
Agenda perpetua. Per vivere ogni giorno con Padre Pio.
Le campane: un misterioso impasto di bronzo e di cielo, di festa e di lutto, di tempo e di eternità. Il paesaggio dell’Europa cristiana è costellato da migliaia di campanili che «segnano il confi ne tra la terra e il cielo» (F. De André). I rintocchi dei «sacri bronzi» per secoli hanno fatto da colonna sonora alla vita delle persone e delle comunità. Questo libro, unico nel suo genere, racconta storia, leggende, poesie, curiosità su campane e dintorni.
Una guida alla scoperta dei luoghi italiani in cui sono avvenuti i miracoli eucaristici, con tutte le informazioni pratiche necessarie per visitarli, alcuni raggiungibili con brevi itinerari a piedi e altri con i mezzi. Non mancano spunti di riflessione e meditazione.
"Mi vergogno per quello che ho scritto, eppure quello che ho scritto è vero, è mio. Ho fatto tanto per tornare a scrivere cose profonde, positive, serene, entusiaste. Invece, sono ancora un vecchio Zaccheo, un pubblicano seduto sui banchi invece che accucciato dietro la colonna del tempio; un Giuda che tradisce quel tanto che basta per baciare senza impiccarsi; un pastore che ha attraversato il mondo in mezzo alle sue pecore. Io non so ancora come sono fatto oppure se sono fatto così male da credere angelico, rustico, paradisiaco, quello che gli altri credono a fatica cristiano o forse addirittura peccaminoso. Per me Dio è fame, è corpo, arriva prima della Parola." Giovanni, nel suo cantico iniziale, dice: "In principio era il Verbo" e non intendeva la parola ma la persona, il Cristo. Eppure dopo secoli, per noi il Verbo è parole, cerimonie, liturgie! Siamo fermi ai principi, ai precetti! Noi dovremmo essere quello che mangiamo, non quello che diciamo! Dio lo mangiamo! Il fratello se lo amiamo, lo mangiamo. Non voglio più essere predicatore, catechista, insegnante, prete. Cerco di essere un poeta. Le mie poesie non sono rivolte alla mente, sono rivolte al corpo. Parole da mangiare: Prendete, mangiate". Stavolta cambio registro. Sono da tempo, vergognosamente pessimista. E non so neanche perché. Tu me lo fai capire in tutti i modi, provo, tento, ma dopo rantolo. Beh! Stavolta ti prego."
Solo a partire dal Trecento inoltrato compaiono le prime relazioni di viaggio di pellegrini italiani, corredate di dati in ordine al percorso effettuato. Per i secoli precedenti si è costretti a ricorrere a indizi e elementi orientativi desunti dalle numerose testimonianze documentarie del pellegrinaggio compostellano. Sulla base dei dati raccolti è possibile confermare quanto le fonti tarde asseriscono, indicando nella via Francigena il percorso iniziale dei pellegrini jacopei che si dipartivano dall'Italia.
«Io sono la resurrezione e la vita» (Gv 11,25): queste parole sono il centro focale di ogni riflessione del cristiano. «Credi tu questo?» (Gv 11,26): è una domanda fondamentale che tocca il cuore della nostra vita. Il Vangelo offre un messaggio di fede capace di mettere in crisi abitudini e mentalità comunemente accettate e di suggerire orientamenti provocatori per gli uomini d’oggi. Attraverso le meditazioni sulle letture della messa per l’anno liturgico A, l’Autore ci aiuta ad aprire gli occhi e il cuore su ciò che ha valore e su ciò che non ha valore agli occhi di Dio, affinché la fede trasformi la nostra vita a cominciare dalle scelte che ogni giorno dobbiamo operare.
Piero Buschini S.J. è nato a Cameri (No) il 18 febbraio 1925 ed è entrato nella Compagnia di Gesù il 24 agosto 1942. Licenziato in Sacra Teologia presso la Facoltà Teologica di Chieri (To), nel 1958, ha poi conseguito la laurea in Lettere presso l’Università di Torino nel 1966, discutendo la tesi con il docente Padre Michele Pellegrino, già divenuto arcivescovo di Torino. Ha svolto tutto il suo ministero a Torino, presso l’Istituto Sociale, dove ha insegnato materie classiche e religione. Presso il collegio dell’Istituto Sociale ha ricoperto l’incarico di rettore dal 1985 al 1997, è stato preside dei licei e animatore spirituale e, per molti anni, superiore della comunità dei Gesuiti ivi residenti. Oltre al lavoro instancabile e innovatore in campo scolastico, mosso dalla forte vocazione di animatore spirituale, ha operato con alcuni gruppi laici impegnati nella vita della diocesi di Torino ed in particolare con il movimento di Rinascita Cristiana di cui è stato parte attiva per quarant’anni. Al presente fa parte della comunità dei Santi Martiri di Torino. Ha pubblicato per Effatà Editrice Pregare l’anno liturgico. Anno A B C (2010), Meditare il Natale. Commento alle letture festive di Avvento e Natale (2010).
"Nella vita ho sempre sognato di essere uno tra i tanti testimoni di Gesù, ben consapevole della mia inadeguatezza, ma anche certo che solo attraverso la conoscenza dei Vangeli mi sarebbe stato possibile intravedere i suoi sogni, quelli inconsci e quelli palesi, penetrare nella sua logica e nel suo modo di intrattenersi con il Padre, condividere la sua passione per gli ultimi della società, armarmi del suo coraggio per allontanare da me ciò che è farisaico e formale". È l'ottica con cui è scritto questo libro di commento al vangelo di Luca: sia per offrire l'occasione di leggerlo totalmente, almeno una volta all'anno, e così riscoprire nuovamente frasi che scuotono e turbano, incalzano e stimolano; sia per legare questi brani alla vita quotidiana e alla storia passata e presente, mostrando così il cammino che ci resta da fare per realizzare il progetto di Gesù.
Sono prete da quarant'anni, ma, fin dagli anni del seminario, ho sempre vissuto l'ansia della credibilità. Non mi fanno problema gli errori, gli sbagli, i peccati. Del resto: chi di noi è senza peccato? Però, ha sempre costituito per me un ostacolo insormontabile tutto ciò che sa di fariseismo, di doppiezza e di moralismo. Si dice una cosa e se ne fa tranquillamente un'altra; si predica con convinzione una verità che non tocca minimamente la propria vita concreta, né il portafoglio, né la modalità di relazionarsi con gli altri. Ci si proclama onesti senza sentire il dovere di confrontarsi con le norme che regolano il bene comune, ci si dice buoni continuando a coltivare pettegolezzi, maldicenze e calunnie. Ci si definisce religiosi, ma non si è mai letto il Vangelo con un cuore intelligente e appassionato. Il modo migliore per essere credibili è imitare il Gesù uomo, facendo diventare carne ogni sua parola, spirito ogni suo sogno, certezza ogni sua speranza. Dobbiamo paragonarci a lui, confrontarci con il suo esempio, ripercorrere i suoi sentieri, conoscerlo a fondo perché lui, come uomo, è "luce, verità e vita".
Attraverso il commento delle immagini di Giotto, Gentile da Fabriano, Mantegna, Bosch, e di altri pittori famosi, l’Autrice ripercorre lo straordinario viaggio dei Magi.
E quel viaggio da Oriente a Betlemme, l’offerta dei doni, l’adorazione del Bambino si configurano, in particolare, come la traccia di passi necessari nella vita di ogni uomo e di ogni credente.
Il viaggiare diventa così la cifra simbolica dell’esperienza umana ma anche del cammino di fede.
IMMAGINI
Gentile da Fabriano, Adorazione dei Magi; Andrea Mantegna, Adorazione dei Magi; Hieronymus Bosch, Trittico dell’Epifania; Giotto, Epifania; Benozzo Gozzoli, Processione dei magi; Fratelli Limbourg, La rencontre des Mages.
Due donne leggono i vangeli domenicali dell'anno A e li commentano, una è suora, l'altra una laica, tutte e due animate dall'amore a Gesù Cristo e alla Sacra Scrittura, con animo femminile, con attenzione al testo, sensibilità di mente e di cuore, profonda intuizione, immediatezza di percezione, semplicità nell'esprimere i messaggi, attenzione nel cogliere i valori principali, riflessioni brevi, incisive, puntuali. Può essere uno strumento utile da usare per prepararsi alla Messa domenicale a livello personale o familiare.
Un saggio sulla evoluzione del rito del Matrimonio attraverso le Sacre Scritture. Questo saggio e`la naturale continuazione di un discorso iniziato con il secondo numero della collana matrimonio, famiglia e pastorale, diretta da mons. Renzo bonetti, direttore dell'ufficio nazionale della ce i per la pastorale della famiglia, dedicato al rito del matrimonio nelle chiese di oriente. In questo volume, partendo dai testi biblici e dal matrimonio dei testi ebraici, e proseguendo con la lettura dei sacramenti pontificali" e poi dei "rituali e testi del matrimonio", si offre un quadro evolutivo di questo rito, oggi profondamente stravolto dalla socie"
La commossa vicenda di un uomo che si volta, si converte, scoprendo che nella messa si realizza il libro della rivelazione, l'Apocalisse. Questo straordinario libro riunisce diverse realtà di grande densità spirituale tutte rilevanti per la fede cristiana e tutte apparentemente differenti nella misura in cui, a prima vista, sembrano sganciate tra loro: la fine del mondo e la messa quotidiana; l'Apocalisse e la cena del Signore; la monotonia della vita quotidiana e la Parusia, il ritorno del Signore. La sola cosa che noi possiamo fare in questo mondo, come reale partecipazione alla vita che speriamo di vivere in eterno, è servire Cristo nella liturgia. Per quanto umile sia l'edificio di culto, per quanto sia limitata la visione spirituale dei partecipanti, quando noi partecipiamo alla liturgia della messa, Cristo è lì, e misteriosamente noi, in quel momento, presenziamo al banchetto eterno dell'agnello.