
L'abbazia di San Gallo fu eretta nel 720 su un eremitaggio fondato dal monaco irlandese Gallo nel 612. La sua storia è raccontata in una cronaca, il "Casus Sancti Galli", composta in epoche e da autori diversi e scritta in latino con l'ultima sezione in tedesco, che copre il periodo che va dalla fondazione dell'eremo alla prima metà del XIII secolo. Gli autori di maggior rilievo sono Ratperto, che scrive la parte che giunge all'833, seguito da Ekkeardo IV di San Gallo che compone la parte più estesa fino al 1053 e da Corrado di Favaria con cui si giunge al terzo decennio del Duecento. Pur apparentemente senza pretese, il testo descrive con chiarezza i rapporti e la vita del monastero ed è un documento di grande imporatanza per la storia della cultura.
Bernardo fu un grande maestro in omelie. Egli, con la catechesi, fu capace di catturare l'attenzione del suo uditorio, e di condurlo in riflessioni coerenti ai tempi liturgici. Quelle contenute in questo volume sono relative al tempo del Natale, tuttavia gli argomenti sono tali da non rimanere circoscritti a questa precisa ricorrenza, ma si allargano oltre, a problematiche più ampie. Proprio in questo sta il valore e la forza delle sue orazioni. Prefazione di S.E. Mons. Tarcisio Bertone Traduzione, introduzione e note di Jacopo Riccardi
Attraverso un poderoso sforzo di sintesi, Lutero presenta in poche pagine i lineamenti fondamentali della fede cristiana, come un cristiano o una cristiana che vivano la propria fede in modo responsabile devono conoscerli. Pochi testi come questo hanno contribuito a plasmare e diffondere la fede evangelica, dapprima in Germania, poi nel mondo intero. Un volume teologico e letterario, un classico della spiritualità cristiana, in ogni tempo: anche e proprio nella nostra epoca secolarizzata.
L'inno "Dulcis Iesu memoria" gode ancora di una certa notorietà, nonostante ci sia pervenuto in una versione molto ridotta e modificata rispetto al testo originale. Il carattere poetico del testo nulla toglie alla chiarezza del messaggio, anzi lo rende più affascinante e tale da toccare le fibre più intime del cuore.
I "Trattati" e le lettere, delle quali viene offerto un saggio con testo, permettono di accostare un momento significativo della storia della spiritualità italiana.
“Il sole che sorge
ti veda sempre con un libro in mano”
(Evagrio Pontico)
Volti e parole dei padri della chiesa d’oriente e d’occidente sull’esperienza della lettura e sull’universo dei libri, raccolti e proposti affinché ciascuno possa dare spessore, consistenza, importanza diversa a quei nomi ordinati, li colleghi a un volto e a sentimenti precisi, li metta in relazione tra loro, spaziando dall’uno all’altro con la dimestichezza e la familiarità di chi si sente tra amici. Si è cercato di dar voce all’amore per i libri, la lettura e la scrittura che animava i cristiani dei primi secoli e che, come ogni autentico amore, non restava confinato nell’angusto spazio di una pagina ma si dilatava verso ogni creatura, divenendo amore cosmico. A ogni lettore l’invito a muoversi con libertà all’interno di questa compagnia umana e l’augurio che il suo cuore si apra su quel libro della vita che l’umanità nel suo insieme non cessa mai di scrivere.
Il saggio si prefigge di analizzare il tema dell'evoluzione spirituale nel pensiero del Padre della Chiesa orientale, definito "il più mistico di tutti". Un profondo conoscitore di Gregorio scriveva negli anni cinquanta: "Egli ha effettivamente provato quello che ha rappresentato e trasmesso agli altri, egli possedeva la experientia in alto grado". Questo studio si pone come riferimento obbligato per la figura del grande Cappadoce.
È l'opera principale di teologia trinitaria di Gioacchino da Fiore. Contiene un trattato sulla Trinità, che si inscrive nel dibattito teologico del secolo XII ed è incentrato sulla comprensione della trinità di Dio nella figura dello strumento a dieci corde per la salmodia, suonato dal re Davide. Inoltre sviluppa una lettura innovativa rispetto alla tradizione dell'esegesi biblica nel suo tempo, incentrandola sul progresso della conoscenza di Dio nel corso dei tre principali stadi o "stati" attraversati dal popolo di Dio dall'inizio alla fine della storia del mondo; vi viene anche esposta una teoria della società cristiana, considerata nello spirito della contemplazione monastica.
Questo volume, pubblicato in occasione del XVII centenario di Vitale e Agricola, è frutto del contributo di eminenti studiosi afferenti a diverse discipline e fornisce un'ampia e approfondita panoramica storico-culturale del concetto di martirio. Una prima parte è dedicata ai martiri bolognesi e a quanto, nel corso della storia, è loro connesso. Nella seconda parte del volume si affronta il concetto del martirio nelle diverse epoche della storia. Il volume termina con una riflessione sugli avvenimenti e le ideologie del XX secolo che hanno procurato numerosi martiri nelle chiese cristiane.
In questo volume sono raccolti - con il testo latino a fronte - i primi scritti intorno al tema della parola: tre trattati incompiuti sulle arti liberali, grammatica, retorica e dialettica, e il dialogo 'De magistro (389-390).