
Confezione con 50 pezzi di Benedizione della famiglia
Offre sei Adorazioni eucaristiche per la preghiera personale e comunitaria nel tempo di Quaresima e di Pasqua. Una proposta per vivere la conversione e la vita nuova contemplando il volto di Cristo.
1. Il Volto rivelato - «Tu sei il Figlio mio, l’amato»
2. Il Volto trasfigurato - «È bello per noi essere qui»
3. Il Volto del dono - «Prendete, questo è il mio corpo»
4. Il Volto del perdono - «Quello che bacerò, è lui»
5. Il Volto splendente - «È risorto, non è qui»
6. Il Volto benedicente - «Il Signore fu elevato in cielo»
Un sussidio agile, in un formato maneggevole.
Registro della Prima Comunione. Formato rilegato con copertina rigida cm.25x35.
Il volume intende offrire la prima indagine sistematica dei rapporti intercorsi tra la Commedia di Dante e la predicazione del suo tempo. La ricca e variegata letteratura omiletica tardomedievale (che include ad es. sermoni e prediche, esempi, regulae) viene puntualmente confrontata con il Poema, facendo interagire l'analisi con il decisivo ricorso al testo biblico e procedendo a inquadrare i risultati nel più ampio contesto del rapporto tra la Commedia e i diversi generi della letteratura religiosa due e trecentesca {visiones, rappresentazioni dell'aldilà, mistica, ecc.). Si delinea in questo modo una originale interpretazione di alcuni aspetti chiave del Poema dantesco (quali il profetismo e la conseguente finalità esortativa e morale), supportata anche da una serie di lecturae di canti e snodi cruciali della Commedia nei quali emergono possibili interferenze con la predicazione del tempo.
Quante volte, magari finito il Rosario, hai pensato: “Che barba le Litanie!” o “io proprio non le capisco” o “quanto sono antiche” o “quanto sono ripetitive”... Eppure sono una preghiera comunitaria tra le più semplici e al tempo stesso tra le più profonde e teologicamente dense di significato.
Questo libro è una vera e propria rarità, poiché unisce sapientemente il gran numero di formulari alla loro attualizzazione. Particolarmente indicati per festività e ricorrenze, veglie e preghiere comunitarie, meditazioni personali e quotidiano dialogo con il Signore, raggiunge il difficile intento di rispolverare, attualizzare, in una parola far pregare i cristiani di oggi, gustando la devozione dei cristiani di ieri, ma parlando alla sensibilità della generazione di internet.
Con le litanie, riscopriamo il gusto di onorare il Cielo, di dare gloria alla grandezza della Santissima Trinità, alla somma di virtù della vergine Maria, alla grande protezione degli angeli e all’esemplarità di vita e di intercessione dei santi.
Che rapporto c'è tra il rito e la Parola nella celebrazione, tra l'"azione rituale" oggi messa particolarmente in luce dalle nuove scienze e la Parola che da sempre sta al centro dell'annuncio cristiano? Ci troviamo davanti a un binomio indissolubile e dove tuttavia c'è una polarità tra rito e mito, tra dromenon e legomenon. Come venirne a capo? Il libro persegue sia il filone storico e antropologico di indagine, sia quello teologico e teologico pastorale, creando un quadro assai completo sia delle presunte priorità, sia in particolare delle inter relazioni e della complementarità tra i due aspetti che costituiscono l'atto liturgico in senso pieno. Contributi di: Daniele Barbieri, Giorgio Bonaccorso, Michele Cassese, Andrea Grillo, Emanuela Prinzivalli, Roberto Tagliaferri, Aldo N. Terrin, Sergio Ubbiali.
Il Te Deum è un inno particolarmente usato nella liturgia ed è grande la sua ricchezza semantica. Partendo dalla prospettiva teologica, liturgica e musicale, l'Autore tratta l'inno come la forma in cui la liturgia condensa da un lato la comprensione della gloria di Dio, e dall'altra la celebra con elementi metaculturali che si trasmettono di generazione in generazione.
Nel suo studio l'autore espone la storia della concelebrazione eucaristica in Occidente, attraverso il contatto diretto con le fonti patristiche, liturgiche, magisteriali e canoniche, tenendo conto della mentalità di ciascun'epoca per evitare di giudicare la storia partendo da acquisizioni teologiche più recenti. Il percorso storico arriva fino al dibattito prima e durante il Concilio Vaticano II e prende in esame il rito della concelebrazione nella sua prima stesura del 1965 e come si trova oggi nella terza edizione tipica del Messale Romano del 2008. Non mancano indicazioni per la pratica del rito, con accenno alla problematica attuale delle celebrazioni con grandi numeri di concelebranti.