
"La comunicazione, i suoi luoghi e i suoi strumenti hanno comportato un ampliamento di orizzonti per tante persone. Questo è un dono di Dio, ed è anche una grande responsabilità. Mi piace definire questo potere della comunicazione come "prossimità". [...] In un mondo diviso, frammentato, polarizzato, comunicare con misericordia significa contribuire alla buona, libera e solidale prossimità tra i figli di Dio e fratelli in umanità". Queste pagine nascono dalla volontà di "accompagnare" il Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Il tema - Comunicazione e misericordia: un incontro fecondo - è approfondito a più voci, partendo da prospettive e sensibilità diverse. Completa il testo una proposta di strumenti per l'uso pastorale del Messaggio del Papa, con schede operative per educatori e catechisti. Questo libro inaugura una serie di volumi che, annualmente, favoriranno la diffusione, il commento e l'uso pastorale dei Messaggi del Papa per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.
Sulla poco considerata e dimenticata virtù della pazienza, Eberhard Jüngel e Karl Rahner aprono, in questo libro, orizzonti nuovi. "La pazienza è il lungo respiro della passione. Della pazienza ha bisogno ogni passione. La vera pazienza è sempre una passione filtrata nell'interiorità" scrive Eberhard Jüngel. Così il teologo di Tubinga approda già nel nucleo centrale delle sue riflessioni: le proprietà, l'essenza appassionata di Dio e la pazienza del suo amore. Alla "pazienza con se stessi" si dedica e la descrive quale arte della perseveranza nella tensione Karl Rahner: "Chi trova realmente la pazienza intellettuale con se stesso, sarà anche tollerante con il prossimo e non e non si comporterà come se egli stesso fosse la verità assoluta in persona". Un libro che - nella sua profondità teologica e onestà intellettuale - mette in risalto la pazienza, come vero presupposto alla tolleranza e come un'importante strada verso una migliore umanità.
Il volume riporta gli Atti del Convegno di studi svoltosi l'8 maggio del 2015 nell'Aula Magna del Rettorato dell'Università di Messina riguardante una figura di spicco della Chiesa e della Società messinese tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. La figura di Annibale Maria Di Francia - proclamato santo nel 2004 - viene considerata sotto molteplici aspetti, in particolare quello dell'apostolato sociale, del suo impegno educativo e della sua rilevanza culturale: l'essere stato "padre degli orfani e dei poveri" nonché un "anticipatore della moderna pastorale delle vocazioni" come lo ha designato San Giovanni Paolo II, non gli ha impedito di impegnarsi nell'ambito della poesia, della comunicazione, del giornalismo, del dibattito culturale, della questione sociale, ben dentro ai molti problemi che attraversavano la Chiesa e la Società del tempo. Ne risulta una figura di assoluto spessore e di grande modernità.
Oltre 31 omelie pronunciate da Padre Jan van Kilsdonk in occasione dei funerali di altrettanti giovani deceduti a causa dell'AIDS. Alla base di queste omelie vi è la profonda comprensione e compassione per le sofferenze delle vittime che egli ha elaborato grazie alla sua stretta e incondizionata vicinanza avuta durante la fase finale della loro vita. Padre Jan si è preso cura di più di duecento di questi pazienti, che vivevano ad Amsterdam ed erano giovani omosessuali.
A partire dal brano evangelico della prostituta che unge i piedi di Gesù con olio profumato (Lc 7,36-50), un piccolo libro che parla di conversione e di misericordia con una ricca scelta di preghiere, salmi e meditazioni, in un itinerario di ascolto e spiritualità per muovere i passi incontro a Cristo.
Il volume propone un'originale riflessione sul "come fare pastorale" in università e con il mondo universitario: un annuncio che ha tutti i caratteri della nuova evangelizzazione e che bene incarna quella "Chiesa in uscita" auspicata da papa Francesco e dai vescovi italiani. Il lavoro non si sofferma semplicemente sull'analisi del mondo universitario o sulle ragioni teologiche e culturali per cui l'azione pastorale è utile e necessaria, ma tenta anche di proporre una metodologia di lavoro e alcune direzioni concrete in cui declinarla.
Il libro racconta, in prima persona, la vita di Giuseppe "Bobo" Mainini, campione di rally a livello mondiale, che in seguito a un tragico incidente subisce lesioni che lo costringono in carrozzella. Durante una visita a San Giovanni Rotondo, di fronte all'immagine di Padre Pio, in maniera del tutto inspiegabile sente una spinta improvvisa ad alzarsi e a camminare, riuscendovi come se quell'incidente che l'aveva reso invalido non fosse mai accaduto. Da quel momento inizia per "Bobo" una nuova vita, fatta di impegno e testimonianza. Una storia vera dedicata a tutti coloro che, nella loro vita, pensano di aver toccato il fondo ma trovano la forza di rialzarsi
Fra le civiltà antiche, quella egizia sembra essere quella che più ha esplorato e maggiormente sviluppato il concetto di "passaggio da una vita terrestre a una vita dopo la morte". Nel dossier della rivista si scopre anche come i mesopotamici e i greco-romani si siano appropriati dell'idea, prima di presentare quello che, con Gesù nel Nuovo Testamento, appare come il rinnovamento di un annuncio di risurrezione. Infine, visitando il cimitero di Père-Lachaise (uno dei più celebri e visitati del mondo) con la guida di un esperto, si scoprirà quello che dicono della vita dopo la morte coloro che ci hanno preceduto... Completano il numero le consuete rubriche di "Studi Biblici" e "Bibbia e cultura".
La gioia dell'amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa. Come hanno indicato i Padri sinodali, malgrado i numerosi segni di crisi del matrimonio, "il desiderio di famiglia resta vivo, in specie fra i giovani, e motiva la Chiesa". Come risposta a questa aspirazione "l'annuncio cristiano che riguarda la famiglia è davvero una buona notizia". (...)
Satana ha perso la guerra contro Dio ma non ha ancora perduto tutte le battaglie. Il suo solo obiettivo è impedire all’uomo di entrare nel Regno dei Cieli: come all’inizio dei tempi, anche oggi il demonio e le sue schiere fanno di tutto per dannare l’umanità e portarla all’inferno. Stati alterati di coscienza, sedute spiritiche, magia sessuale, messe nere: sono in molti a cedere al fascino di rituali e pratiche proibite. Questo libro dimostra come la potenza del demonio continui a manifestarsi nella cultura di massa, in particolar modo nel cinema e nella musica, e come veri e propri stregoni moderni come Aleister Crowley e Anton LaVey abbiano fatto proseliti e influenzato personaggi del calibro di John Lennon, Mick Jagger, Jimmy Page, Frank Zappa e Ozzy Osbourne.
La corona angelica è stata rivelata dall'Arcangelo Michele durante una sua apparizione alla serva di Dio Antonia de Astonac. Il Principe degli Angeli le disse che voleva essere venerato con nove invocazioni, in onore dei nove Cori angelici. A chi recita questa preghiera ogni giorno, l'Arcangelo Michele ha promesso la particolare assistenza, sua e di tutti gli Angeli, sia in vita, che in Purgatorio dopo la morte.