
studio di due tappe importanti della storia dell umanita per l emergere dei diritti dell uomo: la storia del popolo della bibbia e la nostra storia oggi. La bibbia parla veramente di diritti dell'uomo? Se sl, come spiegare il razzismo, le esecuzioni sommarie, i genocidi contenuti in alcuni testi biblici? Il xx sec ha visto emenrgere la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Una n ovita nella storia dell'umani ta. Quali furono i suoi prcedenti? Come e`stata applicata, rifiutata? Quali lotte si annunciano per il futuro? Si possono mettere d'accordo questi du e temi dell'emengenza dei dir itti umani: l'epoca biblica e l'epoca attuale? Come fare cio`senza sradicare noi stessi? In quale misura l'emenger e dei diritti dell'uomo nei t empi biblici puo`chiarire e dare senso all'emengere di ques ti diritti oggi? Attraverso uno sguardo attento a questi due periodi, questo libro introduce al dinamismo profondo che, nonostante i fallimenti e gli arretramenti, invita l'umani ta a prendere in mano il proprio destino e ad aprire strade nuove. L opera e`realizzata in stretta collaborazione da albert hari, blblista, e albert verdoodt, professore emerito dell universita cattolica di lovanio, che ha lavorato, a suo tempo, con reni cassin, uno degli artefici della dichiarazione universale.
La voce di chi non ha voce, così si definiva Dom Helder Camara. Un profeta scomodo, consapevole che non può esserci pace senza giustizia, che vedeva nella miseria del popolo la prima violenza.
Arcivescovo della città di Recife, si schierò sempre dalla parte degli ultimi. In questo volume le sue parole tornano a lenire le sofferenze dei più poveri, come già fecero le sue azioni.
Destinatari
Un ampio pubblico di credenti, attratti dalla forza di un messaggio mai così attuale
Autore
Dom Helder Camara (1909-1999) è stato arcivescovo di Olinda e di Recife. Ardente difensore dei diritti dell’uomo, attivo presso i movimenti non violenti, è stato uno dei principali attori del Concilio Vaticano II e si è sempre schierato accanto ai più diseredati.
I principi fondamentali espressi dalla "Gaudium et Spes" riconoscono la centralità della persona nella missione divina a favore del mondo. Questa visione richiede strutture economiche e sociali che assicurino quanto il benessere umano sia al cuore del progresso tecnologico. La Chiesa insegna che i cristiani hanno una responsabilità personale nel partecipare alle attività che sostengono lo sviluppo socio-economico della società. Ognuno deve impegnarsi per la giustizia sociale ed esprimere la carità e solidarietà verso tutti. Nonostante la semplicità delle nostre azioni, ciascuno può contribuire molto alla prosperità del genere umano e alla pace del mondo.
Il volume raccoglie le relazioni tenute da una teologa, un'economista e una canonista al Consiglio di cardinali di papa Francesco nell'ultimo degli incontri sulla presenza delle donne nella Chiesa, il 17 giugno 2024. Al centro dei loro contributi il tema del potere e la necessità di smascherarne gli abusi, anche nella Chiesa, per intraprendere vie di giustizia, ben-essere e fioritura per tutte e tutti, mettendo fine a ogni discriminazione, in primis quella di genere. Il diritto e l'economia hanno, in questo, un contributo fondamentale: le loro analisi mostrano quanto le disparità pesino nella concreta vita delle persone e delle comunità, e le loro migliori prospettive indicano come cambiare rotta.
L AUTRICE, UDITRICE AL SINODO DEI VESCOVI SULLA VITA CONSACRATA DEL 1994, CI PERMETTE DI COGLIERE I FONDAMENTI BIBLICI, STORICI, LITURGICI E CANONICI DELL ORDINE DELLE VERGINI CONSACRATE. La chiesa si onora gia dal ii secolo di avere accolto e riconosciuto come autentico cammino verso la santita la verginita consacrata. Nei secoli seguenti, le vergini consacrate furono presenti in tutte le chiese particolari della cristianita. Con la promulgazione del nuovo rituale della consacrazione delle vergini, nel 1970, donne che vivono nel mondo" sono state riammesse a questa conla ricerca di significato e per tutta una gioventu`che attende dalle generazioni maggiorenni dei punti di riferimento sicuri per progredire solidamente nella costruzione della propria vita, alcune donne, donne come tutte le altre, accettano per loro stesse e per il mondo questo dono di dio, che e`la verginita consacrata, e testimoniano l'amore infinito di c risto. L'autrice, udi trice al sinodo dei vescovi sulla vita consacrata del 1994, con competenza e rigore di analisi riconosciuti, proponendoci di rileggere alcune pagine della bibbia e vari scritti dei padri della chiesa, ci permette di cogliere i fondamenti biblici, storici, liturgici e canonici dell ordine delle vergini consacrate. "
Dal 6 al 27 ottobre si terrà in Vaticano l'Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per la regione Panamazzonica, il cui scopo principale, indicato da papa Francesco il giorno dell'annuncio, sarà quello di «individuare nuove strade per l'evangelizzazione di quella porzione del popolo di Dio, specialmente degli indigeni, spesso dimenticati e senza la prospettiva di un avvenire sereno, anche a causa della crisi della foresta amazzonica, polmone di capitale importanza per il nostro pianeta» (Angelus, 15 ottobre 2017). Il cardinale Claudio Hummes, nominato da papa Francesco Membro del Consiglio che preparerà questo Sinodo, offre una panoramica dei principali temi che affronterà questa Assemblea speciale dei vescovi. Dalla crisi climatica ed ecologica al volto di una Chiesa sempre più missionaria, dall'opzione preferenziale per i poveri al problema del ridotto numero di sacerdoti, i vescovi si confronteranno sulle questioni più importanti che riguardano il futuro di questa regione, ma soprattutto il futuro di tutta la Chiesa.
Ogni elemento di ciascuna esistenza ha una sua importanza intrinseca tale che, anche quando rimane silenzioso e sconosciuto ai più, diviene elemento che arricchisce la storia dell’intera umanità e della Chiesa. Questa collana intende raccogliere frammenti di vite e memorie personali che si incontrano nell’orizzonte più universale che appartiene alla più grande storia del nostro tempo, in un percorso che prende vita dalla cronaca, dalle memorie personali, dai reportage e da documenti inediti.
Giovanni Ialongo
Presidente di Poste italiane S.p.A. dal 2008. Presidente di Postel S.p.A.-Società per la gestione della posta elettronica ibrida del Gruppo Poste Italiane. Presidente di Italia Previdenza S.I.S.P.I.
S.p.A.-Società Italiana di Servizi per la Previdenza Integrativa-partecipata da INPS e IPOST. Componente straordinario del Consiglio Superiore delle Comunicazioni.
Emmanuele Francesco Maria Emanuele
Professore ordinario emerito per chiara fama dell’Università Francisco de Vitoria di Madrid in Scienza delle Finanze e dello Sviluppo Economico, e membro del corpo accademico della
stessa dal 2008. Vice rettore dell’Università Europea di Roma dal 2008. Avvocato, economista, saggista e pubblicista. Amministratore di Aziende Industriali Pubbliche e Private di importanza
internazionale. Impegnato nel campo culturale delle arti visive, della musica e della poesia e delle attività filantropiche nel campo della sanità, della ricerca scientifica, dell’istruzione e del volontariato.
Nell’enciclica Spe salvi Benedetto XVI ha richiamato la centralità della virtù della speranza nella vita del cristiano e di ogni uomo. Ogni progettualità, anche terrena, deve infatti fare assegnamento sulla speranza di raggiungere l’obiettivo, e le riflessioni di questo libro orientano a trovare il fondamento di ogni speranza: Cristo stesso, che con la sua Risurrezione ha vinto il mondo e guida ciascuno a raggiungere l’obiettivo supremo: la vita eterna. Attese umane, speranza cristiana, fiducia in Dio, vengono analizzate nella prospettiva della storia e della consumazione della storia. E, con Benedetto XVI, l’autore segnala l’agire, la sofferenza e il giudizio come «luoghi di apprendimento» della speranza.
Quale è l'attualità del pensiero di Paolo VI? Il discorso sull'umano alla luce dell'incarnazione: per costruire la civiltà dell'amore; la contestualità culturale della modernità: per comprendere il rigore della verità con cui ha coniugato coscienza storica e coscienza morale; la via mediana del post-Concilio - in un contesto storico complesso e spesso drammatico -: per tradurre l'indole pastorale del Concilio come specifica missione del Pietro della modernità. Paolo VI è il papa della trasfigurazione che visse l'omicidio del suo amico Aldo Moro conoscendo il dolore della Croce, il suo stabat, dramma dell'umanesimo dell'amicizia. Forse l'aggettivo umano è quello che rende meglio il desiderio universale - di questo uomo e di questo papa - di mettere in dialogo l'umanità con il Vangelo di Cristo costruendo ponti tra lo stesso Vangelo e le culture, difendendo i popoli impoveriti, custodendo la fede e la vita.
Questo volume ricostruisce il passaggio dai tentativi del Vaticano II di realizzare un organo della comunione episcopale al sinodo dei vescovi costituito e voluto da Paolo VI. Limitato a funzioni consultive, divenute col tempo la più frustrante delle collegialità mancate, il sinodo montiniano è però la sede nella quale, fra il 1965 e il 1985, emergono tensioni, speranze, delusioni. Di tutte queste, utilizzando fondi archivistici inediti ed un materiale pubblicistico mai prima studiato, l'autore offre uno spaccato scientificamente qualificato e non privo di interesse per attualità.
Antonino Indelicato insegna Italiano e Storia negli istituti superiori. Studioso di storia della chiesa contemporanea, ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze religiose. Ha svolto ricerche sul periodo preparatorio del Concilio, pubblicando fra l'altro "Difendere la dottrina o annunciare l'evangelo. Il dibattito nella Commissione centrale preparatoria del Vaticano II" (Genova, 1992).

