DVD (EAN: 978-88-10-22143-3), che propone il video integrale dell'intervista a padre Ugo Vanni.
Sommario
Note introduttive e premessa metodologica. Domande e risposte: a colloquio con padre Ugo Vanni, S.J.. Domande a modo d'indice. 1. L'Apocalisse e il nostro tempo, sbandato e inquieto. 2. Gli «equivoci» sull'Apocalisse e le problematiche socio-culturali. 3. La figura della donna, il potere politico, i mass media. Il simbolismo delle bestie e di Babilonia. 4. Collocazione, valore e significato della letteratura apocalittica.
5. L'Apocalisse e il cammino della Chiesa, nelle vene della storia e «oltre» la storia. Riflessioni «tematiche» per una maggiore comprensione del testo. Riferimenti bibliografici.
Note sull' autore
Ugo Vanni, sacerdote della Compagnia di Gesù, ha insegnato per decenni al Pontificio Istituto Biblico e alla Pontificia Università Gregoriana, dove è stato anche direttore del Dipartimento di teologia biblica. È un esperto di fama mondiale del libro dell'Apocalisse.
Affrontare uno dei libri più complessi e interessanti della Sacra Scrittura, qual è appunto l'Apocalisse, è un'impresa ardua e impegnativa. Il volume traccia un itinerario semplice e stimolante, inoltrandosi in sentieri interpretativi e viottoli di riflessione poco esplorati, attraverso una serie di domande e risposte, raggruppate per temi, soggetti e/o figure attualizzate, che emergono dal testo e dal suo contenuto simbolico.
Gli interrogativi sono quelli comuni che investono la maggioranza delle persone di fronte a questo misterioso libro. Le spiegazioni sono altrettanto semplici e brevi, date con l'ottica di agevolare un contatto più diretto con il testo e aiutare a comprenderne, per quanto possibile, il messaggio più autentico e profondo.
In questo modo Apocalisse può diventare un compagno di viaggio per la vita, con cui confrontarsi e intrecciare un dialogo sereno e costruttivo.
L'edizione con DVD propone il video integrale dell'intervista a padre Ugo Vanni.
Sommario
Note introduttive e premessa metodologica. Domande e risposte: a colloquio con padre Ugo Vanni, S.J.. Domande a modo d'indice. 1. L'Apocalisse e il nostro tempo, sbandato e inquieto. 2. Gli «equivoci» sull'Apocalisse e le problematiche socio-culturali. 3. La figura della donna, il potere politico, i mass media. Il simbolismo delle bestie e di Babilonia. 4. Collocazione, valore e significato della letteratura apocalittica.
5. L'Apocalisse e il cammino della Chiesa, nelle vene della storia e «oltre» la storia. Riflessioni «tematiche» per una maggiore comprensione del testo. Riferimenti bibliografici.
Note sull' autore
Ugo Vanni, sacerdote della Compagnia di Gesù, ha insegnato per decenni al Pontificio Istituto Biblico e alla Pontificia Università Gregoriana, dove è stato anche direttore del Dipartimento di teologia biblica. È un esperto di fama mondiale del libro dell'Apocalisse.
La proclamazione dell’anno paolino (28 giugno 2008 - 29 giugno 2009) ha sortito un’eco i cui risvolti hanno provocato riflessioni e approfondimenti da prospettive diverse in numerosi ambiti. In questo panorama anche i convegni, i simposi e gli incontri di tipo formativo hanno avuto un ruolo determinante.
Il presente volume è stato preparato per un Simposio che si è mosso attorno alla sfida dell’educazione, percorsa in una costante dialettica tra fede e cultura, che si è svolto all’interno di un’Istituzione – l’Università Pontificia Salesiana di Roma – sorta soprattutto per evidenziare i compiti e le metodologie tipici di un’attività educativa. Era naturale, pertanto, che anche in una circostanza come questa le varie Facoltà fossero coinvolte sia per sentirsi interpellate dall’avvenimento, sia per cogliere da questo appuntamento un’opportunità ulteriore per continuare a declinare, pur sotto la specifica prospettiva paolina, la linea del proprio servizio alla cultura e all’educazione.
Ne è emerso un quadro sufficientemente emblematico e propositivo che può costituire la falsariga anche per ulteriori appuntamenti, soprattutto quando si vuol affrontare un percorso chiamando in causa la dialettica tra i diversi saperi.
Le pagine introduttive invitano ad accostare la figura di Paolo in quanto apostolo perché ha accolto una sfida educativa – quella della chiamata divina – e da "educato" appare nei secoli come un costante educatore. La conclusione di mons. G. Ravasi denotano un orizzonte che permane come costante richiamo per chiunque si ponga sul sentiero del rapporto tra fede e cultura.
Il Nazareno, pubblicato per la prima volta nel 1938, rappresentava una significativa novità culturale per l’Italia tra le due guerre. Interrompeva il silenzio degli ebrei italiani su Gesù,che durava da lungo tempo.Riproponeva alla Chiesa cattolica l’esigenza di adottare i criteri della ricerca scientifica per accostarsi alla figura del Fondatore. Applicando il metodo storico critico dell’esegesi e quello comparativo delle religioni, Zolli trasportava il lettore nella Palestina del I secolo, gli lasciava ascoltare le parole di Gesù,cercava di spiegare il suo pensiero all’interno della tradizione ebraica e della lingua aramaica. Nel frattempo i postulati scientifici di Zolli sono stati ampiamente accolti e il dialogo ebraico-cristiano ha fatto grandi progressi.Il Nazareno,tuttavia, resta una guida alla ricerca delle orme e delle tracce lasciate da Gesù nella storia,e una testimonianza di onestà intellettuale che merita di essere letta e studiata.
AUTORE
Israel Zolli nacque a Brody (oggi in Ucraina) il 17 settembre 1881,il più giovane di numerosi fratelli. Dopo un breve soggiorno di studi a Leopoli si trasferì a Firenze e si iscrisse all’Istituto di Studi Superiori (Università pubblica) e al Collegio Rabbinico Italiano di Firenze seguendo un’antica tradizione familiare. Si laureò in filosofia e dimostrò interesse per la nascente disciplina della psicoanalisi.Nel 1911 fu nominato vice rabbino a Trieste e successivamente rabbino capo.All’attività rabbinica affiancò l’insegnamento universitario di Lingua e Letteratura Ebraica presso l’Università di Padova. Dal 1911 scrisse diversi articoli e monografie. Nel 1935 pubblicò Israele, nel 1938 Il Nazareno, due dei suoi libri più famosi. Nel 1939 fu nominato rabbino capo e direttore del Collegio Rabbinico a Roma.A liberazione avvenuta,nel febbraio del 1945, chiese il battesimo, scegliendo di prendere il nome di Eugenio. Morì a Roma il 2 marzo 1956.Le Edizioni San Paolo hanno pubblicato la sua autobiografia, Prima dell’Alba (2004),e Antisemitismo(2005).
Di Paolo si conosce lo zelo apostolico,la grande capacità oratoria,le let-tere, la profonda e a volte complessa teologia, ma pochi si soffermano sulPaolo mistico,sulle sue preghiere. L’Autore,biblista,grande conoscitore della figura dell’apostolo,accompagnail lettore in un percorso di preghiera di quindici giorni.A partire da passi trat-ti dalle Lettere,Quesnel vuole introdurre nella profondità teologica di Paolocon semplice (che non vuol dire superficiale) evidenza della vita quotidianadove la preghiera si fa esortazione alla vita,alla vita vissuta in pienezza. I capitoli sono strutturati come segue: ∑• Passo della Lettera; ∑• Breve introduzione che contestualizza il brano dallo scritto da cui è estratto; ∑• Lettura meditata; ∑• Preghiera conclusiva. Se Paolo non fosse stato lui stesso imitatore di Cristo la sua missione sarebbestata orgoglio mal riposto. Se «imitare» volesse dire «scimmiottare», Paolo sareb-be stato uno stupido. Ogni persona è unica, le circostanze cambiano nei tempi enei luoghi, e nessuno ha bisogno di riprodurre i gesti di qualcun altro. Ma ciò chemerita di essere imitato nell’Apostolo è il modo in cui si è impegnato pienamentenella fede.
AUTORE Michel Quesnel, biblista, è stato professore di esegesi all’Institut catholique de Paris. Grande studioso e conoscitore della figura di san Paolo,oggi è rettore dell’Università cattolica di Lione.Tra le sue opere tradotte in italiano: Paolo agli inizi del cristianesimo (Roma 2004),Le lettere ai Corinti (Milano 1982).
Le virtù di San Paolo sono le stesse di un atleta: coraggio, perseveranza, lotta senza tregua, intensità, capacità di concentrazione, forza di volontà, dedizione e spirito di squadra. Lancia una provocazione a darsi continuamente una meta, uscire dalla routine del quotidiano, dall'abitudine, dalla mediocrità della vita. San Paolo conosceva molto bene il mondo sportivo del suo tempo. Nei suoi testi sono molto frequenti immagini, metafore, idee tratte dalla pratica olimpica del suo tempo. E proprio dalle "lezioni sportive" di San Paolo prendono spunto queste pagine. Egli ci invita a lottare, ad avere coraggio, a metterci in gioco e, ancora oggi, continua a farci inciampare nelle sue "parole", a toglierci il terreno sotto i piedi, a rimettere tutto in discussione, a non farci dormire sonni tranquilli. Questo volume è destinato a tutti gli educatori - soprattutto allenatori - affinché essi possano riscoprire e vivere in prima persona le virtù sportive dentro e fuori il campo di gioco.