
La preghiera è una medicina dell’anima e dello spirito, un elemento di conforto nei momenti di disperazione, un mezzo di contemplazione e di riflessione. Marco l’Asceta, discepolo di Crisostomo, predicava: “Se cerchi la guarigione datti cura della tua coscienza, perché ascoltare ciò che essa ci rimprovera è la via della guarigione”; e ancora, un noto filosofo austriaco ha affermato che “pregare è pensare al senso della vita”. In questo libro alcuni grandi autori riflettono sul rapporto tra il pensiero, la preghiera e la guarigione: Massimo Cacciari (Pregare – Pensare), Suor Ignazia Angelini (la preghiera come respiro della creatura umana), Gianfranco Ravasi (respiro dell’anima) , Carlo Casalone S.J. (la preghiera terapeutica), Alfredo Anzani (la preghiera fa bene alla salute?) cercando di porre l’accento sul carattere terapeutico della preghiera stessa.
Gli autori dei contributi sono: Suor Ignazia Angelini, Abbadessa Monastero delle Benedettine, Abbazia di Viboldone, San Giuliano Milanese (Mi); Prof. Alfredo Anzani, Vice Presidente FEAMC, Federazione Europea Associazioni Medici Cattolici; Prof. Massimo Cacciari, Professore di Estetica. Facoltà di Filosofia, Università Vita Salute San Raffaele, Milano; Padre dott. Carlo Casalone JS, Vice direttore Aggiornamenti Sociali, Milano; Prof. Giorgio Lambertenghi Deliliers, Presidente della Sezione di Milano, Associazione Medici Cattolici Italiani; S.E. Mons. Gianfranco Ravasi, già Prefetto della Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana, Milano, attuale Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.
Con animo ardente e sentire profetico, il Santo di Montfront rivolge a Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, la sua fiduciosa preghiera. Denominata "Infocata" per la passione delle espressioni, la supplica è radicata nella memoria dell'agire di Dio per la salvezza dell'umanità ed è animata dal desiderio di ottenere una "compagnia" di missionari per rinnovare il mondo, sotto la guida della Vergine Maria.
Questo libro ci conduce in una vera e propria esplorazione del "mondo della preghiera". L'autore ne dipinge i diversi aspetti: la liturgia, l'orazione, la preghiera del cuore. Ci fa percorrere tutte le sue dimensioni: la supplica, l'intercessione, la benedizione, l'azione di grazie, la lode, l'adorazione, la contemplazione. Descrive ciò che circonda la vita di preghiera e la nutre: la meditazione, il digiuno, il silenzio, la preghiera in lingue, i canti e le danze, la preghiera in famiglia. E indica gli atteggiamenti dell'anima che la favoriscono: la vigilanza, la perseveranza, la fiducia... È una piccola guida che contribuisce alla realizzazione dell'auspicio di Giovanni Paolo II per il terzo millennio: la preghiera sia la "sostanza stessa dell'anima della vita cristiana".
Il libro raccoglie le catechesi del Papa sulla preghiera. Ne emerge una speciale pedagogia: il cristiano è accompagnato a prendere consapevolezza del cuore stesso della propria fede, del nutrimento vero per la sua relazione con Dio. La preghiera è il cuore della missione della Chiesa e porta di accesso a Dio. Preziosa perla che introduce le catechesi del Papa è il commento di Paolo Curtaz, teologo, cercatore di Dio ed evangelizzatore free-lance. Pagine altrettanto intense le sue che consentono di entrare nella bellezza delle parole del Papa e nella concretezza della preghiera, dono che ognuno è chiamato ad accogliere e a far vivere personalmente e comunitariamente. Con il commento di Paolo Curtaz alle catechesi di papa Francesco sulla preghiera.
Il settimo di dieci volumi della collana dedicata al Discorso della montagna. Ogni volume è diviso in due sezioni: introduzione e catechesi.
"La preghiera che purifica, fortifica e illumina il cammino è come il carburante del nostro viaggio verso la piena unità dei cristiani."
Raccolta di riflessioni sulla preghiera. Quaranta riflessioni sulla Preghiera, un argomento mai abbastanza affrontato e che non accenna a declinare nell'attenzione e nella sensibilita delle persone di oggi. Il libro presenta la Preghiera da molteplici punti di vista, soprattutto come realta antropologica e nella sua dimensione teologica. All'interno della prospettiva cristiana, sono particolarmente la dimensione biblica e cristologica quelle che rivestono maggiore interesse, senza trascurare le varie tradizioni patristiche sulla preghiera, l'esperienza monastica e quella degli Ordini religiosi nella storia. Grande rilievo viene dato anche alle varie forme di preghiera in riferimento soprattutto alla preghiera liturgica.
Nel corso della sua intensa attività culturale e politica La Pira ha scritto migliaia di lettere ai più vari destinatari: familiari, carcerati, letterati, laici impegnati nelle associazioni cattoliche esistenti, religiosi, statisti italiani e stranieri, papi, vescovi e cardinali; un numero incredibile di lettere solo in minima parte pubblicate. In questa immensa produzione un posto particolare è occupato dalle 250 Lettere circolari alle Claustrali da lui scritte, fatte stampare in foglietti o in opuscoli singoli e quindi inviate ai monasteri o a singoli destinatari. Di cosa si tratta? Dal 1951 al 1974, divenuto Presidente delle Conferenze di San Vincenzo della Toscana, La Pira aveva introdotto nel programma una novità: l'assistenza da offrire ai monasteri di clausura in difficoltà, in cambio di preghiere. L'iniziativa consisteva nell'invio di un foglietto stampato come circolare che, all'insegna dell'attualità, riportava le motivazioni e le iniziative “politiche” per cui La Pira chiedeva di pregare. Un documento eccezionale perché rappresenta un passo fondamentale per la comprensione del movente squisitamente teologico della vita politica di La Pira. In prima edizione italiana.
Il volume, in modo rigoroso e accattivante, approfondisce il senso dell'esperienza religiosa dei popoli, anzitutto a partire da quel patrimonio insuperabile che è dato dalle preghiere: "pietre preziose" e diamanti sulla via della considerazione religiosa dei popoli. Poi il libro si attesta sull'esperienza religiosa dei grandi autori (Schleiermacher, James, Otto), criticando invece i suoi facili detrattori d'indirizzo positivistico. E, come esemplificazione del senso religioso dei popoli, l'autore porta il discorso sui "nomi di Dio" e in particolare sulla relazione "Dio/cielo" per creare una prima fenomenologia. La fenomenologia storico-descrittiva si arricchisce sempre più, fino a creare un'architettura del senso religioso a partire dalle divinità di riferimento. Alla riflessione filosofica basata su Husserl e su Heidegger, che crea un implemento essenziale al valore dell'esperienza religiosa attraverso un fondamento fenomenologico insuperabile, segue la "messa in elenco" delle obiezioni cognitivistiche e neuro-scientifiche che oggi hanno fin troppa audience.