
Cosa c'è di divino nell'essere giovane madre di un figlio arrivato per grazia o per caso? Ci si augura per lui una vita buona: che non incontri il male, che il mondo lo accolga o almeno lo lasci in pace. È la storia umanissima di Maria, madre di Dio bambino, la stessa di ogni madre per cui il proprio bambino è Dio, vita che si consegna fragilissima e si promette eterna. Ma il figlio di Maria è troppo speciale perché la storia sia solo questa e infatti sarà altra, raccontata per generazioni in poesia, in pittura, in musica, nel vetro, nel ghiaccio immacolato, a punto croce, sulle volte delle cattedrali e sui selciati delle piazze. Qui parla Maria. Accanto a lei Giuseppe, padre che ha detto sì senza comprendere, senza nemmeno pronunciare questo sì, costruttore di un progetto di vita e di amore ben più grande di quello immaginato. Intorno a lei uomini e donne che pensano di capire, ma sanno solo chiacchierare; e gli amici del figlio, Giovanni, Simone, Giuda e anche Nicodemo, che si affannano di domande nella notte; e dottori e farisei che chiedono la verità solo per poterla negare. Sopra di lei, infine, gli angeli fanno corona, ma con le loro ali non riescono a tenere lontano il gran male del mondo, che si addensa fino a quando qualcuno griderà: «A morte». Ciò che resta è un corpo rotto senza grazia, consegnato a una madre ancora giovane, anche nel momento estremo così simile a tante madri. Ma questa è una storia troppo immensa perché tutto possa andare perduto.
La "Madonna che scioglie i nodi", una particolare devozione nata in Germania nel 1700, introdotta a Buenos Aires negli anni '80 dall'allora padre Bergoglio, è ora venerata in tutta l'Argentina: Novena per sciogliere nove nodi di situazioni aggrovigliate della vita.
"Il Rosario - confida papa Francesco - è la preghiera che accompagna sempre la mia vita; è anche la preghiera dei semplici e dei santi... è la preghiera del mio cuore". Ed è proprio dalle parole sgorgate dal cuore del papa argentino che ci lasciamo accompagnare, mistero dopo mistero, nella meditazione della parola di Dio. Al termine del libro, dopo le litanie bibliche e lauretane, sono riportate le preghiere più belle e profonde che, da quando è papa, Francesco ha rivolto alla Madre della Misericordia.
Si tratta di un libro intervista su un aspetto poco scandagliato di Maria sia nella tradizione popolare che nella rappresentazione artistica. La Madonna nelle sacre rappresentazioni è spesso raffigurata addolorata o dolente, mentre questo contrasta con la testimonianza di tante apparizioni che ci raccontano invece di una Madre di Dio spesso sorridente e serena. L’autrice, partendo da una attenta lettura del testo biblico, lancia spunti di riflessione e “provocazioni” in questo senso raccogliendo le risposte di teologi, parroci, psicologi, studiosi dell’arte e scrittori attorno a questo gesto, così semplice e così comunicativo, del “sorriso”.
Un bellissimo invito per tutti i bambini a pregare con il Rosario. Attraverso immagini colorate, momenti di preghiera e brevi meditazioni li guida alla scoperta del messaggio d'amore di Gesù. È pensato per gli animatori delle parrocchie, per le famiglie, per i gruppi di catechismo e per i bambini che si accostano al sacramento della Prima Comunione. Età di lettura: da 8 anni.
I santuari mariani sono celebrati in tutto il mondo, ma meno noto è il contenuto dei messaggi della Vergine, così come la loro "evoluzione" nel tempo e la loro straordinaria attualità. Seguendo l'ordine cronologico delle apparizioni riconosciute dalla Chiesa cattolica, questo libro ci guida per approfondire con semplicità il messaggio evangelico di: Guadalupe in Messico (1531); Vailankanni in India (1580); Laus nelle Alpi (1664); rue du Bac a Parigi (1830); La Salette (1846); Lourdes (1858) e Pontmain (1871) in Francia; Knock in Irlanda (1879); Fatima in Portogallo (1917); Banneux (1933) in Belgio; Amsterdam nei Paesi Bassi (1945); L'Île Bouchard (1947) in Francia; Akita in Giappone (1973); Kibeho in Ruanda (1981) e San Nicolás in Argentina (1983), il santuario visitato dal cardinale Bergoglio prima della sua elezione come successore di Pietro.
Il 12 aprile 1947 la Madonna si manifesta a Bruno Cornacchiola e ai suoi tre figli in località Tre Fontane a Roma. Anticlericale, Bruno vi si era recato per scrivere in tranquillità un discorso per screditare i dogmi mariani mentre i bimbi giocavano. Tanto il suo astio verso la Chiesa che egli era arrivato al punto di concepire l'assassinio del Papa. Ma il Cielo intervenne: «Sono Colei che sono nella Trinità divina: la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti, ora basta. Rientra nell'ovile santo». Anche se Maria evoca in quest'apparizione grandi prove per la Chiesa e il mondo, le sue parole sono piene di speranza: «Amatevi. L'amore trionfa su tutto. Unitevi nell'amore di Dio, abbiate una sola regola: il Vangelo vivo». Il Messaggio è strettamente collegato anche al mistero dell'Assunzione su cui Pio XII pronunciò il dogma, nel 1950, in considerazione implicita anche di questo evento. Prefazione del card. Christoph Schonborn.
Maria ci dice e ricorda che Dio ha un piano per ognuno di noi: c'è anche un desiderio divino per come dobbiamo vivere...
Questo libro si pone al crocevia dell'esperienza centrale del cristianesimo - la morte in croce di Gesù alla presenza della madre - e della psicoanalisi relazionale, che vede nel rapporto madre-bambino il luogo decisivo per lo sviluppo della persona e per gli esiti della sua struttura psichica. Il componimento poetico dello Stabat Mater, si rivela un testo capace di illustrare questo intreccio.
Contiene 51 mirabili lezioni, attribuite all’angelo Azaria, su temi dottrinali e di spiritualità. Sono a commento delle letture (Vangelo escluso) delle Messe domenicali e festive dell’anno in cui quelle lezioni furono scritte: dal febbraio 1946 al febbraio 1947. Un indice delle citazioni bibliche lo rende utilizzabile per il lezionario della riforma liturgica. Prefazione di P. Corrado M. Berti osm.
I capitoli e brani raccolti nel presente volume sono tratti dalle opere valtortiane. Ci illustrano la figura del “custode e tutore della Purezza e della Santità”. Dagli scritti di Maria Valtorta emerge l’uomo giusto – è il Giusto dirà Gesù –; un lavoratore instancabile perché Gesù e Maria, i suoi amori, abbiano agio e conforto. Discendente da stirpe di re, il povero legnaiuolo ha tratti di re ed anche per lui va detto: “Era umile perché era realmente grande…”. In appendice vengono riproposte l’esortazione apostolica Redemptoris Custos di Giovanni Paolo II e la lettera enciclica Quamquam pluries di Leone XIII.