
Un'approfondita ricerca sul Concilio Vaticano II. L'autore analizza da più punti di vista, nessuno escluso, tutte le tematiche legate al Concilio Vaticano II. Il volume frutto di una ricerca durata 3 anni sviscera tutte le teorie, le correnti di pensiero "conciliari". Una Summa su questo evento che ha cambiato la storia della Chiesa. L'ermeneutica della continuità, quella della discontinuità lo spirito del concilio le riforme effettivamente indicate e quelle presunte, che non trovano riscontro nei documenti. L'autore non rinuncia in questo studio ad indicare una possibile unità della chiesa nella comprensione di questo evento. Il libro è corredato da un'amplissima bibliografia che raccoglie tutte le fonti relative al dibattito sul Concilio.
L'autore organizza in nove capitoli l'insegnamento di Giovanni Paolo II sull'identita del sacerdote e sulla sua formazione.
La lettura commentata della costituzione del Vaticano II sulla Parola di Dio". " parola di dio e`anzitutto la parola interiore del padre che, in gesu`si fa uomo per manifestare agli uomini, in parole e gesti umani, l'amore inaudit o di dio per le sue creature. Parola di dio e`il vang elo annunciato da gesu`cristo per le strade di palestina, fino a quella parola ultima che h il dono della vita, in cui tutot viene detto, tutto e`compiuto, perche`e`la piu`alta rivelaizone dell'amore. P arola di dio e`anche la buona notizia trasmessa agli apostoli e, da essi, alla chiesa perche ne viva eternamente. Aparola di dio e`finalmente la sacra scrittura divinamente ispirata. Tale e`il cont enuto della costituzione del vaticano ii sulla rivelaizone o parola di dio, l'unico docum ento in tutta la storia dei concili che tratta direttamente della realta fondamentale su cui il cristianesimo si costruisce.
La questione della laicità cristiana è stato certamente il problema cruciale della sensibilità, della ricerca e, in fondo, di tutte le fasi della vita di Giuseppe Lazzati: l’impegno nell’Azione Cattolica, l’esperienza della guerra e del lager nazista, la partecipazione all’Assemblea Costituente, gli anni da parlamentare, la stagione conciliare, gli anni da rettore dell’Università Cattolica,la riflessione sulla partecipazione dei laici credenti in politica. Per Lazzati, il laico credente deve essere portatore del significato e della rilevanza cristiana del suo impegno in tutti i campi della vita,anche in quello politico. Il tasto dolente è da lui identificato nella qualità della vita di fede e della coscienza cristiana diffusa. Per questo la necessità della formazione e dell’approfondimento percorre come un filo rosso il suo pensiero.
AUTORE
Giuseppe Lazzati (Milano, 1909-1986) si laurea presso l’Università Cattolica in Letteratura cristiana antica nel 1931. Fonda nel 1939 i Milites Christi (poi divenuto Istituto secolare Cristo Re).Nel 1943 viene internato nei lager nazisti,perché da ufficiale degli alpini rifiuta di optare per la Repubblica Sociale Italiana. Dal 1946-1948 è membro dell’Assemblea Costituente e poi deputato per la Dc dal 1948 al 1953.In questa fase condivide un sodalizio con Giuseppe Dossetti nel gruppo di Civitas Humana. Nel 1953 torna all’impegno universitario. Diviene professore ordinario nel 1958. Dal 1964 al 1967 è presidente della Giunta diocesana di Azione Cattolica. Dal 1968 al 1983 è rettore dell’Università Cattolica.In questo ruolo,assume un ruolo di guida per il mondo cattolico di ispirazione conciliare. Negli ultimi anni di vita rilancia l’idea di un ambito di riflessione sulla cultura politica dei cattolici, che nel 1985 diviene l’associazione Città dell’uomo.
Un'antologia che presenta gli scritti di Lazzati sull'educazione cristiana. Egli manifestò particolare carisma nell' "accompagnamento" vocazionale dei giovani ed operò presso l'Eremo di san Salvatore a Erba, in provincia di Como. Lazzati fu anche sensibile alla formazione del fedele laico e i testi qui raccolti sottolineano anche questa caratteristica della sua proposta educativa dal 1943 alla stagione post-conciliare.
Giuseppe Lazzati si mette alla prova come giornalista commentatore de "Il Giorno", grande quotidiano nazionale, non clericale. Un ruolo per molti versi inedito e, da un certo punto di vista, azzardato per una persona che per buona parte della sua vita aveva svolto il mestiere di professore. L'ex rettore dell'Università Cattolica ci consegna una sequenza di articoli significativi su temi di grande attualità - raccolti per la prima volta in un volume - che hanno il pregio della chiarezza espositiva accompagnata da un altrettanto chiaro ordito dottrinale che orienta il lettore ben oltre la superficie degli eventi commentati, senza mai abbandonarlo nel dubbio di aver capito cosa voleva dire l'articolista.
Il volume raccoglie testi editi di Giuseppe Lazzati a suggerire un itinerario di riflessione e di ricerca sul tema della vocazione del fedele laico, il suo ruolo e responsabilità. Pensati soprattutto per un pubblico giovanile, questi contributi affrontano motivi e istanze fondamentali dell'esistenza cristiana. A partire da alcune pagine sul tema biblico-teologico del Regno di Dio, sulle principali vocazioni cristiane (matrimonio, sacerdozio, vita religiosa, consacrazione secolare), attraverso la preghiera e la spiritualità laicale, si delinea l'importanza dell'impegno educativo nella formazione di autentici laici cristiani. Compito primario, quest'ultimo, per la comunità ecclesiale, a cui Lazzati si dedicò con perseveranza e che costituì il nucleo centrale del suo appassionato magistero presso l'Eremo di S. Salvatore sopra Erba (Como).
Il volume, pubblicato in francese nel 1968 e per la prima volta tradotto ora in italiano, e' frutto del lavoro svolto dal p. Le Guillou per rispondere all'invito rivoltogli da taluni padri conciliari con i quali l'autore aveva collaborato a partire del secondo periodo conciliare. La proposta ermeneutica di Le Guillou sul Vaticano II afferma che esso e' un Concilio incentrato sul mistero di Gesu' Cristo, offerto agli uomini nell'oggi della storia. A partire da questa chiave e' possibile approcciare in maniera adeguata tutto cio' che il Concilio insegna a proposito della Chiesa: la profonda unita' delle immagini di ''popolo di Dio'' e di ''corpo di Cristo'' e, soprattutto, la Chiesa come sacramento universale di salvezza, nozione chiave del Vaticano II. ''Un'opera solida di consultazione sul Concilio e uno stimolo per la vita cristiana'' (H. de Lubac).
In queste pagine, l’ardore del missionario si fa tutt’uno con l’amore della Verità, fondata sullo studio meditato dei testi del Magistero perenne della Chiesa. Alla debolezza tirranica ed alla forza distruttrice del liberalismo, che ha condotto l’uomo sull’orlo dell’abisso, Mons. Lefebvre oppone il programma che fu del grande San Pio X, “instaurare in Cristo tutte le cose”:
«Bisogna ricostruire le roccaforti crollate, ricostruire i bastioni della fede: prima il Santo Sacrificio della Messa di sempre, che fa i santi, poi le nostre cappelle, i nostri monasteri, le nostre famiglie numerose, le nostre imprese fedeli alla dottrina sociale della Chiesa, i nostri uomini politici decisi a fare la politica di Gesù Cristo; è tutto un tessuto di vita sociale cristiana, di costumi cristiani, di riflessi cristiani che dobbiamo restaurare, nella misura in cui Dio vorrà, quando Egli vorrà. Tutto quel che so, ce lo insegna la fede, è che Nostro Signore Gesù Cristo deve regnare quaggiù, adesso, e non solo alla fine del mondo, come vorrebbero i liberali. Mentre questi distruggono, noi abbiamo la felicità di ricostruire. Più grande felicità ancora: generazioni di giovani sacerdoti partecipano con zelo a quest’opera di ricostruzione della Chiesa per la salvezza delle anime».