
Nuovo volume della prestigiosa collana Monumenta Studia Instrumenta Liturgica" che si occupa di questo pregiato manoscritto della Biblioteca Ambrosiana, l'"Ordo Evangeliorum". " Nella Biblioteca Ambrosiana si conserva un prezioso codice in pergamena del secolo IX: in esso sono contenuti tutti i brani di Vangelo che si leggevano alla Messa durante l'intero anno liturgico e per questo viene definito con il nome di evangeliario" o "evangelistario". In questo manoscritto si trova la testimonianza viva della liturgia ambrosiana così come era celebrata nella Cattedrale di Milano in epoca carolingia. Ancora oggi, dopo 11 secoli, nella liturgia quaresimale delle chiese ambrosiane si leggono gli stessi vangeli che sono testimoniati in questo codice. Norberto Valli in questo testo, frutto della sua ricerca di dottorato, ha "radiografato" l'antico evangeliario della Biblioteca Ambrosiana, che viene riprodotto in versione anastatica, fino a farne risaltare tutte le caratteristiche profonde. "
Secondo volume, in collaborazione con il Pontificio Istituto di Musica Sacra, di uno studio sulla musica sacra e liturgica, frutto di numerose conferenze svolte dall'Autore. Nel recente vigore che ha assunto l'interesse per la Musica Sacra antica, questo secondo volume del Direttore del Pontificio Istituto di Musica Sacra vuole rappresentare un punto di partenza per riflessioni e spunti su come affrontare la questione della musica liturgica. Da anni, infatti, l'autore è impegnato nel sollecitare una vera e propria riforma per (ri)portare la buona musica" nelle chiese. "
Con questo volume prosegue la serie che vuol offrire agli studiosi, in forma filologicamente rigorosa, i diari spirituali, i quaderni e le agende di lavoro di Angelo Giuseppe Roncalli, divenuto dal 28 ottobre 1958 Giovanni XXIII. Si tratta di materiale reso in parte accessibile negli scorsi decenni con scopi diversi. Riconoscendone l'alto valore storico, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, su proposta della Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna, ha deciso di promuoverne la puntuale rivisitazione critica e di permetterne la pubblicazione nella prestigiosa serie delle Edizioni Nazionali, riservata - com'è noto - alle figure maggiori della storia d'Italia e della cultura.
Continuando il percorso iniziato con La terza Chiesa (2002), in cui richiamava l’attenzione sulla crescente importanza del sud del mondo all’interno della cristianità, Philip Jenkins ritorna sull’esperienza religiosa dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina per mettere a fuoco più da vicino il ‘nuovo volto’ del cristianesimo in quelli che ben presto saranno i più grandi Paesi cristiani del mondo.
Il punto di partenza è l’innegabile divaricazione tra il modo in cui leggono e vivono la Scrittura i cristiani del nord, dell’Occidente euro-americano, e i cristiani del sud. Mentre i primi scontano l’eccessiva familiarità con la tradizione religiosa nella quale sono cresciuti, i secondi si accostano alla Bibbia con la freschezza di chi non deve passare attraverso le ‘trappole culturali’ che rendono ovvio e meno vitale il messaggio cristiano. E spesso i comportamenti di questi nuovi credenti si rivelano sorprendentemente fedeli allo spirito del cristianesimo primitivo.
Antiche immagini trovano nuovi significati: pensiamo a temi biblici come il cibo, la carestia, l’acqua e la sete, il raccolto in una società contadina. Ma il senso di continuità va oltre le suggestioni letterarie o culturali. In un mondo segnato dalla fame, dalla povertà, dalle persecuzioni e dall’esilio, con forti esigenze di riscatto e promozione sociale (si pensi, ad esempio, alla condizione femminile), ma anche popolato da spiriti e magie, i testi biblici parlano con tutta la forza che sembrano avere smarrito nei Paesi più avanzati.
Pensiamo a cosa può dire il Libro di Rut in una società affamata, minacciata dalla guerra e dallo scompiglio sociale, come quella africana; o l’Apocalisse, con la forza del suo messaggio che, qualunque sia il male del mondo, Dio trionferà; la Lettera di Giacomo, quasi un ‘manuale’ per una società in cui si stanno cercando le ‘regole’ del vivere cristiano; o ancora, certi racconti di Gesù che si avvicina ai dimenticati da tutti, in un contesto di divisione in caste come quello indiano.
Questo sguardo, ingenuo ma insieme vivido ed esigente, non si pone certo come alternativa alla tradizione dell’Occidente. Il cristianesimo ha sempre espresso forme diverse di fede e di culto, che restituiscono tutta la ricchezza del suo messaggio. Ma le interpretazioni che provengono dal sud del mondo possono indicare nuove strade per raggiungere lo spirito originario con cui i libri della Bibbia furono scritti e aiutare noi occidentali a riscoprire quel senso di vicinanza della Scrittura alla nostra vita che sembriamo aver perso.
Philip Jenkins, storico delle religioni e professore emerito alla Pennsylvania State University, è autore di numerosi libri sui fenomeni religiosi nel mondo contemporaneo. In particolare ha pubblicato The Next Christendom: The Coming of Global Christianity (2002), best seller tra gli studi religiosi negli Stati Uniti, tradotto in italiano con grande successo nel 2004 (La terza Chiesa. Il cristianesimo nel XXI secolo).
In questo libro è presentata la spiritualità di Paolo VI, il papa che ha guidato la Chiesa in momenti difficili e drammatici per la recente storia d'Italia. Sono trattate tematiche quali il problema della fede oggi, il rapporto dell'uomo con Cristo, le tensioni presenti nella Chiesa...Il libro è una chiara sintesi del pensiero e dell'insegnamento del Papa, considerato da molti personaggi autorevoli della Chiesa come colui che ha intuito in modo profetico le inquietudini e le speranze degli uomini.
Il santuario di San Gabriele dell'Addolorata, ai piedi del Gran Sasso, è tra i più conosciuti in Italia e in Europa. Una recente classifica lo colloca tra i quindici santuari più frequentati del mondo. Due milioni di pellegrini vi arrivano ogni anno per pregare sulla tomba del giovane studente passionista cui è dedicato. Questo libretto illustrato ne racconta la storia e ne descrive gli aspetti artistici.

