
Raccolta, in italiano con testo latino a fronte, dei piu' importanti documenti di Paolo VI I testi di Paolo VI, scritti o pronunciati, sono stati pub- blicati in varie forme. Secondo l'usanza essi sono stati editi immediatamente dall'Osservatore Romano e, successiva- mente nelle pubblicazioni ufficiali che raccolgono il magi- stero ordinario del Papa. In questo volume si presentano in edizione bilingue tutti i documenti piu importanti di Paolo VI ad eccezione di quelli gia pubblicati nel primo volume della presente collana. Esso e un'ulteriore occasione per far conoscere a tutti i fedeli gli insegnamenti di Paolo VI e l'alta ispirazione che li ha dettati.
Esortazione Apostolica di Papa Paolo VI sul retto ordinamento e sviluppo del culto della Beata Vergine Maria.
Il 6 agosto 1964 papa Paolo VI emanava la sua prima enciclica ed è proprio in occasione del cinquantesimo anniversario della promulgazione che la Libreria Editrice Vaticana ne ripropone il testo con una introduzione esplicativa di Ettore Malnati. Oltre al testo del documento, dunque, il volume presenta una utile presentazione dell'enciclica stessa, della sua preparazione, degli argomenti trattati. In particolare il Pontefice volle richiamare e ricordare a sé e all'intero popolo dei battezzati che è necessario imitare e ripresentare nella storia lo stile che fu del Verbo incarnato: dialogare con ogni uomo e tutto l'uomo perché possa essere nella verità e svolgere la sua missione di presenza attenta ed avveduta a favore non solo dell'umanità ma di tutto il creato.
Esortazione apostolica di Paolo VI, pubblicata a dieci anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II, al termine dell'Anno Santo del 1975. La riflessione del Papa si dipana tra il significato, il contenuto, le vie, i destinatari e lo spirito dell'evangelizzazione. L'invito forte ad ogni uomo e donna, è quello di essere ministri del Vangelo con la propria vita, perché avendo ricevuto per primi la gioia del Cristo, la mettano in gioco per l'annuncio del Regno.
All'indomani del Concilio Vaticano II Paolo VI esorta ad una rinnovata presa di coscienza delle esigenze del messaggio evangelico riguardante lo sviluppo dei popoli, per potersi mettere con più efficacia al servizio degli uomini. L'enciclica partendo dallo studio dello sviluppo integrale dell'uomo delinea la problematica dello sviluppo solidale di tutta l'umanità.
Lettera enciclica di Papa Paolo VI, del 1968, riguardante la vita umana con uno sguardo globale sull'uomo, sull'amore coniugale e la procreazione, e con particolari indicazioni riguardanti i metodi per la regolazione delle nascite. La terza parte contiene alcune direttive pastorali rivolte a: pubblici poteri, uomini di scienza, sposi cristiani, medici, sacerdoti e vescovi.
Paolo VI si sofferma in questa esortazione apostolica su alcune questioni che riguardano i rapporti tra la sacra liturgia e il culto della Vergine; propone considerazioni e direttive atte a favorire il legittimo sviluppo di questo culto, e infine, suggerisce alcune riflessioni per una ripresa vigorosa e più consapevole della recita del rosario la cui pratica ha una tradizione lunga in mezzo al popolo cristiano.
In occasione dell'Anno santo 1975 Papa Paolo VI invitò i cristiani a ritornare alle sorgenti della gioia che scaturisce dalla consapevolezza che "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito e mediante il suo Spirito non cessa di avvolgerci con la sua tenerezza e di penetrarci con la sua Vita". Coloro perciò che camminano verso la beata trasfigurazione della loro esistenza non possono che diventare portatori e portatrici di ottimismo e impegnarsi risolutamente a discernere l'aspetto positivo delle persone e degli avvenimenti.
Il 6 agosto del 1964, Paolo VI si rivolgeva alla Chiesa e al mondo con questa sua prima enciclica Ecclesiam suam. Fu un documento che segnò uno stile nuovo non solo tra Chiesa e mondo, ma anche per il dialogo interconfessionale e interreligioso. Il Concilio Vaticano II stesso nelle grandi costituzioni come la Lumen gentium e la Gaudium et spes, e nei decreti Unitatis redintegratio, Nostra aetate e Dignitatis humanae, deve molto allo spirito che soggiace a questa enciclica.Per questo, a quarant'anni di distanza, sembra opportuno più che mai ripresentare questa enciclica con una nota teologica, elaborata da don Ettore Malnati, sacerdote della diocesi di Trieste, grande esperto di ecumenismo, che possa aiutare ad apprezzare questo preziosissimo documento che Paolo VI offrì come chiave di lettura del suo intero ministero petrino e del suo modo di porsi a servizio del Vangelo e dell'uomo, pensando a un progetto di Chiesa, Corpo Mistico di Cristo nella storia, dove la dimensione della relazionalità non sia motivo di contrapposizione ma di arricchimento. Questa nuova edizione dell'enciclica è anche arricchita con la riproduzione di alcune pagine del testo autografo di Paolo VI, conservato in Vaticano presso l'Archivio della Segreteria di Stato, nel fondo Raccolta Manoscritti di Paolo VI.
Esortazione apostolica di Paolo VI, pubblicata a dieci anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II, al termine dell'Anno Santo del 1975. La riflessione del Papa si dipana tra il significato, il contenuto, le vie, i destinatari e lo spirito dell'evangelizzazione. L'invito forte ad ogni uomo e donna, è quello di essere ministri del Vangelo con la propria vita, perché avendo ricevuto per primi la gioia del Cristo, la mettano in gioco per l'annuncio del Regno. "L'impegno di annunziare il Vangelo agli uomini del nostro tempo animati dalla speranza, ma, parimenti, spesso travagliati dalla paura e dall'angoscia, è senza alcun dubbio un servizio reso non solo alla comunità cristiana, ma anche a tutta la comunità. Di qui il dovere di confermare i fratelli, che noi abbiamo ricevuto dal Signore con l'ufficio di Successore di Pietro, e che è per noi un «assillo quotidiano», un programma di vita e d'azione, e un impegno fondamentale del nostro pontificato; questo dovere ci sembra ancora più nobile e necessario allorché si tratta di incoraggiare i nostri fratelli nella missione di evangelizzatori, affinché, in questi tempi d'incertezza e di disordine, essi la compiano con amore, zelo e gioia sempre maggiori".
"Cristo è veramente presente in anima, corpo e divinità nel mistero eucaristico che Paolo vi intende sottolineare quale Mistero della fede della Chiesa. Questa enciclica presenta l'Eucaristia quale tesoro prezioso da conoscere, custodire e annunciare". (dall'introduzione di Ettore Malnati)