
All'interno del volume viene esaminato il testo della Costituzione Dogmatica sulla chiesa Lumen Gentium, una delle quattro costituzioni del Concilio Ecumenico Vaticano II promulgata da Papa Paolo VI il 21 novembre 1964. Attraverso il commento dell'autore è possibile rintracciare come il pensiero di Papa Francesco attualizzi l'insegnamento professato dalla suddetta Costituzione.
Questo piccolo libro raccoglie i frammenti di un dialogo mai interrotto tra Mons. Giuseppe Molinari e i giovani universitari de l'Aquila.
L'eredita di Giovanni Paolo II ai Vescovi: approfondimenti sulla Pastoris gregis. Studi e commenti sulla natura e missione dell'episcopato agli inizi del terzo millennio.
Il filo rosso che lega tra loro i saggi contenuti in questo volume è dato dalla volontà di tanti
amici di rendere un doveroso tributo alla persona del Cardinale Achille Silvestrini.
Quando egli viene definito come quell’esponente della Curia romana aperto al dialogo con la cultura laica, alla comprensione delle ragioni degli altri, al recupero in senso cristiano anche di ciò che può apparire ad un osservatore superficiale come ostile od estraneo, non se ne descrive solo il cristiano atteggiamento di comprensione verso gli altri, credenti e non credenti, ma se ne delinea l’opera e l’azione pastorale, educativa e culturale.
La sua pastorale si caratterizza per un invito costante a considerare la persona umana non soltanto nella tutela dei diritti che le competono, ma anche nel necessario adempimento dei doveri, che ad essa incombono in quanto appartenente alla comunità ecclesiale, alla società civile ed alle sue diverse articolazioni, alla comunità politica e, infine, alla più ampia comunità internazionale. Essere uomo vuol dire, sì, rivendicare i propri diritti, ma significa anche essere consapevoli dei propri doveri, che vanno adempiuti in coscienza limpida, per i non credenti, e con trasporto d’amore verso Dio e verso i propri fratelli, per i credenti.
Il volume vuole essere un tributo all’uomo di Chiesa che instaura anche con non credenti e critici un dialogo aperto, sulla base di quella scintilla divina dell’uomo che è l’ansia di Verità.
Nella vasta produzione di testi dell'arcivescovo Montini per informare e formare i suoi fedeli allo straordinario evento del Concilio ecumenico Vaticano II è stata qui scelta quella a carattere diocesano e in stile pastorale, che presenta un rilevante profilo liturgico e un taglio operativo concreto. Sono scritti che appartengono a generi diversi tra loro: messaggi, omelie, una significativa lettera pastorale e le sette Lettere dal Concilio inviate ai fedeli ambrosiani dal loro arcivescovo "in trasferta". Da queste pagine si evince la reazione di Montini al sorprendente annuncio, la sua concezione in primo luogo spirituale del Concilio e le priorità che egli vi assegna; l'idea di "riforma" ecclesiale, i profili fondamentali della trasmissione della fede, della liturgia e dell'ecumenismo e quanto egli ha disposto perché l'avvenimento fosse correttamente inteso dagli ambrosiani e con l'iniziativa delle nuove chiese - ne rimanesse traccia anche sul territorio. Uno strumento rivolto a chi voglia intendere lo sviluppo coerente della dottrina conciliare di Paolo VI, che, da vero "timoniere", condurrà con saggezza e tenacia gli ultimi tre periodi della grande assise, consegnandoci le linee portanti della Chiesa contemporanea.
Il volume raccoglie gli interventi della V edizione del Seminario professionale organizzato dalla Facoltà di Comunicazione istituzionale della Pontificia Università della Santa Croe. Quando le autorità della Chiesa decidono di creare all'intero della propria istituzione un dipartimento di comunicazione, o quando i professionisti sono chiamati a farsi carico di questo compito, è logico che sorga il problema del metodo: cme realizzare una comunicazione efficace in ambito ecclesiale? Come raggiungere il pubblico esterno alla Chiesa? Come caalizzare le energie dei membri dell'organizzazione a favore della comunicazione?
L'Autore, Guillermo Juan Morado, riflette sul carattere missionario della Chiesa, a partire da "Lumen Gentium", 17. L'origine dell'evangelizzazione nasce dall'amore trinitario di Dio che ne indica lo scopo: far sì che gli uomini vivano in comunione con Cristo e giungano così alla pienezza della partecipazione alla vita di Dio. La Chiesa annuncia il vangelo perché è il sacramento universale della salvezza. La Chiesa unita a Cristo è un segno nel mondo, una realtà visibile e sociale che rimanda a una realtà invisibile e spirituale. È lo strumento attraverso il quale il Signore realizza la salvezza degli uomini. La Chiesa, che riceve dal suo Fondatore la bontà, la verità e la bellezza del vangelo, non può fare altro che comunicarlo agli altri. Lo spirito dell'evangelizzazione è quello tipico dei servitori della verità che, mossi dall'amore, annunciano una Parola che illumina e fornisce una base stabile all'esistenza.
La lettera si sviluppa lungo cinque linee direttrici. In essa infatti tutto ruota attorno all'ecclesiologia di comunione che pone al centro il popolo di Dio; si sottolinea l'insostituibilità del ministero ordinato; si evidenzia la realtà sacramentale della Chiesa, superando le ristrette visioni giuridiche e le riduttive letture sociopolitiche; si guarda - in termini di missionarietà - a Cristo, la luce delle genti; si evidenzia, infine, lo stile della sinodalità che unisce Chiesa particolare - nelle sue differenti articolazioni - e Chiesa universale.