
L'autore individua i temi dell'umanità nel magistero di don Tonino Bello: nel ministero, nelle relazioni, nella solitudine, nella malattia, nell'amicizia, nei sentimenti del Natale. Protagonisti sono i fatti, le piccole storie, a partire dalla grande storia di un uomo che credeva davvero in Dio, nella chiesa, nell'umanità. Emerge il testimone dal volto umano, vicino alla gente, innamorato del Signore e desideroso di comunicare al mondo il suo inestimabile patrimonio di fede e di speranza. Prefazione del card. Dionigi Tettamanzi.
In queste pagine, l'Autore, Salvador Pié-Ninot, illustra come l'appartenenza al popolo di Dio si realizzi pienamente attraverso i tre vincoli ecclesiali della Chiesa cattolica: la fede, i sacramenti e la comunione ecclesiale con il ministero pastorale. La Lumen Gentium ha consacrato l'espressione «popolo di Dio» come categoria capace di parlare della Chiesa in quanto realtà teologica e allo stesso tempo vivente nella storia. Questa espressione ripercorre la vicenda del popolo eletto d'Israele, fino a giungere alla comunità dei credenti in Gesù raccontata nel Nuovo Testamento. L'ecclesiologia propria del concilio Vaticano II è innanzitutto una «ecclesiologia di comunione », che presenta la Chiesa come «comunità sacramentale di credenti».
Gli strumenti del comunicare contengono in sé anche la potenzialità di far procedere l'uomo contemporaneo in un processo di maturazione in chiave cristiana. Nonostante sia ormai diffusa al proposito una chiara consapevolezza, resta però presente il rischio di un cattivo uso delle nuove risorse comunicative. Perciò, da qualche tempo a questa parte, si va delineando l'urgenza di assicurare un uso corretto di questi strumenti dal punto di vista della pastorale. Il volume - corredato da ampie e aggiornate bibliografia e sitografia - risponde all'esigenza di una pastorale che possa diventare sempre più organica in questo mondo della comunicazione, per curare la formazione dei sacerdoti, dei comunicatori e degli utenti.
Nel 2015 la Chiesa cattolica ha celebrato il cinquantesimo anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II, che è stato una pietra miliare nella sua storia bimillenaria. Verso la conclusione di quell’evento, ispirati da ciò che si faceva e si diceva nell’aula conciliare, una quarantina di vescovi di varie nazioni si riunì nelle Catacombe di Domitilla per firmare ciò che al giorno d’oggi è noto come il Patto delle Catacombe, testo e progetto che presenta la missione dei poveri nella Chiesa.
Lo spirito del Patto delle Catacombe oggi traspare nei gesti e nelle parole di papa Francesco, dopo aver guidato alcune delle migliori iniziative cristiane degli ultimi cinquant’anni, non solo in America Latina, dove suscitò un’eco speciale, ma nell’intera Chiesa cattolica. Così, la sua testimonianza si è trasformata in uno dei segni più influenti e significativi del cattolicesimo del XX secolo.
Lo attestano qui, tra gli altri, gli interventi di Luigi Bettazzi, Stephen B. Bevans, Piero Coda, Jon Sobrino.
La mafia Storiografia e aspetti evolutivi: dalla mafia rurale a quella urbana e, successivamente, a quella economico-finanziaria.
Opera di singolare valore finalizzata alla rilettura, alla visione e all’osservazione che la Chiesa, da Pio XI a Benedetto XVI ha rivolto sul mondo della cinematografia. Non semplice esposizione archivistica ma sussidio per una rilettura dei recenti lineamenti tra fenomeno storico e presenza di Chiesa.
"Nella sua duplice natura di florilegio di ricordi e di teoria di studi sul pensiero e il magistero di Giacomo Biffi, questa raccolta di scritti in suo onore, a un anno dalla scomparsa, si attesta quale evento editoriale assolutamente unico nel suo genere."
Analisi della sinodalità a partire dalla lettura di storie dell'Antico e del Nuovo Testamento con un'attenzione particolare ad alcuni passaggi degli Atti degli Apostoli.
Esiste un fondamento biblico alla sinodalità come espressione dell’agire ecclesiale? Ci sono delle pagine in cui si narra dei credenti che si riuniscono e si interrogano sul senso del viaggio, come popolo radunato dal Signore? Nel volume si cercano delle risposte a questi interrogativi, e ci si sofferma sulla natura di tali riunioni, sulle loro dinamiche, sui soggetti coinvolti. Si leggeranno storie dell’Antico e del Nuovo Testamento con un’attenzione speciale ad alcuni passaggi degli Atti degli Apostoli. La riflessione è condotta con l’ausilio delle scienze umane – in particolare la sociologia e la psicologia –, perché permettono di declinare in profondità l’umano insito nel dato biblico e di individuare dinamiche che interessano ancora oggi il cammino della Chiesa.
Il testo della lettera apostolica con la quale, l'8 dicembre 1854, Pio IX proclamava il dogma dell'Immacolata Concezione In occasione del 150? Anniversario del Dogma dell'Immacolata Concezione, viene ripubblicata la Lettera Apostolica con la quale il Pontefice, Pio IX, proclamo l'8 dicembre 1854 questo mistero della Chiesa che innalzo ancora di piu l'immagine mariana alla gloria della fede cristiana.
La costituzione apostolica promulgata da papa Pio XII nel 1952, dedicata alla cura spirituale degli emigranti. La "famiglia esule" che dà titolo al documento è quella di Nazareth, Gesù, Giuseppe e Maria, primo esempio di migranti costretti a lasciare la propria terra per fuggire la persecuzione. Il testo, di forte attualità, testimonia la vigile premura con cui la Chiesa ha sempre seguito, e segue ancora oggi con il suo pontefice Francesco, le moderne trasformazioni sociali. Dopo anni la costituzione di Pio XII viene proposta con un commento di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio e presidente della Società Dante Alighieri e di Fabio Baggio, parlamentare ed esperto di tematiche sociali del Movimento dei Focolari.