
L’approdo di Avvenire a Pompei, a partire dal 1972, fu così la risposta a una vocazione nazionale presente come segno di identità del progetto di Paolo VI di dotare la chiesa italiana del dopo-Concilio, di un organi di informazione autorevole e moderno. Nel momento in cui il giornale taglia il traguardo de mezzo secolo di vita, sfogliare da capo questa pagina pompeiana era doveroso. E’ a tutti gli effetti una pagina di Avvenire.
Il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa è stato pubblicato dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace nel 2004 e da allora è stato tradotto in più di trenta lingue. Si è dimostrato uno strumento pastorale utile per diffondere l'insegnamento sociale della Chiesa. Questo libro vuole offrirne una sintesi, al fine di renderne più accessibile il contenuto. Allo stesso tempo gli autori hanno inserito idee tratte dai nuovi documenti dell'insegnamento sociale dei pontefici. Il titolo del libro esprime l'ineludibile responsabilità di ognuno verso la società in cui vive. "[...] sarebbe assai utile un compendio o una sintesi autorizzata della dottrina sociale cattolica, compreso un 'catechismo', che mostri la relazione esistente tra di essa e la nuova evangelizzazione" (San Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica Ecclesia in America, 54).
Questo libro affronta alcune delle apparenti incongruenze tra economia e dottrina sociale cattolica. Gli autori dei capitoli sono economisti e accademici con una profonda conoscenza della dottrina sociale cattolica. Il libro mira a ispirare gli ecclesiastici ad approfondire e a intraprendere ulteriori indagini e a incoraggiare i giovani cristiani a studiare l'economia ed eventualmente a servire il loro Paese come imprenditori. Prefazione di Raffaella Petrini.
Una sintesi completa della dottrina cristiana - che cosa credere, come vivere e come pregare nel modo in cui Cristo ci ha insegnato - scritta per il nostro tempo da un successore vivente degli apostoli. Con autorità episcopale e zelo pastorale, il vescovo Athanasius Schneider offre una nuova e audace articolazione delle verità senza tempo della Chiesa Cattolica, offrendo in una forma semplice e comprensibile tutta la ricchezza dell'insegnamento tramandato attraverso la tradizione. Con il metodo della domanda e risposta, il fedele è condotto ad affrontare i fondamenti di fede, ma anche le questioni contemporanee. Una guida affidabile e un classico per il cristiano di oggi e soprattutto di domani.
Il cardinale di Vienna individua tra Europa e cristianesimo un rapporto paradossale: il Vecchio Continente ha sempre meno credenti ma al contempo desidera che i cristiani siano sempre più fedeli al vangelo. Il cristianesimo può offrire all'Europa la libertà da ogni condizionamento; la fede può ricevere dalla cultura laica l'appello ad una credibilità oggi quanto mai urgente. Un cardinale teologo e pastore, allievo di Joseph Ratzinger, aperto alla modernità.
Uno dei piu giovani membri del collegio cardinalizio, descrive con grande lucidita e schiettezza le sfide che la post-modernita lancia alla Chiesa: dal relativismo ai problemi dell'immigrazione, dalla secolarizzazione all'impegno missionario... Uno dei piu giovani membri del collegio cardinalizio e artefice del Catechismo della Chiesa Cattolica del 1992, il Card. Schonborn analizza le sfide che il mondo contemporaneo pone alla Chiesa. Giunto alla guida della Chiesa di Vienna in circostanze particolarmente difficili, non elude nessuna delle questioni spinose della post-modernita: la vita interna della Chiesa con le sue chances e le sue fragilita, l'atteggiamento provocatorio che i battezzati devono conservare davanti alla politica, l'economia mondializzata e le sue derive, l'Europa e gli sforzi della Comunita Europea per il suo allargamento, la trasmissione della fede alle giovani generazioni, i rapporti tra la Chiesa e il mondi ebraico e islamico, e infine l'imperiosa necessita di riscoprire la Bellezza di Dio
A quarant’anni dalla sua pubblicazione, l’Enciclica Humanae vitae continua a provocare reazioni appassionate. Purtroppo,la maggior parte di coloro che hanno denigrato l’Humanae vitae non hanno notato che è anzitutto la ragione a giustificare la posizione di Paolo VI. L’Enciclica conferma le conclusioni evidenti di una serie di discipline scientifiche...
Queste pagine si concentrano sulla questione del rapporto tra tempo ed eternità. La realtà della Chiesa è presentata nella sua funzione di mediazione a più livelli. Per sua natura è una mediazione, poiché deve il suo fondamento al mediatore per eccellenza, Gesù Cristo. Su questo sfondo si dispiegano le diverse implicazioni del già e del non ancora, che va visto come il nucleo di tutta l'attività ecclesiale. Per il singolo credente, ciò si traduce in atteggiamenti molto concreti per la sua esistenza, che hanno il carattere di virtù. Non è un caso che le riflessioni convergano così sulla speranza.
Il volume fornisce alcune note sui concetti di pietas, misericordia ed aequitas. Diviso in due parti, nella prima Mons. Sciacca affronta il concetto di "nichilismo" - come segno dei tempi che bisogna saper leggere cercando di cogliere un appello a colmare il vuoto che esso scava grazie alla religione e alla morale - e di pietas; mentre nella seconda offre una riflessione su valori quali giustizia, misericordia, ed aequitas.
Ogni giorno siamo bombardati da decine di notize, spesso contraddittorie e poco sicure. In questo confuso turbinio di informazioni, è possibile e doveroso distinguere la pula dal grano, cioè quanto c'è di buono e nutriente per la mente e lo spirito da quanto invece è inutile. Questo libro è una raccolta di utili osservazioni da parte di chi si trova in una posizione privilegiata e cristiana all'interno del mondo della comunicazione e deve districarsi tutti i giorni tra "bufale - e false polemiche per garantire un degno servizio ai suoi lettori. Con la verve critica per la quale è conosciuto, don Antonio Sciortino, direttore di "Famiglia cristiana", mette in guardia lettori e giornalisti sui doveri di una informazione corretta. Don Antonio Sciortino, direttore di "Famiglia cristiana", mette in guardia lettori e giornalisti sui doveri di un'informazione corretta.
In breve
«È vero, oggi è in atto uno ‘scontro di civiltà’. Ma non tra Occidente e Oriente. O tra cristianesimo e islam. No, il vero scontro di civiltà si gioca in Parlamento e nelle piazze. Temi della contesa, l’accoglienza e il rispetto della persona straniera. A prendere il sopravvento è il principio dell’indesiderabilità. Irregolari e clandestini sono da espellere. Sì, ci sono, ma non dovrebbero esserci. Non li vogliamo. Anche quando vivono come bestie, come a Rosarno, nessuno muove un dito. Se vogliono un’altra possibilità, la cerchino altrove. In altri Paesi, non in Italia. Per un Paese, come il nostro, che si dichiara cattolico, è difficile capire come si possa discriminare gli stranieri e atteggiarsi poi a difensori del crocifisso.»
«Due Italie si contrappongono. A torto o a ragione. C’è chi soffia sul fuoco, alimentando paure e tensioni. Chi affronta il problema con superficialità e di fronte a un immigrato, sbuffa infastidito. Quasi non lo riguardasse. E chi capisce che una soluzione va trovata. Nell’accoglienza e nella legalità. Due Italie si contrappongono. Quella ‘arrabbiata’, pugno serrato e muso duro, che ‘digrigna i denti’ e sbava di livore. E l’altra, quella dei buoni sentimenti, accusata di ‘buonismo’, ma solidale, coi piedi per terra. Come chi guarda in faccia la realtà. Quale Italia prevarrà? In gioco c’è il nostro futuro. E la speranza del Paese.» Antonio Sciortino interviene con forza e senza reticenze: come in un reportage, racconta la diffusa xenofobia delle nostre città, il sospetto e i luoghi comuni alimentati dalla politica, le storie di discriminazione, le tante risposte sbagliate e aberranti ai problemi reali. E cosa fa la Chiesa in questa «società dei mille colori» che è già oggi il nostro Paese perché un essere umano sia un essere umano e basta.
Don Sciortino ospite del Programma Le Storie di Corrado Augias: guarda il video
Indice
1. La politica dello struzzo No alla fortezza Europa – 2. L’Italia «terra promessa» L’altra faccia della medaglia – 3. L’onda multicolore in classe L’integrazione parte dai banchi di scuola – 4. Tutta colpa degli immigrati Vecchi e nuovi diritti di cittadinanza – 5. L’incontro tra razze diverse Che sta succedendo all’Italia cristiana? - Conclusioni Esistono limiti all’accoglienza? - Bibliografia essenziale - Indice dei nomi
Pagano sempre i più deboli. Per gli italiani è tempo di tirare la cinghia. Ma non per tutti. Per alcuni i sacrifici si coniugano al presente. Per la 'casta' al futuro. Eppure, in tempi di 'lacrime e sangue', l'esempio deve venire dall'alto. Non solo a parole. Urge davvero una nuova classe di politici. La politica è prigioniera di se stessa. Accecata da questioni private più che pubbliche. Il Paese è sfilacciato, sempre meno coeso. E non crede più a ricette magiche. Così come il 'bene comune' è uscito di scena: espressione desueta. Il male ha tracimato e colpito l'intera società. Il Paese naviga a vista. Senza prospettive e futuro. Ha smarrito la rotta. E, ancor più grave, l'etica pubblica. Così, la politica è solo 'affare'. Spesso, vero 'malaffare'. Anche la capacità di distinguere tra bene e male affoga nel 'relativismo'. Si diffonde una 'morale fai da te', pericoloso abbassamento della soglia etica. Con valori 'alla carta', variabili e selezionagli. A convenienza o secondo i sondaggi, a base di maggioranza. E la Tv avvelena l'anima del Paese, imponendo nuovi idoli. Successo in cima a tutto. Assieme ai soldi, da fare in qualsiasi modo. Illusi che la felicità abbia un prezzo. Come si fa con le donne. O, meglio, le escort. Ognuno s'arrangia come può. Cresce l'allergia alla legalità e al rispetto delle regole. Dall'alto arrivano cattivi comportamenti. In una società individualista e poco attenta ai bisogni sociali. Evasione fiscale e corruzione aggravano il disastro etico....