
Fare corrispondere la "vocazione al servizio" che accomuna i diaconi permanenti tra loro e con i battezzati tutti, con la consapevolezza della specificità ricevuta nel sacramento dell'Ordine nel proprio grado - in quanto "custodi del servizio" nella Chiesa -, chiede una formazione continua e specifica; una formazione che si esprime poi con le esigenze necessarie a declinare tutto ciò nel campo della salute, ossia del servizio alla vita. L'intenzione di questo volume è di salire un ulteriore gradino verso la definizione di un percorso completo di formazione e di inquadramento, sia iniziali che continuativi, del diaconato permanente nel servizio alla pastorale della salute; ministero che è chiamato a contribuire in modo determinante - quale "ministero soglia" - alla realizzazione della vocazione e missione della Chiesa-in-uscita, a patto di raggiungere maggior chiarezza identitaria, prima ancora che operativa e di impegno.
Il volume raccoglie le voci della Santa Sede, della Conferenza Episcopale Italiana, del Ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità italiani, che offrono molteplici spunti di riflessione - ecclesiali e valoriali - per la cosiddetta sanità cattolica, chiamata ad affrontare sempre nuove sfide. Queste sottopongono a valutazione continua la sostenibilità delle strutture sanitarie e richiedono una verifica costante del mantenimento di quella identità carismatica cattolica che ne ha costituito il fondamento e, non ultimo, la sua stessa finalità.
La qualifica di "persona" non cessa prima della morte, neppure quando manifestazioni anche devastanti da vari punti di vista ci fanno chiedere se essa stia ancora appartenendo alla vita e al genere umano in pienezza. Il volume considera quattro di tali manifestazioni - Alzheimer, Demenza semantica, Mild Cognitive Impairment e disturbi cognitivi della Malattia di Parkinson - e le loro possibili ricadute a livello socio-culturale e pastorale. Al riguardo, soprattutto a cura delle comunità cristiane - a partire dalla pastorale ordinaria, parrocchiale, familiare e associativa - dovrà essere prestata ogni cura affinché quello della malattia neurodegenerativa non sia mai considerato come uno stigma da caricare su questi malati e con il quale "valutarli".
Il 21 aprile 1957 Pio XII firmava la lettera enciclica Fidei donum. Per ricordare il 50esimo anniversario di questa enciclica, la Commissione Episcopale della CEI per l'evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese ha predisposto questa nota. Diviso in quattro capitoli, il documento non si limita a ripercorrere la storia della nascita e dell'evoluzione del missionario diocesano "donato" alle Chiese, ma offre anche alcune preziose riflessioni sul volto attuale della Chiesa nel mondo. Da una parte infatti viene analizzato l'influsso che l'enciclica di Pio XII ha avuto nella visione della Chiesa, dall'altra ci si sofferma sulla situazione odierna delle missioni diocesane e sulle necessarie "scelte operative" che ogni Chiesa locale è chiamata a compiere. Indicazioni chiare e puntuali che non riguardano solo un ambito della vita pastorale, ma la sua stessa essenza. La Chiesa, infatti, "non "fa" semplicemente missione, ma "è" missione, cioè esiste per comunicare al mondo la vita divina". È in questa prospettiva che deve essere vissuta ogni scelta pastorale: ""Cristiano" e "missionario" non identificano più due figure distinte, ma sono qualifiche inscindibili del discepolo".
Schede per la lettura e l'approfondimento dei nove capitoli dell'Esitazione postsinodale "Amoris Laetitia" di papa Francesco.
Per le sue esplicite finalità, per il metodo coerentemente applicato, per la sua stessa articolazione, questo Dizionario si presenta come un’opera speciale. Essa consiste di dieci voci fondamentali, centotrentuno tematiche e quattordici approfondimenti, dedicati al magistero sociale della Chiesa. Gli autori sono per grandissima parte scienziati sociali, che, nei loro contributi, intendono individuare e illustrare non solo i punti di più feconda intersezione tra il Magistero e le scienze sociali, ma anche le concrete forme con cui i principi fondamentali della dottrina sociale sono collocabili alla base e a guida dei comportamenti e delle azioni di singoli, gruppi, grandi collettività.
Come tutti i repertori sistematici (siano essi dizionari, enciclopedie, o meno esaustive raccolte di lemmi e concetti fondamentali per delimitare aree del sapere e dell’agire) che non casualmente compaiono in certi snodi della cultura e della vita associata, anche questo Dizionario porta già in sé un significato e un valore. Analizza le ricadute concrete dei principi fondamentali della dottrina sociale, che auspica espressamente il confronto e l’apporto delle scienze politiche ed economiche. Più che per ciò che delimita, è importante per i nuovi campi che apre.
A cura del Centro di ricerche per lo studio della dottrina sociale della Chiesa
Comitato di direzione: Carlo Beretta, Evandro Botto, Ferdinando Citterio, Michele Colasanto, Alessandro Colombo, Giorgio Feliciani, Lorenzo Ornaghi, Daniela Parisi, Eugenia Scabini, Sergio Zaninelli
La Conferenza Episcopale Italiana ha voluto dedicare il biennio 2010-2012 al tema dell'educazione, avviando la riflessione nel 2010 con la pubblicazione di specifici Orientamenti pastorali dal titolo Educare alla vita buona del Vangelo. La tematica non poteva non interpellare le scuole cattoliche e i centri di formazione professionale di ispirazione cristiana, che fanno del progetto educativo cristianamente ispirato il fattore distintivo della propria attività scolastica e formativa. Sull'argomento il Centro Studi per la Scuola Cattolica ha quindi promosso nel mese di febbraio 2012 un convegno nazionale al quale hanno partecipato i maggiori esperti del settore. Il volume raccoglie gli atti di quel convegno, offrendo ai lettori una panoramica ampia e aggiornata della problematica, con l'obiettivo di coniugare l'offerta educativa di ogni scuola o centro di formazione professionale con i principi del Vangelo.
Sussidio per la celebrazione della XIV Giornata Mondiale del Malato. Alla scuola del malato" e il tema presentato dalla Consulta della Conferenza Episcopale Italiana per la Salute e sviluppato nel sussidio che aiuta la Chiesa italiana a celebrare nel modo migliore la XIV Giornata Mondiale del Malato. Questo il tema conduttore di questa pubblicazione che, sviluppando alcuni temi della Giornata, si propone di aiutare la nostra riflessione non solo sulla centralita della persona ammalata ma anche su una realta alla quale poco si riflette: quella di passare da una realta di "sano" a quella di "malato". "
In occasione del 50° anniversario dall'inizio del concilio Vaticano II e nella consapevolezza che le resistenze al concilio non hanno fatto che accrescersi nel corso degli ultimi anni, lasciando in ombra quell'invito alla riforma della chiesa e alla conversione del cuore di cui parla il decreto sull'ecumenismo ai paragrafi 6 e 7, l'Autore e l'Editore ritengono opportuno ripubblicare una ricerca apparsa alcuni anni or sono, in quanto conserva tutta la sua attualità, pur essendo da lungo tempo esaurita. Si è ritenuto utile, inoltre, ripubblicare in appendice la postfazione preparata per la seconda edizione di "Divorzio Nuove Nozze e Penitenza nella chiesa primitiva". La chiesa cattolica potrebbe tornare a prendere coscienza del potere ricevuto da Cristo di assolvere tutti i peccati, anche quelli più gravi, come il peccato di avere infranto il proprio patto coniugale e di essere entrato in una seconda unione. Si tratta dell'esempio concreto di una riforma che può essere già oggi realizzata e che appare sempre più urgente sia per motivi pastorali che ecumenici.
A 50 anni di distanza, un'attenta rilettura di questo "Commento" consente di capire ogni singola espressione del Decreto sull'ecumenismo ("Unitatis Redintegratio", 1964). Altresì, ci restituisce il clima che aveva accompagnato la redazione del decreto, le reazioni immediate alla sua pubblicazione, l'entusiasmo con il quale esso è stato accolto e la convinzione che era pienamente collegato alle nuove prospettive di riconciliazione e di ristabilimento della piena comunione che il concilio Vaticano II aveva aperto alle chiese cristiane.
Con l'indizione del Sinodo che dovrebbe coinvolgere i Responsabili delle diverse comunità della Chiesa cattolica, si sono aperte delle possibilità di rinnovamento per la stessa Chiesa cattolica inaudite sino ad oggi. Quanti si sentono interessati a dei cambiamenti nella Chiesa al fine di superare situazioni ereditate dalle generazioni precedenti, per esempio per ciò che riguarda la condizione della donna e la sua esclusione dall'accesso ai ministeri ordinati, sono invitati a far sentire la propria voce. Analogo invito per quanti ritengono che l'accesso ai ministeri non comporti la necessità di una disposizione di legge che possa imporre l'impegno al celibato a coloro che si preparano alla propria ordinazione. Il presente lavoro sostiene quanti hanno abbracciato questa tesi.