
Nella sua terza esortazione apostolica (Gaudete et exsultate) papa Francesco, come il santo di Assisi di cui porta il nome, ha sposato la missione di riparare la Chiesa con una riforma spirituale fatta di parole (e scritti) gesti e sentimenti (passioni, urgenze). Papa Francesco cita il Rosario come una via di santità. Ecco allora questo sussidio con le meditazioni tratte dalla "Gaudete et exsultate" per far risuonare la chiamata alla santità, cercando di incarnarla nel contesto attuale. Una santità della porta accanto (GE 6-9) cercata nelle persone a noi vicine e vissuta nella vita ordinaria.
Il libro attraversa cinquant'anni di storia cogliendo nel magistero pontificio, intrecciato alle tormentate vicende storiche, politiche e sociali, l'avvio di una teologia nonviolenta, possibile e necessaria per salvare la dignità umana ed esprimere la nostra ancora inedita umanità. La pace nonviolenta è la gioiosa buona notizia (Evangelii gaudium) che indica la nuova frontiera dell'umanità. In essa molti già abitano aprendo cammini. In essa opera oggi un uomo che viene "dalla fine del mondo".
Lo sport è oggi più che mai un'opportunità di pace, per il suo linguaggio popolare e universale, in particolare con la tregua olimpica proposta dalle Nazioni Unite per le Olimpiadi e le Paralimpiadi estive a Parigi. Attraverso numerose testimonianze dei protagonisti dello sport ecco una "guida", un "manuale" curato da Vincenzo Parrinello per vivere l'anima e i valori dei Giochi. Andando al cuore delle storie delle donne e degli uomini di sport, oltre le medaglie. Con il contributo del cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l'Educazione, e di Athletica Vaticana e la partecipazione di vere e proprie "leggende" come Jannik Sinner, Nadia Comaneci, Federica Pellegrini, Sofia Goggia insieme ad atlete e atleti paralimpici e rifugiati. Prefazione di papa Francesco.
"Pasinetti risponde da economista alla sfida della realtà: dissodando, seminando e raccogliendo i frutti della fatica del suo specifico lavoro. Proprio questo lavoro gli consente di dialogare con il Magistero: ha domande da porre e risposte da suggerire. Questa è infatti la natura della dottrina sociale della Chiesa: 'un conoscere illuminato dalla fede, in dialogo cordiale con ogni sapere'(Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, 2004, 75-76). Superfluo aggiungere quanto il Centro di Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa sia altamente onorato di avere ancora tra le pubblicazioni questi scritti di un economista tanto prestigioso e vero maestro di generazioni di studenti". (dalla presentazione di Simona Beretta)
Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione è il titolo del volume ed anche il tema del Messaggio di Papa Benedetto XVI in occasione della XLVII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali celebrata il 12 maggio 2013. Il testo del messaggio è stato l’ispiratore di dieci brevi saggi attraverso i quali il direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana (mons. Domenico Pompili) ed alcuni docenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontifica Salesiana (Cosimo Alvati, Simonetta Blasi, Emanuela Coscia, Franco Lever, Mauro Mantovani, Fabio Pasqualetti, Maria Paola Piccini, Pietro Saccò, Carlo Tagliabue), hanno voluto commentare il Messaggio di Papa Benedetto XVI alla luce della propria esperienza accademica e professionale nel campo della comunicazione sociale.
Questa pubblicazione è il secondo volume di Percorsi di comunicazione, un progetto editoriale e culturale avviato nel 2013 dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontifica Salesiana, con l’intenzione di proporre delle riflessioni e approfondimenti su temi specifici nel campo della comunicazione. Un cammino di conoscenza e di aggiornamento in quell’ambito scientifico che assume sempre più i tratti di «una nuova ‘agorà’, una piazza pubblica e aperta in cui le persone condividono idee, informazioni, opinioni, e dove, inoltre, possono prendere vita nuove relazioni e forme di comunità» (Benedetto XVI, Reti sociali).
«Nell'ambiente delle comunicazioni come della scuola e dell'università, del lavoro come delle relazioni, si insinua fortemente la tentazione di iniziare a considerare tutto ciò che "facciamo a distanza" come il futuro del nostro mondo. Questo libro può essere un prezioso aiuto nella riflessione su questi aspetti determinanti, per l'oggi della pandemia come per il domani in progress», scrive Rocco D'Ambrosio nell'Introduzione di questo testo, provocato dal Messaggio del papa per la 55a Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, dal titolo "Vieni e vedi" (Gv 1,46). Comunicare incontrando le persone dove e come sono. E quel "dove e come sono" è proprio la matrice delle riflessioni qui pubblicate, ognuna a partire dalla disciplina specifica e dal campo di studio che le coltiva. Ma che non rimangono isolate, anzi, s'intrecciano in fecondi percorsi di lettura che fanno dell'arte, della psicologia, della sociologia, della filosofia il terreno comune, ricco e diversificato, su cui fare maturare il seme della parola comunicativa generata dall'incontro con le donne e gli uomini del nostro tempo.
L’inizio tumultuoso e per vari aspetti anomalo del Concilio Ecumenico Vaticano II è sempre stato poco conosciuto e lasciato cadere nell’oblio più completo dalla storiografia dominante sul Concilio, ragion per cui non si può nemmeno dire che sia stato “rimosso”. Questo saggio di Paolo Pasqualucci si propone di ripristinarne la perduta memoria, nella convinzione che la singolare “pastorale” prodottasi alla fine nei documenti di quel Concilio non dogmatico debba imputarsi anche a quell’inizio. L’analisi viene condotta con particolare riguardo al tormentato iter conciliare di uno dei documenti più importanti del Concilio stesso, la costituzione Dei Verbum sulla divina Rivelazione.
La richiesta avanzata recentemente da più parti della fondazione di un partito cattolico nazionale, capace di raccogliere i voti dei numerosi cattolici stanchi oltre ogni dire dell’andazzo generale e traditi clamorosamente dall’attuale centro-destra berlusconiano e non, dovrebbe dar vita ad una discussione il più possibile aperta e globale ai fini dell’elaborazione di una “Carta dei princìpi” di un partito politico veramente cattolico.
Il presente saggio vuole solo approntare dei “materiali” utili all’auspicata discussione. L’argomento è diviso in quattro sezioni. La prima riguarda il concetto di partito politico e i caratteri esteriori del partito cattolico. La seconda i princìpi etici e religiosi inderogabili. La terza, i princìpi civili. La quarta i princìpi politici in senso stretto, concernenti la forma di governo o Stato, l’idea di patria e di nazione in relazione alle presenti esigenze storiche.
Il libro si propone di osservare il complesso fenomeno dello sport attraverso la lente della Laudato si’ di papa Francesco e di offrire una bussola per orientarsi nel prossimo futuro."Non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia" scrive Francesco. E non ci può essere un’adeguata antropologia senza lo sport, esperienza che riesce a far vibrare nel profondo tutte le dimensioni della persona: corpo, anima e spirito.
«Le cose di prima sono passate, ne sono nate di nuove: ospedale, parrocchia e territorio in dialogo sinodale per chi soffre». Con questo titolo vogliamo declinare un'istanza urgente della Chiesa del nostro tempo. Si tratta di un autentico cammino da percorrere insieme, trovando il coraggio di superare vecchi schemi e ricercando instancabilmente una novità pastorale. Tutto ciò è richiesto particolarmente a noi, assistenti spirituali, (cappellani, religiosi e religiose), operatori sanitari e volontari della pastorale della salute. A noi che siamo stati particolarmente colpiti e feriti dall'esperienza della pandemia, a noi che abbiamo visto saltare tutti i nostri modelli pastorali, tutto quello che eravamo abituati a fare quotidianamente nei luoghi di cura. La sfida pertanto non è quella di tornare indietro, riproponendo vecchi schemi ormai superati, ma quella di procedere con novità e coraggio, esprimendo un modo nuovo di essere e servire. Questo è ciò che il Signore oggi, attraverso la sua Chiesa, ci chiede per continuare a fare di bene in meglio, quello che da sempre cerchiamo di realizzare accanto ai malati, alle famiglie, ai curanti. L'invito, quindi, è quello di proseguire il cammino mostrando al prossimo sofferente il volto di un Dio che fa nuove tutte le cose.
Questo volume, introdotto da un testo del cardinale Angelo Scola, offre al lettore un'approfondita introduzione al magistero sociale della Chiesa (da Leone XIII a papa Francesco), di cui mette in rilievo la straordinaria ricchezza umana e il grande realismo. Di tutti i documenti principali - che toccano questioni vitali come l'economia e la cultura, la politica e la finanza, l'ecologia e la pace tra i popoli, l'immigrazione e le nuove povertà, la difesa della vita e il rispetto della persona - l'autore propone una sintesi efficace e un'analisi puntuale, e ne mostra il carattere di costante provocazione alla libertà di ogni uomo - credente o non credente - chiamato a essere protagonista di un'avventura unica e irripetibile. A dispetto di chi la critica senza conoscerla, la dottrina sociale della Chiesa è una sfida e la salutare contestazione di un modo di vivere che, prima ancora che il messaggio di Cristo, ha tradito l'uomo e il suo innato desiderio di felicità.

