
Descrizione dell'opera
L'interrogativo proposto dal titolo allude a una reale alternativa teologica: l'eucaristia deriva dalla Chiesa o la Chiesa deriva dall'eucaristia? Entrambe le posizioni sono possibili e hanno trovato autorevoli voci a proprio sostegno.
L'autore si prefigge di ripercorrere il cammino fin qui effettuato, quasi componendo i vari pezzi di un puzzle, per aiutare a comprendere la relazione dell'eucaristia con la vita cristiana nella sua valenza comunitaria ed ecclesiale. Percorrendo tre vie - quella scritturistica, quella liturgica, quella teologica - egli argomenta in maniera sistematica, presentando con fedeltà le opinioni dei teologi in campo (tra questi: K. Rahner, J. Ratzinger e G. Colombo). L'insieme costituisce un ottimo strumento di lavoro per approfondire la teologia dell'eucaristia, la teologia liturgica e la loro connessione con l'ecclesiologia.
Sommario
Introduzione. 1. La finalità ecclesiologica dell'eucaristia secondo il Nuovo Testamento. 1.1. Eucaristia: comunione e comunità in 1Cor. 1.2. I racconti di istituzione: un clima dialogico-relazionale. 1.3. «Spezzare il pane», «bere al calice»: la simbolica eucaristica. 1.4. Il sangue dell'alleanza. 1.5. La teologia pasquale. 1.6. Breve ripresa. 2. Il rapporto eucaristia-Chiesa a partire dalla «lex orandi». 2.1. Le epiclesi di comunione nelle preghiere eucaristiche del Messale Romano. 2.2. La celebrazione eucaristica e il tema dell'unità. 2.3. Il ruolo dello Spirito Santo nella formazione del corpo ecclesiale. 2.4. Breve ripresa. 3. Il rapporto eucaristia-Chiesa nell'attuale riflessione teologica. 3.1. K. Rahner: la Chiesa al centro. 3.2. G. Colombo: l'eucaristia al centro. 3.3. L.M. Chauvet: la dinamica istituito-istituente. 3.4. J. Ratzinger: la Chiesa dell'eucaristia. 3.5. Breve ripresa. 4. L'eucaristia e l'esistenza cristiana: alcuni nodi da sciogliere. 4.1. Eucaristia: rito e vita. 4.2. Eucaristia: Parola e sacramento. 4.3. L'esistenza cristiana: battesimo ed eucaristia. 4.4. Breve ripresa. 5. Eucaristia e Chiesa: elementi per una ripresa teologica. 5.1. Il criterio scritturistico-liturgico. 5.2. Il criterio cristologico. 5.3. Il criterio pneumatologico. 5.4. Il criterio ecclesiologico. 5.5. Il criterio escatologico. 5.6. Breve ripresa. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autore
AlfioMariano Pappalardo (1958), entrato nel monastero benedettino di Pontida, compie gli studi filosofici e teologici presso il Pontificio Ateneo Sant'Anselmo a Roma (specializzazione in dogmatica-sacramentaria). Dopo lunga attività in parrocchia, nel 1997 inizia un'esperienza eremitica presso il tempio votivo San Francesco al Terminillo (RI); nel 2000 vi fonda la Fraternità monastica della Trasfigurazione, nella Regola di S. Benedetto e nella spiritualità del monte Tabor. Insegna teologia dogmatica per la Scuola di formazione teologica della diocesi di Rieti ed è parroco al Terminillo. Presso le EDB ha pubblicato Con olio di letizia. Itinerario catechistico per la preparazione alla cresima dei pre-adolescenti (1995 112007).
Finestra aperta sul mistero, l’icona occupa un posto d’eccezione nella tradizione ortodossa, ma la sua diffusione va ben oltre l’ambito del cristianesimo orientale. In questo libro, Ilarion Alfeev riassume i tratti fondamentali della tradizione iconografica bizantina e dell’icona russa soffermandosi sui sei significati di questa forma di arte sacra: teologico, antropologico, cosmico, liturgico, mistico e morale.
Sommario
Premessa. I. La pittura cristiana delle origini. II. La tradizione iconografica bizantina. 1. Mosaici e affreschi bizantini dal IV al VII secolo. 2. L’icona nel VI-VII secolo. 3. L’Immagine acheropita e la Sindone di Torino. 4. L’iconoclastia e il culto delle immagini. 5. La decorazione pittorica del tempio bizantino. 6. Principali tipologie iconografiche. 7. Mosaici e affreschi bizantini tra il IX e il XIV secolo. 8. L’icona bizantina dal IX al XIV secolo. 9. La miniatura. III. L’icona russa. 1. La pittura di icone nella Rus’. Teofane il Greco. 2. Il beato Andrej Rublëv e l’evoluzione dell’iconostasi. 3. L’iconografia della Trinità. 4. Dionisij e l’evoluzione della pittura di icone russa 5. L'epoca successiva a Pietro I. 6. La pittura accademica nelle chiese ortodosse. 7. L’icona russa nel periodo successivo alla rivoluzione. IV. Il significato dell’icona. 1. Il significato teologico dell’icona. 2. Il significato antropologico dell’icona. 3. Il significato cosmico dell’icona. 4. Il significato liturgico dell’icona. 5. Il significato mistico dell’icona. 6. Il significato morale dell’icona.
Note sull'autore
Ilarion Alfeev è metropolita di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca e membro permanente del Sacro Sinodo. È stato vescovo ortodosso di Vienna e d’Austria, Amministratore pro tempore della diocesi di Budapest e d’Ungheria, rappresentante della Chiesa ortodossa russa presso le istituzioni europee a Bruxelles. Diplomato in violino, pianoforte e composizione, si è formato al monastero del Santo Spirito di Vilnius, al Seminario e all’Accademia Teologica di Mosca, all’Università di Oxford e all’Istituto Teologico San Sergio di Parigi. Ha insegnato Omiletica, Teologica dogmatica, Studi neo-testamentari e Greco bizantino nelle Scuole teologiche moscovite. Per EDB è autore di una grande opera in cinque volumi dal titolo La Chiesa ortodossa.
Nel luglio 2013, a poco più di tre mesi dall'elezione, un sobrio comunicato della Santa Sede annuncia la prima visita di papa Francesco fuori Roma. Il pontefice, «profondamente toccato» dal naufragio di un'imbarcazione che trasportava migranti provenienti dall'Africa, ultimo di una serie di analoghe tragedie, si reca a Lampedusa. Il significato e l'impatto simbolico dell'evento sono inequivocabili: Bergoglio si lascia interrogare e provocare in prima persona dal dramma dei migranti, che spesso diventa tragedia della «globalizzazione dell'indifferenza». Francesco indica con forza la necessità di una presa di coscienza e di una presa di posizione di fronte a un «segno dei tempi» che interpella con urgenza la Chiesa e la società. Questo fenomeno di portata e connessione mondiale, che prende forma nei distinti teatri principali del Mediterraneo, del confine tra Messico e Stati Uniti, della regione dei Grandi Laghi africani e del sud-est asiatico, viene richiamato insistentemente da Bergoglio. Nel suo insegnamento egli non distingue tra i migranti che sfuggono alla guerra e quelli che cercano di allontanarsi dalla povertà, ma ribadisce la connessione tra i grandi flussi migratori e quella che denuncia come «terza guerra mondiale a pezzi».
La misericordia è l’elemento caratterizzante del pontificato di Bergoglio: questo è il libro che ci aiuta a comprenderla.
Volume sulla divina liturgia di Giovanni Crisostomo, frutto del lavoro di un monaco del Monte Athos.
La presente pubblicazione si prefigge lo scopo di raccogliere alcuni recenti studi sul rapporto tra celebrazione liturgica ed esperienza morale, con l'intento di offrire unita e verita all'esistenza di ogni uomo. Il Vaticano II con la riforma liturgica si proponeva di dare nuova vitalita alla comunita cristiana. Non si da, infatti, vera novita liturgica che non generi una ri-creazione esistenziale dell'esperienza di ogni creatura umana. L'insieme degli elementi presentati offre una somma di suggestioni che, a partire dall'approfondimento del significato della celebrazione liturgica mirano ad una ricca e liberante prospettiva morale di orientamento pasquale-eucaristico.
A distanza di sette anni dalla pubblicazione del volume che proponeva un percorso mistagogico nel ciclo A dell'anno liturgico, Mons. Cacucci offre oggi in queste pagine un suo commento alle domeniche del Ciclo B. Il volume evidenzia fin dal titolo (mutuato dal tema del XXIV Congresso Eucaristico Nazionale tenutosi a Bari nel maggio del 2005) come la vita del cristiano non abbia valore senza la celebrazione della Pasqua domenicale e si propone di recuperare nella liturgia eucaristica un incontro con Cristo sempre più coinvolgente. L'autore propone dunque un utile sussidio pastorale a tutta la comunità cristiana, ai fedeli (giovani e adulti) esortandoli a frequentare la Messa domenicale, e ai sacerdoti che hanno la responsabilità di farne riscoprire il valore.
Questo volume raccoglie una serie di riflessioni teologiche, pastorali e storiche, sviluppate in preparazione per il prossimo Congresso eucaristico internazionale che si svolgerà a Dublino dal 10 al 17 giugno 2012. Il Congresso, che quest'anno cade nel 50 anniversario del Concilio Vaticano II, diventa così uno strumento importante per promuovere la catechesi rinnovata sul mistero eucaristico e le sue ricadute socio-culturali, la celebrazione della liturgia conciliare e il rinnovamento del culto eucaristico. Il Pontificio Comitato offre dunque, con questa pubblicazione, un utile strumento per la preparazione dei fedeli al prossimo Congresso eucaristico internazionale, affinché possano sorgere nuove meritevoli iniziative che spingano la comunità cristiana di tutto il mondo ad una solidarietà sempre crescente
Nell'imminenza d'uscita del nuovo Rito delle esequie per la Chiesa italiana, questa pubblicazione ne tratteggia il significato e la storia. Un volume che si raccomanda ai parroci e ai liturgisti.
Questo sussidio di pastorale liturgica è una somma di conoscenze, utili per far acquisire una capacità di regia a tutti coloro che vi sono interessati e che non possono, soprattutto se fedeli laici, avere sempre tra le mani i documenti, le norme, i libri liturgici, necessari per acquisire questa esperienza nelle azioni rituali. La prima parte è dedicata al tema del “celebrare”: quale è il suo senso, chi sono gli attori protagonisti che celebrano, dove si celebra e con quali vesti e oggetti, quali libri servono, con quale spirito sviluppare il nostro celebrare. La seconda parte è utile invece per la celebrazione dei sette sacramenti e il rito delle esequie, dal progetto all’attuazione dei singoli riti.
Felice Ferraris è nato e vive a Casale Monferrato. Svolge la propria attività professionale di dirigente di imprese artigiane presso una struttura associativa della provincia di Alessandria. Fedele cristiano laico, anima la pastorale liturgica nella parrocchia di S. Domenico in Casale M., alla quale appartiene. Dal 1985 al 1995 è stato relatore per i seminari di liturgia presso la Sezione di Alessandria dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR). Giornalista pubblicista dal 1977, ha svolto le sue collaborazioni alla Rivista di Pastorale Liturgica di cui è stato membro del Consiglio di Redazione e Corrispondente, nonché alla rivista Testimoni del mondo, Edizioni O.R. di Milano. Per la rivista La Vita in Cristo e nella Chiesa ha tenuto la rubrica “Il laico nella liturgia” nel corso dell’annata 1969. Ha pubblicato questi libri: Il protagonista (Edizioni Paoline, 1968); I giorni della salvezza (Editrice Queriniana, 1970); La Cena della Vita (Edizioni O.R., 1974); Proclamare la Parola di Dio (Edizioni San Paolo, 1995, seconda ed. 1996).
Il Tempo di Quaresima ha lo scopo di preparare la Pasqua: la liturgia quaresimale guida alla celebrazione del mistero pasquale. Il volume contiene il commento alle letture festive – domeniche, solennità e feste del Signore, della Madre di Dio e dei santi occorrenti in domenica - dei cicli A-B-C e a quelle feriali della Quaresima, del Triduo Pasquale e del Tempo di Pasqua.
È presa in considerazione la liturgia della parola dei tempi di Quaresima e Pasqua, dei tre cicli domenicali e dei giorni feriali.
Carlo Recalcati è nato a Sovico (Milano) nel 1937. Sacerdote religioso paolino dal 1962, è licenziato in teologia presso l’Università Lateranense in Roma. Ha maturato lunga esperienza nel campo della formazione e dell’animazione spirituale. È cultore e autore di canto liturgico con particolare attenzione a quello riservato all’assemblea del popolo di Dio e alla catechesi dei bambini.
Ciascun fedele ha il diritto e l'obbligo a leggere la Bibbia,studiarla e metterla in pratica; essa mentre ci mostra il volto di Dio, svela a noi anche ilnostro volto.Chi legge le pagine della Scrittura,apprende piano piano a leggere se stesso.La Sacra Scrittura è come un tesoro che ogni comunità devecustodire,gustare e comunicare. Il vescovo Vincenzo Paglia da sempre impegnato nella diffusione dellaparola di Dio in Italia,offre una guida per prepararsi all'ascolto della paroladi Dio della Domenica. La presente opera è particolarmente indicata nell'anno del Sinodo sullaparola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa.
AUTORE Vincenzo Paglia è vescovo di TerniNarniAmelia e presidente della Commissione per l’ecumenismo e il dialogo della Conferenza episcopale.Collabora a quotidiani e riviste, oltre che a trasmissioni radio e televisive.Fra le sue opere:La pietà dei carcerati (Roma 1980);La morte confortata(Roma 1982);Città secolare e Vangelo(Roma 1988);Colloqui su Gesù (Milano 1989);Il volto di Dio(Milano 1991);Storia dei poveri in Occidente(Milano 1994);Rinascere. Il Vangelo di Giovanni in un tempo di crisi (Cinisello B.1995);Il Vangelo ogni giorno(Cinisello B.1997);All’alba del nuovo millennio(Cinisello B.1999);La domenica salva il mondo(Cinisello B.2000);“Duc in altum” (Cinisello B.2001);Il nuovo Rosario per le famiglie (Cinisello B.20073);Via Crucis per l’uomo del nostro tempo (Cinisello B.20052);L’amore cristiano(Cinisello B.2006);Domenica è festa (Cinisello B.2007);Il vescovo e la sua diocesi (Cinisello B.2007);Ecco l’agnello di Dio (Cinisello B.2007).