
L’inizio tumultuoso e per vari aspetti anomalo del Concilio Ecumenico Vaticano II è sempre stato poco conosciuto e lasciato cadere nell’oblio più completo dalla storiografia dominante sul Concilio, ragion per cui non si può nemmeno dire che sia stato “rimosso”. Questo saggio di Paolo Pasqualucci si propone di ripristinarne la perduta memoria, nella convinzione che la singolare “pastorale” prodottasi alla fine nei documenti di quel Concilio non dogmatico debba imputarsi anche a quell’inizio. L’analisi viene condotta con particolare riguardo al tormentato iter conciliare di uno dei documenti più importanti del Concilio stesso, la costituzione Dei Verbum sulla divina Rivelazione.
La richiesta avanzata recentemente da più parti della fondazione di un partito cattolico nazionale, capace di raccogliere i voti dei numerosi cattolici stanchi oltre ogni dire dell’andazzo generale e traditi clamorosamente dall’attuale centro-destra berlusconiano e non, dovrebbe dar vita ad una discussione il più possibile aperta e globale ai fini dell’elaborazione di una “Carta dei princìpi” di un partito politico veramente cattolico.
Il presente saggio vuole solo approntare dei “materiali” utili all’auspicata discussione. L’argomento è diviso in quattro sezioni. La prima riguarda il concetto di partito politico e i caratteri esteriori del partito cattolico. La seconda i princìpi etici e religiosi inderogabili. La terza, i princìpi civili. La quarta i princìpi politici in senso stretto, concernenti la forma di governo o Stato, l’idea di patria e di nazione in relazione alle presenti esigenze storiche.
Il libro si propone di osservare il complesso fenomeno dello sport attraverso la lente della Laudato si’ di papa Francesco e di offrire una bussola per orientarsi nel prossimo futuro."Non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia" scrive Francesco. E non ci può essere un’adeguata antropologia senza lo sport, esperienza che riesce a far vibrare nel profondo tutte le dimensioni della persona: corpo, anima e spirito.
«Le cose di prima sono passate, ne sono nate di nuove: ospedale, parrocchia e territorio in dialogo sinodale per chi soffre». Con questo titolo vogliamo declinare un'istanza urgente della Chiesa del nostro tempo. Si tratta di un autentico cammino da percorrere insieme, trovando il coraggio di superare vecchi schemi e ricercando instancabilmente una novità pastorale. Tutto ciò è richiesto particolarmente a noi, assistenti spirituali, (cappellani, religiosi e religiose), operatori sanitari e volontari della pastorale della salute. A noi che siamo stati particolarmente colpiti e feriti dall'esperienza della pandemia, a noi che abbiamo visto saltare tutti i nostri modelli pastorali, tutto quello che eravamo abituati a fare quotidianamente nei luoghi di cura. La sfida pertanto non è quella di tornare indietro, riproponendo vecchi schemi ormai superati, ma quella di procedere con novità e coraggio, esprimendo un modo nuovo di essere e servire. Questo è ciò che il Signore oggi, attraverso la sua Chiesa, ci chiede per continuare a fare di bene in meglio, quello che da sempre cerchiamo di realizzare accanto ai malati, alle famiglie, ai curanti. L'invito, quindi, è quello di proseguire il cammino mostrando al prossimo sofferente il volto di un Dio che fa nuove tutte le cose.
Questo volume, introdotto da un testo del cardinale Angelo Scola, offre al lettore un'approfondita introduzione al magistero sociale della Chiesa (da Leone XIII a papa Francesco), di cui mette in rilievo la straordinaria ricchezza umana e il grande realismo. Di tutti i documenti principali - che toccano questioni vitali come l'economia e la cultura, la politica e la finanza, l'ecologia e la pace tra i popoli, l'immigrazione e le nuove povertà, la difesa della vita e il rispetto della persona - l'autore propone una sintesi efficace e un'analisi puntuale, e ne mostra il carattere di costante provocazione alla libertà di ogni uomo - credente o non credente - chiamato a essere protagonista di un'avventura unica e irripetibile. A dispetto di chi la critica senza conoscerla, la dottrina sociale della Chiesa è una sfida e la salutare contestazione di un modo di vivere che, prima ancora che il messaggio di Cristo, ha tradito l'uomo e il suo innato desiderio di felicità.
Con straordinaria preveggenza Aurelio Peccei aveva tracciato il cammino da percorrere per coniugare la crescita economica e materiale con le risorse umane e naturali del Pianeta. Questo libro uscito nel 1981, che ancora oggi mantiene inalterata la sua enorme forza visionaria, presenta i problemi politici, energetici, demografici che minacciano di distruggere il Pianeta. È necessaria una vera rivoluzione umana, uno straordinario coraggio per realizzare una collaborazione mondiale basata sull'eguaglianza reciproca tra paesi ricchi e paesi poveri. Quando Peccei scrisse queste pagine pochi gli prestarono ascolto. Oggi la sua strategia globale è l'unica possibilità di salvezza del Pianeta.
In questo terzo volume della serie dedicata a ripercorrere le varie fasi del Concilio Vatieano II, il periodo preso in considerazione va dal gennaio 1961 al settembre 1962, alle soglie dell'evento conciliare. La formula è quella consueta dello scambio epistolare: riflessioni, testimonianze e letture con le quali un gruppo di cattolici laici e impegnati nella loro Chiesa intende testimoniare l'attualità del Concilio. Il racconto della lunga e complessa Fase preparatoria giunge così al suo sorprendente atto finale: della settantina di "schemi" elaborati dalle Commissioni solo uno fu poi utilizzato dai Padri conciliari, quello dedicato alla riforma liturgica. Ma quali erano gli indirizzi teologici e pastorali seguiti negli "schemi" poi respinti o lasciati cadere? In base a quali preferenze i Padri conciliari hanno ritenuto opportuno porvi di nuovo mano, orientando la discussione e il lavoro sinodale verso quello che sarà il grande magistero del Vaticano II?
Don Michelangelo Peláez è stato caporedattore di Studi cattolici dal 1960 al 1975. In questo volume sono raccolti tutti gli articoli che egli ha scritto per la rivista: essi, come osserva l’attuale direttore Cesare Cavalleri, «testimoniano la varietà dei suoi interessi e l’incisività dei suoi interventi: si tratti di pagine di spiritualità o di scritti sul ruolo degli intellettuali nella società; del recupero di pensatori “scomodi” come Dietrich Bonhoeffer o di precisazioni sulla libertà delle coscienze; di analisi dei rapporti fra teologia protestante e politica nazista, o di valorizzazione della pietà popolare e dei diari di Divo Barsotti».
Il libro è un omaggio all’autore e mette a disposizione del pubblico una voce autorevole che filtra l’attualità culturale degli anni 1960-2003.
Dialogo per la città non è un trattato politico e neppure il solito studio sui mali e sulle prospettive delle nostre città. È solo un “dialogo”, anzi un “trialogo” che si svolge tra rinomate personalità: un uomo di Chiesa e due politici, uno di destra ed uno di sinistra. Entrambi assai qualificati per la loro cultura e la loro onestà, esperti della vita parlamentare e amministrativa. Il Vescovo li interroga sui grandi temi della vita d’oggi. Essi rispondono con libertà e sapienza. Quando si è colti e onesti si può non solo dialogare ma anche operare insieme per il bene della città.
I testi inediti di Michele Pellegrino pubblicati nel presente volume sono tratti dal grande giacimento documentario costituito dalle carte private e dalla biblioteca personale che nell'estate del 1977 egli aveva portato con sé quando si era trasferito, dopo la conclusione del proprio mandato episcopale, nella casa parrocchiale di Vallo Torinese, e successivamente acquisito, in "proprietà piena e libera da ogni vincolo", dalla biblioteca del Seminario metropolitano di Torino. La scelta dei testi è stata condotta sulla base del catalogo del Fondo Pellegrino, realizzato e pubblicato da don Alberto Piola. I testi selezionati si collocano nell'arco di tempo compreso tra il 1966 e il 1972, vale a dire negli anni appena successivi al Concilio Vaticano II , che furono anni di profondi sommovimenti, operanti all'interno e all'esterno del tessuto ecclesiale. Torino e la sua diocesi ne furono, com'è noto, uno dei maggiori epicentri.
Il volume raccoglie una piccola parte di una corrispondenza di direzione spirituale che il cardinale Michele Pellegrino tenne lungo quasi tutto l'arco della sua vita. Le lettere sono indirizzate ad alcune signorine che erano state sue allieve all'Università di Torino, in un periodo che complessivamente comprende anni tra il 1946 al 1979. L'epistolario costituisce una sorta di biografia interiore di don Pellegrino, che rivela la sua maturazione nel ministero sacerdotale, da giovane chierico ad anziano vescovo.
Il presente volume raccoglie gli interventi ufficiali tenuti da Mons. Vincenzo Pelvi, Ordinario militare in Italia, negli ultimi tre anni.
Alcuni testi sono interventi che intrecciano pagine dolorose della vita della nazione; altri sono la testimonianza del lavoro di formazione e catechesi che egli ha proposto ai sacerdoti e a quanti, diversamente impegnati in questa pastorale, accompagnano la vita quotidiana di una comunità cristiana nel succedersi dei tempi liturgici e delle feste. Queste pagine sono un valido aiuto per quanti desiderano vivere con intensità e in comunione con tutta la Chiesa la grazia dell’Anno della fede
ed essere confermati nell’impegno di testimonianza. Una via per affrontare con audacia l’entusiasmante sfida della nuova evangelizzazione.
L'autore
Vincenzo Pelvi è stato Vicario generale e Vescovo ausiliare dal 1999 al 2006. Giornalista e direttore del settimanale diocesano, ha insegnato per oltre vent’anni Teologia dei sacramenti, Teologia liturgica e Antropologia teologica presso la Facoltà teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. Ha pubblicato testi di dogmatica e di spiritualità, scrive per «L’Osservatore Romano» e l’«Avvenire» e collabora con varie riviste. Segretario generale del XXX Sinodo, dal 1981 al 2006 è stato Consulente dell’USMI diocesana. Delegato per l’Ordo virginum della Diocesi di Napoli dal 1998 al 2006, ha approfondito il carisma della verginità consacrata e ha tenuto relazioni a diversi incontri nazionali. Dal 14 ottobre 2006 è Arcivescovo Ordinario militare per l’Italia. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Alle vergini consacrate (2009) e Nella verità la pace (2010).