
Il testo prende in considerazione la preghiera Salve Regina e ne commenta, quasi singolarmente, le parole che la costituiscono, una parola per ogni giorno del mese mariano. Nel primo giorno, per esempio, si riflette su «Salve», l'esordio della preghiera; nei giorni seguenti sull'appellativo «Regina», quindi sul significato di «misericordia» e così via. Le meditazioni comprendono di volta in volta aspetti linguistici, storici, scritturistici, esistenziali. Sono precedute da una citazione biblica e concluse da un proposito cui tener fede e da un'invocazione a Maria.
Una raccolta di pensieri tratti dalle parole di Papa Francesco dedicati alla nascita del nucleo familiare secondo il disegno di Dio e sull'importanza del sacramento del matrimonio nel contesto dell'anno Amoris laetitia recentemente indetto dal pontefice.
Giuseppe é un uomo umile, il suo cuore è appunto humus. Egli è pronto a ricevere seme e acqua per restituire frutto.
L’Uomo Giusto è una meditazione sulla figura di san Giuseppe. In questa raccolta di pensieri, il protettore di tutti i papà viene scorto in filigrana nei tanti episodi del Vangelo, nelle parole di Gesù, volto del Padre. Vi sono raccontate testimonianze tessute della stessa stoffa di Giuseppe, sono storie di vita somiglianti alla vicenda del Custode del Redentore. Raramente ne facciamo constatazione ma l’esempio di san Giuseppe é presente in tante vite e con |’esortazione apostolica Patris Corde papa Francesco ha offerto ai credenti l’opportunità di riscoprirlo.
Nella seconda parte del libro é proposta una Novena al Santo con la raccolta di Salmi, di preghiere dei Papi e con alcuni spunti di riflessione legati ai Patriarchi e personaggi dell'Antico e del Nuovo Testamento. Sono storie di fede che hanno fatto parte sicuramente di colui che viene indicato come l’ultimo dei Patriarchi.
Emanuele Ferro, presbitero dell'arcidiocesi di Taranto dal 2005, é il parroco della Cattedrale San Cataldo. Docente di Teologia Pastorale della Comunicazione, portavoce dell’arcidiocesi, giornalista, é il direttore del settimanale diocesano Nuovo Dialogo e dell'Ufficio per le comunicazioni sociali.
Una vera e propria enciclopedia delle preghiere e invocazioni a san Giuseppe:
* Preghiere a san Giuseppe vero sposo e padre
* Preghiere a san Giuseppe artigiano
* Preghiere a san Giuseppe patrono della Chiesa universale
* Preghiere a san Giuseppe modello di tutte le virtù
* Preghiere e novene a san Giuseppe per invocare la protezione e ottenere una grazia.
La chiesa nella sua bimillenaria storia ha dovuto affrontare molte terribili epidemie.
In ogni frangente ha sempre avuto grandi figure come guide che hanno sostenuto la fede del popolo, su tutte Papa Gregorio Magno e san Carlo Borromeo.
Questa proposta che si inserisce nella collana “MEDICINE” per La salute dell’anima vuol riaffermare come la preghiera sostenuta dalla fede può ottenere anche la guarigione dalle malattie e la cessazione delle epidemie.
La confezione contiene:
* Libretto con preghiere in tempo di epidemia e l’esempio di santi nei tempi di epidemia.
* Immaginette con i santi che hanno vissuto in prima linea l’emergenza di un’epidemia.
* Oggetto: la Corona del santo Rosario
Data di scadenza: senza limiti
Si consiglia un uso quotidiano
Prima dell’uso leggere bene il foglio illustrativo.
Due grandi figure della tradizione cristiana, san Giuseppe, sposo di Maria e guida della Sacra Famiglia e san Michele Arcangelo capo delle milizie celesti. Entrambi sono da sempre invocati come protettori della chiesa in tutte le vicende drammatiche della storia.
Il 2021 sarà un Anno tutto dedicato a san Giuseppe durante il quale «ogni fedele sul suo esempio possa rafforzare quotidianamente la propria vita di fede nel pieno compimento della volontà di Dio». Decreto della Penitenzieria Apostolica – che accompagna la Lettera apostolica «Patris corde» e che illustra come i fedeli potranno ottenere l’indulgenza plenaria.
Nella collana A CARATTERI GRANDI sono radunate tutte le preghiere che si possono rivolgere a questi santi per invocare il loro aiuto anche a livello personale.
Autore: Marcello Stanzione nato a Salerno nel 1963 è parroco del comune di Campagna (SA). E’ uno dei maggiori studiosi nel campo della Angelologia con decine di pubblicazioni sia nella letteratura che nella musica. Ogni anno all’inizio di giugno anima un convegno internazionale di Angelologia.
Il libro di don Guido e suor Tosca vuole introdurre alla somma arte della preghiera partendo dalle basi e senza sofisticate complicazioni. Un testo per tutti, dunque, strutturato con gradualità e cadenzato sulla progressione dell’intimità col mistero della Trinità e della comunione dei santi. Per leggerlo con profitto basta farsi portare passo passo nel luogo ove quest’arte si apprende, sostando sui singoli capitoli e tappe almeno qualche giorno, senza la cupidigia che vuol fare consumare tutto d’un fiato. Gli Autori ci fanno entrare in punta di piedi – ospiti desiderati e non intrusi – nella “bottega” dell’orazione ove c’è un solo Maestro, lo Spirito Santo, e molti compagni più avanzati che ci aiutano a progredire. Tra questi si è scelto di far conoscere al lettore il Beato Giacomo Alberione, un credente del XX secolo che ha fatto dell’orazione quotidiana la priorità esistenziale e temporale della vita apostolica: le sue preghiere – che uniscono mirabilmente il contenuto della retta fede a un affetto profondo e senza pietismi – forniscono lo spartito di base per personalizzare il proprio intimo e personale colloquio con Dio. Insegnare a pregare equivale a insegnare a stare al mondo. Significa aiutare a comprendere e amare in profondità questa nostra vita terrena; è pertanto un atto di carità smisurato.
Il secondo volume della collana "24 passi nel quotidiano", dedicata a san Francesco di Sales, propone un viaggio di meditazione e preghiera alla scoperta gioiosa del tema dell'amicizia, attraverso un'antologia tratta dalle sue Lettere. Gianni Ghiglione offre un ritratto di san Francesco di Sales, proprio a partire dalla sua corrispondenza, dalla quale emerge la storia più completa e fedele della sua vita di pastore, permettendo di cogliere il suo cuore, dal quale fa trasparire i suoi slanci affettuosi e l'amicizia sincera. Paolo Mojoli, commentando in ogni capitolo un brano di una Lettera di san Francesco di Sales, riflette sulla bellezza dell'amicizia vissuta in Dio e come dono di Dio, offrendo spunti di meditazione e preghiera. L'obiettivo di questo libro è quello di coniugare amicizia e preghiera, dialogo colmo di affetto con le persone e pieno di confidenza con Dio, attraveso l'insegnamento e l'esempio illuminante di san Francesco di Sales.
Per Teresa d'Avila l'orazione è la porta del nostro castello interiore, nella cui stanza centrale siede in trono Cristo risorto. Pregare vuol dire varcare questa soglia ed entrare in un mondo da esplorare. Questo testo si rivolge a chi ha il desiderio di pregare e sente l'iniziale necessità di orientarsi. Nella prima parte l'Autore offre un breve commento ad alcuni brani del Nuovo Testamento che riguardano la preghiera, introducendo alla bellezza e alla peculiarità della preghiera cristiana. Nella seconda parte vengono suggerite alcune modalità di orazione consegnateci dalla tradizione spirituale della Chiesa, tra le quali, per esempio: il silenzio, la lectio divina, l'esame di coscienza.
«Vegliate e pregate», ci esorta Gesù. «Pregate ininterrottamente», precisa Paolo. Pregare è fondamentale. Ma quanto è difficile trovare il tempo per pregare e rimanere perseveranti nella preghiera. Come trovare il tempo per la preghiera? Come pregare? Questo libro, nato dalla pratica, propone un metodo semplice per rispondere a queste due domande cruciali. L'intento non è di fornire un trattato teorico, bensì una griglia per accompagnare la preghiera quotidiana. Il fine non è quello di dire preghiere, ma di vivere la preghiera continua. In altri termini, aspirare a vivere l'esperienza di san Francesco, di cui dice il Celano: «Francesco non pregava, Francesco era diventato preghiera».
Alla ricca letteratura filosofica e teologica “provocata” dall’esperienza globalizzata dell’emergenza sanitaria del virus, appartiene a buon diritto il testo del teologo Andrés Torres Queiruga che si interroga sul tema. Se non esiste soluzione al mistero dell’esistenza del male, una risposta è, però, chiaramente priva di senso: quella che lo riconduce a Dio. Se non si vuole restare imprigionati nel paradosso di Epicuro - se Dio non vuole impedire il male, non è buono; se non può, non è onnipotente - bisogna necessariamente cambiare prospettiva. Quello che intende fare il testo di Queiruga. La domanda sollevata dalla “catastrofe vitale” interroga il futuro della riflessione teologica e forse anche la pertinenza culturale del cristianesimo in epoca post-moderna. Un mondo-senza-male è impossibile: da questa consapevolezza deve ripartire anche la teologia e quella branca del suo sapere chiamata tradizionalmente Teodicea. La domanda che essa pone, allora, deve cambiare e, secondo Queiruga, essa diventa: perché pur sapendo che il mondo è finito, cioè esposto al male, Dio lo crea nonostante tutto? Il testo vuole dare il suo contributo al dibattito circa il futuro del cristianesimo (e della religione in generale).