
Un volume nato dall'intuizione della Diocesi di Bergamo per dare risposte pertinenti ed organizzate sulla "tutela dei minori". Da alcuni anni la Diocesi ha avviato il "Servizio diocesano Tutela Minori" articolato in tre ambiti: informazione e formazione, accoglienza, ascolto e accompagnamento. L'organizzazione del servizio, l'individuazione degli esperti e la formazione degli operatori, sono stati accompagnati da un paziente lavoro di riconoscimento e proposta di "buone prassi" che permettono nella pastorale ordinaria di esercitare una dimensione preventiva dei comportamenti ma anche una dimensione precisa che ciascun operatore pastorale è chiamato ad osservare a tutti i livelli. Lo scopo del testo è costruire un sistema sano di prevenzione negli ambienti ecclesiali ed è rivolto alle famiglie, ai ragazzi, ai parroci e a tutti gli altri collaboratori. «La sua diffusione sarà uno strumento valido da affiancare alle indicazioni delle Linee guida per contrastare un reato e un peccato gravissimo, ma soprattutto per tutelare l'integrità e la dignità della persona dei ragazzi e dei giovani» (pag. 7). Prefazione di Lorenzo Ghizzoni. Introduzione di Francesco Beschi.
L'esperienza della Chiesa nella tutela dei più piccoli è unica e senza pari. Uomini e donne, istituzioni e organizzazioni, nel corso dei secoli, hanno testimoniato un impegno straordinario nel prendersi cura dei più fragili, e tale dedizione continua anche oggi con la stessa generosità. Tuttavia, il dramma degli abusi sollecita una riflessione profonda sulla responsabilità di ciascun membro della Chiesa. L'ascolto delle vittime e la consapevolezza degli effetti devastanti degli abusi impongono una conversione personale e comunitaria. Non si tratta solo di prevenire i rischi, ma di creare, con azioni proattive, ambienti e relazioni che promuovano la crescita sana e sicura dei più piccoli, a partire da una fede adulta che si fa carico dell'altro, in particolare del minore. La tutela dei minori, pertanto, è un impegno che riguarda l'intera comunità, in quanto ogni membro è chiamato, secondo le proprie capacità, a essere corresponsabile della crescita e del benessere dei figli della Chiesa. Il presente volume si propone di accompagnare gli operatori pastorali nel loro difficile ma essenziale compito, offrendo loro strumenti concreti per garantire la protezione e la cura dei più piccoli, affinché ogni comunità parrocchiale possa davvero diventare un luogo sicuro, in cui il Vangelo si traduce in un'azione educativa che promuove la generatività e la fiducia reciproca, in sintonia con le esigenze di ogni realtà parrocchiale.
A cinque miliardi di persone, in varie aree geografiche del pianeta, è negata la libertà di religione. Pastori e semplici fedeli, uomini e donne, vecchi e bambini sono emarginati, esiliati, perseguitati e uccisi a causa del loro credo. I loro luoghi di culto e di preghiera sono vietati o sistematicamente violati e distrutti.
Come attestano molte fonti autorevoli e «neutrali» sono spesso i cristiani le vittime di tanta intolleranza, ma anche altre minoranze religiose ne sono colpite.
Questo breve e circoscritto vademecum non solo si sforza di monitorare la difficile situazione delle comunità cattoliche, ma, in sintonia con il magistero della Chiesa, sottolinea l’insopprimibile desiderio che ha ogni essere umano di camminare alla ricerca della verità, senza discriminazioni.
E mette a nudo una presenza allarmante e perversa: l’ombra violenta del potere politico e degli interessi economico-finanziari che – attraverso strumenti istituzionali, giuridico-legislativi e l’imposizione di «religioni di Stato» – strumentalizzano e orientano l’anelito religioso di singoli individui e interi popoli e Paesi.
Per interrompere questa spirale di morte il dialogo è l’unico mezzo, come ha recentemente ripetuto papa Benedetto XVI in occasione della Giornata Mondiale della Pace 2011, imperniata appunto sulla «Libertà religiosa, via per la pace».
Nota sugli Autori: Produzione: Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) - Curatore: Francesco Meloni - Collaboratori: Giuseppe Di Ciaccia, Elvira Zito, Liliana Vallina
Questo libro, scaturito dalla grande esperienza dell'autore, sottolinea l'importanza in ambito missionario ed ecclesiale di una comunicazione intesa non più solo come strumentale. Occorre riappropriarsi della propria capacità di giudizio, per restituire dignità alla conoscenza e per poter dire chi siamo e che cosa vogliamo in relazione alle vicende di un mondo soggetto a repentini cambiamenti. Se non sappiamo comunicare la Parola, parafrasando papa Francesco, come pensiamo di uscire dalle sacrestie, di scendere nell’agorà, di avventurarci nelle periferie?
GIULIO ALBANESE, comboniano, ha diretto il New People Media Centre di Nairobi e fondato la Missionary Service News Agency. Attualmente collabora con varie testate giornalistiche per i temi legati all’Africa e al Sud del mondo tra cui «Avvenire» e il Giornale Radio Rai. Dal 2007 insegna giornalismo missionario presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e dirige le riviste missionarie delle Pontificie Opere Missionarie Italiane. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Missione XL. Per un Vangelo senza confini (EMP 2012); Cliccate e troverete (con S. Pillon, Infinito edizioni 2011); Ma io che c’entro? Il bene comune in tempi di crisi (EMP 2009); Hic sunt leones (Paoline 2006); Soldatini di piombo (Feltrinelli 2005).
Giuseppe Alberigo (1926-2007) ha ideato e diretto la grande "Storia del Concilio Vaticano II", opera che ha mutato le conoscenze sul Concilio a livello internazionale. In questo volume vengono per la prima volta raccolti i saggi di ricerca di prima mano. Come scrive nella prefazione il cardinale Lehmann "per molto tempo si dovrà dire che Alberigo nous interroge encore ... non solo per i suoi lavori sulla stagione conciliare, per le sue ricerche su Trento e la sua età, per la sua perizia di filologo, per il garbo esigente con cui ha saputo coordinare grandi imprese scientifiche internazionali, ma proprio per il suo apporto agli studi sul Concilio Vaticano II, al quale questo volume è consacrato". Se la storicizzazione del Vaticano II rimarrà il contributo di Alberigo alla storia della Chiesa, questi saggi ne documentano il come e i perché.
Il 29 settembre 1963, con l'inizio del secondo periodo di congregazioni generali, si apre il concilio di Paolo VI, figlio e padre del concilio nel medesimo tempo. Dopo la morte di Giovanni XXIII, il Vaticano Il si trova a "ricominciare". Per l'impulso del collegio dei moderatori, voluti al vertice del concilio dal nuovo papa, l'assise conciliare affronta temi cruciali quali la teologia della chiesa, la liturgia, l'ufficio pastorale dei vescovi, l'ecumenismo. La conclusione del secondo periodo (4 dicembre 1963) vede arrivare i primi frutti dei lunghi dibattiti con l'approvazione definitiva dei testi sul rinnovamento liturgico e sui mass media, ma anche il pellegrinaggio di Paolo VI a Gerusalemme. La seconda intersessione 1963-1964 è caratterizzata dall'incertezza sull'ulteriore durata del concilio e dallo sviluppo dei grandi nodi teologici. L'avvio della riforma liturgica marca una peculiarità del Vaticano II: un vero anticipo di post-concilio. Sulla base di un'ampia e importante base documentaria, questo terzo volume offre una ricostruzione analitica e scientificamente articolata dell'evento conciliare in tutta la sua ricchezza.
"Ci sono voci che vogliono andare indietro rispetto al concilio. Questo si chiama essere testardi" (Papa Francesco). L'unico modo per capire il Vaticano II è conoscerlo. Il concilio Vaticano II, l'evento che ha plasmato la fisionomia del cattolicesimo di questo secolo e segnato l'intero ambito cristiano del pianeta, prima di questa opera non era affrontabile sulla base di una ricostruzione storica organica. La "Storia del concilio Vaticano II", promossa dalla Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna e coordinata da Giuseppe Alberigo, costituisce la sintesi di un progetto internazionale che si avvale di una ricca base documentaria inedita e dell'apporto di autori di diversi ambienti, lingue e ambiti culturali. L'opera - pubblicata in sette lingue - si articola in cinque volumi e intende ricostruire la dialettica che ha animato l'assemblea nelle varie fasi. Se ne ripropone ora la riedizione italiana, arricchita da una nuova introduzione di Alberto Melloni, già curatore della precedente edizione (1995-2001), e da un apparato iconografico a cura di Federico Ruozzi. Vengono approfonditi in questo quarto volume gli avvenimenti e i nodi critici dell'autunno 1964 e della successiva intersessione, l'ultima prima della conclusione effettiva del concilio. È una fase per diversi aspetti convulsa, in cui diviene più o meno netto il ruolo guida di Paolo VI, mentre le correnti conciliari si attestano su posizioni distanti e non facilmente componibili.
Paolo VI si fece leggere la lettera più volte, lacrime di dolore e di sconcerto gli rigarono il volto: “Mi hanno tradito! Mi hanno tradito! Oh mio Dio, aiutami! Il fumo di Satana si è infiltrato nella Tua Chiesa!”…
Da quella che è passata alla storia come la “notte oscura di Paolo VI”, nasce e si sviluppa l’ultimo romanzo di Rosa Alberoni: un avvincente e affascinante thriller ambientato all’interno delle mura vaticane, nel bel mezzo del Concilio Vaticano II. Tra eresie mal celate, incontri segreti, progetti minacciosi, sofismi, trucchi e continui colpi di scena, Rosa Alberoni racconta in maniera mirabile il complotto di una minoranza organizzata che aveva l’obiettivo di scardinare il primato di Pietro, di respingere la Madonna come Madre di Cristo, di negare l’esistenza dei Santi e, ancor peggio, l’esistenza del diavolo, e di condurre la Chiesa Cattolica alla deriva protestante. Ma proprio quando la battaglia sembra ormai perduta, in modo misterioso e Provvidenziale, la congiura viene scoperta.
Rosa Alberoni, vive a Milano. Scrittrice, professoressa universitaria di Sociologia Generale, giornalista, ha collaborato con molti quotidiani, l’ultimo dei quali è il “Corriere della Sera”, e ha tenuto una rubrica su “Sette” e “Corriere Magazine”. Ha scritto numerosi saggi e romanzi pubblicati da Rusconi, Mondadori e Rizzoli. Ricordiamo solo alcune delle opere edite da Rizzoli: il più recente romanzo La prigioniera dell’Abbazia e gli ultimi fortunati saggi La cacciata di Cristo e Il Dio di Michelangelo e la barba di Darwin.
Il testo è strutturato in tre sezioni: la prima sezione accompagna il lettore nelle pieghe di Amoris laetitia, facendone emergere le sfide, le prospettive, il contenuto. La seconda sezione, di tipo teorico-pratico, affronta cinque particolari questioni:
1. come educare i giovani perché rispondano alla vocazione all’amore;
2. quali aiuti offrire alla famiglia perché viva la pienezza dell’amore;
3. come accompagnare nel discernimento vocazionale i giovani fidanzati;
4. quali sono i consiglieri reali dei giovani; 5. come costruire concretamente un itinerario di
discernimento vocazionale per i fidanzati. Le questioni saranno affrontate da un punto di vista teologico-pastorale e umano-pedagogico. Alcune testimonianze chiudono il testo, offrendo percorsi e proposte reali.
Frutto dell'annuale convegno organizzato dalla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, il testo offre un interessante contributo sulla santità: le sue sfide per la Chiesa oggi, la sua profezia per rifondare un umano più capace di umanità. Tutto questo interpella concretamente la ricerca teologica, la teologia pastorale ma anche le scienze umane il cui obiettivo è aiutare l'uomo ad essere felice, a vivere bene con se stesso e con il mondo. Gli interventi dei diversi autori prendono il via dall'esortazione Gaudete et exsultate e cercano di riportare la santità al centro della vita quotidiana della Chiesa e di ogni cristiano, smascherando tutte le visioni parziali o deformanti ed indicando quel "di più" a cui tutti dovrebbero tendere.
Il concilio Ecumenico Vaticano II, assumendo come prospettiva la pastorale e rinunciando alle definizioni dogmatiche e giuridiche, intende collocare la Chiesa in dialogo costruttivo con l'umanità e con il mondo contemporaneo, valorizzando il bene di cui ogni uomo è portatore e promuovendo la collaborazione e la solidarietà. L'evento conciliare è il punto d'arrivo di quanto i movimenti biblico, liturgico, catechetico ed ecumenico avevano iniziato ad elaborare e ad offrire per la ricerca teologica e per la prassi pastorale; ma è altresì il punto di partenza per una rinnovata missione in un mondo che cambia. Il Concilio è leggibile alla luce del contesto storico, culturale ed ecclesiale in cui viene accolto; soggetti della recezione sono le Chiese locali, che rappresentano i contesti vitali dove si va oltre l'osservanza formale delle norme. L'autore, a cinquant'anni dall'annuncio dell'indizione del Concilio, fa constatare che è un processo complesso e di lunga durata, anche se viviamo in un contesto socioculturale che ama tempi corti e che ha breve memoria. Quest'opera, rigorosa e documentata ermeneutica dell'evento e della congiuntura storica, mette a fuoco i nuovi paradigmi ecclesiali, nella logica della continuità, dentro il contesto italiano, ed in esso, nella realtà viva delle Chiese siciliane.
Ad un anno dalla sua scomparsa, questo libro celebra la memoria di Monsignor Roberto Amadei, Vescovo di Bergamo dal 1991 al 2009.
In questo libro sono raccolti tutti gli interventi del Vescovo di Bergamo ai sacerdoti nelle diverse occasioni d’incontro con i suoi preti. Il titolo di questo libro non rappresenta solo la sintesi efficace del magistero del Vescovo ai sacerdoti della Diocesi di Bergamo, ma è anche la cifra della testimonianza offerta lungo tutta la sua vita di pastore e una appassionata testimonianza d’amore a Cristo.
Con prefazione del Cardinal Angelo Scola e premessa di Monsignor Francesco Beschi.