
Tutte le verità rivelate procedono dalla stessa fonte divina e sono credute con la medesima fede, ma alcune di esse sono più importanti per esprimere più direttamente il cuore del Vangelo. In questo nucleo fondamentale ciò che risplende è la bellezza dell'amore salvifico di Dio manifestato in Gesù Cristo morto e risorto" (Evangelii gaudium, n. 36). Queste parole programmatiche di Papa Francesco ci invitano ad una riflessione sul luogo della morale all'interno dell'evangelizzazione ecclesiale e sul modo di attualizzare la proposta morale nella realtà odierna.
Il volume raccoglie gli scritti di Mons. Mario Oliveri, Vescovo di Albenga Imperia dal 1990. Gli scritti di venticinque anni del Vescovo teologo sono stati raccolti e pubblicati in gran parte già sulla rivista diocesana, altri invece sono stati rinvenuti dall'archivio personale.
Guerre, dittature, persecuzioni, migrazioni. La religione usata come strumento di odio e divisione nelle periferie del mondo. Contro la "globalizzazione dell'indifferenza", le parole di un sacerdote e missionario che racconta in presa diretta dai luoghi del conflitto. Padre Giulio Albanese ha vissuto per diversi anni in Africa. Di fronte agli abomini perpetrati nelle zone "calde" del pianeta, e alla testimonianza dei martiri del nostro tempo e delle loro comunità, ha sentito l'urgenza di scrivere questo libro, che denuncia come la fede possa essere distorta a fini ideologici, politici ed economici, per ottenere i quali si uccide, a si creano le condizioni per farlo, nel nome di un dio minuscolo, feticcio d'interessi faziosi.
Il dialogo con il mondo islamico è una delle più grandi interpellanze del XXI secolo. Il testo vuole ripercorrere le vite di alcuni di questi "dialoganti" cristiani che tanto influsso hanno avuto nella vita ecclesiale di ieri (l'apertura al dialogo del Vaticano II) e di oggi (le esperienze di dialogo delle comunità cristiane in Algeria e in Siria). Massignon, Abd-el-Jalil, Gardet, Anawati, de Beaurecueil, De Chergè e infine Dall'Oglio sono i "cercatori" presentati. Essi con allegria e coraggio hanno vissuto la sfida di ospitare nel cuore il mondo dell'alterità.
Un profilo di santa Caterina diverso da quello delle biografie ufficiali, più vicina all'uomo comune e alla devozione popolare. Dopo ben 85 anni si propone in questa edizione una nuova traduzione della biografia di Santa Caterina da Siena scritta dal viaggiatore, poeta e scrittore danese Giovanni Joergensen. La biografia dello Joergensen, pur attingendo a profusione da fonti documentali e storiche, ha il merito di disegnare un profilo di santa Caterina diverso da quello delle biografie ufficiali, del Caffarini e del beato Raimondo da Capua, che rende la patrona d'Italia-Dottore della Chiesa più vicina all'uomo comune e alla devozione popolare. La biografia dello Joergensen è decisamente il più bel racconto della vita di santa Caterina scritto nel '900. Una lettura affascinate che prende il lettore fino all'ultima pagina.
L'incontro di due persone e la nuova realtà dell'amore che tra loro nasce sono dono. Il dono è parola con cui Dio parla alle persone ed esse a loro volta parlano l'una all'altra. Ogni incontro che è incontro per sempre, indipendentemente da quando e dove sia avvenuto, prepara l'uomo all'evento che è il sacramento. Accogliere degnamente il sacro della persona, cioè il sacramentum, fa sì che l'uomo maturi nell'incontro con l'altro, incontro che avviene nell'affidamento reciproco - cioè nella fede - e nella fiducia nel frutto di questo affidarsi - cioè nella speranza. Attraverso questi due doni: fede e speranza, si compie l'amore che è per sempre. Nell'amore umano inizia così l'eternità che è l'Amore Divino.
A cinquant'anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II il contributo del Card. G. Siri (1906-1989), Arcivescovo di Genova per quarantun anni, resta significativo ed originale. Fin dall'annuncio dato da San Giovanni XXIII, egli colse nell'evento conciliare, non solo l'occasione per il necessario aggiornamento in ordine al servizio della Chiesa, ma anche l'impulso che sarebbe stato dato alla missionarietà, alla crescita della vita cristiana, alla fraternità, all'ecumenismo. Fu in sintonia con i Papi del Concilio, ma anticipò anche qualche aspetto dei loro successori. Spiegò sempre che la riforma del Vaticano II non era da intendersi come una rottura con la Tradizione della Chiesa e la sua applicazione non doveva imporsi come tale. Sostenne che l'aggiornamento della Chiesa, il suo ringiovanimento consisteva nel continuo ritorno a Cristo e nella lotta contro ogni forma di mondanità. Elaborò in modo originale un percorso di rinnovamento nella prospettiva della giovinezza della Chiesa.
Le vicende storiche che hanno determinato le divisioni interne al cristianesimo, hanno purtroppo disperso ricchezze spirituali che erano all’inizio un prezioso patrimonio comune. La speranza di ristabilire l’unità, voluta da Gesù (“… che tutti siano una sola cosa…”) è comunque già oggi realizzabile nel cuore di ogni credente, purché si compia il primo passo: conoscere meglio il cristiano altro da me.
Ci avvicina all’Ortodossia e alla sua spiritualità questo limpido scritto di p. Fiorenzo Reati, nel cui titolo il termine “cuore” è la chiave di lettura. E non potrebbe essere altrimenti poiché per la tradizione ortodossa esso è «il centro dell’esistenza umana».
«Una introduzione unica, densa, chiara, teologicamente precisa ed affascinante alla teologia bizantina. Il lettore può finalmente capire la differenza e la complementarità delle teologie ortodossa e cattolica: può iniziare a respirare la vita dello spirito con l’altro polmone, quello dell’Oriente.
Si avverte la competenza, la passione e l’esperienza dell’autore acquisita sul campo in 20 anni di vita vissuta in mezzo agli ortodossi con gioia e gratitudine» (p. Michel Evdokimov, prete ortodosso russo, figlio del celebre Pavel Evdokimov).
La cavalleria non è un ripiegamento intimistico sul bel tempo che fu ma una vera e propria via di santificazione che conduce a Dio, fatta di sacrificio e di lotta contro il male. Mai come oggi è offerta al cavaliere occasione più bella e avventura più grande: lo spirito della cavalleria rinvigorisce e purifica un ideale di vista cristiana che sembra essersi perso nel mare del relativismo e dei compromessi con la mondanità. Attingendo da varie fonti di diverse epoche, questo libro dimostra che lo scopo ultimo del cavaliere non è la guerra ma la pace, non l'imposizione della pace ma la sua difesa. Il cavaliere è un peccatore che ha scelto la via del sacrificio e del dono di sé e che crede nelle leggi di Dio: a esse obbedisce e si impegna a difenderle contro l'empietà combattendo la buona battaglia nel luogo e nel tempo in cui, di volta in volta, è chiamato a operare.
Un percorso storico tra i più variegati e turbolenti; un palcoscenico su cui si avvicendano con alterne sorti personaggi in gran numero e si svolgono e riavvolgono rotture, passaggi, capovolgimenti, unificazioni, rinascite: sono i secoli medioevali e della prima età moderna, dal VI al XVI, che questo volume ha come protagonisti. Secondo della serie di tre de "Il libro cristiano nella storia della cultura", esso ha il compito di introdurci nel vivace caleidoscopio della cultura cristiana del tempo, con il suo ampio ventaglio di nuove realtà e interessi: dal diffondersi dell'esperienza di vita monastica alla nascita delle scuole di teologia, dal fiorire dell'arte dell'illustrazione e decorazione dei codici alla sistematizzazione delle biblioteche. Per non parlare delle figure eccezionali che nel corso di questi dieci secoli lasciano impronte incancellabili, primi fra tutti Francesco d'Assisi, Tommaso d'Aquino, Dante Alighieri. E ancora, la ricostruzione storica di Giuliano Vigini ci conduce con mano ferma a conoscere l'estasi delle mistiche come Ildegarda di Bingen; le riflessioni di Anselmo, la regola di Gregorio Magno e l'itinerario di Bonaventura; le lodi di Iacopone; le opere di direzione spirituale di Teresa d'Avila, Giovanni della Croce, Ignazio di Loyola e Francesco di Sales; l'incessante e preziosa produzione di Bibbie, strumento di diffusione delle Scritture e insieme officina di sperimentazione grafica, testuale, bibliologica...
Non ci si può dichiarare cristiani e prendere parte alle ingiustizie, professare il razzismo, accettare la discriminazione di omosessuali, nomadi, carcerati, migranti. Non ci si può dichiarare cristiani ed essere complici della distruzione e dell'usurpazione dell'ambiente. Non ci si può dichiarare cristiani aderendo solo a parole al nuovo corso di papa Francesco, perpetuando nei fatti l'antico vizio di strumentalizzare Dio senza voler cambiare nulla. Dall'autore del fortunato "Fuori dal tempio", un nuovo manifesto per tutti i cristiani intransigenti.